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Coltan: quante vite uccise, rovinate, massacrate... costano i nostri telefonini e altri aggeggi elettronici?

Si veda anche: Teoria dell'obbligatorietà della connessione in mobilità (di Francesco Galgani)

Prima di leggere quanto segue... proviamo a chiederci se davvero abbiamo bisogno di un nuovo cellulare...
al termine della lettura... proviamo a porci di nuovo la stessa domanda...

L'articolo che segue è di Angelo Calianno, ed è stato pubblicato alle pagine di seguito linkate. Cercando in Rete, si trovano altre informazioni (ad es. si veda Coltan: sangue, guerra e schiavitu' in un cellulare), esiste anche un documentario (in inglese). Nell'articolo originale vengono anche citate tre multinazionali, ma ho preferito togliere la frase che contiene i loro nomi, in quanto il problema sembra trasversale a tutte le marche. L'ANSA, il 27 febbraio 2015, ha pubblicato: "In marcia contro sfruttamento del coltan".

Articolo originale:
http://senzacodice.blog.co.uk/2006/10/08/coltan_la_sabbia_nera_quante_vite_costan~1200729
http://www.disinformazione.it/coltan.htm​

Pensate ai vostri regali, pensate a quante volte dei genitori per far felici e rendere più moderni i loro figli gli hanno regalato telefoni cellulari e video giochi di ultima generazione.
Ma qualcuno si è mai fermato a pensare a quanto costa realmente quell’oggetto così normale oggi per noi? Non in termini di denaro, ma in termini di vite umane e distruzione.
Uno dei componenti fondamentali di tutti i nostri telefoni, video camere, video giochi è un conduttore chiamato Coltan.

Che cos’è il Coltan?
Molti pensano che molte guerre Africane siano la causa di conflitti tribali, ma non è così.
Quasi nessuno lo sa, ma questo minerale è la causa principale della guerra che dal 1998 ha ucciso più di 4 milioni di persone in Congo ed è oggi uno dei componenti fondamentali dei nostri cellulari, un metallo più prezioso dei diamanti.

Il coltan è la combinazione tra COLOMIBTE e TANTALITE. La percentuale di quest’ultima appunto è quella che determina il prezzo del Coltan, dal Coltan si estrae la Tantalite, che è quello che serve nei nostri componenti tecnologici.
Il coltan ha l’aspetto di sabbia nera e rappresenta un elemento fondamentale in video camere, telefonini e in tutti gli apparecchi HI-TEC (come la playstation) serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione e rendono possibile un notevole risparmio energetico.


Ma come si lega il problema della guerra al coltan?
L’80% del coltan in circolazione si trova solo in Congo, alcune delle più grosse multinazionali sfruttano queste miniere ed i congolesi che vengono pagati 200 dollari al mese (la paga di un normale lavoratore in Congo è di 10 dollari al mese).
Questo scatena una vera e propria corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire, non solo dal Congo ma anche dalla vicina Uganda e Rwuanda.
Ma come è facile prevedere estrarre questo prezioso minerale ha i suoi effetti indesiderati, solo per i minatori ovviamente.

Il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale, viene estratto dai minatori a mani nude
Le miniere di coltan hanno l’aspetto di grandi cave di pietra, il minerale si ottiene spaccando la roccia; spesso i guerriglieri del RDC (Rassemblement Congolaise pour la Democrazie) si divertono a terrorizzare i civili ed i minatori uccidendoli nelle miniere, tanto che - racconta un ragazzo - i lavoratori hanno dovuto scavare delle buche in cui ripararsi ogni volta che arrivano i ribelli.
Qualche anno fa in Italia la gente impazziva per trovare nei negozi la Playstation 2, diventata introvabile, il motivo fu proprio la carenza del coltan di cui si era fermata l’estrazione per i problemi legati alla guerra.

I soldi che le multinazionali spendono per estrarre il Coltan come sempre non servono per alimentare la popolazione, costruire scuole o ospedali, tutt’altro, servono a finanziare la guerra, comprare Armi, dar da mangiare ai soldati.
Pochi sanno quali sono esattamente le società che comprano il coltan, non è facile scoprirlo, perché ci sono decine di intermediari che passano dall’Europa, in particolare dal Belgio (si sospetta che anche l’ex compagnia aerea di bandiera belga la “Sabena” trasportasse illegalmente il minerale). 
[...]
Non basta ma sotto c’è anche un mercato nero del coltan che viene rubato dai guerriglieri e poi rivenduto attraverso altri mediatori ugandesi, rwuandesi, e spesso europei ed americani.

Come detto precedentemente il prezzo del coltan varia a seconda della percentuale di tantalite: nel 1998 il coltan costava 2 dollari al kg, oggi ne costa 100, ma questo mercato è estremamente instabile, perché nel 2004 quando la richieste da parte dell’occidente erano tantissime arrivò a costare 600 dollari al kg.

Recentemente è stato scoperto un nuovo giacimento di coltan, in Amazzonia: si comincerà a lavorare presto con le conseguenze che tutti possono prevedere, forse altre storie di ribellione degli Indios e morte.
Da piccolo mi venne insegnato che la risoluzione della guerra è sempre la PACE: temo che in questo caso, se nulla cambierà, la fine della guerra del Congo si otterrà solo con la fine delle sue risorse minerarie, e guerra e distruzione si concentreranno in un altro....
.... meraviglioso posto…..da distruggere.

Angelo Calianno

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