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Sulla strada del cambiamento

Per una vita lunga e felice

LuceAi guerrafondai, a coloro che son pronti a scagliare la prima pietra, a chi alza la voce, a chi cede al turpiloquio, a chi si sente superiore, a chi offende, a chi rifiuta il dialogo, a chi ha voglia di distruggere... io dico: «Ama la Vita e sentitene parte! Gioiscine! Riponi la sciabola e accogli la felicità!».

La vita è bella, sempre e comunque, anche nelle situazioni più difficili e sofferte. Noi siamo qui per amare la vita, proteggerla, lodarla, ringraziarla. Lottare fa parte della bellezza della vita. Credere in tutto ciò fa parte della nostra forza. Coltivare una sana spiritualità, diretta alla pace, all'amore, alla compassione, è la via per cambiare noi stessi, e quindi il mondo. Non c'è bisogno di dire agli altri come dovrebbero vivere, non c'è bisogno di imporre nulla, neanche di giudicare... perché quando il cuore è in pace ovunque diffonde pace.

Albert Einstein (1879-1955) disse: «Solo l'esempio concreto di una persona pura e al tempo stesso forte può fungere da guida verso nobili ideali e altrettanto nobili azioni» [1]. Io sono sicuro che ciascuno di noi può essere questo esempio concreto e positivo ;-)

Nel Tao Te Ching («Il Libro della Via e della Virtù»), scritto dal saggio Lao Tzu probabilmente tra il IV e III secolo a.C., è scritto: «Chi possiede molte cose materiali è considerato un benestante, ma solo colui che conosce se stesso, ed è tutt’uno con l’universo, è veramente ricco e autosufficiente. Forza di volontà nell’applicarsi allo scopo significa carattere, ma solo la serenità della mente, la tranquillità dello spirito, ci permetteranno di vivere una vita lunga e felice» [2].

Francesco Galgani,
12 aprile 2017

Chi ha sofferto di più, ha il diritto di diventare la persona più felice! (Messaggio per l'8 marzo)

8 marzo - Festa della Donna«Lo spirito di una donna che dedica la sua vita alla pace e al bene dell'umanità è nobile, forte e prezioso. Non c'è nulla di altrettanto eterno.»

(Daisaku Ikeda, tratto dal libro "La mappa della felicità", Esperia editore)

«[...] Nulla è più spregevole della violenza contro le donne. È una cosa assolutamente imperdonabile. Voglio che tutti gli uomini lo ricordino. Purtroppo, nella società di oggi c'è una generale tendenza a incoraggiare la promiscuità sessuale e la violenza. Il punto è non cadere vittime di questa tendenza. Spero che gli uomini si comportino sempre in maniera irreprensibile. Sarebbe una vergogna se si comportassero diversamente. Le donne, da parte loro, dovrebbero essere sagge e prudenti, ed esercitare la massima attenzione per proteggere se stesse.
Posso solo immaginare l'incredibile angoscia fisica e mentale che devono provare le donne che sono vittime di violenze sessuali. A chi ha attraversato questa dolorosissima esperienza voglio dire: benché abbiate perso la fiducia negli altri o vi sentiate annientate, ricordatevi per favore che nessuno può distruggere ciò che siete. Per quanto crudelmente siate state ferite, voi restate immacolate come la neve appena caduta.
Il Buddismo insegna che il fiore di loto cresce nelle acque melmose. Ciò significa che le nostre vite assolutamente nobili continuano a brillare anche in mezzo alle più sgradevoli realtà della vita, come il puro bianco fiore di loto che sboccia in mezzo al fango senza esserne sporcato.
Proprio a causa di ciò che avete subito, ci sono dolori e sofferenze nei cuori degli altri che solo voi potete notare, e puri sentimenti di amore e di amicizia che solo voi potete scoprire. Sicuramente ci sono tante persone che hanno bisogno di voi. Se vi date per vinte, sarete solo voi a perderci.
Nulla, nessuno potrà mai offuscare il vostro intrinseco valore. Vi chiedo di avere coraggio, di dire a voi stesse che non permetterete che questa terribile prova vi sconfigga.
Chi ha sofferto di più, chi ha sperimentato la tristezza più grande ha il diritto di diventare la persona più felice. A che servirebbe la nostra pratica buddista se i più infelici non potessero diventare felici? Le lacrime che versate purificano la vostra vita e la fanno brillare. Vivere con questa convinzione e continuare ad andare sempre avanti è lo spirito del Buddismo ed è anche l'essenza della vita.
Forse non volete parlare a nessuno del vostro dolore e della vostra angoscia, ma vi raccomando con forza di confidarvi con qualcuno, fosse anche un'unica persona di cui avete fiducia e sulla cui discrezione potete contare. Non dovete soffrire in totale solitudine.
[...]»

(Daisaku Ikeda, tratto dal libro "Amore e amicizia", Esperia editore, pag. 69)

 

We're all responsible  to make a change

In Italia per curare tutti: progetto "Nessuno Escluso" di Emergency

In Italia, 11 milioni di persone non hanno accesso alle cure mediche.

In questo blog ho già dedicato un articolo a "Medici Senza Frontiere". Stavolta vorrei dare visibilità a una campagna di Emergency, dal titolo "Nessuno escluso", che sostanzialmente consiste in una raccolta fondi tramite sms solidale di 2 euro al 45565, fino al 17 aprile 2017, allo scopo di aprire un centro di orientamento sociosanitario e finanziare due ambulatori mobili a Milano. La situazione umanitaria italiana è gravissima ed Emergency offre cure mediche gratuite ai più bisogni (italiani o stranieri che siano, senza distinzioni), arrivando dove non arriva la sanità pubblica. Maggiori informazioni sulla campagna si trovano alla pagina: http://www.emergency.it/numero-solidale-45565.html

In Italia, Emergency ha offerto oltre 260.000 prestazioni (dato aggiornato al 31 dicembre 2016).

Nonostante sia un diritto riconosciuto, anche in Italia il diritto alla cura è spesso un diritto disatteso. Nell'articolo "I giochi sporchi delle case farmaceutiche e il popolo che muore" (pubblicato il 3 marzo 2017 sul blog di Grillo), leggiamo:

«[...] I tagli ai servizi pubblici essenziali, imposti dalle politiche di austerity dell'Europa, hanno costretto ben 11 milioni di italiani a rinunciare alle cure mediche. In Grecia cala l'aspettativa di vita, mentre lo Stato taglia del 94% i trasferimenti ai 140 ospedali pubblici del Paese. Secondo il rapporto "Povertà e diseguaglianze in aumento", curato da Caritas Europa nel 2015, nei sette Paesi che hanno sofferto di più della crisi (Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania, Cipro) il 22,8% dei cittadini ha rinunciato a curarsi perché non hanno i soldi: stiamo parlando di oltre 35 milioni di cittadini. Il gruppo Efdd - Movimento 5 Stelle lotta al Parlamento europeo per difendere i cittadini. La salute è un diritto fondamentale. Piernicola Pedicini ha denunciato l'asservimento della classe politica alle lobby farmaceutiche. Nel suo discorso cita quattro esempi:

- SOFOSBUVIR: farmaco usato per il trattamento dell'epatite C, viene venduto in Unione Europea a un prezzo che è 277 volte quello di produzione. (fonte)

- VACCINO PER LA PERTOSSE: si produce a meno di un dollaro ma in Unione Europea si vende a 120 dollari. (fonte)

- ERLOTINIB: è un farmaco usato per il trattamento dei tumori al pancreas, costa 15.000 euro e produce un aumento medio della sopravvivenza di appena 10 giorni. (fonte)

- CETUXIMAB: è un anticorpo somministrato per il trattamento dei tumori al polmone, costa 8.000 euro a paziente e produce un aumento medio della sopravvivenza di un mese e mezzo. (fonte)»

Per maggiori informazioni sull'attività di Emergency, riporto alcuni link:

Seminare Amore e Dialogare con Tutti per curare ogni persona: l'esempio di Medici Senza Frontiere

All'opera dal 1971, all'epoca della crisi del Biafra, Medici senza Frontiere (MSF) è diventata in questi quarant'anni una delle organizzazioni umanitarie più efficienti del pianeta, in grado di allestire un campo di assistenza medica nell'arco di quarantotto ore. Guidati dall'obiettivo di curare ogni persona, hanno sviluppato competenze diplomatiche e relazionali tali da riuscire ad arrivare anche alle più piccole e isolate frange di popolazione in luoghi di guerra, di calamità naturale e in generale di emergenze sanitarie.

Il 3 ottobre 2015, bombardamenti aerei statunitensi hanno ucciso 42 persone e distrutto l'ospedale traumatologico di MSF a Kunduz, in Afghanistan. Il video seguente ricorda il lavoro svolto in quell'ospedale, fa capire cosa significa rischiare la vita ogni giorno per salvare le vite altrui, donando se stessi e le proprie competenze. Fa capire quale sia l'opera di Medici Senza Frontiere e quante cose drammatiche e ingiuste stanno accadendo... in mezzo alle quali, però, c'è comunque chi semina Amore e dialoga con tutti per curare ogni persona.

Non è l'unico caso del genere. Pochi giorni fa è successa la stessa cosa. «Siamo scioccati dall’attacco contro il personale del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) in Afghanistan, provincia di Jawzan, mercoledì 8 febbraio 2017. L’attacco ha provocato la morte di sei operatori umanitari, mentre di altri due non si hanno notizie.» (fonte)

Meglio dialogare che bombardare: ci guadagniamo tutti.

Riporto alcuni estratti di un'intervista pubblicata sulla rivista "Buddismo e Società" n.141 - luglio agosto 2010, a Kostas Moschochoritis, direttore della sezione italiana di Medici Senza Frontiere.

Sulle guerre, sulla pace e sull’amore (messaggio per San Valentino 2017)

Oggi dovrebbe essere un giorno di festa dell’Amore. In realtà, dovrebbe esserlo ogni giorno, ma sovente siamo troppo armati di egoismo e arroganza da rendercene conto. La rabbia distrugge, le cattiverie feriscono, gli insulti uccidono (cfr. [1]). Le guerre non hanno vincitori e vinti, ma solo perdenti.

Ma come si arriva alle guerre, anche a quelle che mai vorremmo, sia tra popoli, sia semplicemente con le persone a noi care? Mi tornano a mente queste parole di Boris Porena, saggista, compositore e didatta, le cui attività trentennali si basano sull’ipotesi metaculturale: «[…] Intanto, l'ipotesi non è una verità, ma qualcosa che sussiste finché non viene contraddetta. E noi siamo ancora in attesa di essere contraddetti. Per "ipotesi metaculturale" noi intendiamo una riflessione (meta qui è usato in questo senso, n.d.r.) sulla nostra condizione culturale. L'importanza di un atteggiamento metaculturale, non solo nella scuola, è che bisogna riconoscere che qualsiasi cosa io dica o faccia sto adempiendo a una cultura e, in quanto tale, relativizzabile rispetto a un'altra. Devo mettere in conto che io non arriverò mai a una verità assoluta e definitiva. Il che significa che all'interno della cultura di cui mi servo e dichiarato l'ambito in cui mi muovo, posso benissimo definire un valore assoluto. Un cristiano, un cattolico, un buddista può certamente avere degli assoluti, purché li sappia localizzare. Può darsi che al mio modo di pensare partecipino anche altre componenti, biologiche, genetiche, ma sicuramente, nel momento in cui espongo le mie idee, devo dichiarare il mio ambito culturale. Se credo di possedere la verità e propugno idee come fossero universali, allora ci possono essere conseguenze gravi, conflitti, guerra e bombe in testa. La consapevolezza dell'universo culturale locale, o UCL, serve a abbassare la soglia di pericolo reciproco. […]» [2].

Appunto, cerchiamo di abbassare il pericolo reciproco. Come disse il fondatore del Buddismo: «[...] Miei saggi discepoli voi fate la stessa cosa. Non sapete ciò che è giusto e ciò che è sbagliato né ciò che è bene e ciò che è male e per questo litigate, vi accapigliate e vi insultate. Se ognuno di voi parlasse e ascoltasse l’altro contemporaneamente la verità vi apparirebbe come una anche se ha molte forme» [3].

Vorrei la fine di ogni guerra, personale e collettiva, così che ogni persona possa, disarmata, guardare alla meraviglia della vita con lo stupore di un bambino.

Chiudo gli occhi, e ascolto il cinguettio degli uccellini.

Dopo un po’, mi tornano a mente quei gabbiani di pochi giorni fa, che mi ispirarono questa poesia [4]:

Sulla spiaggia e sugli scogli,
osservo i gabbiani.

Magnifici,
spettacolo di vita.

Il mio sangue donato
affinché anche Tu
possa vederli ancora.

Ripenso a tutto il calore ricevuto. Ne vorrei ancora. Se non ci fosse una forza amorevole e protettiva che custodisce le nostre vite, non camperemmo un secondo di più. Nessuno è da solo e nessuno da solo può vivere. Io ho bisogno di Te, Tu hai bisogno di Me.

Fiducia e gratitudine sono le basi dell’Amore, e a sua volta l’Amore le alimenta. Io ho la grande fortuna di aver incontrato Serafina, che amo e con cui condivido questa visione, ma questo non significa che chi è single o sta vivendo tribolazioni sentimentali abbia qualcosa in meno: tutti siamo parte di un tutto amorevole e pieno di vita, quindi tutti siamo fatti per togliere sofferenza e dare felicità, per fare cose belle e contribuire a un mondo migliore. Se le soddisfazioni personali non arrivano subito, arriveranno poi, non c’è fretta. A chi si sente solo, o sola, dico due cose: la prima è che sono stato single 28 anni, la seconda è che ciascuno ha una propria missione in questa vita, con i propri tempi, e che ogni giornata può esser sempre vissuta pienamente. Ogni giorno possiamo far qualcosa di buono per noi e per gli altri. Se non ce ne rendiamo conto, è perché il nostro cuore è avvelenato e sofferente: le cose più piccole e semplici, ma pur sempre magiche, come un tramonto sul mare o il cinguettio degli uccellini, possono farci sentire felici e grati di essere vivi, e allora tutto cambia.

Oggi è San Valentino, giorno di solito associato agli innamorati. Magari, tra un po’ di tempo, nei calendari, al 14 febbraio, ci sarà scritto: “Festa dell’Amore per la Vita e della fine di ogni guerra”.

Francesco Galgani,
14 febbraio 2017

Fonti:
[1] Insultare è come uccidere, https://www.informatica-libera.net/content/insultare-è-come-uccidere
[2] Il pensiero aleggia su di noi e ognuno può prenderne un pezzetto. Intervista a Boris Porena, di Anna Cepollaro, Buddismo e Società n.162 (gennaio febbraio 2014), http://www.sgi-italia.org/riviste/bs/InternaTesto.php?A='3720'
[3] tratto dalla parte conclusiva della parabola dei ciechi e dell'elefante, nella versione rielaborata da Roberto Carvelli: https://www.informatica-libera.net/content/verso-la-pace-tra-pessimo-e-ottimismo#elefante
[4] poesia pubblicata in: https://www.galgani.it/poesie/index.php/poesie/660-avis-associazione-volontari-italiani-sangue

A tutti gli Artisti della Vita (lettera aperta)

Herbie Hancock e Wayne Shorter sono icone della creatività musicale. Più volte vincitori del premio Grammy Award, le loro innovazioni hanno influenzato per più di mezzo secolo il panorama dell'improvvisazione musicale. Quando il sito web NEST HQ ha chiesto loro di dare dei consigli agli artisti più giovani alla luce delle attuali sfide globali, hanno risposto con la lettera aperta pubblicata in "Wayne Shorter & Herbie Hancock Pen an Open Letter to the Next Generation of Artists", di cui riporto qui di seguito la traduzione:

«Viviamo un tempo turbolento e imprevedibile. Dall'orrore del Bataclan (Parigi) agli sconvolgimenti in Siria, agli insensati spargimenti di sangue di San Bernardino (USA), siamo in un'epoca di grande confusione e di dolore. Come artista, crea­tivo e sognatore che vive in questo mondo, ti chiediamo di non farti scoraggiare da ciò che vedi, ma di utilizzare la tua vita e la tua arte come strumenti per la pace.
È vero che i problemi da affrontare sono complessi, ma la via della pace è semplice: comincia da te. Non occorre vivere in un paese del terzo mondo o lavorare in una ONG per fare la differenza. Ognuno di noi ha una missione unica. Siamo tutti parte di un immenso puzzle dove la più piccola azione influenza profondamente tutto il resto.
Tu conti. Le tue azioni contano. La tua arte conta.
Pur essendo rivolta agli artisti, questa lettera trascende i confini professionali e fa appello a ogni singola persona.

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