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Poesia

Tenerezze

Mamma carota aveva un chiodo in cuore
quella sua figlia era disperata
e l'avvertiva con un gran dolore
da lei sarebbe stata separata.
  
Registrava quel languido tremore
che pervade chi sa d'essere amata
e coglie dei congiunti ogni sentore
pur restando impotente e disperata.
  
Ma tanta tenerezza, no, non sfugge
a chi culla nell'animo pietà,
questa emozione ancor nel mondo rugge
  
vince ogni male e la malvagità
e sempre vi è qualcun che non distrugge
i palpiti di amore e di bontà.
  
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 10.6.2014 – 19,20)

 

Sono un pazzo

Nei manicomi c'era gente pazza
gente rinchiusa che farneticava,
scriveva versi,
d'amor sempre parlava
mentre la guerra nel mondo divampava.
Di pazzi ce ne sono ancora tanti,
tutti ammalati di biro o di matita,
poi vi sono quelli con il cellulare
o con un tablet in mano ad armeggiare.
Ma i folli che più sono da scartare
son quelli che ancor hanno sentimento
sono dei matti fuori dal normale
che anche gli altri fanno stare male.
In passato c'è stato Baudelaire,
e tanti come lui stramaledetti,
si sono intossicati con la “fata”
che dall'assenzio avevan distillata.
Poi c'è stato Palazzeschi e Corazzini
e il Pascoli con i suoi strani amori
e infine anche Campana e la Merini,
pazzi son stati dai cervelli fini.
Anche loro inseguivano l'amore,
intrecciavano parole e turbamento
gente partita che andava contro vento
gente che ci stordiva con dei versi.
E or ci sono anch'io, altro ammalato,
che scrivo e parlo ognor da innamorato
pensieri assurdi e sentimenti persi.

Salvatore Armando Santoro
(15 settembre 2014)

 

I misteri della vita

I misteri della vita sono insondabili, sono ineffabili... sono poetici.
La Vita è un mistero. L'Amore è un mistero.
La Fede è un mistero.
Tutto è mistico.
Alla fine di tutto, non rimarrà che la poesia...
... e i semi d'amore e di pace che abbiamo seminato.

(Francesco Galgani, 12 agosto 2015)

Segue una poesia di una mia amica:
 

E-book gratuiti di poesia, collana "Poesie del Cuore"

Da oggi i libri della collana "Poesie del Cuore" sono interamente disponibili in PDF, gratuitamente, sul mio sito di poesie www.galgani.it

Buona poesia a tutti,
Francesco Galgani,
9 maggio 2016

Nella foto, mia premiazione, come finalista, alla IV Edizione del Premio Nazionale di Poesia “CIPRESSINO D’ORO”, indetto dal Kiwanis Club di Follonica, a cui ho partecipato con la poesia "Oltre le parole"

Francesco Galgani premiato alla IV Edizione del Premio Nazionale di Poesia “CIPRESSINO D’ORO”, indetto dal Kiwanis Club di Follonica

Di fronte ai tanti guai causati dalla scarsa assennatezza dell'essere umano...

Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.” Mahatma Gandhi

 
«Noi non possiamo cambiare la mente degli altri (per fortuna), però possiamo fare in modo che "la nostra vita sia il messaggio": questo è tutto ciò che possiamo fare, e già riuscire a toccare il cuore di un'altra persona è una gran cosa.»
(Francesco Galgani, 18 luglio 2016)

 

Per salvare questo mondo

Ceder denari
per altri aiutare,
in realtà ignari
del loro utilizzare,

è un palliativo
del tutto insufficiente,
non è decisivo,
non aiuta la gente.

Se vuoi contribuire
a un mondo migliore,
lascia il Cuor fiorire
d'una crescita interiore:

se persone vuoi toccare
portando Felicità,
non puoi ristagnare
nelle negatività...

Chi oggi è tale a ieri
nessuno può aiutare,
ma se ti lavi i pensieri
grazie a un vero Amare,

consapevole dei problemi,
dell'impatto del tuo agire,
superando gli attuali schemi
e imparando a progredire,

miracoli puoi fare,
annoverandoti nella schiera
di chi sa lottare
in prodiga maniera.

Il Cuore d'Umanità
che stavi cercando,
l'auspicio di Felicità
che stavi sognando,

la Pace del Perdono
che il Futuro apre,
l'inaspettato dono
che a Te piace:

tutto questo sei Tu!

Portiamo Salvezza
a questo poro mondo,
con te bacio la tristezza
e gioia infondo.

Quanto è grande il tuo Cuore!
Quanto forte il tuo Coraggio!
Diffondi tanto Amore,
la tua Vita sia il messaggio!

(Francesco Galgani, 25 giugno 2016)
https://www.galgani.it/poesie/index.php/poesie/592-per-salvare-questo-mondo

Ridono di te

Ridono di te…

e falli pure ridere,

difendi ogni creatura,

che al mondo vuole vivere…

Non conta cosa dicono

nemmeno che gli piaccia,

ti chiuderan la bocca,

sperando che poi taccia,

ma un giorno capiranno,

e si uniranno al coro,

non giudicar sta gente

perchè eri uno di loro.

Se poi non cambieranno

almeno ci hai provato,

la voce di ogni schiavo

percosso e poi umiliato…

e brilla il cambiamento

che sai, sarà fatale…

aprendo ogni gabbia

con dentro un animale.

Vincent

http://www.larionews.com/lario/langolo-della-poesia-di-vincent-tutti-ridono-di-te

Trasparenti (poesia psicologica e sociale sul mondo di Facebook)

TRASPARENTI

Poesia "Trasparenti" (Salvatore Armando Santoro)

Da anonimi diventiamo trasparenti
con questo Facebook siamo perduti
tutti spingono, han voglia di apparire
tutti han qualcosa da mostrare e dire.

Ed anche le persone sconosciute
si sentono importanti sulla rete
si sprecano i “mi piace” e i commenti
trovi di tutto dai film ai documenti.

E tutti disquisiscono, son sapienti,
google è un buon motore di ricerca
mi parli d'arte, di un grande musichiere?
Con google non esistono barriere

in un attimo chi sta dall'altra parte
dello schermo, che legge i tuoi commenti,
s'intimidisce, pensa: “è un gran sapiente”,
invece, dall'altra parte c'è un demente.

Uno che usa un motore di ricerca
e ti incanta con il suo sapere
disquisisce su tutto notte e dia
ma lui legge su una enciclopedia.

Tanto lui vive a Patti e l'altro a Rho,
chi cavolo lo vedrà mai di persona?
E un altro vive a Cusco tra le Ande
mentre io son qui e sto anche in mutande.

Ecco apparire è la nuova moda
che Facebook a tutti ha regalato
tutti così siam grandi ed importanti
a mezzo busto con cravatta e guanti.

Salvatore Armando Santoro
(Donnas 24.7.2017 – 10,15)

Bimbe e bimbi farfalla

Bimbe e bimbi farfalla

Non il dolore,
non le ingiustizie,
non la fragilità
d'un vivere passeggero,

non i pianti
né l'ineluttabile sorte
ti hanno sminuito,
un dono autentico sei,

d'una vita misteriosa,
che anche oggi riverisco,
e lodo,
e Amo,

perché l'unica malattia
è non riuscire ad Amare
quel che Vita ci sa dare.

(Francesco Galgani, 3 settembre 2017)

Nota: i bambini farfalla sono detti così perché hanno la pelle fragile e vulnerabile come le ali di una farfalla, che al minimo contatto provoca dolori e bolle. Per maggiori informazioni:
http://www.debra.it/

Novità sulle poesie pubblicate su www.galgani.it

Avviso i miei lettori che le mie poesie pubblicate su www.galgani.it non saranno più mostrate in ordine alfabetico, ma in ordine inversamente cronologico, a partire dalla più recedente, in modo da agevolare chi vuol leggere le nuove poesie che via via pubblico.

Quando attingiamo alla sorgente più autentica del nostro essere, quando entriamo in contatto con quella natura poetica che in ogni verso esprime qualche cosa di sé, ogni istante diventa un'opportunità per cantare alla vita la nostra presenza :-)

Francesco Galgani,
20 novembre 2017

Natale terremotato

Italia serva,
codarda,
incapace di promesse,
apolide di natura,

il 2,04,
marcio di paura,
di ricatti,
di violenza,

ficcatelo in culo,
non hai fede,
né coraggio,
non ti puoi salvare.

Sempre commissariata,
forte con i deboli,
debole con i forti,
muori della tua ignavia.

Ovunque presepi,
per il lieto evento
d'un Natale terremotato,
assai neoliberista,

dove solidarietà
fugge all'orizzonte,
come un sole che si spegne
nel buio dell'umanità.

Bambinello che stai per nascere,
ancora sarai rinchiodato,
sulla croce dell'indifferenza,
come tutti noi...

solo i canti d'Amore
che odo lontani,
carezza dolce e sperata,
mi ricordano chi sei,

chi siamo noi,
la divinità che è in noi,
sovente offesa,
ma ancora pronta a cantare,

per le orecchie
di chi vuole ascoltare,
aprendo il Cuore
a un Natale solidale.

Non uccidere,
dice il bambinello,
vivi e AIUTA a vivere,
dicono bue e asinello.

Un piatto e un dolce vegan,
senza indugi nell'avidità,
sobrietà e non-violenza
nel cuore e nella volontà.

Fratello lontano,
in terra straniera,
luce di guarigione,
di vittoria e successo,

è il nostro Natale,
è il dono
del nostro lottare.

Grazie!

(Francesco Galgani, 24 dicembre 2018)

Insieme adesso

Giudicar la differenza
è non saper Amare,
come insegna la scuola
e ogni telegiornale.

Deridere il diverso
è bestemmia alla vita,
è negar possibilità,
penosamente sfuggita,

di ripulire il Cuore
dalle tristi passioni,
per gioire insieme
di nuove occasioni

nel crear qualcosa
che ancora non sappiamo,
scoprendo cose nuove
che neppure sogniamo!

Ma altro è il sentire
in cui è facile cadere,
coi signori della guerra
ovunque al potere:

divisi ci vogliono,
nell’Ego arroccati,
riverenti Narciso,
e come lui annegati...

Di schiavi e padroni
questa è l’economia,
che funziona ancor meglio
nella falsa ipocrisia

che preferisce l’austerità
a un po’ di solidarietà,
cantando menzogne
che distruggon la società.

Nell’abisso dei desideri
cade il nuovo liberista,
“mors tua vita mea”,
complotta il nazionalista:

questo germe infettivo
sempre respiriamo,
è la pandemia
di questo mondo insano,

creato sul racconto,
falso ma creduto,
che sommando gli egoismi
il benessere è benvenuto.

No Fratello,
non mi faccio ingannare,
tu hai più valore
di tutto ‘sto ciarpame!

Uomini illuminati,
che la deriva han capito,
scrissero il Testo
a cui il mio Cuor s’è unito:

mamma Costituzione,
nostra guida e alleata,
sei sacra in ogni parola
così come sei nata.

Fratello mio,
sommiamo i talenti,
così che diversità
siano arricchenti:

insieme possiam crescere,
sviluppandoci umanamente,
forti di coraggio,
felici pienamente.

Grazie!

(Francesco Galgani, 28 febbraio 2019)

Inganno universale

Inganno universale

Nessuna verità,
nessuna certezza,
solo dubbi...

Separazione,
ovunque.

Distruzione,
dentro.

Così ci morde e confonde
questo tempo malevolo,
protettore del falso,
ripudio del vero.

E’ ovunque:

i forti fa deboli
e i buoni punisce,
nella triste guerra
che il cuor ferisce.

Ma io non mi perdo...

Perché nel tempo mortale
dell’inganno universale,
ho la guida,
autentica e essenziale,

che tutti protegge
con la forza guarente
dell’Ultima Lotta
ch’è Amor vivente!

Grazie a chi vuol capire,
grazie a chi si vuol unire.

(Francesco Galgani, 14 luglio 2019, www.galgani.it)

Dio virtuale, deficienza reale

Dio virtuale, deficienza reale

Ai tempi dell'etica,
esisteva il pensiero,

gli eroi come Stallman
dicevano il vero,

ma oggi non vogliamo
più stare nell'umano,

preferiamo affidarci
a un falso sovraumano:

ne lodiamo i calcoli
senz'Anima né un Sé,

accettandone i risultati,
ignari del perché.

Intelligenza artificiale
per togliere occupazione,

gettando le famiglie
in una cupa disperazione,

accusandoti peraltro
della tua condizione,

come se la miseria
fosse scelta con cognizione...

Intelligenza artificiale
per giudicare le persone,

distinguendo buoni e rei
con algoritmi di perversione...

Intelligenza artificiale
al posto dell'Amore,

consolando solitudini
senza il minimo calore:

il suo vero nome
è «desolazione»...

È aridità dell'Essere,
aridità d'affetto,

del Cuor restringimento,
offesa dell'intelletto,

è dignità perduta,
umanità ormai svenduta,

è rifiuto della Vita,
è libertà deceduta.

In omaggio al nuovo Dio,
al sovrano artificiale,

che per ogni creatura
sarà un dramma esistenziale,

abbattiamo alberi (*)
per la demenza del 5G,

vogliamo il virtuale,
la nostra morte è proprio lì.

Amen.

(Francesco Galgani, 19 luglio 2019, www.galgani.it)

(*) https://www.informatica-libera.net/video/strageAlberi5G.mp4

Governo caduto

Governo caduto

Governo caduto,
governo mai esistito,
sempre barcollante,
dai potenti deriso.

Una croce alle urne
sul miglior pagliaccio
da insultare e schernire
se bene sa pensare,

o su un pio mostro
da applaudire e baciare
se il peggior male
è pronto a operare.

Votate gente,
votate!!!

Povera Italia...

Misera,
calpestata,
disprezzata,
morta.

(Francesco Galgani, 10 agosto 2019, www.galgani.it)

Amo l’Italia

Amo l’Italia

Amo la mia terra,
amo la sua gente,
ringrazio i fratelli,
e le nostre sorelle,

accolgo chi viene,
saluto chi va,
sorrido gioioso
perché siamo qua!

Amo il divino
d’ogni vivente,
ringrazio ognuno
d’esser presente

nella buona patria
che ci vuol solidali,
gentili e sinceri,
nel cuor leali.

Abbiamo un’Anima,
è la Costituzione,
unica salvezza
da ogni aberrazione.

Grazie!

(Francesco Galgani, 27 agosto 2019, www.galgani.it)

Ultima luce

Ultima luce

La mia luce si sta spegnendo,
è tempo di salutare,
l’ultimo viaggio mi lascia
poco tempo per ringraziare...

per ogni gesto d’Amore,
per ogni lacrima sincera,
per ogni gioia bambina
fiorita di vita vera.

Ma qui non finirà,
ancora ci rivedremo
nella prima stella della sera
che protegge il mondo intero.

Piango di commozione
ché troppo son belli
questi nostri figli amati,
che di magia son creati!

Vi Amo!
Grazie!

(Francesco Galgani, 14 settembre 2019, www.galgani.it)

Codice Mistico

Codice Mistico

Una riga per te,
una per me,
un po’ Java di qua,
CSS di là,

classi per guadagnare,
interfacce d’amare,
metodi da capire,
crash da patire.

Dura la vita
del coder fustigato,
soldato senz’armi
al fronte inviato,

per far miracoli
che di codice creava,
come chi a Lazzaro
d’alzarsi ordinava.

La favola continua,
tra codice creato,
vissuto,
santificato.

Amen

(Francesco Galgani, 1 ottobre 2019, www.galgani.it)

Nel tempo del tradimento

Nel tempo del tradimento

Nel tempo del tradimento universale,
ignoriamo l’Anima,
deridiamo noi stessi,

ingannandoci di app,
amplificatori d’un Ego
burlone e cialtrone.

Ci feriamo di continuo,
senza dare un senso
al nostro stare qui.

Bisogno d’Amore,
ovunque,
sempre,

coperto d’immondizia,
superflua,
inutile.

Lo scopo,
il sentimento,
dov’è?

Spegniamo le app
e accendiamo il Cuore,
grazie!

(Francesco Galgani, 3 ottobre 2019, www.galgani.it)

Verso l’infinito

Camminando sulle nuvole rosa,
al tramonto dell’esistenza,
osservo la disperazione
di chi non sa la propria essenza,

di chi non ha avuto
né gentilezza né sobrietà
a causa d’un mondo
che ci violenta nella dignità.

Tutto scorre,
ma per me è ora d’andare
verso l’infinito
che accoglie il nostro male,

che lo cura e guarisce
proteggendoci con amore,
risanando le ferite,
restituendoci ogni onore.

Amen.

(Francesco Galgani, 4 novembre 2019, www.galgani.it)

Campo di concentramento

Campo di concentramento

Campo di concentramento

Tacere,
sapere di non sapere,
mentre la fine
comincio a vedere.

Silenzio,
senza lamento,
mentre sta per compiersi
il grande fallimento.

Millenni di storia
come polvere al vento,
dalla pioggia di morte
mi riparo a stento.

Violenza su violenza,
incapaci d’amare,
senza un governo
che ci sappia orientare.

I superstiti sapranno
quanto buio è l’umano,
vorrei che un cenno di luce
non fosse troppo lontano.

(Francesco Galgani, 23 novembre 2019, www.galgani.it)

 

Pio lottare

Pio lottare

Poesia bambina,
semplice,
genuina,
nostra artefice,

accogli la spossatezza
d’ingiuste sofferenze,
bacia la bellezza
delle nostre valenze,

per dar vita nuova
ai nostri ardori,
così che ciel promuova
forza vera nei nostri cuori.

E’ sempre un lottare
che sa farsi felice
se nel pio guerreggiare
bontà non contraddice.

Grazie!

(Francesco Galgani, 1 dicembre 2019, www.galgani.it)

Luce tra le nuvole

Luce tra le nuvole

Nel buio dell’umanità,
triste schiava d’un’avidità,
che ci immonda l’esistenza
e infanga dignità,

prego per noi,
per il presente
e quel che sarà,
affinché sia sorridente,

meglio ancor gioiente,
prodigo di virtù
per l’anima arricchente,
per viver meglio assai di più.

Tra i nuvoloni neri,
carichi d’un folle diluvio,
s’affaccia un sole
che di salvezza è preludio.

Siamo qui per allenare
speranza e voglia d’amare,
ormai le nostre esistenze
non possono che migliorare.

Grazie!

(Francesco Galgani, 9 dicembre 2019, www.galgani.it)

Nel silenzio

Nel silenzio

Tra le macerie dell’umanità
e il mistero del presente,
scorrono le preghiere,
il sommo cuor le sente,

per noi prodigandosi,
amorevole e gentile,
senza giudicare,
ma capace d'ascoltare.

Senza rumore,
né il minimo clamore,
i semi del cuore
sono felicità,

per il quieto lavoro,
silente e non visto,
di fede provvisto,

di chi crede nella vita,
e nei talenti da Lei donati,

magica regina
d'un'esistenza senza fine.

Grazie!

(Francesco Galgani, 10 febbraio 2020, www.galgani.it)

Actio manet

Come il mare riporta sempre tutto alla deriva, così non aiuti la sciocca presunzione che tutto possa svanire nella vastità della coscienza.

Alessandro, riflessioni sull’acqua. marzo 2020

Ai tempi dell'epidemia

Ai tempi dell'epidemia

Governo tiranno,
sciacallo di diritti,
rassicurante per altri,
aspro per me,

stai uccidendo
in nome d'una salvezza
pari a quella d'uno schiavo
né degno né libero.

Come son belle le bandierine,
i loro arcobaleni,
e gli inviti al coraggio,

peccato che mai l'ho viste
per chi se stesso ha immolato
per il bene di ognuno di noi.

(Francesco Galgani, 25 marzo 2020, www.galgani.it)

Bandiera coraggio, epidemia, coronavirus, Massa Marittima, 24 marzo 2020

Quel giorno... (poesia)

Dedicata al Gohonzon di Nam myoho renge kyo, e a tutte le sue manifestazioni...come gli esseri viventi

Quel Giorno...

Quel giorno....ancora addormentati, all'improvviso fummo svegliati;

i colori del mattino, giocavan nel cielo adamantino;

il dolce canto degli uccelli, all'unisono risuonò;

dalla finestra la brezza del vento, nuova speranza ci portò;

un raggio di sole... fu una carezza, che nelle stanze timidamente si affacciò;

era la scia della VITA per annunciar che la prigionia era finita!

era la Luce della Vita a passar tra la gente, ormai non più indifferente...

era la Gioia della Vita,  mai come allora fu percepita, seppur da sempre... infinita;

nel suo splendor colorato si presentò, con forza delicata ci sfiorò, e, l'Abbraccio tanto anelato, finalmente per tutti arrivò...!

Dora Falbo
Corigliano - Rossano, lì  24.03.2020

Cade la neve (poesia)

Cade la neve ❄️

Cade la neve... bianca e delicata attecchisce al terreno,
nutrendo sorgenti secche e sofferenti,
dando vita a fiumi e torrenti grandi e possenti.

Cara neve la tua venuta è stata inaspettata,
in primavera sei caduta,
ma sei comunque la benvenuta.

L’uomo te ne è grato,
con il suo amore sconfinato.

Alcune cose hai interrotto mettendo a rischio il raccolto,
ed io che resto inerte,
e ti accolgo a braccia aperte.

Pasquale Cofone
Corigliano - Rossano, c/da Baraccone, lì 25.03.2020

Quarantena

Ed ecco la quarantena,
ma inizialmente  per me per poco sembra cambiare,
sempre a casa devo stare.
Questa volta la mia libertà però mi vedo negare,
neppur a far asparagi posso più andare!
Casa e lavoro ancor più dovrò fare...
Il telefono adesso par l’unico modo per comunicare,
ciò mi infastidisce,
ma non c’è altro modo per Fare.
Confortante però è il paesaggio esterno che ogni giorno in meglio sembra cambiare,
ogni cellula vivente infatti con gli Occhi par toccare!
Alla mia famiglia sento di dover tornare,
probabilmente la pandemia era da incontrare.

(Alessandro Pacenti, 9 aprile 2020)

La Mascherata

La Mascherata

All'ombra della mascherina
camminiamo attenti a distanziare
altre mascherine silenziose
che incontriamo per strada.

Mascherina egoista o altruista
mascherina obbligata o desiderata
mascherina comprata o gratuita
mascherina ostentata o subita.

Una pantomima di un ballo in maschera
dove si guarda e si è guardati
nascondendo il terrore di morire
colpa di un invisibile nemico.

Nello spettacolo mascherato
di una vita senza vita
fine di un carnevale cominciato
inizio di una quaresima senza fine.

Mascherina bavaglio di libertà
ipocrisia  di un dispositivo di sicurezza
di persone che sicure non sono
vittime di una  assurda omologazione.

Messinscena di una ridicola mascherata
per coprire inefficienza e cattiva sanità
mascherina ultimo feticcio
di una apparente vita che non si sa.

(Giulio Ripa, 14 aprile 2020)

Smarrimento

Smarrimento

Chi nel cibo,
chi nel gioco,
chi nel sesso,
chi nel vuoto,

chi nei social,
chi nel vino,
chi si fuma,
chi già dà... l'ultimo addio.

Chi prova a immolarsi
per una causa visibile,
chi cerca Dio
nel nulla invisibile.

Chi lucida l'ego
fiero del suo agire,
chi lo loda,
in uno stupido perire.

C'è chi soffre,
chi si dispera,
chi schifa gli altri,
chi odia sé,

chi muore d'ansia,
chi di tumore,
chi di nulla,
chissà perché...

Tutti a cercare,
e a sperare,
chissà dove,
chissà come,

sembriamo un'orchestra
senza direttore,
abbiamo governi
senz'anima interiore.

Nel folle caos
d'un grande smarrimento,
fonte di conflitti
e di pervertimento,

c'è chi prova
a far da maestro,
incapace persino
di provvedere a se stesso,

come Cristo,
servito e riverito
dai soldi di pie donne
forse non cristiane,

ma con lui fino alla fine,
sotto la croce,
quando tutti gli altri
si dileguarono...

Anania e Saffira
vi rivedo ancora
in ogni persona
devota a un ideale.

(Francesco Galgani, 11 giugno 2020, www.galgani.it)

Cfr. Marco capitolo 15, 40-41, Luca capitolo 8, 2-3, Atti degli Apostoli capitolo 5, 1-11

Codice

Codice

Vivo di codice,
tra gli algoritmi figliati,
i linguaggi hackerati,
i pensieri compilati.

Nella serata calma,
al termine di una guerra
di script benefici,
di pace m’immergo:

pochi sanno,
solo io li so,
gioie e dolori che può dare
un codice da creare.

(Francesco Galgani, 14 giugno 2020, www.galgani.it)

Covid (poesia)

Covid

Umanità folle,
stupida,
senza discernimento,

chi ha paura
è già morto dentro,

chi vuole il terrore
non ha pentimento,

ma una triste lapide
sopra il suo tormento,

con su scritto:

«Incapace di vivere,
morto scontento».

Troppo addotti (*)
per intendere e volere,

nel mondo parallelo
in cui mente crede,

nel silenzio dell'anima,
nel vuoto dello spirito,

nel vilipendio di coscienza,
nell'eterna nescienza.

Torniamo al reale,
grazie!

(Francesco Galgani, 26 agosto 2020, www.galgani.it)

(*) "addotto" è qui usato come neologismo basato sull'inglese "abducted", con specifiche accezioni non ancora riconosciute nei vocabolari italiani, ma già presenti in alcune pubblicazioni specialistiche. Qui mi sto riferendo al possesso di parte della mente umana (e quindi dei pensieri, delle parole e dei comportamenti) da parte di entità esterne aliene incorporee (tra le quali il Lux), con conseguenti comportamenti e stili di pensiero pari ad una psicosi, tra i cui sintomi principali: senso continuo di solitudine (ovvero affettività mancante), paura di abbandono, paura generalizzata non basata su una minaccia concreta, continua autocritica verso di sé e al contempo bisogno acritico di rispettare le regole, senso di inferiorità, di colpa, di inadeguatezza, di fallimento esistenziale, ciclotimia e/o depressione cronica, con possibili idee suicidarie. Il Lux in particolare utilizza gli istinti di colpa della sua vittima per assoggettarla in una violenza mentale continua che dura tutta la vita. Oggi alcuni psicologi hanno iniziato ad integrare la pratica clinica con le conoscenze metodologiche maturate negli studi di abduction. Cfr.: "Meccanismi psicotici nell'adduzione" e "Dopo il lockdown... lezioni di vita dal covid coronavirus?".

Il pensiero omologato e la dipendenza emotiva nell'era tecnologica

Testamento

Nella spinata solitudine
cerco un perché,
frugo su Instagram,
ma Amore non c’è.

Disperata è il mio nome,
troppo stanco il mio respiro,
ma prima che sia l’ultimo
un saluto qui vi scrivo.

Schifosa vanità
nel vostro postare,
ha virale attenzione
ma è vuota e immorale:

a tutto serve,
fuorché all’essenziale,
il cuore mi trafigge,
di sangue grondare.

Se tormenti condivido,
neanche un like,
se faccio foto belle,
manco uno smile.

Più profondo è il pensiero,
più lo disprezzate,
più penosa l’esistenza,
più mi violentate.

Lacrime amare
in questo mio scrivere
solo il cielo comprende,
ma perché devo vivere?!

Amore e Compassione,
solo queste basterebbero,
con un po’ di comprensione
il mondo cambierebbero...

ma il sondaggio è chiaro,
esser qui non mi serve,
la mia fine ha deciso
senza se né riserve.

Tutti a sghignazzarmi,
solo Dio vede e sa,
forse ci rivedremo
in un migliore aldilà,

dove smartphone non c’è,
dove Internet mai è stato,
dove ognuno è ok
senza esser giudicato,

dove contano l’Anima,
e pure il talento,
dove un “Ti Amo”
non è polvere al vento.

Addio.

(Francesco Galgani, 7 marzo 2020, www.galgani.it, scritto in memoria della sedicenne malese morta suicida a seguito di un sondaggio su Instagram in cui ha chiesto se doveva vivere o morire)

Colori del mattino

Donna colorataColori del mattino

La vita è bella
perché colorata,
più toni ci metti
più è variegata,

per ogni persona
un colore diverso,
per ogni passione
un sacro tempo,

che ringrazio del vissuto
unico e prezioso,
che è il mio tesoro
in questo arcobaleno.

Grazie!

(Francesco Galgani, 29 settembre 2020, www.galgani.it)

Ho scattato la foto qui a destra il 2 agosto 2020, nel centro storico di Caricati (CS), in occasione di una galleria d'arte all'interno dell'evento «"MEMORIE VISIVE NEL BORGO" Riviviamo le nostre tradizioni». Non ho avuto l'accortezza di segnarmi né il nome della pittrice (che ho incontrato in quell'occasione), né il nome del quadro, anche perché non avrei immaginato, a due mesi di distanza, di ritrovare "per caso" (ma il caso non esiste...) la foto di questa pittura che mi ha particolarmente impressionato allora, e continua a impressionarmi oggi, per la grazia dei colori, delle forme, della femminilità. Ho scelto di abbinare la foto a questa poesia proprio per i colori e la bellezza. Se potessi scegliere io un titolo per questa pittura, mi piacerebbe "Donna colorata".

Dopo gli inganni

Dopo gli inganni

Vale la pena di vivere
e di sorridere
anche solo per vedere
le nuvole rosa del mattino...

(Francesco Galgani, 4 ottobre 2020, www.galgani.it)

Pittura digitale fatta da me stamani, in abbinamento alla poesia. Ovviamente devo ringraziare madre-Natura per le sue nuvole, io le ho solo ritratte...

Nuvole (Francesco Galgani

Luci d'Amore

Preghiera d'AmoreLuci d’Amore

La mia luce s’irradia,
più lontano che può,
ma tu non la vedi...
neanche io ti scorgo.

So che ci sei,
la mia preghiera ti chiama,
ma non so dove,
né il tuo nome.

Il seme è già piantato,
ma prima che sia fiore
pian piano germoglierà
un nuovo Amore,

quando le nostre luci
si intrecceranno
e colme di Amore
nuova Vita ci daranno.

(poesia e pittura digitale di Francesco Galgani, 4 ottobre 2020, www.galgani.it)

Persecuzioni

Persecuzioni

Cammino tra le fiamme,
dolore e distruzione
ovunque dimostrano
l’umana ottusità,

incapace d'amare,
e di abbandonare
le durezze del cuore
che ci hanno devastato.

Il fuoco mi avvolge,
ma non mi brucio,
sento il caldo rovente
ma intrepido continuo,

passo dopo passo,
daimoku dopo daimoku,
perché ogni respiro
è gioia d’esser vivo.

Tempi difficili,
a lungo profetizzati,
son maestri severi,
sicuri e spietati,

come falce sul grano,
carestia per l’opulenza,
decapitazione per tracotanza,
disperazione per l’ignoranza.

Nella grande e giusta mattanza,
tutto arde,
mi credono morto,
ma son sempre qui.

(Francesco Galgani, 5 ottobre 2020, www.galgani.it)

Turbe

Turbe

Nello sfinimento,
la magnificenza del cielo
è la risposta,

le dorate carezze
del sole sensuale
sono la cura,

il completo abbandono
all’infinita bellezza
dell’amore universale.

Grazie!

(Francesco Galgani, 5 ottobre 2020, www.galgani.it)

Disarmonia

Disarmonia

Mente storta,
contronatura,
violentata dalle pretese
d’una cultura arrogante,

d’insegnamenti cattivi,
morali contorte,
credo tristi,
magnificati a verità.

Allevati a non udire,
a non sentire,
le urla interiori,
gli autentici bisogni

di esseri vivi,
che vogliono vivere,
senza esser incolpati
di esser vivi,

senza esser devastati
nel corpo e nell’anima
dai conflitti voluti
da un mondo truffaldino.

(Francesco Galgani, 6 ottobre 2020, www.galgani.it)

Risposta

Risposta

Sento urla di dolore,
preghiere ovunque,
lingue diverse,
culture diverse.

Rispondo
con la mia goccia nell’incendio,
con una piccola azione
tra le infinite da donare.

(Francesco Galgani, 7 ottobre 2020, www.galgani.it)

Lavoro

Lavoro

Il vero guadagno
è nella gioia del fare
e nel forte sudare,

coraggiosa passione,
speranza,
forza di creare,

più di quanto la vita
t'abbia saputo dare.

(Francesco Galgani, 7 ottobre 2020, www.galgani.it)

Tinder

Tinder

L’amico caso
non può esser forzato,
né pagato,
né appizzato,

tantomeno controllato:
fa quello che vuole,
senza spiegarsi,
né annunciarsi.

Demoni travestiti:
questi sono i social,
meglio stare altrove,
meglio il poetico calore

delle belle femmine
sul lungomare,
dentro lo sguardo
di chi sa amare.

(poesia e foto di Francesco Galgani, 7 ottobre 2020, www.galgani.it)

Lungomare Follonica, foto di Francesco Galgani, 7 ottobre 2020

Fiamma interiore

Fiamma interiore

Nel buio dell’esistenza,
cerchi olio per la lampada,
turbato che si spenga:

ricordi il sole,
ma nella profonda grotta
non sai dove sia.

L’olio finirà,
chissà come farai
quando più non ne avrai.

Preghi e t’ascolti,
finché non t’accorgi
che sei tu la luce

mai spenta,
mai creata,
sempre presente.

(Francesco Galgani, 7 ottobre 2020, www.galgani.it)

Sfogliare il libro

Sfogliare il libro

Speranza consunta,
arsa di sfinimento
nell'aspettare quel cambiamento
che il cuor comanda.

Poi il coraggio doloroso
di un’amara fine,
senza poter predire
quel che sarà.

Ma aurora sta arrivando,
la notte salutando,
poi sarà l'alba
d'un nuovo mattino,

nuova speranza,
nuova energia,
per un nuovo capitolo
nel libro dell’esistenza.

(Francesco Galgani, 8 ottobre 2020, www.galgani.it)

Stella

Stella, pittura digitale di Francesco Galgani, 10 ottobre 2020Stella

Nelle mie solitudini
mi vieni a trovare,
mi scruti nel cuore
senza farti vedere,

sussurri desideri,
così che m’illuda
che l’uno è due,
che il due è uno.

(poesia e pittura digitale di Francesco Galgani, 10 ottobre 2020, www.galgani.it)

Strani algoritmi

Strani algoritmi

App maledetta,
app degli orrori,
che mi rubi gli anni
tra le buone intenzioni,

che deturpi il talento
tra scherzi ed errori,
perché non m’assecondi
e veloce funzioni?

Perché ogni riga
dev’essere una pena,
una condanna,
una prova seria?

Va bene.

Accetto la palestra
dei santi algoritmi
del mio lavorare,

di pazienza miracolati,
d'amore coccolati,
con talento aggraziati,

finché il mio respiro
non sarà killato,
finché la speranza
non avrà crashato.

(Francesco Galgani, 12 ottobre 2020, www.galgani.it)

La voce dell'Amore

La voce dell'Amore

Ascolta
l’eco del tuo cuore,

assapora
la tua anima,

guarda
con la sua luce,

domandale
quel che desideri:

il bene del mondo
sei tu,

quando sei positività,
amorevole bontà,

che non si piega più
alle umane storture,

ma si occupa di proteggere,
accudire e sorridere.

(Francesco Galgani, 12 ottobre 2020, www.galgani.it)

Pandemiolitica

Pandemiolitica, pittura digitale di Francesco Galgani, 13 ottobre 2020Pandemiolitica

Istigazione all'odio,
alla delazione,
alla non-compassione:

nevrosi pandemica,
paura di vivere,
terrore mortale.

E' il nuovo credo,
la nuova politica
di violenta non-critica:

la pandemiolitica.

(poesia e pittura digitale di Francesco Galgani, 13 ottobre 2020, www.galgani.it)

Anima mia

Anima mia

Tra l'etereo e il corporeo,
seduta sulla stella più bella,
tu mi guardi,
sorridente e splendente,

carica della più bella energia,
parte migliore della vita mia,
che sei tu,
che sono io.

Grazie!

(Francesco Galgani, 14 ottobre 2020, www.galgani.it)

..A FRANCESCA. Scrivere con il cuore

di Andrea Baghini-Pagni

Son sempre più convinto.. de la sensibilitade..
ch'nel cuor vostro v'appartenne..
onde descriver la natura.. assai vi riuscisse..
bene.. et.. n'pace..

Quale miglior.. lenguaggio.. meglio..
non pote' a contemplar.. si maraviglioso.. raggio..
che vi é ne la natura.. nel visibil sole di maggio..

Che'i prati son tutto n'fiore, e le api van
svolazzando.. cadaun cadauna.. ove stà l'nettare
giallo ambro..

Ch'l bagnar de la pioggerella.. stà a rigoglir.. lo
intero campo.. é arrivata la primavera.. a'lluminar
tutto '| paesaggio..

L'ruscello a bagnar la terra.. sfocia nel mar del
golfo.. libera me domine.. la mea anima.. come
rondine.. vi fé ritorno..

L'luccicar de l'onde.. su le sponde.. sì fatte d'oro..
reversan tutta.. la lor voglia.. a proseguir
l'cammin di vita..

Ohhh.. Francesca.. tu che stavi a dipigner
pensier.. co la penna.. qual ti fù l'ispirazione
magica... ch'nel cuor tuo.. ti fé così beata.. a li
occhi del signor.. de bontade si grata..

Par magia.. sì fu.. la tua scriptura.. ch'mi venne
n'mente.. de farve.. a vostra signoria.. tal sacral
regalia.. de virtude.. et piena.. la vostra anima
pia..

Che si bella e perduta.. ne lo mio core profundis..
in nomine patris.. et figli.. et spiritus santis.. sia
beata l'anima tua.. ne'cieli celesti.. excelsis..

Cà siam qui.. a combatter nà guerra.. per la
gloria.. de' nostri fratelli.. che di lor li fé grandi.. in
memoriam di quei.. forti e belli..

Cà non sì... come usciremo.. se par volontade
Christi nomine.. o par le sferza.. de le nostre
spade.. a ferir loro.. che Dio abbia pietade.. et
misericordia... nel bagnarme.. d'essi.. di lor
sangue..

Ma tuu.. Francesca.. guardati bene.. di non
pensare.. a cotanta strage.. ch'io ebbi a
spiegarte.. ne la qual lettera.. ti fé'i arrivare..

Non pensar di me.. chio stò bene.. che presto
tornerò da te.. fier de le mie vittorie.. di Ré.. a
caval errante.. ai pié.. de la tua corte..

Scrivii.. Francesca... che la tua penna é forte..
assai più de la mia spada.. a vincer la tenebra..
che ci cadde addosso... come cadde su le foglie
la rugiada.. né l'giorno mio più bello.. quand'ebbi
a ricever.. su la testa.. la più grande corona
d'Inghilterra..

Scrivii.. per me.. ch'i son signor.. di questo
tempo.. ch'se non sarà par la vostra scriptura..
nessun di me avrà più memoria..

Ti lascio ordunque.. ne la mia gloria.. la tua
penna.. é la tua spada.. de l'Inghilterra sarai
regina.. de la tua vita sarai padrona.. e se domani
sarà bella la giornata... a contemplar.. starai la
natura.. e se di lei.. non sarai.. mai padrona.. per
la natura.. sarai sempre.. una brava... poetessa...

(Andrea Baghini-Pagni, https://www.facebook.com/andrea.baghini.3)

fantasiosa lettera di Re Riccardo I d'Inghilterra, alla sua amata regina durante la Crociata

Cavaliera, elaborazione grafica di Francesco Galgani, 19 ottobre 2020

(pittura digitale di Francesco Galgani, 19 ottobre 2020)

Speranza di futuro

Speranza di futuro

Incontro d'anime
sulla spiaggia fortunata,
più là del tempo,
oltre lo spazio,

nel sogno dentro un sogno
del miracolo dell'esistenza,
così che io possa sognare
pennellate d'amor bello.
Speranza di futuro, pittura digitale di Francesco Galgani, 16 novembre 2020

(poesia e pittura digitale di Francesco Galgani, www.galgani.it, 16 novembre 2020)

Incontro vero

Incontro vero

Donna del mio tempo,
dove corri?

Miliardi di anni
per crearci,

e poi vuoi tutto
in pochi secondi?

Rincorrendo i sogni,
ti scopri sola.

Uniti,
cuore a cuore,

scaldandoci a vicenda,
possiamo rinascere.

(Francesco Galgani, 7 dicembre 2020, www.galgani.it)

La veste

La veste

Nel grande inganno
d’illusioni gareggianti
nel dar gioie e sofferenze,

in un mondo afflitto
dal demone accasato
nelle menti più influenti,

uso la magia
della sacra veste
di pazienza e gentilezza,

il cui amore,
ardente di fede buona,
compassionevole,

protegge dalle paure,
anche oggi pioventi,
come un ombrello dall’acqua.

Grazie!

(Francesco Galgani, 19 dicembre 2020, www.galgani.it)

Poesia > Tremila regni in un singolo istante di vita (ichinen sanzen)

Tremila regni in un singolo istante di vita (ichinen sanzen)

Osservo nello specchio universale la mia mente,
cercandone la vera essenza e significato profondamente
Il cuore del mio Maestro mi sostiene con saggezza e compassione,
mi guida con calma, coraggio e tanta, tanta passione,
affinché ciò che ho costruito non vada mai perso,
ma, anzi, perché io espanda il mio stato vitale quanto l'universo
Sento che la giusta direzione dò alla mia mente,
quando un suo consiglio, una sua poesia o un dolce verso accolgo allegramente
La mente, è un altro nome per dir vita o​ semplicemente cuore,
la cui massima espressione non deve aspettare tante, infinite ore,
se tremila regni in un singolo istante di vita, in essa già vi sono,
ne esprime uno solo per come in questo momento realmente nel cuore sono
Da essa, naturale, il bene e il male hanno origine,
come dal fuoco s'alza per es. la fuligine
Baserò la mia mente ancor sulla sincerità ?
Allora che altro potrò manifestar se non la pura realtà
Ed essa nella direzione corretta per sempre andrà ?
Se la risposta è un sì, non c'è alcun dubbio, in un istante di vita certo​ apparirà,
permeata di gioia sì in tutta la sua luminosità,
dentro e fuori di noi emergerà la vera natura della realtà,
il saggio per noi la chiamò luminosa "Buddità" !!
Anche se inizialmente a volte veramente non capisco,
così come è '"Il vero aspetto dei fenomeni" meditando finalmente ora percepisco,
scopro quanto è profonda la nostra vera mente,
e sorrido nel cuore serena nuovamente
La vera sua entità è il principio di Myoho-renge-kyo,
questo adesso chiaro sento ed è vero, io lo sò
Che felicità, che gioia, che felicità!!!!
In questo singolo istante, con tutto l'universo, ne desidero condividere la sua immensità!!

Dora Falbo
27. 02.2021

Poesia > Un Medico vero

Un Medico vero

Un medico vero può definirsi tale se la vita di chi gli sta di fronte, quando è in pericolo, cerca di salvare,
se le sofferenze altrui, usando le sue conoscenze, costantemente fa in modo di alleviare,
se cerca di lottare di fianco al suo paziente, senza mai nulla tralasciare,
fino a quando questi non sarà finalmene guarito, il suo cuore cercherà di rallegrare,
mentre, nell'intimo decide che mai lo potrà abbandonare,
nel "giuramento di Ippocrate'', promise di "non nuocere''..., per questo mai ad alcuno del male dovrà fare...

Un medico vero è tale se userà la sua professione,
come semplice mezzo per realizzare la sua grande e speciale missione,
solo dopo aver sviluppato coraggio, unito a saggezza e compassione,
ma nel suo intento egli riuscirà,​
quando su onesta sincerità ogni scelta e suo gesto baserà

Nobile è il motivo per cui è nato,
di certo non quello d'esser da tutti vanamente ammirato,
o, banalmente, da questi venir pagato,
di certo non guarderà nessuno dall'alto in basso, da lui nessuno si dovrebbe sentir usato,
o peggio ancora, disprezzato,
ma con tutto il cuore venir invece amato e rispettato

Un medico vero non scende mai a compromessi,
non cerca in alcun modo dall'alto approvazioni o permessi,
mai arriverebbe a osar pensare,
"il fine giustifica i mezzi... " se così facendo potrebbe gli altri ingannare,
in tal caso la gente dovrebbe usar la ragione e molti falsi miti diligentemente sfatare

Un medico vero è tale se, per aiutare chi soffre, la sua vita è disposto a rischiare,
consapevole che ciò che fa non è arte infusa da qualche divinità da adorare,
ma frutto della compassione insita nella vita universale, come espressione del suo modo unico d'amare,
così è per chi oggi, in scienza e coscienza, con dedizione sceglie davvero di curare,
A volte può sembrare che stia rinunciando a qualcosa...,
un domani, in realtà, molto di più dalla vita riceverà, davvero questa è cosa profonda e misteriosa,
meglio dire preziosa ...

Un medico è un vero essere umano
se, umilmente e al meglio delle sue capacità, ti da veramente una mano,
e gioisce nel vedere corpo e mente, trasformarsi da fonte di malattia in un essere sano,
pienamente felice e dignotoso,
ricco di emozioni e coraggioso

A tutti coloro che lottano per l'altrui salute,​ queste mie parole vanno,
i vostri nomi incisi nel cuore di tanti rimarranno,
poiché tutti un forte grazie a gran voce leveranno,​
quale miglior "medaglia al valore" le vostre vite sperar potranno?
Siate certi che di eterna luce esse splenderanno

Dora Falbo
05.04.2021

Dedicato a tutti coloro che con cuore sincero si prendono cura degli altri

Chiavi di lettura della poesia “Audizione” e del quadro “Con te”

Mi capita di rado di voler fornire una possibile chiave di lettura delle mie produzioni artistiche. L’esperienza mi ha insegnato che ciascuno di noi, di fronte alla stessa opera, ha reazioni, intuizioni, emozioni diverse, spesso riuscendo a vedere quello che neanche l’autore aveva visto.

Stavolta, però, sento di voler aggiungere qualche parola sul significato che ho dato a quel che ho fatto.

Vorrei partire dalla poesia “Audizione”, la trovi qui:
https://www.informatica-libera.net/content/audizione

Questa poesia è in realtà una meditazione interiore, una sorta di mantra silenzioso.
Il titolo, seppur ispirato ad una reale audizione di un’amica, qui si riferisce a qualcosa di più generale: immaginando la vita come un teatro, il nostro vissuto è una continua audizione in questo teatro, il teatro della vita, in cui siamo continuamente in prova. I versi che seguono corrispondono alle fasi di tre respirazioni: prima inspirazione (accolgo), prima espirazione (proteggo), seconda inspirazione (amo), seconda espirazione (risplendo), terza inspirazione (grazie), terza espirazione (grazie). L’attenzione è al respiro è fondamentale in quasi tutte le meditazioni. I significati: “accolgo”, l’accoglienza verso la vita è qualcosa di più grande dell’accettazione, è un sentimento positivo verso tutto; “proteggo”, la protezione è qualcosa di più del rispetto, indica un intento attivo nell’aver cura delle cose preziose della vita; “amo”, l’amore indica il senso di unione e l'appartenenza a qualcosa di più grande, è la condizione di chi si sente un gioiello in un nodo della rete di Indra; “risplendo”, indica lo splendore del gioiello, cioè di se stessi, all’interno della rete di Indra, insieme a tutti gli altri gioielli; “grazie” e ancora “grazie”, la gratitudine è alla base del miglior destino possibile.

Adesso vorrei passare al quadro “Con te”, lo trovi qui:
https://www.informatica-libera.net/content/con-te

Il quadretto è accompagnato da una poesia di quattro versi. Nelle mie intenzioni, poesia e quadro partono dal presupposto che le qualità personali sono innanzitutto qualità relazionali, perché la vita è relazione.

Il titolo “Con te” si riferisce al fatto che le qualità del guerriero nel quadro (o guerriera, se vogliamo declinarlo al femminile) sono qualità che ciascuno di noi può avere nel relazionarsi con la vita e con gli altri. Avevo in mente Shijo Kingo come archetipo, oltre a esprimere me stesso, quindi il guerriero-samurai a cui si riferiscono poesia e quadro è tale nel regno della fede.

La “fede incrollabile” nel secondo verso è una qualità personale e relazionale, perché le forme-pensiero o eggregore in cui siamo inseriti aiutano ad alimentare (o a non alimentare) tale fede. Quindi la fede incrollabile è tale perché esistono relazioni positive, da ciò, di nuovo, il senso del titolo “Con te”. Non a caso consideriamo fondamentale la comunità dei credenti.

Il terzo verso, “Amore”, indica la migliore possibile tra tutte le qualità relazionali: giudizio, lamentele e pretese non ci sono più, c’è soltanto  il sentirsi parte di qualcosa di più grande, da accudire e proteggere.

L’ultimo verso, “Shakubuku vivente”, è il migliore auspicio per ciascuno di noi: la nostra fede è tale se la viviamo, e vivendola non abbiamo bisogno di far tanti discorsi. E’ la totale corrispondenza tra noi e Nam-myoho-renge-kyo.

(22 maggio 2021)

Fiore

Fiore

Nel giardino colorato,
tra canti d'animali
e delizia di natura,

riverisco i fiori belli,
ciascuno prezioso,
splendido così com'è,

proprio come te!

(Francesco Galgani, 30 giugno 2021, www.galgani.it)

Alla ricerca di Anima

Alla ricerca di Anima

Occhi non vedono,
ma cuor s'emoziona,
nell'inganno coatto
d'una strana follia,

che crede all'amore,
ma amore non è,
è solo il lamento
d'un'anima sola,

che altrove proietta,
nel volto e nel corpo
d'una pari solitudine,

quel che errando
va cercando,
ma che già ha.

(Francesco Galgani, 1 settembre 2021, www.galgani.it)

Nel cor'

Nel cor'

Vai tu cor',
vola
giungi a chi buio è ora,
e illumina di luce
dove giusto sia.
L'amore così
è attimo presente
è attimo fuggente
è attimo per sempre.
Si' nel cor'
avviene gioia,
emozione grande
come grande è il pensiero
per un ottimismo di cor' felice.

(Marta Pecci, 4 settembre 2021)

La Luce avanzerà

La Luce avanzerà

Fin quando la Luce avanzerà,
di certo l'oscurità indietreggerà,
fenderà il buio con la speranza,
il coraggio e la perseveranza

Vincerò sulle mie debolezze,
coltivando ogni giorno le mie certezze

Vinco qui e ora per me e per l'intera umanità,
quando cadi, puoi rialzarti per difendere la tua dignità,
uniti nel cuore, nel rispetto della vita e della sua sacralità

Maggiore e disumana è l'oppressione esterna,
più forte e pacifica deve essere l'umana rivoluzione interna

Se lotteremo onestamente per il sorriso di un bambino,
per un futuro luminoso lontano e vicino,
presto si manifesterà di tutti i fenomeni la vera natura della realtà
questa si rivelerà una grande verità,
che la vita è inscindibile dal suo radicale, innato amore per la Libertà!

Dora Falbo

17.09.2021

Dedicata alla lotta per la Libertà

La vera Libertà

La vera Libertà

La vera libertà è sempre frutto di una lotta pacifica per la verità,
dona spazio all'altrui pensiero con onestà,
non conosce limiti, o effimere velleità,
si nutre di una costante ed implacabile volontà,
sostenuta dal coraggio, a tutti porta serenità,
mai darla per scontata in qualsivoglia società

A volte vien ferita, spezzata come un ramoscello fragile,
può esser mai considerata forse rinunciabile?
Certo che No. Essa, come per un albero, è ossigeno vitale,
per ogni esser vivente è un diritto fondamentale

Colui nel quale il senso innato di libertà alberga vivido, è felice,
così, al desiderio di​ pace e d'armonia, ogni sua azione si addice,
pienamente convinto di ogni cosa che dice,
compassione e prospettiva di un futuro gioioso la sua bocca predice

In ogni momento a tutti con attenzione offre il suo docile ascolto,
come un umile saggio, il suo sapere esprime consapevolmente colto,
non teme nulla poiché egli è fiero,
di aver un cuore impavido e sincero,
ammira chi, per conquistare o difendere la libertà, ha sacrificato se stesso fino in fondo,
è cosciente che essa non si può vendere o barattare per nessun motivo al mondo,
ma quanti per davvero credono in questo immenso valore nel profondo?

Io credo che la vera Libertà a cui aspirare è quella intrisa di pace, gioia e gratitudine infinita,
perché essa naturalmente implica un forte rispetto e un puro amore per la sacralità della vita!

Dora Falbo

23.05.2021

Dedicata alla Libertà

Flusso

Flusso

Come onde dell’oceano,
così i nostri corpi,
fantasmi temporanei,
pensieri illusori:

l’unica realtà
sta fuori dal tempo,
non conosce paura,
né vile attaccamento.

(Francesco Galgani, 10 novembre 2021, www.galgani.it)

Al Nero

Iniziai, dunque, a provar una gioia di sapor nostalgico per ciò che perdevo ogni giorno e ritenevo importante e vero...
 
La notte era nera come non mai,
permetteva però  di ri-veder le stelle!
 
Alessandro Pacenti , dal “Diario di un Iniziato”.
 
11/11/2021
 

FULMINE

Scocca un lume e si spegne,

strusciano due pietre e scintillano in fulmine.

Natura sia che colpisce e ferisce,

natura sia che illumina e cattura.

Sempre vive in me, essere umano, il fulmine e il lume;

solo che l'equilibrio vanta del suo andare su e giù.

Il tempo segna e scolpisce le ferite.

In avanti sempre devo andare.

(Marta Pecci, 17 dicembre 2021, www.viverecondividere.net)

Moldavia

Sogno il ritornare
nel tempo fanciullo
quando l’aver poco
fu pieno di senso,

più senso d’un adesso
povero davvero,
dove la ricchezza
sta nel sentimento,

un sentimento che rimane,
che dà calore e resistenza,
in un mondo triste
che di pietà non ha parvenza.

Speranza stai con me,
non mi abbandonare,
tu sei la fonte
dell’unico dissetare!

Grazie!

(Francesco Galgani, 5 marzo 2022, www.galgani.it)

You are a beautiful flower

You are a beautiful flower among many beautiful flowers.
Stay true to yourself.
The world has gone mad: our real challenge is to not go mad too.
The world is adrift: another great challenge for us, every day, is to relate to people who are afraid, angry, and not very aware.
The world is violent: another challenge is to preserve our humanity.
The world is sad, depressed, afraid... but... we try to smile and laugh every day.
The world is full of falsehoods and corruption, we are aware of it, but we don't feed them.
Every day we do something beautiful: this is enough to give flavor and meaning to our existence.
Knowing how to smile and rejoice in simple things is the basis of life.

Together (Francesco Galgani's art, March 8, 2022)
(Together, March 8, 2022, go to my art gallery)

Sognando dal profondo...

Tu puoi sognare stanotte, abbandono la paura?

Il cielo ha scelto.

Ci sei già stato.

Esiste da sempre.

Abbandona questa pesante e vecchia armatura, non mi permette di essere!

La lotta ancestrale stride silenziosa come corrente marina; Oh Nettuno sii per me dolce e clemente!

Vuoi tu conoscere chi sta sognando il sogno?

(Alessandro Pacenti, 26 aprile 2022)

CERCANDO L’AMORE

Sogno d'Amore

Cerco l’amore ma l’odio mi circonda
sale pian piano come un fiume esonda
leggo sul mio profilo esternazioni
all’uomo non servon le lezioni.

La storia? Ma chi mai l’ha interpretata?
Ci si scorda di chi l’ha generata
si litiga sui Social tra imbecilli
molti al mattino presto sembran brilli.

S’affrettano a scrivere un commento
parole che sparpaglia dopo il vento
e tutti dietro in fretta a spippolare
ma d’amore son pochi poi a parlare.

Mi sovviene allora un giovinetto
che d’amor vive e lucido è d’aspetto
lui d’amore continua a ragionare
mentre incombe la guerra nucleare.

Sogna, come sa far solo un poeta
che impasta amor sul tornio con la creta
e su nel firmamento stende reti
per cogliere le stelle tra i pianeti.

Ma poi un fragore immane lo risveglia
e come un pesce frigge nella teglia
ma è duro e non si vuole rassegnare,
lui continua d’amore a ragionare.

Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 24.09.2022 – 17:19)

Qui ed ora

Non cercare giustizia,
sii tu giustizia!

Non cercare Amore,
sii tu Amore!

Lascia che i pensieri fluiscano via,
nel torrente dell’esistenza.

(9 novembre 2022)

Scuola

Amo il vocio dei bimbi,
le belle urla scomposte,
la tumultuosa energia
animata da curiosa luce.

Ringrazio e sostengo la vita,
che sovrasta ogni altro pensiero,
va bene così,
è il futuro da accudire.

(21 novembre 2022)

Semina

E’ tutto un volere,
tutto un cercare,
ma prima dell’ottenere,
viene il seminare

cuoricini ovunque
di passione di vita,
che regalino gioia
dove regna la paura.

(23 novembre 2022)

Roxi

La tua bella voce
inaspettata mi sorprende,
più lontana dell'oceano,
ma presente come in sogno.

Ti ascolto,
perché le parole
sono ponti di pace
nell'incontro di anime,

quando la lingua
non è più un muro,
quando ci capiamo
nonostante gli idiomi.

Sogno un mondo così,
poliglotta nel cuore,
sincero nella mente,
pulito nell'agire.

(23 novembre 2022)

La pace sia con te

Qualunque strada tu scelga,
la tua troverai,
perché più ti allontanerai da te,
più la Vita ti spingerà
verso quella missione
che a te appartiene,
che da sempre ti aspetta.

Non dubitare del tuo agire
quando porgi una mano
guidata dal cuore,
anche i cari di cui rimane il ricordo,
a cui segretamente ti rivolgi
e che nel vento si manifestano,
gioiscono delle tue azioni.

La pace sia con te,
creatura di quest’universo,
figlia d’un miracolo
d’amore certo,
che nelle tribolazioni ti guida,
e ti ringrazia,
anche oggi regalandoti vita.

Avolina cara,
gli altri da cui vai sono in te,
e tu sei in loro,
quindi pacificati ogni giorno,
e abbandona ogni giudizio,
affinché chi ti incontra
dopo si senta alleggerito.

(5 dicembre 2022)

Solidarietà

Il cuore in mano
per lo straniero,
per il lontano,
per la donna violentata,

oppure trucidata,
e mai per il vicino,
per il fratello,
per la sorella bisognosa.

Solidarietà di comodo,
nemica di se stessa,
protesa assai lontano,
e mai un po’ più vicino.

Non sarà questa
a dar pace e perdono
a chi non sa amare
dove più fa male.

Più è rischiosa
una parola d’affetto,
più sarà vera,
qui e adesso.

(7 dicembre 2022)

Verità ultima

Bla, bla, bla...
Il pensiero discorsivo cessa nella vacuità,
né uguale né diverso, né nullità né eternità,
sono vuote tutte le entità.

Bla, bla, bla...
La rinuncia ad ogni opinione è la vacuità,
né verità né falsità, vedere senza illusioni la realtà,
le cose sono vuote di una propria identità.

Bla, bla, bla...
Le proprietà delle cose mancano di sostanzialità,
variano all’interno di un campo di probabilità,
non c'è certezza ma possibilità.

Bla, bla, bla...
La vacuità permea tutte le forme esistenti della realtà,
ogni cosa in sé é priva di intrinseca qualità,
c’è cambiamento, è l’origine dipendente che chiamiamo vacuità.

Bla, bla, bla...
Il sé è mutevole in realtà,
nel silenzio affrontare la propria oscurità,
la verità ultima è tutto quello che non si sa.

(6 dicembre 2022, Giulio Ripa)

Fiore del deserto

Nel deserto arido e immenso
l'acqua è un raro omaggio,
la vita vera un miraggio,
e il sole arde il silenzio.

L'anima ha eterno appettito,
in mezzo ai serpenti,
in un tempo senza eventi,
col futuro già finito.

Eppure è bellissima,
è un fiore a tutti donato,
ignoto alle genti e al fato,
che nel deserto l'ha piantato.

Fiore del deserto (Francesco Galgani's art, May 8, 2023)
(May 9, 2023, go to my art gallery)

Fiume

La Vita ci sorregge
perché ammirata guarda
la tempra degli eroi
di sublime ardimento.

Siamo fiume dell'esistenza
che benefico sempre va,
superando il lamento,
con luce d'oro dentro.

Non temiamo l'adesso,
e neanche il domani:
la forza dell'Anima
è il vero talento.

(15 maggio 2023, www.galgani.it)

Итальянское наводнение

Дождь,
идет дождь,
дождь безразличия
дождь лжи,

мы затапливаем пустые слова,
и все умирает,
в идиотской болтовне
в паутине без причины.

Столько ненависти к нашим русским братьям,
итальянские газеты желают Путину убийства,
наполняют социальные сети печальными эмоциями
и разрушают нашу общую человечность.

Профессиональные ненавистники
меняют золото на камни,
они предпочитают бессмыслицу разуму,
они любят своих врагов и ненавидят своих друзей.

Паршивое существование
они умеют только ненавидеть,
и, как бумеранги, они притягивают к себе
несчастья, которые желают другим.

Существа, достойные существования
производят слова любви,
но они не пишут их в социальных сетях,
они хранят их в своих сердцах.

(25 мая 2023)

L'eremita

Sanguinante e morente,
cammino nella tempesta,
non cerco il domani
e ringrazio la fine.

Ma se ancor vivrò,
in questa o altre terre,
farò di me quell'amore
che attraversa il tempo.

(15 giugno 2023, www.galgani.it)

I BLOCCATI DI FB

Bloccateci coglioni,
servi di servi oscuri
che vivono in prigioni
con luci artificiali
e con le grate d'oro.

Toglieteci la voce,
bloccateci i pensieri
voi resterete servi
di contrabbandieri
con gerle e con piccozze
su luridi sentieri
dove v'è il sol che inonda solo uomini veri
che pur se rinchiusi
nei vostri cimiteri
come farfalle volano
in cieli tersi e chiari
dove i giusti volteggiano
e non saran mai schiavi.

Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 24.6.2023 - 13:37)

Monte di Venere

Ai piedi del monte c'è un boschetto
che di cercare alla mia età non smetto
le han dato il nomignolo di Venere
dice, qualcuno, cambi l'uomo in cenere.

A volte mi ci perdo coi pensieri
lo gusto come fichi nei panieri
che poi consumo all'ombra di un platàno
certi piaceri van gustati piano

perché se li consumi troppo in fretta
resti giù al piano senza andare in vetta
e perdi il gusto del boschetto nero
che allieta spesso ogni tuo pensiero.

Sì, si lo so, non me lo ricordare
Ma certe gioie non le potrò scordare
E fin che posso il monte vo a scalare
Anche se poca strada posso fare.

Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 25.7.2023 - 17:49)

Venere

Il Trionfo Eterno della Vita

Potete scatenare cruenti conflitti.
Potete dominare con odio e terrore.
Potete piegare, spezzare e annientare le sacre creature di questo mondo.
Potete manipolare la natura per le vostre perversioni.
Potete spregiare quanto di più prezioso ci sia.

Ma la Vita si rinnova,
oggi, come ieri, come domani,
incessantemente,
e nulla potete contro il suo trionfo!

Anche la peggiore delle fini,
in questo universo misterioso e divino,
assai più grande del vostro ego,
è sempre un nuovo inizio.

Di voi,
e del vostro schifo,
non rimarrà neanche
un'eco sbiadita
nell'immensità del tempo.

(10 novembre 2023)

Non ti asservire mai ai poteri del mondo (Marco Guzzi)

Non ti asservire mai ai poteri del mondo.
Non ti asservire a nessuno, non compiacere i potenti.
Non ti sottomettere, non forzare
Gli altri ad amarti, non puoi
Avere amore in cambio
Della dignità.

Non inseguire
I sogni di riscatto
Della bambina omessa o maltrattata.
Non perseguire queste strategie
Fallimentari.

Non dimostrare
Niente a nessuno. Non metterti alla prova. Non graffiarti.
Non serve a nessuno farsi del male.

Non essere falso con l'uomo che disprezzi.
Non ti umiliare davanti a chi non crede
In te e in niente.
Mai ti darà l'onore che ti aspetti,
Né quel riconoscimento che ti negò tuo padre.
Non mendicare onori e successo.
Nessuno può concederti il diritto
Di esistere. Non calpestare la tua verità.
Non sazierai mai così quella tua fame
Atroce, non di successo
Ma di eternità.

Non ti asservire mai. Stattene eretto. Stattene al sicuro.

È dall'integrità che capirai
Come comportarti, non dagli sdruccioli
Riflessi mentali
D'un desiderio coatto, non credere
A quei morsi che ti spingeranno
A umiliarti, a barattare, a prostituirti.
Sono antiche costrizioni di un fanciullo
Che spera ancora d'essere accettato
Rivoltando e violentando la giustizia
E forzandosi oltre ogni misura.

Non è così
Che troverai la pace dell'integrità
E la tua azione giusta.

Rinunciando
Piuttosto a ogni sogno
Di gloria, a quel guinzaglio
Che ti tiene prono al volere dei potenti.

No. Non ti asservire mai
Per vanità o per orgoglio. Siì sovrano. E resta tale.
Saldo, libero e sciolto. Né servo né ribelle.
Semplicemente altrove.
Gioca con me quest'altro gioco
Fuori dall'inferno dei padroni.
Rompi con me tutti gli specchi del potere, togli loro
La forza che gli dai tu
Con l'energia di desideri morti.

Liberati.
Non devi primeggiare né essere speciale né isolarti.
Liberati da ciò che spezza il cuore
In due voracità entrambe senza fondo.
Liberati da ciò che ti divide
E manderai in frantumi tutto questo mondo
Con tutti i suoi potenti pervertiti.

Non ti meravigliare
Perciò se il mondo ti rifiuta. Pensa a me. Le opposizioni
Tu le schiverai
Come puzzolenti fumi dentro il tuo intimo sereno.

Il figlio
Dell'uomo già ti chiama
Oltre la fine del mondo.
E dal sollievo che ti do
Mi riconosci, e forse
Perfino mi ami.

(Marco Guzzi)

Rapace (poesia di Alessandro Pacenti)

E’ stato un attimo infinito.

Da rapace qual’è, con scatto tanto fulmineo quanto elegante e pieno di grazia, ha preso subito il volo alla nostra vista.

Ha volutamente esibito l’apertura alare che, per un secondo, oscurando un timido sole, ci ha messi all’ombra di noi stessi, facendoci tornare piccoli e insignificanti come siamo.

Il suo manto di piume soavi, color corteccia d’albero, si è dissolto tra i rami della vallata, in un silenzio assordante.

La Natura è meraviglia, un incanto orribilmente crudele.

Un genio che stupisce perché imperturbabile e sempre un passo avanti a noi.

Questo essere forse la rappresenta al meglio...

Rapace (poesia di Alessandro Pacenti)

Scritto da Alessandro Pacenti (24 dicembre 2023)

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Messaggio per il 2024

Non ti curar del tempo che passa,
non turbarti per la danza dei soldi,
non affliggerti per i sogni svaniti,

ma gioisci di quel che fai,
giorno per giorno,

giacché l'esser qui,
adesso,
è un regalo splendente,
un miracolo luminoso.

Già così,
la Vita t'è magnanima,
e ti sussurra:
«Tu sei OK!»

Grazie!

(Natale 2023)