Fiume

La Vita ci sorregge
perché ammirata guarda
la tempra degli eroi
di sublime ardimento.

Siamo fiume dell'esistenza
che benefico sempre va,
superando il lamento,
con luce d'oro dentro.

Non temiamo l'adesso,
e neanche il domani:
la forza dell'Anima
è il vero talento.

(15 maggio 2023, www.galgani.it)

La vita in tutte le sue forme è come un oceano infinitamente grande

La vita in tutte le sue forme è come un oceano infinitamente grande. Però, ognuno pensa se stesso come una goccia d'acqua, separata dal resto, che si rifiuta di unirsi come acqua nell'oceano dell'immensità. Perdersi in questo oceano provoca dispiacere se si resta goccia. Ma la possibilità di prendere coscienza del sé, per liberarsi dall'Io egocentrico, può evitare quella tensione superficiale dovuta al desiderio individuale di restare goccia, scoprendosi acqua della goccia in mezzo all'acqua dell'oceano. In questo stato interiore noi siamo acqua dell’oceano. Noi siamo l’oceano e l’oceano è sempre in noi.
(Giulio Ripa)

La vita in tutte le sue forme è come un oceano infinitamente grande (Francesco Galgani's art, May 14, 2023)
(May 14, 2023, go to my art gallery)

Pacificazione sociale?

In questi giorni, Zaia ha invitato alla “pacificazione sociale”, motivandola con una prospettiva che sembra voler mettere da parte quanto accaduto negli anni della dichiarata pandemia e della campagna vaccinale, le cui conseguenze di decessi improvvisi e persone rese disabili forse si protrarranno ancora a lungo.

Ritengo che non sia possibile pretendere che tutti abbiano la stessa visione del mondo, così come non sia possibile aspettarsi che tutti si comportino come automi controllati da una volontà superiore che li spinge ad agire in modo identico. Questo è in contrasto con le leggi della natura, che si basano sulla diversità, con la Costituzione Italiana e con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Se per “pacificazione sociale” si intende quindi l’omologazione al medesimo pensiero e comportamento, allora è semplicemente irrealizzabile.

Se invece per “pacificazione sociale” si intende il riconoscimento di una certa impunità per le azioni compiute dai vari governi e amministrazioni in tutto il mondo, in nome di un presunto bene collettivo che nasconde in realtà il meschino interesse privato di pochi, allora è già così. I rapporti di forza sono spesso a vantaggio dei trasgressori piuttosto che delle persone oneste, come ci ha mostrato recentemente la Corte Costituzionale italiana, la quale, secondo le parole della sua presidente Silvana Sciarra, non segue la Costituzione, ma la “Scienza” (parola eufemistica, e anche un po’ orwelliana, con cui presumo che lei intenda i finanziamenti di BigPharma).

Desideriamo davvero una pacificazione? Allora cerchiamo di evitare le campagne d’odio, le pressioni di Stato e il giornalismo distorto, che creano forti divisioni all’interno delle famiglie, tra i popoli e tra gruppi sociali ideologizzati. Cerchiamo anche di non alimentare la guerra né sul suolo ucraino né da altre parti, perché così facendo stiamo solo impoverendo l’Europa e causando sofferenze, devastazioni e morte. Impariamo, invece, a capire le prospettive altrui, cosa rara ma essenziale per iniziare una pacificazione. E usiamo con più cautela la tv e i social, che sembrano fatti apposta per diffondere odio e rancori infiniti.

(14 maggio 2023)

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