La pace sia con te

Qualunque strada tu scelga,
la tua troverai,
perché più ti allontanerai da te,
più la Vita ti spingerà
verso quella missione
che a te appartiene,
che da sempre ti aspetta.

Non dubitare del tuo agire
quando porgi una mano
guidata dal cuore,
anche i cari di cui rimane il ricordo,
a cui segretamente ti rivolgi
e che nel vento si manifestano,
gioiscono delle tue azioni.

La pace sia con te,
creatura di quest’universo,
figlia d’un miracolo
d’amore certo,
che nelle tribolazioni ti guida,
e ti ringrazia,
anche oggi regalandoti vita.

Avolina cara,
gli altri da cui vai sono in te,
e tu sei in loro,
quindi pacificati ogni giorno,
e abbandona ogni giudizio,
affinché chi ti incontra
dopo si senta alleggerito.

(5 dicembre 2022)

È meglio non inviare armi. Qual è il vero scopo della guerra?

Il russo che interviene per amor di patria, per amore verso i compatrioti, per i propri fratelli e sorelle, e lo fa non per cattiveria, ma per legittima difesa, è dentro ciascuno di noi.

L’ucraino che interviene per amor di patria, per amore verso i compatrioti, per i propri fratelli e sorelle, e lo fa non per cattiveria, ma per legittima difesa, è dentro ciascuno di noi.

Il conflitto è dentro ciascuno di noi. Possiamo scegliere se fomentarlo, aggravando le infinite sofferenze, ingiuste e inutili, schierandoci da una parte o dall’altra, oppure possiamo pacificarci dentro. Possiamo scegliere se essere persone di guerra o persone di pace. Anche sventolare una bandiera di una delle due parti, come se l’altra non esistesse, è controproducente innanzitutto verso noi stessi.

La pace non è dire agli altri cosa devono fare, o peggio dar loro un’infinità di armi e di soldi. La pace è innanzitutto un percorso interiore verso una ritrovata innocenza, verso un equilibrio dinamico in cui gli opposti coesistono compassionevolmente e amorevolmente. Questi opposti sono innanzitutto dentro ciascuno di noi. Solo se pacificati dentro, rinunciando a esercitare potere sulle altre persone, possiamo portare pace nel mondo.

Quando cade una bomba, libertà e dignità diventano parole senza senso. Ciò vale sia per chi l'ha lanciata, sia per chi ne viene colpito.

Proviamo a chiederci qual è lo scopo della guerra. O meglio, non “lo scopo” nel senso che ce ne sia soltanto uno, ma nel senso che ce n’è uno particolarmente nascosto nell’ombra. Proviamo a portarlo alla luce.

Prendo in prestito le parole di George Orwell, tratte dal suo romanzo “1984” (pubblicato nel 1949):

«[…] Lo scopo della guerra non è quindi di carattere economico, ma serve a fare in modo di consumare nelle spese militari gran parte delle risorse che altrimenti servirebbero a rendere più ricca e intelligente la vita dei cittadini. La distruzione della bellezza, inoltre, allontana dai pensieri spirituali e ci rende più vuoti dentro predisponendoci ad una mentalità consumistica e materialista come vogliono i potentati moderni. Infine è determinante l’alterazione ed il controllo della storia ottenuto tramite la distruzione dei documenti che testimoniano una realtà passata migliore di quella attuale. Così i dati sulle epoche precedenti o vengono modificati a piacimento oppure cancellati completamente dalla memoria storica. L’obiettivo è quello di non dare agli uomini termini di confronto e far credere loro di trovarsi nel miglior stato possibile, nel miglior mondo possibile.

Altro mezzo utilizzato dal Grande Fratello per perseguire i propri scopi è quello della perenne guerra contro le due potenze mondiali. La guerra descritta è in realtà solo un pretesto, uno strumento per controllare la popolazione più povera. In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che, essendoci la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità. Lo scopo della guerra è la distruzione di quanto prodotto dal lavoro umano. Una società gerarchica è possibile solo sulla base della povertà e dell’ignoranza. Come principio lo sforzo bellico è sempre programmato per tenere la società alla soglia della fame. La guerra è scatenata dal gruppo dominante contro i suoi stessi soggetti. E lo scopo non è la vittoria contro l’Eurasia o l’Estasia, ma di far rimanere intatta la struttura della società. [...]»

(7 dicembre 2022)

Dopo la Corte Costituzionale del 1 dicembre 2022...

Nell’eterno continuo legittimare se stesso e i propri crimini, il Potere trova sempre il modo di giustificare la fondatezza delle proprie perversioni.

Infatti, così come una volta la Chiesa aveva l’avallo divino per le proprie camere delle torture, oggi i governi incancreniti di corruzione e fondati sulla menzogna hanno il supremo applauso della Corte Costituzionale. Così come una volta il millantato nemico era la strega, rea di non sottomettersi ai dettami della Chiesa, oggi lo è il no-vax, anch’esso reo di non piegare la propria coscienza in servile acritica ubbidienza. Ma, sia ben chiaro, sia la strega che il no-vax sono figure che esistono solo nella mente di chi le ha create, cioè del Potere, perché invero sarebbe più appropriato parlare di essere umani a cui viene sistematicamente negato il diritto di fare una scelta.

Dal 1 dicembre 2022, il ricatto vaccinale e l’estorsione del proprio consenso disinformato sono diventati costituzionali. E così sia. Forse, senza tutto questo teatrino, sarebbe stato più semplice eliminare il Parlamento, eliminare la Magistratura e lasciare soltanto il Potere Esecutivo e delle Forze Armate nelle mani di un’unica persona, senza alcun tipo di controbilanciamento o controllo da parte di altri Poteri, fatta eccezione per quello di Washington, ovviamente.

C’è però una questione che sfugge ai più. E quando dico “ai più” non mi riferisco soltanto a quelle poche anime che per caso leggeranno queste elucubrazioni, né soltanto al popolo italiano. C’è un modello, uno schema di fondo che si ripete e che ci riguarda tutti.

In sintesi, “ciò che è dentro è anche fuori” e “ciò che è fuori è anche dentro”. E’ una sorta di modello frattalico delle coscienze, in cui zoomando avanti o indietro il livello di osservazione, il disegno è sempre lo stesso. Così, ciò che succede nell’individuo succede anche nella famiglia, ciò che succede nella famiglia accade negli altri gruppi di appartenenza, ciò che succede nei piccoli paesini di campagna si ripete anche nelle grandi metropoli, gli eventi in una regione del mondo si manifestano anche in un’altra, e così via, e viceversa. La realtà coscienziale del mondo è dentro ciascuno di noi, e ciascuno di noi è dentro il mondo.

Quindi, gli artefici della torsione autoritaria che innumerevoli vittime ha fatto dal 2020 in poi sono dentro di noi, così come lo sono anche tutti i suoi oppositori. E di tutto ciò noi facciamo parte.
Coloro che sono morti o che hanno subito gravi invalidità, lutti, traumi, ricatti economici, esistenziali e familiari a causa dei vaccini sono dentro ciascuno di noi, così come lo sono anche tutti coloro che giorno dopo giorno, mese dopo mese, si sono opposti a questo massacro di massa. Coloro che stanno denunciando l’abnorme aumento di mortalità e di nati morti in tutto il mondo da quando sono iniziate le vaccinazioni di massa per il covid sono dentro di noi, così come lo sono tutti coloro che negano questa triste statistica o che, peggio, danno la colpa dei danni da vaccino ai non vaccinati, come nel caso di inverosimili studi che ogni tanto spuntano fuori. E noi siamo parte di tutto questo.

E proprio perché siamo parte di tutto questo, e perché questo è parte di noi, non ha molto senso distinguere tra buoni e cattivi. Forse sarebbe molto più saggio ricordarci che dove il Potere ha lo scopo di dividere, mettendo fratello contro fratello, coniuge contro coniuge, figli contro genitori, esseri umani contro esseri umani, il nostro compito è quello di unire.

Per unire dobbiamo necessariamente abbandonare la logica del “chi ha ragione” e “chi ha torto”, tanto cara al Potere in quanto mezzo efficace di divisione e di controllo sociale, ma entrare nella logica di un Amore compassionevole che considera l’altro come parte di noi stessi, e noi stessi come parte dell’altro.

In questo modo non c’è più un nemico esterno da combattere. Le luci e ombre fuori, sono luci e ombre anche dentro. Quando odiamo l’altro, stiamo odiando una parte di noi stessi. Quando amiamo l’altro, stiamo amando una parte di noi stessi.

Basando il nostro vivere sull’appartenenza a una comune umanità, non c’è più Corte Costituzionale che tenga o potere esterno che possa realmente dominarci.

(3 dicembre 2022)

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