You are here

Filosofia

La saggezza della stupidità di non fare la guerra

La condizione naturale dell’essere umano, quando è in armonia con se stesso e con la vita, è quella di non capire nulla.

In quei rari momenti in cui crediamo di aver chiaramente capito qualcosa, stiamo davvero dimostrando di non aver capito niente.

Nell’ambiguità e incertezza della vita, tutti gli opposti coesistono e sono il relazione tra di loro. Il principio di contraddizione, di interdipendenza e di compresenza degli opposti ci impone di diffidare della nostra visione del mondo. Quando abbiamo idee chiare su qualcosa, su qualsiasi cosa, significa che indossiamo il paraocchi d’una verità di comodo.

Sapere di non sapere significa accettare che viviamo di illusioni, nel senso che nulla è come sembra. Le illusioni ci servono per vivere. La vera realtà o natura profonda della vita è al di fuori della nostra comprensione e possibilità di indagine, non abbiamo neanche le parole per poterla descrivere.

Eppure, facciamo le guerre, desiderando la morte del nemico. Ma chi è il nemico?

La liberazione dalle briglie dell’addomesticamento al pensiero funzionale ad un potere esterno, e disfunzionale al nostro comune interesse di vivere in una società armoniosa, inizia dal rigettare l’assolutismo dei concetti di vero e di falso, mettendo in continua discussione i nostri stessi pensieri e le nostre “ombre”. Secondo Jung, l’ombra è la somma delle caratteristiche personali riprovevoli che l’individuo desidera rimuovere o nascondere agli altri e a se stesso. Ci illudiamo di non avere ombra, ma se c’è luce c’è anche ombra.

Quando accadono cose che non ci piacciono, possono metterci in evidenza qualcosa che ancora non abbiamo capito (se lo vogliamo). La stessa cosa può valere per l’incontro con ciò che contraddice le nostre presunte certezze.

Il mondo non ha bisogno di persone intelligenti e sicure di sé. Piuttosto, ha tanto bisogno di stupidi idioti consapevoli della propria stupidità e delle proprie ombre, giacché sono gli unici ad accettare la vita così com’è, senza essere in guerra con il mondo intero. Ma persone così sono rare e, peraltro, sono le uniche a non aver bisogno di pavoneggiarsi in un’apparente realtà fatta di immagini fasulle. Al contrario, gli stupidi inconsapevoli della propria stupidità o, per dirla diversamente, che si sentono intelligenti e furbi, sono ovunque.

Spegniti, spegniti, breve candela!
La vita è un'ombra che cammina,
accanto al profilo apparente in rete,
abbagliato dalla luce delle sue immagini virtuali,
un povero attore
si agita e si pavoneggia per la sua ora sulla scena digitale
e poi non si è più visto.
E' un racconto
detto da un idiota, pieno di rumore e furore
che non significa nulla.

(tratto da “All'ombra delle immagini”, di Giulio Ripa)

Comunque… stiamo calmi e sereni… e, soprattutto, caro lettore o lettrice, non prendere troppo seriamente quello che ho scritto. Anche questa è un’illusione.

(3 maggio 2022)

Tramonto Follonica (Francesco Galgani's art, May 3, 2022)

Completa accettazione, ovvero darsi pace

Le cose che accadono, accadono perché devono accadere, che noi lo vogliamo o no.
Da questo punto di vista, il mondo e i fatti della vita vanno bene così come sono, sono giusti così come sono, non c’è nulla da cambiare.
Il massimo che possiamo fare, è progredire nella consapevolezza e darci una direzione, seguendo la nostra coscienza volta per volta.
Anche perché, l’unica alternativa sarebbe quella di ubbidire alla coscienza di qualcun altro, il che non sarebbe né rispettoso per noi stessi né etico.
E nel darci una direzione, però, cerchiamo di non prenderci troppo sul serio, giacché questo universo non è più reale, concreto e solido dei nostri sogni della notte.
La vera natura di tutti i fenomeni non può essere né compresa, né indagata, quindi… cerchiamo di non litigare e di non fare la guerra. Il pianeta è uno e c’è posto per tutti.

(29 aprile 2022)

Le parole formano la realtà

Coloro che, come me, hanno una sensibilità linguistica, coscienziale e filosofica, ritengono che le parole “formino la realtà”. In modo più pragmatico, i politici e gli altri specialisti di marketing (cioè di menzogne) ritengono che una scelta accurata delle parole serva a formare una certa “immagine di realtà”. Sono concezioni simili, ma con una differenza profonda.

Nel primo caso, le parole “formano la realtà” nel senso che, essendo la vera natura di tutto l’esistente non indagabile, non descrivibile e al di fuori dello spazio e del tempo, ciò che ci appare come reale (compreso il nostro corpo e le altre persone) non è altro che una creazione illusoria della nostra mente individuale e delle sue interazioni con la mente collettiva. A sua volta, la mente crea categorie, enti, narrazioni, giudizi e, in generale, tutto ciò che fa parte della nostra esistenza, in base alle parole. Cambiando le parole, quindi, cambia anche la realtà esperita. Estremizzando, la logica conseguenza di queste premesse è che ciascuno di noi, in interazione con gli altri, crea l’intero universo. E’ evidente, però, che un universo così costruito è tanto solido e reale quanto i nostri sogni della notte.

La prospettiva del venditore di menzogne e dell’esperto di propaganda è molto più semplice: il mondo ci appare in un certo modo non perché è in quel modo, ma perché noi “lo interpretiamo” e “lo capiamo” in un certo modo. In questo caso l’esistenza di una realtà oggettiva non è messa in discussione, semplicemente non interessa. L’intento infatti è quello, tramite la comunicazione pervasiva e persuasiva, di indurre quante più persone possibili a raffigurarsi il mondo in una maniera utile all’azienda o al padrone di turno. In questo contesto, le parole agiscono come una sorta di stregoneria o di incantesimo, capaci non solo di indurci ad una rappresentazione della realtà diversa dalla realtà oggettiva (che in questo caso si presume esistente), ma addirittura nettamente contrapposta ad essa.

Oggi sempre più persone socialmente rilevanti usano le parole per indurre un'ingestibile dissonanza cognitiva (o bipensiero), funzionale all'istupidimento e all'asservimento ad una autorità superiore, umana o “non umana” che sia.

Parafrasando George Orwell, sento di poter affermare con ragionevole sicurezza che la ripetizione e l'interiorizzazione delle parole “ricevute dall'alto” (cioè da scuola, genitori, gruppo di pari, televisione, pubblicità, social, capo di stato, psicologo, amante, essere trascendente o alieno, ecc.), può persino portarci a:

- credere fermamente di dire verità sacrosante mentre pronunciamo le menzogne più artefatte;
- ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda;
- fare uso della logica contro la logica per far fronte alla contraddittorietà delle nostre opinioni;
- rinnegare la morale proprio nell’atto di rivendicarla;
- credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel “Partito” l’unico suo garante;
- dimenticare tutto ciò che è “necessario” dimenticare, ma, all’occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo.

Ecco la sottigliezza estrema nell'uso delle parole: essere pienamente consapevoli nell’indurre l’inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che abbiamo appena messo in atto. Se questa si potesse chiamare “arte”, allora dovremmo dire che il mondo è pieno di artisti.

Detto ciò, ti propongo un esercizio di consapevolezza: fai attenzione alle parole che usi, a ciò che dai per scontato e alle implicazioni di quel che affermi. Proviamo insieme a scegliere parole che aiutino sia noi stessi sia i nostri cari a vivere meglio. Possiamo farlo, visto che siamo “creatori di realtà”. Così magari, invece di affondare nelle sabbie mobili del bipensiero, potremmo scegliere parole più consapevoli, più empatiche, più compassionevoli e il più possibile non ambigue.

(28 aprile 2022)

L'universalità dell'essere umano in una canzone (Иванушки Int. - Тополиный пух)

DOWNLOAD MP4

Mentre il mondo è in guerra, stamani ho ascoltato "Иванушки Int. - Тополиный пух". Nell'estate del 1998, il video musicale di questa canzone, qui sopra riportato, è stato ampiamente trasmesso sui canali televisivi russi. Nello stesso anno, la canzone raggiunse la vetta delle classifiche radiofoniche russe. Nel 2020, è stato il brano più ascoltato della band su Spotify e Apple Music.

Secondo me, le immagini sono armoniche. I movimenti dei giovani sembrano danze, danno un senso di libertà e di gioventù.
La musica è fluida, ha la giusta carica di energia, in un connubio di forza e dolcezza, senza essere aggressiva.

Il testo è poetico, dai significati molteplici.
"Stai toccando la tempesta con il palmo della tua mano" e "tu voli via come un uccello spensierato nel cielo" sembrano frasi contraddittorie, eppure la vita è proprio questa. È il giusto distacco dalle cose che accadono e la capacità di gioire in ogni situazione, e di continuare a sognare.

È una canzone di giovani, per i giovani.
"Comprendi che un primo bacio - Non è ancora amore, è solo la legge degli opposti."
Di solito noi adulti non pensiamo più al primo bacio, ma finché il cuore rimane giovane, beh... allora quello è un evento fondamentale, pari alla nascita o a qualsiasi altro "rito di passaggio".

"Dove trovare una piccola porta della felicità"
"C'è così poca felicità in questa vita..."
Oltre al primo bacio, questa canzone tocca un altro tema esistenziale, quello della sofferenza e della ricerca eterna della felicità.

Verso la fine della canzone, ritroviamo le contraddizioni della vita nell'ossimoro "estate nevosa".
Bellissima la conclusione "E l'amore è venuto da te".
Anche questa è una visione giovanile, giacché mentre il giovane cerca l'amore che venga da lui o da lei, l'adulto sa che lui stesso o lei stessa è amore. Questo è particolarmente vero per chi è diventato padre o madre.

Questa canzone in russo ci ricorda l'universalità dell'essere umano, con le sue gioie, dolori e sogni in ogni luogo del mondo.
In questo modo, coloro che oggi sono additati come nemici, in cuor nostro scopriamo essere uguali a noi.

(26 aprile 2022)

L’anello infinito

Tutto nell’universo interiore ed esteriore è ciclico ed estremamente preciso.
 
Non vi è differenza tra micro e macrocosmo.
 
La Luna impiega infatti 27 giorni per compiere il suo “giro” completo (rivoluzione zodiacale), il Sole 365 giorni assieme a Venere e Mercurio.
 
Marte 730, Giove 4380 e Saturno 10767,5 giorni.
 
Il Sole nasce al mattino e sembra morire alla sera.
 
Il cerchio si chiude sempre e quando è alla fine, poco prima del nuovo inizio, quello è il momento più difficile.
 
Può infatti sembrare che la notte non abbia fine e che l’oscurità abbia vinto; invece è solo un’illusione, è solo un attimo, quell’attimo interminabile, l’attimo prima della nuova alba...
 
Alessandro Pacenti #pensieri 
 
Immagine: Uroboro, #cristinabazolli
Uroboro, Cristina Bazolli

Living in hell without becoming devils (quotes of Lev Nikolayevich Tolstoy)

"Так же, как мы не можем погасить огонь огнем или высушить воду водой, мы не можем искоренить насилие насилием".
"Just as we cannot extinguish the fire with fire or dry water with water, we cannot eliminate violence with violence."
"Così come non possiamo spegnere il fuoco con il fuoco o asciugare l'acqua con l'acqua, non possiamo eliminare la violenza con la violenza".

Tolstoy (Francesco Galgani's art, March 25, 2022, based on the original lithograph print)

следующие фразы из: Лев Николаевич Толстой. Путь жизни (1910)
the following phrases from: Leo Tolstoy. The Way of Life (1910)
le seguenti frasi da: Leo Tolstoy. Il modo di vivere (1910)

«Сказать, что люди не равны, все равно что сказать, что огонь в печи, на пожаре, в свече не равен между собой. В каждом человеке живет дух Божий. Как же мы можем делать различие с носителями одного и того же духа Божия? Один огонь разгорелся, другой только разгорается, но огонь один, и ко всякому огню мы относимся одинаково.»

«To say that men are not equal is like saying that the fire in the furnace, in the fire, in the candle is not equal among themselves. The spirit of God lives in every person. So how can we make a distinction with bearers of the same spirit of God? One fire is kindled, another is only kindled, but the fire is one, and to every fire we treat the same.»

«Dire che le persone non sono uguali è come dire che il fuoco nella fornace, nel fuoco, nella candela non è uguale tra loro. Lo spirito di Dio vive in ogni persona. Allora come possiamo fare una distinzione con i portatori dello stesso spirito di Dio? Si accende un fuoco, se ne accende un altro, ma il fuoco è uno solo, e ad ogni fuoco si fa lo stesso trattamento».

«Отказаться от насилия не значит, что нужно отказаться и от охраны жизни и трудов своих и других людей, а значит только, что охранять все это надо так, чтобы охрана эта не была противна разуму и любви. Охранять жизнь и труды людей и свои нужно тем, чтобы стараться пробудить в нападающем злодее добрые чувства. А для того, чтобы человек мог это сделать, надо, чтобы он сам был добр и разумен. Если я вижу, например, что один человек намерен убить другого, то лучшее, что я могу сделать, это поставить самого себя на место убиваемого и защитить, накрыть собою человека и, если можно, спасти, утащить, спрятать его, - все равно как я стал бы спасать человека из пламени пожара или утопающего: либо самому погибнуть, либо спасти. Если же я не могу этого сделать, потому что я сам заблудший грешник, то это не значит то, что я должен быть зверем и, делая зло, оправдывать себя.»

«To renounce violence does not mean that one must give up guarding one's own and other people's lives and works, but only that one must guard all these things in such a way that this guarding is not contrary to reason and love. It is necessary to guard people's lives and works and one's own in order to try to awaken good feelings in the attacking villain. And in order for a person to be able to do this, it is necessary that he himself be good and reasonable. If I see, for example, that one person intends to kill another, the best thing I can do is to put myself in the place of the murdered person and protect, cover the person with myself and, if possible, save, drag away, hide him, just as I would save a man from the flames of a fire or a drowning man: either to die or to save him. But if I cannot do this because I myself am a lost sinner, it does not mean that I must be a beast and, in doing evil, justify myself.»

«La rinuncia alla violenza non significa che si deve rinunciare a custodire la propria e l'altrui vita e le proprie opere, ma solo che si deve custodire tutte queste cose in modo tale che questa custodia non sia contraria alla ragione e all'amore. È necessario proteggere la vita e le opere delle persone e la propria per cercare di risvegliare i buoni sentimenti nell'aggressore. Per poterlo fare, bisogna essere gentili e ragionevoli. Se vedo, per esempio, che un uomo intende ucciderne un altro, allora la cosa migliore che posso fare è mettermi al posto dell'assassinato e proteggerlo, coprirlo e se posso salvarlo, trascinarlo via, nasconderlo, - come salverei un uomo dalle fiamme del fuoco o un uomo che sta annegando: o essere ucciso o essere salvato. Ma se non posso farlo perché io stesso sono un peccatore perso, non significa che devo essere una bestia e, facendo il male, giustificarmi».

«Было большое собрание людей, больше тысячи, в большом театре. В середине представления один глупый человек вздумал пошутить и крикнул одно слово: "Пожар!" Народ бросился к дверям. Все столпились, давили друг друга, и, когда опомнились, было раздавлено насмерть 20 человек и больше 50 поранено. Такое великое зло может сделать одно глупое слово. Тут, в театре, видно зло, которое сделало одно глупое слово, но часто бывает, что вред глупого слова хотя и не сразу виден, как в театре, а делает понемногу и незаметно еще больше зла.»

«There was a large gathering of people, over a thousand, in a large theater. In the middle of the performance, one silly man made a joke and shouted one word: "Fire!" The people rushed to the doors. Everyone crowded together, crushed each other, and when they came to their senses, 20 people were crushed to death and more than 50 were injured. Such a great evil can be done by one stupid word. Here, in the theater, you can see the evil that one stupid word has done, but it often happens that the harm of a stupid word, though not immediately visible as in the theater, does little by little and imperceptibly more evil.»

«C'era un grande raduno di persone, più di mille, in un grande teatro. Nel mezzo dello spettacolo un uomo stupido fece uno scherzo e gridò una parola: "Fuoco!" La gente si precipitò alle porte. Tutti si sono accalcati, si sono schiacciati a vicenda e quando sono tornati in sé, 20 persone sono state schiacciate a morte e più di 50 sono rimaste ferite. Un male così grande può essere fatto da una parola stupida. Qui, nel teatro, si può vedere il male che ha fatto una parola stupida, ma spesso accade che il danno di una parola stupida, anche se non immediatamente visibile, come nel teatro, fa a poco a poco e inosservato ancora più male».

«Легко переносить горе, когда оно не от людей, а от болезней, пожаров, наводнений, землетрясений. Но особенно больно бывает человеку, когда он страдает от людей, от братьев. Он знает, что людям надо бы любить его, а вот они вместо этого его мучают. "Люди, все люди ведь то же, что я, - думает такой человек. - Зачем же они мучают меня?" От этого-то и бывает легче переносить горе от болезней, пожаров, засух, чем от недоброты людей.»

«It is easy to bear grief when it is not from people, but from diseases, fires, floods, earthquakes. But it is especially painful for a man when he suffers from people, from his brothers. He knows that people should love him, but they torment him instead. "People, all people are the same as I am," thinks such a person. - "Why do they torment me?" That is why it is easier to bear the sorrow of diseases, fires, and droughts than the unkindness of people.»

«È facile sopportare il dolore quando non proviene da persone, ma da malattie, incendi, inondazioni, terremoti. Ma è particolarmente doloroso per un uomo quando soffre a causa della gente, dei suoi fratelli. Sa che la gente dovrebbe amarlo e invece lo tormenta. "La gente, tutta la gente è come me", pensa una tale persona. - "Perché mi tormentano?". Ecco perché è più facile sopportare il dolore delle malattie, degli incendi, della siccità, che la scortesia della gente».

«Все беды людей не от неурожая, не от пожаров, не от злодеев, а только от того, что они живут врозь. А живут они врозь потому, что не верят тому голосу любви, который живет в них и влечет их к единению.»

«All people's troubles are not from bad harvests or fires or villains, but only from the fact that they live apart. And they live apart because they do not believe the voice of love that lives in them and draws them to unity.»

«Tutte le disgrazie della gente non sono dovute a cattivi raccolti, a incendi o a cattive persone, ma solo al fatto che vivono separati. E vivono separati perché non credono alla voce dell'amore che vive in loro e li attira all'unità.»

Una umanità nuova

«Noi esseri umani abbiamo delle qualità, ma queste possono emergere solo insieme agli altri.
Da soli neanche esistiamo.»

Il Potere, mediante la società della tecnica e dei consumi, ha trasformato gli individui in profondità, li ha toccati nell’intimo cambiando loro l'anima, una sorta di illusione ottica della coscienza, ha dato loro altri modi di vivere e di pensare, altri modelli culturali, un altro linguaggio imposto dalla dittatura del pensiero unico funzionale al sistema dominante.

Un fascismo imprevedibilmente nuovo ha in pochi anni deformato e degradato la coscienza degli individui, complice la manipolazione artificiale delle idee con cui il capitalismo della sorveglianza sta esercitando un nuovo potere tecnocratico che si basa su una falsa libertà concessa dall'alto, falsa perché è revocabile ogni qualvolta il Potere ne senta il bisogno, dichiarando una emergenza dopo l'altra senza soluzione di continuità.

La nuova forma di fascismo è una riorganizzazione totalitaria di un mondo senza pace, più subdola e insidiosa, dove la norma è l'isolamento, l'alienazione (separazione dal sé e dall'altro), lo scontro tra uomini egoisti e bellicosi, sempre in continua competizione tra loro, uomini che sfruttano altri uomini ridotti a semplice flusso di dati senz'anima.

Per trasformare questa realtà, c'è bisogno di un uomo nuovo capace di una liberazione interiore, di un mutamento di stato della coscienza, mettendo in discussione il proprio Io egoico-bellico, che libera l'uomo da una individualità separata da tutto il resto, riscoprendo la propria natura universale.

Un uomo in grado di incarnare un senso di nostalgia del possibile, nostalgia di ciò che ancora non è stato ma potrebbe essere. Uno spirito libero capace di trascendere la realtà, realizzando così diversi possibili modi di essere uomo, essere quel che è possibile diventare, facendo pace con la vita.

Una nuova umanità, dove quello che conta sono le relazioni reciproche tra le parti, conoscere ed accogliere la vita nell'unità degli opposti, cioè definire le cose per opposizione, in una visione (com)unitaria della realtà.
La vita è un continuo ricominciare...

Giulio Ripa

у нас есть то, что нельзя уничтожить

Моё впечатление такого, что разрушительные силы сейчас захватили власть повсюду.
Кажется, ничто не мешает и не останавливает их.
Мы единственные, кто остался, чтобы сохранить возможность достойного будущего, потому что у нас есть то, что нельзя уничтожить.

Impresia mea este că forțele distructive au pus stăpânire peste tot.
Nimic nu pare să le împiedice sau să le oprească.
Noi suntem singurii care au mai rămas pentru a menține în viață posibilitatea unui viitor demn, pentru că avem ceea ce nu poate fi distrus.

My impression is that destructive forces have now taken over everywhere.
Nothing seems to be hindering or stopping them.
Only we are left to keep alive the possibility of a worthy future since we have what cannot be destroyed.

La mia impressione è che le forze distruttive abbiano ormai ovunque preso il potere.
Sembra che niente le stia ostacolando o fermando.
Siamo rimasti solo noi a lasciare viva la possibilità di un degno futuro, giacché abbiamo ciò che non può essere distrutto.

Gabbiani
(March 11, 2022, go to my art gallery)

In today's time of war, a prayer from millennia ago

In today's time of war, a prayer from millennia ago (Francesco Galgani's art, February 27, 2022)MP3 Audio

Oṃ
Saṃgacchadvaṃ saṃvadadhvam / saṃ vo manāṃsi jānatām /
Devā bhāgaṃ yathā pūrve / saṃjānānā upāsate /
Samāno mantraḥ samitiḥ samāni / samānaṃ manaḥ saha cittam eṣām /
Samānaṃ mantramabhi mantraye vaḥ / samānena vo haviṣā juhomi /
Samānī va ākūtiḥ samānā hṛdayāni vaḥ /
Samānam astu vo manaḥ yathā vaḥ susahāsati /

Meet together, talk together, let your minds apprehend alike; in like manner as the ancient gods concurring accepted their portion of the sacrifice.
Common be the prayer of these (assembled worshippers), common be the acquisition, common the purpose, associated be the desire. I repeat for you a common prayer, I offer for you with a common oblation.
Common, (worshippers), be your intention; common be (the wishes of) your hearts; common be your thoughts, so that there may be thorough union among you.

Venite insieme, parlate insieme! In accordo siano le vostre menti, come in passato gli dei sedettero insieme per la rispettiva parte!
Comune sia la parola sacra, comune l’assemblea!
Comune sia la mente con il loro pensiero!
Io santifico questa vostra parola comune, io sacrifico con la comune oblazione!
Comune sia il vostro proposito, comuni i vostri cuori!
Comune sia la vostra mente affinché siate felicemente concordi.

(Ṛgveda, 10.191.2-3-4, source of the English translation)

Pages

Subscribe to Filosofia