Garantire la libertà di cura per tutti: NO al "Pensiero Unico" in Medicina! (petizione)
Per FIRMARE, la petizione è all'indirizzo:
https://www.change.org/p/ministro-della-salute-garantire-la-libertà-di-cura-per-tutti-no-al-pensiero-unico-in-medicina
GARANTIRE LA LIBERTÀ DI CURA PER TUTTI: NO AL "PENSIERO UNICO" IN MEDICINA!
- l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emanato nel 2008 la “Dichiarazione di Pechino sulla Medicina Tradizionale” in cui si raccomanda “la necessità di azione e cooperazione da parte della comunità internazionale, dei governi e degli operatori sanitari al fine di assicurare un utilizzo corretto della medicina tradizionale come componente significativa per la salute di tutti i popoli”. Sempre l’OMS ha attivato fin dal 1972 il Dipartimento per le Medicine Tradizionali, ha emanato un primo piano strategico pluriennale 2002-2005 e nel 2013 il secondo "Traditional Medicine Strategy 2014-2023” e ha autorizzato l’attivazione di “Collaborating Centers for Traditional Medicine” in tutti i continenti;
- il Parlamento Europeo (Risoluzione n. 75/97) e il Consiglio d’Europa (Risoluzione n. 1206/99) hanno chiesto di “assicurare ai cittadini la più ampia libertà di scelta terapeutica e il più alto livello di informazione sull’innocuità, qualità ed efficacia di tali medicine, invitando gli Stati membri a regolarizzare lo status delle Medicine complementari in modo da garantirne a pieno titolo l’inserimento nei Servizi sanitari nazionali”;
- la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO) fin dal 2002 con le “Linee Guida su Medicine e Pratiche Non Convenzionali”, e poi di nuovo nel 2009, ha riconosciuto “per il loro rilievo sociale” le Medicine Complementari e Non Convenzionali, che costituiscono “atto medico” secondo l’Art. 15 del Codice di Deontologia Medica;
- l’Unione Europea ha finanziato nell’ambito del Settimo Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo, il Consorzio “CAMbrella - a Pan-European Research Network for Complementary and Alternative Medicine (2010-2012)”, che ha riunito ricercatori di 12 paesi europei – tra cui l’Italia - per sviluppare una rete europea di centri di eccellenza nelle Medicine Complementari e facilitare la comprensione dei bisogni dei cittadini europei nei confronti di questi paradigmi di salute;
- la NATO Science and Technological Organization ha costituito un gruppo di ricerca, il NATO Integrative Medicine Interventions for Military Personnel, che ha lavorato dal 2010 al 2014 e al quale ha partecipato l’Italia, con il compito di valutare l’adozione per il personale militare di varie tipologie d’intervento basate sulle Medicine complementari, in quanto i dati dimostrano che una percentuale superiore al 50% della popolazione militare utilizza questo paradigma di cura;
- in Europa circa 100 milioni di persone fanno uso di Medicine Complementari, e in base ai dati EURISPES 2017, in Italia dall’anno 2000 a oggi gli utilizzatori delle Medicine Complementari sono raddoppiati, passando da 6 a 12 milioni;
- gli studi su PubMed che dimostrano l’efficacia delle Medicine Tradizionali, Complementari e Non Convenzionali sono pubblicati in numero significativo, anche su riviste scientifiche a medio e alto impatto, tanto che anche la prestigiosa Cochrane Collaboration dedica un sito specifico a queste discipline;
- l’India dal 2014 ha istituito il Ministero per le Medicine Tradizionali; l’UNESCO ha inserito sia l’Ayurveda sia lo Yoga nella lista del patrimonio immateriale dell’Umanità; il Governo Federale della Svizzera, 6 anni dopo l'approvazione dell’articolo Costituzionale sulla Medicina complementare, comunica che la sua attuazione è in corso a vari livelli;
- negli Stati Uniti – il cui Governo Federale ha istituito già nel 1992 il National Center for Complementary and Integrative Medicine - la crescita del numero di Scuole di Medicina che negli ultimi 10 anni offrono percorsi di studio sulle Medicine Complementari, è passato – secondo uno studio dell’University of Arizona Health Sciences - dal 68% al 95%.
Google e l'oscuramento delle informazioni che non piacciono ai potenti
Google inizierà a fornire solo risultati che non vanno a contrastare gli interessi delle multinazionali? O perlomeno ci proverà?
Stiamo molto attenti. Google non è neutrale, anzi, è estremamente pervasivo e ha un potere ENORME.
Può oscurarci molte cose e farci vedere solo quello che "ad altri" interessa farci vedere.
Google ha iniziato la sua lotta alle "fake news", ovvero alle informazioni che non piacciano ai potenti, alle multinazionali, ai governi, a coloro che hanno potere.
I giornali e la tv sono i primi canali di distribuzione di notizie false: a buon intenditor, poche parole.
Francesco Galgani,
27 aprile 2017
P.S.: Sullo stesso argomento, segnalo:
L'Italia vuole e incita la guerra con export armi e accordi Nato
L'ITALIA È PRIMA AL MONDO NELL'EXPORT DELLE ARMI
Le foto qui riportate sono un promemoria su cosa significa commerciare armi.
Roma, 27 aprile 2017 – Nel 2016 l’export delle armi in Italia è aumentato dell’85%, raggiungendo i 14,6 miliardi di euro. L’Italia esporta armi in 82 Paesi, e si conferma ai primi posti nella graduatoria mondiale per penetrazione del mercato. Nella classifica mondiale dell’export delle armi l’Italia è prima davanti al Regno Unito. Seguono Germania, Francia, Spagna e Arabia Saudita. Gli Usa si collocano soltanto al settimo posto. E il giro d’affari italiano non è da meno se si guarda all’importazione delle armi. (fonte)
L'ITALIA VUOLE E INCITA LA GUERRA CON EXPORT ARMI E ACCORDI NATO (maggiori informazioni)
FACCIAMO LA NOSTRA PARTE PER FERMARE QUESTA PAZZIA, GRAZIE!
SOPRATTUTTO, RICORDIAMOCENE QUANDO ANDIAMO A VOTARE!!!
Stiamo dando armi a paesi in guerra e le nostre banche fanno da intermediari (fonte)
«Tutti tremano davanti alla violenza; tutti hanno cara la vita. Se ci mettiamo al posto di un altro, non dovremmo uccidere, né indurre qualcuno a farlo.» (citazione del Budda Shakyamuni, tratta da "L'empatia è la chiave per i diritti umani")
L'Italia è al primo post nell'export di armi
fonte LINKIESTA
vedi anche: RETE ITALIANA PER IL DISARMO
Il nostro futuro
Non votare per simpatia,
per sentito dire
o partito-filia,
impara a carpire
quel che si nasconde
dietro le menzogne,
oltre le bugie
e le tristi vergogne
di chi s'inchina alle armi,
e agli sporchi soldi
che nascondono verità,
cruente e abominevoli,
che tv mai rivelerà.
(Francesco Galgani, 23 ottobre 2016, www.galgani.it)
Sarebbe opportuno tenere a mente gli ammonimenti di Gandhi, denominati "I sette peccati sociali", in particolare il primo: "politica senza principi, ricchezza senza lavoro, divertimento senza coscienza, conoscenza senza carattere, affari senza moralità, scienza senza umanità, preghiera senza devozione". (fonte NRU)
Vaccini: informazioni pro-scienza, pro-buon senso e pro-salute pubblica
Aggiornamento 2 maggio 2017 - Vaccini o tavole della legge? - L'articolo riporta il "decalogo sui vaccini" edito dalla SIMG, Società italiana di Medicina Generale, commentato dal professor Paolo Bellavite, ematologo e professore di Patologia generale. Può essere un interessante approfondimento e integrazione rispetto a quanto ho già riportato nel mio blog a proposito di vaccini.
L'industria dei vaccini ha assoluta immunità legale. In altre parole, spingono e scaricano tutti i rischi dei loro interventi tossici sugli individui, le famiglie, le mamme. Possono mettere quel che vogliono nei vaccini anche il Cesio-137 e causarti il cancro senza avere alcuna conseguenza. Possono mettere qualunque cosa e in certa misura lo fanno, mettono note neurotossine nei vaccini, è criminale ciò che fanno agli altri esseri umani.
(Mike Adams)
La citazione sopra riportata, estratta dall'articolo "La verità sui vaccini" riportato in calce (si tratta della trascrizione e traduzione di tre documentari sui vaccini trasmessi negli Stati Uniti), trova conferma nelle numerose informazioni sui vaccini già riportate in questo blog.
Faccio un breve riepilogo (non esaustivo) di quanto ho pubblicato...
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