Pillole di Informatica - Trascrizioni, Sottotitoli, Sbobinature automatiche

In questi giorni una persona cara mi ha chiesto se posso aiutarla a trascrivere dei video, si tratta di alcune lezioni universitarie.

Ho così tirato fuori un mio vecchio progetto che ha, appunto, lo scopo di aggiungere sottotitoli ai video e di fornire tali sottotitoli anche come trascrizione del video stesso.

Si tratta di un proof of concept abbastanza utilizzabile: se il video non è troppo lungo (suggerisco di non superare i 40 minuti circa) e se l'audio è di buona qualità, nel complesso funziona, anche se una revisione manuale sarà sempre opportuna. Allo stato attuale ci sono molti limiti legati all'interfaccia utente, all'assenza di feedback durante l'upload, al costo per tenere in piedi il server. Con un budget relativamente contenuto, questo è ciò che posso offrire:

https://autotranscript.servep2p.com/

I risultati migliori si ottengono fornendo un link diretto a un file mp4 piuttosto che facendo un upload: non soltanto con il link diretto sarà tutto più veloce, ma sarà anche disponibile un riproduttore multimediale per vedere il video con i sottotitoli generati.

Chi sa configurarsi un ambiente LAMP sulla propria macchina, con Apache 2, PHP 7.2 e Python 2.7 (Python 3 non è supportato), può scaricarsi il codice sorgente da me preparato (che richiede anche Bash e FFMpeg), per studiarselo, usarlo, modificarlo, adattarlo alle proprie esigenze e, soprattutto, aiutare se stesso e il prossimo (come ci ha insegnato Richard Stallman). L'ambiente ideale di esecuzione è Ubuntu Server 18.04:

autotranscript.zip (è lo stesso identico codice che si trova sul server sopra linkato)

Per prestazioni al limite dell'usabilità, servono almeno 2 CPU e 4 GB di RAM, meglio se molto di più.

Assumendo di partire da una installazione di base di Ubuntu Server 18.04, è necessario installare quanto segue per permettere l'esecuzione del codice:

apt install apache2 php libapache2-mod-php
apt install php-curl
apt install python-google* python-progressbar* python-pysrt*
apt install ffmpeg
pip install autosub

Non fornisco dettagli sulla configurazione del server, che lascio al tuo ingegno. Presta però particolare attenzione al "php.ini" per permettere upload sufficientemente grandi.

(24 luglio 2021)

Pillole di Informatica - Prendiamo il controllo del nostro destino

Il tecno-turbo-capitalismo neoliberista contemporaneo è sostanzialmente predatorio e distruttivo, cioè ladro di vita, mentre l’essenza animica che ci sostiene e che ci dona la vita, attimo dopo attimo, si nutre delle qualità positive che mettiamo in comune.

Da una parte abbiamo quindi la predazione, dall’altra la condivisione.

L’attuale deriva tecnocratica mondiale ci toglie il controllo delle nostre vite, rendendoci dipendenti in tutto e per tutto da tecnologie che, nel migliore dei casi, forse riusciamo in minima parte a usare, ma di cui realisticamente non sappiamo nulla e che in qualsiasi momento possono esserci tolte.

Maggiore e totalizzante è la dipendenza dall’erogazione di un servizio tecnologico, minore è il controllo che possiamo avere sulle nostre vite e sul nostro destino.

La chiave per una vera rivoluzione, per un vero salto di consapevolezza, parte dal voler riprendere in mano le nostre vite e i nostri destini.

Questo significa opporsi attivamente all’attuale centralizzazione tecnologica nelle mani di poche corporation, cioè psicopatiche multinazionali che distruggono il bene comune e coltivano solo il proprio interesse economico immediato.

Questo, tradotto in termini concreti, significa che, a partire dalla scuola e dall’università, quello “che ci serve” ce lo facciamo, invece di affidarci ai servizi (falsamente) gratuiti di pochi soggetti privati.

Ovviamente servono persone altamente formate e specializzate (da valorizzare) in grado di fare, con relativamente poche risorse e pochi soldi, quello su cui certe aziende investono capitali paragonabili o superiori al PIL di una nazione.

Queste persone esistono, noi abbiamo seguito le orme e la direzione del maestro Richard Stallman, abbiamo compreso quello che la quasi totalità del popolo ignora.

Siamo capaci di mettere in piedi, da soli e con pochi soldi, un social migliore di Facebook (giusto per fare un esempio) e di regalare aiuto a una moltitudine di studenti con strumenti pensati per agevolare la condivisione di conoscenza e il mutuo aiuto. Già abbiamo fatto questo e molto altro.

Il nostro segreto? Nella nostra anima abbiamo scolpito gli ideali del software libero, per cui, quando sembra che agiamo da soli, in realtà dietro ogni nostra azione c’è il sostegno di mille, diecimila, centomila, un milione di persone invisibili che alimentano la nostra forza.

Fu così che feci da solo quel che altri giudicarono impossibile.

Ciò che conta veramente non è quanto è abile il nostro scrivere codice, ma quanto siamo disposti ad usare tale abilità per un bene che va oltre il nostro “piccolo io”, per servire piuttosto un “grande noi”.

Più condividiamo, più impariamo.
Maggiore è il nostro dono, maggiore è la nostra forza collettiva.

(23 luglio 2021)

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