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Sulla strada del cambiamento

8 marzo: mandiamo all'aria tutti i sensi di colpa e realizziamoci pienamente!

Oggi, in occasione della festa della donna (8 marzo 2018), vorrei usare il mio blog per dar voce ad una grande donna, che ha realmente qualcosa di importante da dire a tutti, sin da quando era bambina.

Per chi non la conosce, Angela Volpini è una mistica contemporanea, che a sette anni ha avuto un'apparizione mariana (a cui ne sono succedute altre): da allora ha dedicato tutta la sua vita a veicolare il messaggio che lei ha ricevuto. Chi lo desidera, può trovare facilmente alcuni suoi video su Youtube.

Tornando all'8 marzo, alla festa della donna... vorrei condividere con i miei lettori (donne e uomini) il video seguente, nel quale, tra le altre cose, Angela racconta un fatto importante del suo matrimonio. Quando si sposò, lei disse: «Ti scelgo perché mi hai riconosciuto la libertà di essere me stessa».

Cosa significa "mandare all'aria tutti i sensi di colpa e realizzarci pienamente"? Secondo me, significa diventare pienamente umani, ovvero completare il nostro sviluppo entrando in contatto con il vero Amore, cioè con la nostra Anima, con le nostre qualità dell'Essere (benevolenza, gratitudine, amore incondizionato, gioia di vivere, ecc.). Tutto il resto, in confronto, mi sembrano questioni secondarie.

Buon ascolto,
Francesco Galgani,
8 marzo 2018

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Nuovo ospedale a Cariati... in poesia

Nuovo ospedale a Cariati

Dal coraggio è cresciuta
la forza tenace
di chi altri aiuta
in modo efficace,

col Cuor che sa Amare
nel dar giovamenti,
e sempre lottare
nel curar patimenti,

d'una terra calabra
fin troppo abusata,
protesi alla sua gente
nel cuor nostro amata.

Il nuovo ospedale
è giusto sogno,
successo reale
per chi avrà bisogno:

verità non dimora
dove lingua ferisce,
ma nel saggio silenzio
di mano che agisce.

Grazie!

(Francesco Galgani, 6 gennaio 2018)
www.galgani.it

I tre setacci: verità, bontà, utilità

Racconto (probabilmente) tratto dal libro "La via del guerriero di pace. Un libro che vi cambierà la vita", di Dan Millman:

Socrate aveva reputazione di grande saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovarlo e gli disse:
– Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
– Un momento – rispose Socrate. – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
– I tre setacci?
– Prima di raccontare una cosa sugli altri, è bene prendersi il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
– No… ne ho solo sentito parlare…
– Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
– Ah no! Al contrario
– Dunque – continuò Socrate – vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa avrebbe fatto questo amico?
– No davvero.
– Allora – concluse Socrate – quel che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?

Grazie per aver letto questa piccola storia.


Dall'albero del silenzio pende il suo frutto, la pace. (Arthur Schopenhauer)


E adesso una riflessione di suor Biancarosa Magliano (fonte):

“Uomo che ami parlare molto, ascolta e diventerai simile al saggio. L’inizio della saggezza è il silenzio”. Lo ha lasciato scritto Pitagora, circa 2500 anni or sono. In questa sentenza il famoso matematico, taumaturgo, astronomo, scienziato, politico e fondatore a Crotone di una delle più importanti scuole di pensiero dell’umanità, fa la sintesi del suo ‘pensiero’, della sua fede. Di quello in cui crede e che – da buon maestro qual era – intende trasmettere ad altri.

Parola, silenzio, ascolto, saggezza: quattro parole intersecanti, l’una soggetta all’altra. La parola – che è anello di congiunzione tra persona e persona, causa e fonte della relazionalità, senza un uditore, non serve; sfuma nel vento; se non è accompagnata dall’ascolto, evapora. Ma l’ascolto, perché sia possibile e diventi vero, autentico, profondo, ha una sua simpatica specifica esigenza: necessita il silenzio. Il rumore, il chiasso esterni non permettono alla parola di raggiungere il primo obiettivo per cui è stata pronunziata; non giunge a destinazione. Non viene accolta. Quindi non può produrre quella reazione positiva o negativa per cui è stata pronunciata; le è impedita la risposta adeguata.

Ma vi è un altro rumore più acuto, un altro chiasso più assordante ed è il tumulto interiore, l’angoscia, l’irrequietezza dell’anima, la tensione dello spirito, la preoccupazione inutile, forse malsana. Quella ‘non pace’, quel ‘non silenzio’, che tormenta e assilla gli inquieti, gli insoddisfatti, i distratti, gli assillati da mille inutili preoccupazioni, i cercatori del nulla.

Quel simpatico e inimitabile attore che fu Charlie Chaplin diceva: “Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca”. A Chaplin risponde con altrettanta saggezza il compositore, pianista, organista, violinista W. A. Mozart: “Parlare bene ed eloquentemente è una gran bella arte, ma è parimenti grande quella di conoscere il momento giusto in cui smettere”

“Dio è amico del silenzio. – ha scritto M. Teresa di Calcutta. – Guarda come la natura – gli alberi, i fiori, l’erba – crescono in silenzio; guarda le stelle, la luna e il sole, come si muovono in silenzio. …. Abbiamo bisogno di silenzio per essere in grado di toccare le anime”. Abbiamo bisogno di silenzio maturo, frutto di meditazione, di un certo, sapiente, cercato e voluto rinnegamento di sé, per acquisire e possedere quella pace e saggezza umana che rendono fecondi di luce, di grazia ogni nostra parola e ogni nostro gesto verso chiunque fa capolino o si appoggia sulla nostra strada. Saranno parole e gesti profumati di gentilezza, forse di saporosa femminilità per chi è donna, sempre carichi di giusta ed efficace simpatia…

sr Biancarosa Magliano

Buon silenzio,
Francesco Galgani,
6 gennaio 2018

Pensieri positivi dedicati agli ammalati

Piccola raccolta di pensieri positivi per iniziare di nuovo, ogni giorno, le nostre lotte.

Io e la mia amata compagna abbiamo dedicato questa raccolta agli ospiti dell'Ospedale di Cariati (CS).

Ho incluso anche miei pensieri, già precedentemente pubblicati in questo blog, firmati con lo pseudonimo Paco Bellèz.

Buon nuovo inizio,
Francesco Galgani,
2 gennaio 2018

 

Conta i fiori del tuo giardino, mai le foglie che cadono.
(Romano Battaglia)

Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose.
(Abraham Lincoln)

I perdenti vedono dei temporali, i vincenti vedono degli arcobaleni.
I perdenti vedono strade ghiacciate, i vincenti mettono su i pattini da ghiaccio!

(Denis Waitley)

I Pensieri diventano Cose… Scegli quelli Buoni!
(Mike Dooley)

Io traggo il meglio di tutto quello che arriva e il minimo da tutto quello che va.
(Sara Teasdale)

È meglio accendere una piccola candela che maledire l’oscurità.
(Confucio)

Giornata sportiva a favore dei bambini farfalla (video) - Massa Marittima, 7 ottobre 2017

Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato direttamente e indirettamente a questo evento benefico, rendendolo possibile, il cui ricavato è stato interamente devoluto all'Associazione Debra Sudtirol AltoAdige, a sostegno dei “Bambini Farfalla” e delle rispettive famiglie.

Chi lo desidera, può leggersi la mia poesia "Bimbe e bimbi farfalla". I bambini farfalla sono detti così perché hanno la pelle fragile e vulnerabile come le ali di una farfalla, che al minimo contatto provoca dolori e bolle. Per maggiori informazioni:
http://www.debra.it/

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Il mondo in un sorriso: piccola raccolta estemporanea di pensieri positivi

La Vita è bella, è degna di essere Amata, Lodata, Ringraziata sempre. La Vita siamo Noi.

I nostri pensieri positivi sono curativi, danno Gioia nel presente, indirizzano il nostro Futuro, migliorano le parole e le relazioni, hanno il potere di cambiare in meglio il corso degli eventi. Io sono nato da un Pensiero Positivo. Tu sei nato/a da un Pensiero Positivo. Noi siamo nati da un Pensiero Positivo.

Io sono Gioia, Fortuna, Benessere, Amore.

Tu sei Gioia, Fortuna, Benessere, Amore.

Ogni pensiero positivo nasce dall'Amore e da una profonda Fiducia nella Vita. Noi siamo gocce d'Amore che risplendono di Fiducia.

I miei pensieri positivi sono profezie che si autoavverano. I tuoi pensieri positivi sono profezie che si autoavverano. I nostri pensieri positivi portano positività a tutto il nostro ambiente.

Tutto di Me è prezioso, anche le mie lacrime, le mie sofferenze, i miei errori.

Tutto di Te è prezioso, anche le tue lacrime, le tue sofferenze, i tuoi errori.

Io sono Comprensione e Ascolto. Io sono una casa accogliente in cui puoi metterti a tuo agio.

Tu sei Comprensione e Ascolto. Tu sei una casa accogliente in cui posso mettermi a mio agio.

Io sono Salute, Benefici, Preziosa Fonte di Saggezza.

Tu sei Salute, Benefici, Preziosa Fonte di Saggezza.

Io desidero migliorarmi, quindi Ti incontro, parlo con Te, Ti ascolto. Con il dialogo ci miglioriamo a vicenda.

Io esisto perché Tu esisti. Tu esisti perché esisto Io. Noi tutti, tutti quanti, siamo inter-dipendenti. Se faccio del bene a Te, lo faccio a Me. Se faccio del male a Te, lo faccio a Me.

La vera battaglia tra il bene e il male è dentro di me. Non esiste il nemico, esistono soltanto il mio orgoglio e la mia arroganza se vedo qualcuno come mio nemico.

Io mi fido di Me. Io mi fido di Te.

Io non posseggo alcuna verità, io non ho la verità in tasca.

Io non ho bisogno di puntare il dito. Per cambiare il mondo, cambio me stesso. Io sono il cambiamento che voglio vedere nel mondo. Io esisto per portare Felicità. Io esisto per il bene di ogni essere vivente.

La Vita è un dono. Io sono un dono. Tu sei un dono. Noi siamo un dono. La Vita siamo noi.

Io non ti giudico. Ognuno ha il suo percorso. In questa vita o in vite precedenti ho fatto le stesse cose che hai fatto tu, quindi non ti giudico.

Va tutto bene. Tutto va nella giusta direzione. Il male, quando viene, non viene mai per nuocere. Tutto può essere trasformato in bene. Io posso trasformare qualsiasi cosa.

Io credo nel mio immenso potere. Io credo nel tuo immenso potere. Ciascuno di noi ha una missione nella vita, nulla è per caso.

Osservo ciò che di Te è buono e bello.

Io agisco in buona fede. Io scelgo di non imbrogliare. Io cerco di migliorarmi ogni giorno. La mia forza di volontà che mira al miglioramento ricerca sempre il dialogo.

Io mi fido della tua buona fede.

Io mi fido delle tue buone intenzioni.

Io ascolto.

Io ho una saggezza. Tu hai una saggezza. Da Te posso sempre imparare qualcosa. Incontrarci è una grande fortuna.

Desidero il tuo successo.

Gioisco delle tue gioie.

Gioisco della Vita.

Tu puoi accarezzarti con pensieri positivi ancora più belli di questi.

Grazie

Francesco Galgani,
16 settembre 2017

Sogniamo insieme un mondo migliore (di Giulio Ripa)

Video tratto dall'archivio di Giulio Ripa, sezione "Video prodotti" (licenza Creative Commons 4.0 Internazionale - Attribuzione):

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In occasione del prossimo attentato terroristico

In un'epoca confusa, caotica, in cui l'esistenza è avvelenata da moti interiori tutt'altro che nobili, seminar paura e angoscia, su un pubblico teatrino in cui regnano ignoranza e disinformazione, è la principale occupazione di chi vuole esercitare con la forza azioni immorali (e sovente disumane) che altrimenti la popolazione difficilmente accetterebbe.

Il nemico da combattere non è una persona, non è un'etnia, non è un gruppo o una nazione. Basterebbe guardare con onestà dentro noi stessi, ogni volta che ci siamo completamente disinteressati dell'altrui benessere, o quando, peggio, abbiamo gioito dell'altrui sofferenza.

Quasi tutti i mali del mondo derivano da un'unica causa, da un cuore umano offuscato dai suoi egoismi e incapace di cogliere lo splendore, la ricchezza, la bellezza e il miracolo della propria e dell'altrui vita.

Se vogliamo combattere il terrorismo, non dobbiamo far terrorismo. Se vogliamo vincere su un nemico, non dobbiamo essere come lui.

L'unica risposta all'odio, è l'Amore. La risposta alla paura, è il Coraggio. Curiamo ogni aridità nei nostri cuori con l'acqua della solidarietà, della compassione, della gioia di vivere, della gratitudine per la Vita.

Quest'esistenza è solo un momento di passaggio, tra l'altro brevissimo di fronte all'eternità della vita, ma è preziosissimo: lodiamo la Vita, ringraziamola, amiamola, cogliamone la bellezza, la magia e il mistero, sempre.

Non ho paura di morire per un attentato o per altre cause: in ogni caso la mia morte arriverà, e poiché ciò è inevitabile, la cosa migliore che posso fare è usare la mia vita nel modo migliore che posso, ogni giorno, con passione, rispettandola e ringraziandola.

La non-violenza è l'arma dei forti. L'unica cosa che veramente conta è quanto Amore riusciamo a seminare sulle strade umane dense di dolore.

La Vita è bella. Viviamola senza paura, così com'è nella sua complessità, senza cercar semplificazioni. Grazie ;-)

Riporto qui di seguito una mia poesia, che scrissi il 1 aprile 2015, e alcuni "addestramenti alla consapevolezza" stilati dal monaco buddista zen Thich Nhat Hanh.

Porgi l'altra guancia
 

Per un Amore
sempre vincitore,
tutto è benvenuto,
anche uno schiaffo bruto:

diffidenza e malafede
vanno incontro a chi crede
in indulgenza e carità
per l'altrui felicità,

o nella compassione
che d'ogni afflizione
è umilmente curativa,
per il cuor educativa.

Porgere l'altra guancia
è spezzare la lancia
del disprezzo e del male
con un Amore reale,

sempre efficace,
coraggioso e audace,
nell'infonder Pace.

(Francesco Galgani)

 

"Addestramenti alla consapevolezza", stilati dal monaco buddista zen Thich Nhat Hanh e tratti dal libro "Respira! Sei Vivo"
 

Il Primo Addestramento: Apertura
Consapevoli della sofferenza creata dal fanatismo e dall'intolleranza, siamo determinati a non idolatrare e a non vincolarci a nessuna dottrina, teoria o ideologia, neppure a quelle buddiste. Gli insegnamenti buddisti sono guide che ci aiutano a imparare il guardare in profondità e a sviluppare comprensione e compassione. Non sono dottrine per cui combattere, uccidere o morire.

Il Secondo Addestramento: Non Attaccamento alle Opinioni
Consapevoli della sofferenza creata dall'attaccamento alle opinioni e alle percezioni erronee, siamo determinati a non avere una mente ristretta, legata alle opinioni attuali. Impareremo e praticheremo il non attaccamento alle opinioni, per essere aperti alla visione profonda e alle esperienze degli altri. Siamo consapevoli che la conoscenza del momento non è l'immutabile e assoluta verità. La verità si trova nella vita e noi osserveremo la vita dentro e intorno a noi in ogni momento, pronti a imparare da essa.

Il Terzo Addestramento: Libertà di Pensiero
Consapevoli della sofferenza che causiamo imponendo le nostre opinioni, ci impegniamo a non forzare gli altri, neppure i nostri figli, ad adottare le nostre opinioni con alcun mezzo: autorità, minacce, denaro, propaganda o indottrinamento. Rispetteremo il diritto degli altri di essere diversi e di scegliere in cosa credere e come decidere. Tuttavia, con il dialogo compassionevole, aiuteremo gli altri a rinunciare al fanatismo e alla ristrettezza mentale.

Il Quarto Addestramento: Consapevolezza della Sofferenza
Consapevoli che guardare in profondità la natura della sofferenza ci aiuta a sviluppare la compassione e a trovare modi per uscire dalla sofferenza, siamo determinati a non fuggire e a non chiudere gli occhi di fronte alla sofferenza. Ci impegniamo a trovare modi, compresi contatti personali, immagini e suoni, per stare con coloro che soffrono, per capirne profondamente la situazione e aiutarli a trasformare la sofferenza in compassione, pace e gioia.

Il Quinto Addestramento: Vita Semplice e Sana
Consapevoli che la vera felicità si fonda sulla pace, la stabilità, la libertà e la compassione, siamo determinati a non porci come scopo della vita la fama, il profitto, il benessere o il piacere sensuale, a non accumulare ricchezza, mentre ci sono milioni di esseri che hanno fame e muoiono. Ci impegniamo a vivere con semplicità e a condividere tempo, energia e risorse materiali con chi ne ha bisogno. Praticheremo il consumo consapevole, non usando alcol, droghe o altri prodotti che introducano tossine in noi stessi, così come nel corpo e nella coscienza collettivi.

Il Sesto Addestramento: Prendersi Cura della Rabbia
Consapevoli che la rabbia blocca la comunicazione e crea sofferenza, siamo determinati a prenderci cura dell'energia della rabbia quando sorge e a riconoscerne e trasformarne i semi che giacciono nel profondo delle nostre coscienze. Quando sorge la rabbia, siamo determinati a non fare e a non dire nulla, praticando invece il respiro consapevole e la meditazione camminata, per riconoscere, abbracciare e guardare in profondità la rabbia. Impareremo a guardare con gli occhi della compassione coloro che pensiamo siano la causa della nostra rabbia.

Il Settimo Addestramento: Dimorare Felicemente nel Momento Presente
Consapevoli che la vita è disponibile solo nel momento presente e che è possibile vivere felicemente qui e ora, ci impegniamo ad addestrarci per vivere profondamente ogni momento della nostra vita quotidiana. Non ci faremo trasportare dai rimpianti del passato, dalle preoccupazioni per il futuro, o dall'avidità, dalla rabbia e dalla gelosia nel presente. Siamo determinati ad imparare l'arte del vivere consapevole, entrando in contatto con gli elementi meravigliosi, vitali e salutari che esistono in noi e intorno a noi, e nutrendo i semi di gioia, pace, amore e comprensione in noi stessi, per facilitare il lavoro di trasformazione e di guarigione della nostra coscienza.

L'Ottavo Addestramento: Comunità e Comunicazione
Consapevoli che la mancanza di comunicazione porta sempre divisione e sofferenza, ci impegniamo ad addestrarci nella pratica dell'ascolto compassionevole e della parola amorevole. Impareremo ad ascoltare in profondità, senza giudicare o reagire, e ci asterremo dal pronunciare parole che possano causare discordia o divisioni nella comunità. Faremo ogni sforzo per mantenere aperta la comunicazione e per ricomporre e risolvere tutti i conflitti, per quanto piccoli.

Il Nono Addestramento: Parola Veritiera e Amorevole
Consapevoli che le parole possono creare sofferenza o felicità, ci impegniamo a imparare a parlare in modo veritiero e costruttivo, usando solo parole che ispirino speranza e fiducia. Siamo determinati a non dire il falso per salvare interessi personali o per impressionare gli altri e a non pronunciare parole che causino divisione e odio. Non diffonderemo notizie di cui non siamo certi e non condanneremo cose di cui non siamo sicuri. Faremo del nostro meglio per denunciare situazioni di ingiustizia, anche quando ciò minacci la nostra incolumità.

Il Decimo Addestramento: Proteggere il Sangha
Consapevoli che l'essenza e lo scopo di un Sangha è la pratica della comprensione e della compassione, ci impegniamo a non usare la comunità buddista per profitto personale e a non trasformare la nostra comunità in uno strumento politico. Tuttavia, una comunità spirituale dovrebbe prendere una chiara posizione contro l'oppressione e l'ingiustizia e dovrebbe lottare per cambiare la situazione, senza impegnarsi in conflitti di parte.

L'Undicesimo Addestramento: Retti Mezzi di Sostentamento
Consapevoli che l'ambiente e la società hanno subìto grandi violenze e ingiustizie, ci impegniamo a non vivere di una professione dannosa per gli esseri umani e per la natura. Faremo del nostro meglio per scegliere un mezzo di sostentamento che aiuti a realizzare il nostro ideale di comprensione e di compassione. Consapevoli dell'economia globale e della realtà politica e sociale, ci comporteremo in modo responsabile come consumatori e come cittadini, non investendo in aziende che privino gli altri della possibilità di vivere.

Il Dodicesimo Addestramento: Rispetto per la Vita
Consapevoli che molta sofferenza viene causata da guerre e conflitti, siamo determinati a coltivare la nonviolenza, la comprensione e la compassione nelle nostre vite quotidiane, per promuovere l'educazione alla pace, la mediazione consapevole e la riconciliazione nelle famiglie, nelle comunità, nelle nazioni e nel mondo. Siamo determinati a non uccidere e a non permettere che altri uccidano. Con il nostro Sangha praticheremo diligentemente il guardare in profondità, per scoprire modi migliori per proteggere la vita e prevenire la guerra.

Il Tredicesimo Addestramento: Generosità
Consapevoli della sofferenza causata da sfruttamento, ingiustizia sociale, furto e oppressione, ci impegniamo a coltivare la gentilezza amorevole e ad imparare modi per favorire il benessere di persone, animali, piante e minerali. Praticheremo la generosità, condividendo tempo, energie e risorse materiali con coloro che ne hanno bisogno. Siamo determinati a non rubare e a non possedere nulla che appartenga ad altri. Rispetteremo la proprietà altrui, ma cercheremo di impedire che altri traggano profitto dalla sofferenza umana e dalla sofferenza di altri esseri.

Il Quattordicesimo Addestramento: Retta Condotta
Consapevoli che le relazioni sessuali motivate dall'avidità non riescono a dissipare il sentimento di solitudine, ma creano maggior sofferenza, frustrazione e isolamento, siamo determinati a non intraprendere relazioni sessuali senza reciproca comprensione, amore e impegno a lungo termine. Nelle relazioni sessuali dobbiamo essere consapevoli della sofferenza che potremmo causare in futuro. Sappiamo che, per proteggere la felicità nostra e degli altri, dobbiamo rispettare i diritti e gli impegni nostri e degli altri. Faremo tutto quanto è in nostro potere per proteggere i bambini dagli abusi sessuali e per proteggere coppie e famiglie dalle rotture dovute a una condotta sessuale scorretta. Tratteremo il nostro corpo con rispetto e conserveremo le energie vitali (del sesso, del respiro e dello spirito) per la realizzazione del nostro ideale di bodhisattva. Saremo pienamente consapevoli della responsabilità di nuove vite e mediteremo sul mondo in cui intendiamo fare nascere nuovi esseri.

 

Grazie.

Francesco Galgani,
21 agosto 2017

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