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Politica ed economia

Lo smemorato di Codogno

LO SMEMORATO DI CODOGNO
(racconto di Giulio Ripa)

Un uomo abitante nel paese di Codogno perde la memoria durante l'epidemia.
E' l'unico sintomo della malattia. Non ricorda più nulla. Lo smemorato si mette sul treno nella stazione di Codogno  senza sapere dove vuole andare.

Dopo alcune ore scende dal treno.
Appena fuori dalla stazione si imbatte in un grande cartello pubblicitario  8x10:
“Vota Delukaschenko per un futuro luminoso".

Mentre guarda il cartellone il nostro smemorato viene fermato dai carabinieri perché è sprovvisto della mascherina obbligatoria anche all'aperto.

Alla richiesta di mostrare le sue generalità l'uomo dichiara di non sapere chi sia. Viene portato in ospedale per fare il tampone.

Dopo ore ed ore di attesa in un pronto soccorso, pieno fino all'inverosimile di contagiati o presunti tali, lo smemorato viene sottoposto al test del tampone.

In attesa dei risultati, siccome non c’è posto per il ricovero nell'ospedale, a causa di tagli dei posti letto, personale sotto organico ed altri ospedali pubblici chiusi per risparmiare sui costi della sanità pubblica, lo smemorato  per passare la quarantena viene ricoverato in una clinica neurologica privata.

Il risultato arriva solo dopo quindici giorni. L'analisi del tampone è positivo.

Ma la clinica privata è strapiena di malati mentali con sintomi come schizofrenia, ansia, depressione, paranoia, incubi notturni, insonnia, tutti sintomi provocati dal panico di contrarre il covid19. Ma anche il lockdown ha provocato disturbi mentali, soprattutto nei bambini, a causa del distanziamento sociale.

Lo smemorato non vuole stare in mezzo a quei pazzi che lo fanno impazzire. Comincia anche lui a dare in escandescenze, inveendo contro i carabinieri.

A quel punto i carabinieri lo portano in carcere.

Ma c'è in atto una sommossa dei detenuti a causa del virus, i carabinieri non sanno più cosa fare, non sanno dove mettere lo smemorato.
Danno un foglio di via allo smemorato e lo abbandonano al suo destino.

Girovagando per la città, passando da una porta di servizio di un centro congressi, lo smemorato si trova all'interno di una sala dove è in corso una riunione politica sulle imminenti elezioni. Qui il Governatore Delukaschenko arringa i suoi uomini su come vincere le elezioni per riconfermare il suo ruolo di governatore del Delukhistan:

Ognuno di noi deve dire, comune per comune, quante persone ci portano voti. Sappiamo fare notoriamente bene la clientela come Cristo comanda, in maniera organizzata, scientifica. Vedete come madonna dovete fare, offrite una frittura di pesce, come cazzo volete voi, ma ci dovete portare più della metà degli aventi diritto al voto.

Poi, dobbiamo fare un lavoro più organizzato sulle imprese. Ogni impresa deve portarci almeno la metà dei voti  dei propri dipendenti.

Faremo un incontro con le categorie professionali: ordine dei medici, commercialisti, avvocati. Daremo la possibilità di uso dei fondi europei anche per gli investimenti che fanno gli studi professionali. Tutti i professionisti devono portare più voti possibili dei loro dipendenti e clienti.

Noi abbiamo un modello sanitario di eccellenza nel mondo!
Non siamo la Toscana. Qui nel comparto della sanità privata lavorano migliaia e migliaia di persone. Credo che ci sia il rispetto nei nostri confronti da parte dei titolari di queste strutture private qualificate. Ognuno di loro deve dire quanti voti ci porta.

Uscito dalla sala frastornato da questo discorso, lo smemorato entra in un bar dove c'è l'emittente privata Teledelux che trasmette in continuazione video di Delukaschenko:

Ti trovo in mezzo alla strada a passeggiare su lungomare o stravaccato sulla panchina? Ti obbligo alla quarantena. E' vietato passeggiare! Obbligo a tutti i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. I quartieri vanno militarizzati.
Sono necessari reparti dell’Esercito, attrezzati e protetti, che servono a scoraggiare la mobilità non consentita.
Ma come è possibile? Chiudiamo i parchi pubblici, i bar e i pub e poi si può passeggiare? Siamo purtroppo costretti a fare queste ordinanze, perché c’è il 90% dei cittadini che ha capito che la situazione è seria, ma c’è un 10% di irresponsabili, che vanno neutralizzati e messi in condizioni di non nuocere.

Noi abbiamo un modello sanitario di eccellenza nel mondo. Noi con le ordinanze possiamo regolare il 99% dei problemi, ma poi deve essere messo in funzione il cervello della gente. A volte pare di avere a che fare con persone che sembrano ragazzini della prima comunione. La testa non serve solo a separare le orecchie, ma anche a connettere i neuroni, cioè a far funzionare la mente.

Nessuno si oppone al linguaggio usato dal governatore. La popolazione, allarmata ogni momento dalla pericolosità del virus, ama Delukaschenko, lo chiama papy oppure sceriffo perché li protegge dagli untori.

Il Governatore Delukaschenko vince le elezioni con il 70% dei voti.
Un risultato bulgaro grazie anche all’alleanza con diverse liste dove si sono candidati imputati o condannati per associazione a delinquere, voto di scambio ed altro.

Delukaschenko dopo la vittoria elettorale si ricarica ancora di più.

Il governatore vara una spesa di 28 milioni di euro per raddoppiare il numero di posti di terapia intensiva arrivando a quasi 600.
Non investe nella medicina di territorio e nella prevenzione ma stipula un accordo con le cliniche private, che prevede un pagamento di 700 euro al giorno per ogni posto di terapia subintensiva e 1200 euro al giorno per ogni posto in terapia intensiva.
Fa un accordo con un laboratorio privato di analisi dal costo di 750 mila euro per processare i tamponi, ignorando la possibilità di utilizzare le strutture pubbliche come le università.

La pressione sui cittadini si fa sempre più forte. Il Governatore spopola sui social.
Il governatore mostra tutta la sua riluttanza verso alcuni cittadini irresponsabili:

Non immaginatevi che a correre siano le belle donne delle pubblicità, con tute aderenti. Quelle, riconcilierebbero con la natura. Ho visto correre vecchi cinghialotti come me, senza mascherina, che andrebbero arrestati per oltraggio al pudore.
Mi arrivano voci di persone che vogliono organizzare feste di laurea.
Mandiamo i Carabinieri con il lanciafiamme se la fate!

Il successo mediatico è assicurato. Il governatore è osannato dal suo popolo.

Lo smemorato di Codogno, che in una tasca ha ritrovato lo smartphone, non condivide queste dichiarazioni del governatore lette su facebook.
Allora scrive una poesia e la diffonde nei social:

LA MASCHERATA

All'ombra della mascherina
camminiamo attenti a distanziare
altre mascherine silenziose
che incontriamo per strada.

Mascherina egoista o altruista
mascherina obbligata o desiderata
mascherina comprata o gratuita
mascherina ostentata o subita.

Una pantomima di un ballo in maschera
dove si guarda e si è guardati
nascondendo il terrore di morire
colpa di un invisibile nemico.

Nello spettacolo mascherato
di una vita senza vita
fine di un carnevale cominciato
inizio di una quaresima senza fine.

Mascherina bavaglio di libertà
ipocrisia  di un dispositivo di sicurezza
di persone che sicure non sono
vittime di una  assurda omologazione.

Messinscena di una ridicola mascherata
per coprire inefficienza e cattiva sanità
mascherina ultimo feticcio
di una apparente vita che non si sa.

 

Dopo una serata passata con i suoi uomini, Delukaschenko risulta positivo al tampone. Anche lui ha una perdita di memoria. Non si ricorda più di essere il Governatore del Delukhistan.
Mentre è in quarantena, legge sul suo smartphone la poesia dello smemorato di Codogno. Commenta positivamente la poesia dello smemorato. I due si scrivono via whatsapp. Si incontrano in un bar. Bevono insieme.
Lo smemorato di Codogno riconosce il governatore del  Delukhistan, ma questo risponde che si sbaglia, perché il governatore è un allarmista mentre lui si sente piuttosto un negazionista.

I due smemorati cominciano a partecipare a tutte le manifestazioni dei negazionisti.
Delukaschenko diventa famoso nell'apostrofare gli allarmisti:
Gli allarmisti sono talmente presi dal panico, che quando si guardano allo specchio si mettono la mascherina per paura di essere contagiati.

I due smemorati decidono insieme di partire per la Svezia, un paese secondo loro più equilibrato e meno allarmista sulla questione dell'epidemia.

Dopo alcuni anni, qualcuno sosteneva che il primo ministro svedese assomigliasse a Delukaschenko, ed il suo segretario personale allo smemorato di Codogno.

Il primo ministro svedese Delucasson, in una conferenza stampa ripresa in diretta dal canale televisivo Teledelux, affermava:
Noi abbiamo un modello sanitario di eccellenza nel mondo!

(Giulio Ripa, 2 ottobre 2020)

Profezia elettorale

Non so chi vincerà alle prossime elezioni, ma so con assoluta sicurezza chi perderà: il popolo, cioè noi.

Non mi sto riferendo nello specifico alle imminenti elezioni italiane né a quelle americane, sebbene la mia profezia valga anche per loro, piuttosto qui sto facendo un discorso più ampio.

Crisi politiche, economiche, lavorative e persino epidemie vengono studiate minuziosamente a tavolino per anni e anni, per poi essere attuate allo scopo di raggiungere gli obiettivi di coloro che considerano le persone comuni come propri nemici, come esseri da persuadere lentamente e continuamente per rendere accettabile e desiderato ciò che a una persona non indottrinata dalla continua infinita propaganda apparirebbe come abominevole. Non posso dimostrare che questi ultimi decenni di politica, e non ultima la creazione e gestione dell'epidemia, siano stati studiati e attuati da persone esperte e volenterose di infliggere il maggior danno possibile a noi persone comuni, ma so che è così. Non sono sensazioni personali, ma consapevolezze maturate in anni di studio.

Le tecniche più subdole e ignobili di manipolazione mentale e di rappresentazione alterata e capovolta della realtà vengono usate continuamente, in maniera invasiva e pervasiva. Le strategie dell'arte della guerra, le fallacie del ragionamento, la psicologia della persuasione, la pianificazione di menzogne ben costruite e messe in scena con le risorse che possono avere superpotenze e, quando convenienti, anche i ricatti, le peggiori vessazioni e la manu militari, sono usati sapientemente, con strategie nel lungo o lunghissimo periodo, contro i popoli di questo pianeta. I poveri vengono aizzati contro i poveri, i fondamenti della società e la coscienza individuale vengono frantumati, la capacità di reagire con spirito critico viene pesantemente punita e condizionata. Purtroppo ogni volta che nasce uno schieramento serve a mettere una parte del popolo contro un'altra parte del popolo, ma mai a unire i popoli contro i loro vessatori.

In questo scenario, dare il proprio "voto" alle urne (qualunque esso sia) significa sostenere e legittimare questo sistema così descritto? Ognuno frughi dentro di sé per trovare una risposta.

Come disse John Fitzgerald Kennedy, il 27 aprile 1961, al Waldorf-Astoria Hotel, New York City (fonte con testo integrale):

«[...] per noi che siamo opposti in tutto il mondo ad una cospirazione monolitica e spietata che fa affidamento primariamente su significati nascosti per espandere la sua sfera di influenza, sull'infiltrazione invece dell'invasione, sulla sovversione invece delle elezioni, sull'intimidazione invece della libera scelta, sulle guerriglie di notte invece degli eserciti di giorno. È un sistema che ha arruolato vaste risorse umane e materiali nell'edificio di una maglia stretta. Una macchina altamente efficiente che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, economiche, scientifiche e politiche. Le sue preparazioni sono nascoste, non pubblicate. I suoi errori sono sepolti, non messi in evidenza. I suoi dissidenti sono silenziati, non elogiati [...]»

Quel giorno, in quel discorso, disse anche:

«[...] La stessa parola “segretezza” è ripugnante in una società libera e aperta; e noi, come popolo, siamo intimamente e storicamente contrari alle società segrete, ai giuramenti segreti e alle procedure segrete. Abbiamo deciso, molto tempo fa, che i pericoli di un eccessivo e ingiustificato occultamento di fatti pertinenti superino, di gran lunga, i pericoli che vengono invocati a giustificazione. [...]»

Dopo queste lungimiranti parole di Kennedy, credo che una pausa di riflessione sia necessaria.

Esistono soluzioni? Secondo me sì, ma non passano attraverso il voto, attraverso lo schierarsi o il sostenere il tal partito, schieramento o movimento piuttosto che l'altro. Serve un essere umano nuovo, capace di realizzare una rivoluzione spirituale e culturale, capace di cambiare le fondamenta di ciò in cui crede, capace di considerare l'altro come parte di sé. E' un percorso lungo, ma non ci sono scorciatoie. Ciascuno di noi può diventare questo essere umano rinnovato, e quindi ciascuno di noi può dare il voto a se stesso o a se stessa piuttosto che parteggiare per altri.

Francesco Galgani,
14 settembre 2020

Dopo il lockdown... lezioni di vita dal covid coronavirus?

(articolo aggiornato il 24 agosto 2020 con ulteriori informazioni rispetto alla scrittura iniziale del 29 giugno 2020)

Alcuni fatti "verificabili", anzi, di cui lascio l'onere della verifica e della critica ragionata ai miei lettori, con i link riportati:

  1. Dove non c’è stato il lockdown non c’è stata una percentuale maggiore di morti, come testimoniano la Svezia [vedi nota 1] e i cinque stati statunitensi che non hanno obbligato i cittadini a rimanere a casa, ovvero Nebraska, Iowa, Arkansas, South Dakota e North Carolina (fonte). Sono consapevole che l'informazione del main stream rema contro su questo punto, ad ogni modo, per chi vuole approfondire la questione, sembra che i paesi che hanno adottato lockdown più severi e più lunghi hanno un tasso di mortalità più alto rispetto ai paesi che hanno adottato chiusure più brevi e confinate ad aree geografiche o addirittura che non hanno effettuato alcun lockdown (fonte).
  2. In tutti gli stati europei le varie app ideate e pubblicizzate con l'intenzione, vera o presunta, di prevenire ulteriori contagi, tipo l'app "Immuni", sono state un flop totale (dettagli all'interno di questo tg).
  3. Il crollo delle vaccinazioni nel primo anno di vita (a seguito del lockdown) è stato significativamente correlato a un minor numero di morti in culla (fonte). Ciò è coerente con il maggior numero di ospedalizzazioni e morti tra persone vaccinate rispetto a quelle non vaccinate (fonte).
  4. Tutte le disavventure legate al coronavirus codiv-19, ovvero lo scoppio dell'epidemia, il lockdown, la crisi economica, il comportamento dei governi e delle persone, era stato previsto nei minimi dettagli nel 2019. Ci sono state omissioni, mancanze e bugie delle grandi potenze mondiali «che sapevano, che da anni erano pronti a gestire una emergenza sanitaria di questo tipo e che in diversi report del 2019 prevedevano addirittura tempi, modi e proporzioni di quella che sarebbe stata la grande pandemia» (fonte). A proposito, per queste ragioni, il primo ministro Giuseppe Conte si è preso alcune querele per omicidio plurimo colposo per i ritardi nella gestione dell'emergenza (fonte). Però io mi chiedo: com'è possibile che era stato tutto previsto nei minimi dettagli con largo anticipo? E' stato quindi qualcosa di "voluto" e "pianificato a tavolino"? A ognuno le sue riflessioni.
  5. Certi settori della finanza hanno enormi interessi sul coronavirus codiv-19, come se fosse per loro una gallina dalle uova d'oro. A questo proposito, basta citare che il Fondo Monetario Internazionale ricatta i governi, offrendo soldi in cambio dell'imposizione del lockdown (come nel caso eclatante della Bielorussia, fonte), che la Commissione paneuropea per la salute e lo sviluppo sostenibile, creata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con l'obiettivo di ripensare le priorità dei sistemi sanitari alla luce della pandemia da coronavirus, ha a suo interno leader della comunità imprenditoriale e delle istituzioni finanziarie (fonte), che l'Italia è sotto il torchio della fondazione Bill e Melinda Gates che ha abnormi interessi economici nell'imposizione di vaccini a tutta la popolazione mondiale (fonte). Più i paesi vengono resi deboli tramite lockdown e terrorismo governativo, più sono ricattabili e disposti a rinunciare alla propria sovranità? Più le persone vengono rese fragili, più sono disposte ad accettare tutto?
  6. L'attuale confusione semantica tra malato e contagiato (cioè, nel caso specifico, non-malato, ovvero persona sana che è entrata in contatto con il virus, ma senza che ciò porti alcun problema né sintomo di malattia), al falso aumento dei contagi (nel senso che i contagi "conteggiati" aumentano solo perché vengono fatti più tamponi) e alla inaffidabilità dei tamponi nota da mesi (fonte1, fonte2, fonte3, fonte4, fonte5, fonte6, fonte7), serve a nascondere che il virus è clinicamente estinto (fonte) . Rimando a "Guanti, mascherine, distanziamento per epidemia: ragionevoli dubbi? OMS e lettera medici al Governo". 
  7. Una considerazione sul numero di morti. Suggerisco di dare uno sguardo alle statistiche continuamente aggiornate sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità e ai link riportati in calce nella stessa pagina. Non notate qualcosa di strano? Prendendo per buoni questi dati, nel momento in cui scrivo, il 3,9% di morti con covid-19 non avevano patologie preesistenti.  Ne segue che il 96,1% dei morti... di cosa sono morti? E che età avevano? Ognuna faccia le sue analisi. Comunque, secondo l'immunologo bernese Beda Stadler, allo stato attuale è più probabile un 5 al lotto che essere infettati dal coronavirus covid-19 (fonte).
  8. Per completare il quadro di fatti verificabili, ricordo che il divieto di fare le autopsie, imposto dal nostro governo perché giudicato "inutile" (?!!), ha gravemente ritardato la scoperta delle cause di morte degli affetti di codiv-19 (fonte).

Per chi vuole approfondire il primo e il terzo punto, rimando alla fonte originale in inglese, corredata di precisi grafici e statistiche.

Partendo da questi dati verificabili, provo a fare alcune congetture, ovvero ipotesi che mi sembrano ragionevoli:

  • poiché il lockdown è servito a salvare vite di neonati grazie alle mancante vaccinazioni obbligatorie, mentre è stato irrilevante a livello di morti per covid, ne segue che:
    • i vaccini costituiscono un atto lesivo della vita,
    • la narrativa che ha giustificato il lockdown generalizzato come atto necessario - nei modi esagerati in cui è stato fatto - è stata (intenzionalmente?) menzognera, così come menzognero è stato il fatto che di questo virus non si sapeva nulla e che è comparso inaspettatamente (mentre in realtà ci sono report precisi che indicano in anticipo tempi e modi della diffusione);
  • il lockdown ha seriamente danneggiato:
    • l’economia collettiva e i portafogli personali,
    • i diritti civili,
    • i rapporti interpersonali,
    • la capacità di ragionamento e di libero arbitrio,
    • la salute psico-fisica di coloro che sono rimasti chiusi in casa ad ingrassare, con attività fisica zero e dando credito al terrorismo governativo e all’ego dei pochi che hanno deciso per molti.
  • il lockdown ci ha regalato almeno un mese di rarissima aria pulita e foglie degli alberi più verdi;
  • il clima sociale e culturale che si è creato durante l'emergenza, compresi i vari abusi di potere anche gravissimi via via raccontati dalla cronaca in questi mesi (e non mi riferisco solo alle multe, ma anche ai TSO, ricordo il caso di Mario Musso e alle varie proposte di TSO per tutti coloro che dovessero risultare positivi), che sta venendo forzatamente allungata con lo scopo di arrivare a un vaccino per tutti (per la gioia di certi straricchi che diventeranno ancora più ricchi), può essere così sintetizzato:
    • il Governo - unico depositario della "verità" - vuol far sentire i propri cittadini piccoli e ignoranti;
    • vuole imporre delle regole e trovare loro un fondamento (inesistente) tramite dittatura sanitaria;
    • vuole spingere alla delazione (mi riferisco, ad es., alle foto messe su Facebook di persone così denunciate pubblicamente perché stanno all'aperto senza mascherina, o alle persone denunciate ai carabinieri perché sul posto di lavoro non indossano la mascherina, ecc.);
    • vuole smorzare la coscienza critica;
    • vuole punire senza freni e senza alcun senso della misura chi disobbedisce (mi riferisco alle multe esagerate pari a un mese di stipendio, alla chiusura delle attività, all'obbligo di restare a casa, che è in tutto e per tutto pari agli arresti domiciliari, ai TSO come nel caso di Mario Musso a cui probabilmente è stata rovinata la vita, ecc.);
    • vuole incutere timore per la punizione (a causa dell'esagerazione della punizione);
    • vuole omologare e far sentire nel giusto chi si omologa;
    • vuole zittire chi solleva questioni scomode (più o meno come tutte quelle che ho fin qui elencato).

Per inciso, il clima sociale e culturale così descritto è pari a quello delle peggiori religioni o sette, come ha giustamente fatto notare un altro blogger nell'articolo "Lo stato nemico".

Da queste congetture, di cui lascio a ciascuno, con se stesso, l’onere della prova, ne ricavo che forse l’immunità più importante di cui abbiamo bisogno è quella alle distorsioni del pensiero e del comportamento a seguito dell’influenza di certi poteri forti, che si presentano come angeli custodi, ma che in realtà sono demoni arroganti, dispotici, egocentrati, con secondi, terzi e quarti fini che non c’entrano niente col bene comune... o, per dirla diversamente, abbiamo bisogno di un vaccino per renderci immuni alle fisime e alla sudditanza psicologica, piuttosto che a chissà quale nanoscopico virus naturale o artificiale.

Il discorso che ho fatto per il lockdown vale anche per le mascherine, per i guanti e i gel disinfettanti. Le mascherine, in particolare, possono essere controproducenti per la propria salute e, a livello di filtraggio del virus in questione, probabilmente inutili. A proposito, un virus non è un organismo vivente, non ha intenzionalità né capacità proprie: la reazione del nostro corpo (e della nostra mente) ai virus è rafforzabile con interventi e strategie diametralmente opposti rispetto alle decisioni prese dal nostro pseudo-governo [vedi nota 2] (e non solo dal nostro).

Fine delle mie congetture... senza pretesa di verità, perché io non so nulla e necessariamente filtro la visione delle cose per ciò che io sono. Sono necessitato a vedere le cose in questo modo, ma non ho odio per nessuno, nemmeno per coloro che potrebbero sentirsi fortemente criticati da queste mie congetture. Anzi, come amico, intendo offrire proprio a costoro uno spunto di riflessione, affinché certe scelte lesive non si ripetano. Se molti medici e studiosi competenti fossero stati ascoltati dal governo, e se le strategie da adottare fossero state scelte dopo un profondo ascolto reciproco, allora avremmo avuto un buon governo… libero comunque di sbagliare, come tutti noi.

Con rispetto della libertà e soprattutto della diversità di opinione altrui,
Francesco Galgani,
29 giugno 2020

[nota 1] In Rete è circolata la notizia che la Svezia, che non ha applicato il lockdown, abbia avuto il più alto tasso di morti al mondo. Questa è una mezza verità perché riferita ad una sola settimana, ovvero è una bugia. In generale, Belgio, Spagna, Italia, Gran Bretagna e Francia hanno registrato tassi di morti più elevati rispetto alla Svezia. (fonte)

[nota 2] Con l'espressione "pseudo-governo" intendo riferirmi a un governo incapace di governare, ovvero di servire il popolo con amore, competenza, lungimiranza, ubbidendo alla propria anima, cioè alla Costituzione così come intesa dai padri costituenti. Il senso che do a "pseudo-governo", ovvero "governo incapace di governare", non è di tipo giuridico o legale, né tantomeno di preferenza politica, ma esclusivamente di moralità sostanziale. Potrei fare lo stesso discorso per il Parlamento, che tra l'altro, nel periodo dell'emergenza, è stato il "grande assente". Stesso discorso di assenza anche per il Presidente della Repubblica, secondo la mia personale e opinabile visione di cittadino, almeno per il tipo di informazioni e di notizie con cui sono potuto entrare in contatto.

11 settembre 2001: oltre la verità ufficiale, fonti verificabili (video di Massimo Mazzucco)

fonte: https://youtu.be/OHQTSIhlqYA

DOWNLOAD MP4

Appello: fake news e la dittatura dell’informazione (Massimo Mazzucco)

Io Francesco Galgani, autore di questo blog multitematico, che in più occasioni ho usato come mezzo di libera informazione e di approfondimenti su tematiche “controcorrente” rispetto all’informazione ufficiale, aderisco a questo video-messaggio di Massimo Mazzucco del 14 aprile 2020 sotto riportato, che invito a diffondere. In particolare, condivido e sottoscrivo soprattutto questa parte del video-messaggio:

«[…] Ecco ciò che ci aspetta nel prossimo futuro, la dittatura dell’informazione, che manda un messaggio unificato e non tollera nessun contraddittorio. In una democrazia, una voce alternativa all’informazione mainstream è assolutamente indispensabile, le opinioni diverse sono il cuore stesso del progresso sociale, senza quello la democrazia muore e si instaura la dittatura del pensiero unico. Non saremo più schiavizzati a livello fisico come una volta, con le catene ai piedi, ma lo saremo a livello mentale, con le catene nel cervello, che è ancora peggio… perché se controlli la mente delle persone, controlli anche molto più facilmente le loro azioni. Quindi se noi verremo silenziati, non saremo più in grado di difendere voi dalle restrizioni delle vostre libertà. E’ quindi fondamentale in questo momento far sapere che siamo tanti e tutti uniti […]. Vi chiediamo di far circolare questo video ovunque [...]».

La situazione, dal mio punto di vista, è drammatica. Ciò non toglie che, da parte mia, potrei “criticare”, nel senso di ragionare e discutere con argomentazioni, sia l’informazione ufficiale sia quella alternativa. Questo perché la verità non è in mano di qualcuno e soprattutto non può essere imposta per legge.

Come ha scritto Giulio Ripa nel suo articolo “Oltre il dualismo”:

«[…] Questa è la verità? Ma nel momento in cui noi crediamo di dire la verità, appena la nomini non c'è più. La verità è inafferrabile.
La realtà può essere descritta interamente solo come compresenza di enti contrapposti, complementari e correlati tra loro; una descrizione in cui si manifesta la realtà intera non semplificata da schemi, ma colta nel suo contatto con il tutto, dalla vivente relazione di elementi contrastanti, senza un tempo univoco, in un gioco di probabilità di eventi che possono accadere nello stesso momento. Nel non-dualismo non esiste la verità o la falsità assoluta ed univoca. E non può essere altrimenti, perché la realtà stessa è contraddittoria, ambigua ed incerta, dotata di una complessità difficile da analizzare nella sua totalità che resta un mistero. […]».

Infine, vorrei segnalare che la “libera” informazione, libera nel senso inteso e ben descritto da Massimo Mazzucco, ha un costo non solo di tempo, di studio e di rischio personale, ma anche di soldi. Ciò vale anche per questo blog e per gli altri siti da me gestiti (compreso questo motore di ricerca), tutti senza pubblicità e senza ricavo economico, ed è questo il senso del link per le donazioni incluso in ogni pagina.

fonte del video: https://youtu.be/CQT1Vn_cpeQ

DOWNLOAD MP4

Salvare l'economia italiana - Piano A e Piano B

Quanto segue sono appunti per salvare la nostra economia, scritti dal mio carissimo amico Ing. Giulio Ripa.

Pur avendo avuto molteplici occasioni per discorrere di queste tematiche, sono lungi da me la competenza e lo studio per una consapevolezza tale da potermi esprimere in maniera tanto articolata e precisa come nel testo che segue, che condivido. Oggi abbiamo più che mai bisogno di una nuova impostazione politica, economica, legislativa e istituzionale orientata al bene comune e allo stop dei meccanismi economici fallimentari e sanguinari degli ultimi decenni.

Il mio auspicio è che sempre più persone possano rendersi consapevoli di queste tematiche, riconoscendo per quello che è quel buco nero di ignoranza sotto la crosta delle bugie dei mass media e della classe politica.

Francesco Galgani,
Pasqua 2020

APPUNTI PER UNA UNIONE DEMOCRATICA DEI POPOLI EUROPEI

Piano A - Per una Europa più democratica

Restando all’interno della comunità europea e dell’euro, è possibile puntare sulle riforme necessarie per una maggiore democrazia nell’Unione Europea:

- Istituzioni

• Assemblea costituente per l’Unione democratica dei popoli europei con il potere esecutivo eletto dal parlamento europeo che sostituisce quello della Commissione Europea ed il Consiglio dell’Unione Europea.

• Federalismo europeo e neo municipalismo.

• Modificare l’architettura dei trattati europei in senso democratico e dell’equità sociale.

- Banche

• Unione bancaria (trasferimento di competenze nel campo della vigilanza sulle banche dalle autorità nazionali ad autorità europee) con la prospettiva di creare in Europa il mercato unico dei capitali.

• Divieto di raccolta di fondi in forme diverse da quella delle operazioni di deposito e, quindi, non sottoposte alle restrizioni ed ai limiti imposti dalla regolamentazione e dalla vigilanza bancaria (tra cui i requisiti patrimoniali di garanzia richiesti dagli accordi di Basilea).

• Divisione netta tra banche commerciali e banche d’investimento

• Eliminazione e divieto di costituzione dei paradisi fiscali europei, compresa la revoca delle leggi che permettono l’evasione in Lussemburgo, Paesi Bassi, Irlanda. e lotta per quelli extra europei.

• Agenzie di rating europee indipendenti dalle banche

• Eurobond per evitare differenze di interesse tra i bond dei diversi stati europei.

• Dare il potere alla BCE di agire sul cambio per una eventuale svalutazione dell’euro.

• BCE prestatore di ultima istanza, obbligata a concedere credito direttamente agli stati che ne faranno richiesta.

- Fisco

• Bilancio comune europeo

• Uniformità fiscale fra gli stati membri dell’unione europea.

• Tassazione delle transazioni finanziarie (tobin tax)

• Web tax

• Carbon tax

• Tassa sui redditi da capitale in tutti gli stati membri

• Tassa sui grandi patrimoni

• Riduzione tasse per piccoli imprenditori, artigiani e lavoratori autonomi

• Introduzione di eurobond per finanziare nuovi progetti infrastrutturali.

• Sviluppo di una piattaforma di pagamento digitale pubblica (PDPP) in ogni paese europeo.
Il PDPP creerà un conto di riserva per contribuente, che attraverso un codice Pin consentirà di trasferire denaro dal proprio conto allo Stato - come forma di pagamento delle imposte - oppure al conto di qualsiasi altro contribuente. In tal modo, il PDPP offre ai governi nazionali maggiore sovranità fiscale al di fuori del Patto di stabilità.

• Unione Europea di Compensazione (ECU), basata su una valuta virtuale comune, in cui tutti gli scambi commerciali e i flussi di capitale intra-europei siano annotati su un registro digitale trasparente, con il compito di:
(a) tassare, per conto dell’UE, simmetricamente deficit ed eccedenze
(b) utilizzare questi fondi per investire nelle regioni dove gli investimenti scendono al di sotto della media.

• Riconversione limitata del debito pubblico. Il debito pubblico entro agli attuali limiti previsti dal Trattato di Maastricht - il 60% del Pil – sarà convertito in obbligazioni emesse della BCE per conto degli stati membri. Per proteggere la BCE dalle perdite:
(a) le obbligazioni emesse dalla BCE avranno la precedenza rispetto alle altre obbligazioni contratte dagli Stati
(b) la BCE sarà ulteriormente assicurata dal Fondo Salva Stati.• Creazione di una Tesoreria Europea che integrerebbe l’attività della Banca Centrale Europea e rappresenterebbe un elemento di stabilità
nei momenti di crisi. Il “vecchio debito” venga rifinanziato a tassi di interesse pari allo zero percento, portando così a una diminuzione drastica dell’indebitamento senza gravare sui cittadini.
La BCE deve mantenere la promessa di mettere fine alla crisi del debito pubblico.

• Fine dell'austerity. Nuovi strumenti di finanza pubblica per aumentare il bilancio dell’UE e superare gli attuali vincoli. Cambiamento nei trattati per sbarazzarci della camicia di forza creata dal cosiddetto Patto di stabilità e crescita, dal Six pack e dal Fiscal Compact europeo.

• Controllare la finanza. Regolamentare le attività bancarie ed istituire una nuova piattaforma di pagamenti pubblici digitali che metta fine al monopolio delle banche sui pagamenti dell’Europa.

• Utilizzare la Banca Europea degli Investimenti per inondare di liquidità le nostre comunità.
Si tratta di 500 miliardi di euro l’anno per una programma di trasformazione ecologica e industriale per rimettere al lavoro un continente.

- Lavoro

• Salario minimo europeo

• Statuto Europeo dei Lavoratori per trasformare la gara al ribasso delle delocalizzazioni in una gara al rialzo che garantisca standard comuni

• Attuare un piano contro la povertà che ridistribuisca i proventi della Banca Centrale Europea ai più bisognosi. Reddito universale di base per tutti i cittadini europei, svincolato dalla ricerca del lavoro e finanziato tramite un grande fondo europeo costruito con gli asset di grandi società e i
titoli della Banca Centrale Europea.
• Ridistribuzione della ricchezza per l’equità sociale
• Ridistribuzione del lavoro. Lavorare meno lavorare tutti.
• Piena occupazione

- Ambiente
• Riconversione ecologica del sistema produttivo

 

Piano B - Per una Italia più sovrana

Partiamo da due articoli della costituzione italiana:

• Art.1 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”

• Art.47 “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.
Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.“

Inoltre è importante definire la differenza tra una “Moneta a Debito” ed una
“Moneta Positiva”:
• la prima è una moneta creata dal sistema bancario e prestata al
sistema economico, che genera automaticamente un debito e comporta
il pagamento continuo di interessi;
• la seconda è una moneta creata dallo Stato e spesa nel sistema
economico, che ha solo un costo iniziale per la sua creazione (più o
meno alto a secondo del “materiale” usato) e non ha alcun costo di
interessi.

La sovranità monetaria è sicuramente degli Stati e questi hanno tutto il diritto di utilizzarla per raggiungere gli obiettivi previsti dai Trattati. Lo Stato ha ancora la sovranità monetaria, che può utilizzare creando diversi strumenti monetari e fiscali, senza violare i Trattati Europei:

• Possibile coniare monete metalliche (aventi corso legale solo in Italia) di valore superiore a 2 euro, che la BCE deve “solo approvare” come quantità (art.128 comma 2 del TFUE);

• Emettere biglietti di Stato di qualsiasi valore (aventi corso legale solo in Italia), perché il TFUE dà alla BCE l’esclusiva solo delle “banconote” aventi corso legale nell’Unione (art.128 comma 1 del TFUE);

• Moneta a valenza fiscale (es. minibot), in quanto in base ai Trattati Europei la sovranità tributaria è ancora di competenza esclusiva degli Stati nazionali. Si tratta della proposta di una “quasi-moneta” complementare basata su sconti fiscali differiti su imposte non ancora maturate e in grado di creare la liquidità di cui abbiamo bisogno.La Moneta Fiscale verrebbe assegnata, a titolo gratuito, per integrare il reddito dei lavoratori dipendenti, per finanziare investimenti pubblici e programmi di spesa sociale nonché per ridurre le imposte delle imprese sul lavoro.

• Titoli di sconto fiscale. Il principale vantaggio è che i Tsf non producono deficit pubblico. I Tsf sono infatti dei titoli di Stato che danno diritto ai loro possessori di ridurre i pagamenti fiscali ma solo a partire da tre anni dall’emissione, cioè nel quarto anno. I Tsf tuttavia – proprio come tutti gli
altri titoli di Stato, come i Bot e i Cct – potranno essere immediatamente ceduti sul mercato finanziario in cambio di euro. Così possono subito incrementare la capacità di spesa dell’economia.

• Emettere moneta elettronica o carte di credito di Stato, che non sono prese in considerazione dai trattati, dove si parla solo di moneta metalliche e banconote, tant’è che le banche possono creare moneta elettronica senza limiti, figuriamoci se non può farlo uno Stato, che inoltre ha il vantaggio di poterla mettere all’attivo del suo bilancio in quanto detentore della sovranità monetaria (vedere art.114bis del Testo Unico Bancario);

• Emissione di un 2-3% di Pil di moneta sovrana non a debito a sola circolazione nazionale, non convertibile (parallela all’euro) creata dallo stato italiano, per investimenti pubblici (es. creatività, cultura, educazione, bellezza del patrimonio artistico, patrimonio culturale, ambiente, agricoltura, turismo)

• Istituire banche pubbliche (la Germania ha il 60% di banche pubbliche).
Cassa Depositi e Prestiti, se usata pienamente come banca pubblica, potrebbe accedere ai finanziamenti della BCE a tasso zero, secondo l’art. 123 del TUE: “il divieto di scoperto bancario e di altre forme di facilitazione creditizia in favore dei governi non si applicano agli enti creditizi di proprietà pubblica che devono ricevere dalla Banca centrale europea lo stesso trattamento degli enti creditizi privati”.

• Rilanciare la Cassa Depositi e Prestiti su tre piani strategici paralleli:
come istituto di credito alle imprese, come strumento di politica industriale nel Paese e come piattaforma di gestione di una nuova moneta domestica complementare.

(Giulio Ripa)

Ai tempi del coronavirus l'Italia sta diventando un regime totalitario?

Le ultime ordinanze degli organi istituzionali, senza ulteriori validi motivi sanitari, stanno restringendo, in barba ai dettami della costituzione italiana, ancora di più i diritti dei cittadini italiani, pronti ad accettare limitazioni alle proprie libertà personali, come l'Esercito nelle strade e divieti draconiani senza misura, non giustificate dall'urgenza sanitaria.

Le nuove ordinanze sono utili solo per coprire sia le inefficienze e le insufficienze sanitarie dovute ai tagli alla sanità (37 miliardi di euro tagliati nell'ultimo decennio), sia i ritardi della politica nell'organizzare il sistema sanitario rispetto alla grave urgenza provocata dalla pandemia del coronavirus.

In Italia la democrazia non è una opzione, ma un elemento fondante della nostra repubblica democratica.
La democrazia non può essere messa in pericolo anche quando c'è un grave pericolo sanitario.
Stiamo passando dallo stato di diritto ad uno stato d'animo della nazione che si predispone ad un regime totalitario, dove i cittadini presi dal panico sembrano accettare passivamente tutte le restrizioni senza battere ciglio.

La domanda d'obbligo è fino a che punto la democrazia può essere ristretta con tutte queste continue ordinanze se diventa sempre più breve il passaggio dallo stato di emergenza allo stato di polizia, da essere reclusi in casa agli arresti domiciliari?

(Giulio Ripa, 20 marzo 2020)

Capire l'economia, l'immigrazione, la politica, il capitalismo, il neoliberismo

fonte: https://www.youtube.com/watch?v=g6YbuZNXtKc

ROMPERE LE CATENE del colonialismo esterno ed interiore

Mauro Scardovelli e Marco Mori

Evento organizzato da UniAleph in collaborazione con VoxItalia

Genova, Venerdì 21 Febbraio 2020

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Google censura, occulta, manipola, influenza e... uccide?

Sensazionali rivelazioni di un autorevole professore di Harvard: Robert Epstein denuncia, di fronte alla Commissione del Senato USA per la giustizia, «il gravissimo pericolo insito nel consentire alla grandi compagnie tecnologiche di decidere quali sono le notizie legittime e quali quelle illegittime». Google ha favorito, a milioni di voti, la candidata perdente delle ultime elezioni americane, Hillary Clinton. I grandi network di Silicon Valley distorcono e distruggono, con le loro fake news, la democrazia occidentale.

A seguito di queste rilevazioni, Epstein riceve minacce di morte e sua moglie viene uccisa.

Nel video si parla di politica, ma anche di coronavirus e del fatto che Facebook e Google stanno ostacolando il più possibile la circolazione della notizia che medici cinesi hanno trovato una cura efficace e a basso costo (cioè iniezioni di alti dosaggi di vitamina C). Ho riportato il video citato da Giulietto Chiesa, a proposito del coronavirus, qui: https://www.informatica-libera.net/video/coronavirus-vitaminaC.mp4 (fonte).
Il video in questione è stato riportato e approfondito anche su altri siti, come: https://www.globalresearch.ca/three-intravenous-vitamin-c-research-studies-approved-treating-covid-19/5705405. Sullo stesso argomento, segnalo "La cura per il coronavirus: vitamina C - Approfondimento".

Fonte del video seguente: https://www.pandoratv.it/google-uccide/

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Amnesty International: Google e Facebook violano pesantemente i diritti umani

C'è chi tiene in mano un'arma da fuoco, chi una croce, chi un mouse (e, per estensione, tutto ciò che rappresenta un accesso ai contesti virtuali, tra cui soprattutto gli smartphone). Il suggestivo disegno qui a destra, in cui si possono ricercare significati, è di Matt Chase. I nostri dispositivi digitali sono sia un'arma sia una fede? Probabilmente sì. Non faccio ulteriori commenti su questo disegno, su cui invito a riflettere, e passo oltre...

Nel quadro generale della futura "Internet delle cose", o "Internet del tutto", che purtroppo pare attenderci e che ho già trattato nella pagina "Crimine 5G, Internet delle Cose: un quadro ampio, con articoli, video, bibliografia scientifica, appelli di scienziati", in cui ho riportato anche un servizio di Report e un documentario di James Corbett, la notizia che Amnesty International abbia pubblicato un documento di 60 pagine per dimostrare la sistematica violazione dei diritti umani compiuta da Facebook e Google mi sembra l'ennesima conferma della direzione autodistruttiva del mondo in cui siamo inseriti.

L'unica azione rivoluzionaria che intravedo è non usare né Facebook né i servizi di cui questa azienda è proprietaria (Instagram e Whatsapp, giusto per fare due nomi), né Google e i suoi servizi, ammesso che questo sia possibile. Ad ogni modo, sono ben consapevole che le pressioni e i condizionamenti sociali spingono e forzano in tutt'altra direzione.

Esistono altre strade? Sì, ricordo il decalogo slow-Internet di Giulio Ripa, decalogo che continua ad essere una proposta molto sensata di fronte alla denuncie di Amnesty (la quale, peraltro, non manca di essere presente su Facebook).

Questa è la sintesi del report di Amnesty International, pubblicata da Amnesty stessa: "Facebook and Google’s pervasive surveillance poses an unprecedented danger to human rights".

Questo è il documento completo in PDF: POL3014042019ENGLISH.PDF

Questa invece è una lista di tutti gli articoli pubblicati da Amnesty International sul tema del rapporto tra tecnologia e diritti umani: https://www.amnesty.org/en/search/?issue=54748

Francesco Galgani,
25 novembre 2019

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