Cari lettori, quanto segue è tratto da un'email improvvisata - che condivido pienamente - ricevuta stamani 9 giugno 2025 dal caro amico Giulio Ripa, con in calce un mio commento.
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Lo strumento del referendum è una forma di democrazia diretta cioè, i cittadini possono decidere loro sull'abrogazione delle leggi. Ma senza la partecipazione la democrazia è un guscio vuoto, l'alternativa è la dittatura dove comanda una sola persona.
Il mancato raggiungimento del quorum, che anche in questo caso non sarà raggiunto, dimostra che la forma democratica del nostro paese non funziona più ed i partiti tutti ne approfittano per fare i porci comodi loro, con quei pochi voti che riescono ad avere.
Il collasso economico è dietro l'angolo. Anche la guerra è vicina. Ma come possiamo trovare una soluzione a tutto questo, se i cittadini preferiscono di non votare distruggendo quel poco di democrazia che abbiamo (ancora per poco). Anche se si astiene il 70% degli aventi diritto al voto, questi non hanno nessun diritto di rappresentanza.
L'anarchia è la forma più elevata di partecipazione ma è anche la meno raggiungibile. Si può girare la frittata più volte ma come si può organizzare la massa degli astenuti se ognuno di loro (me compreso) non riesce a relazionarsi con tutto il resto?
Io ho la vaga sensazione che in Italia molti aspettano il Duce, dove delegare i problemi, senza avere più responsabilità politica.
Negli USA da decenni il 70% dei cittadini non vanno più a votare.
Siamo tutti desiderosi di avere in casa nostra una coppia tipo Trump-Musk che continuano a litigare fra loro con l'unico risultato di innescare una guerra civile negli USA? L'uomo politico più potente del mondo e l'uomo più ricco del mondo sono incompatibili fra loro, hanno interessi diversi. E' facile criticare, è difficile risolvere i problemi.
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Suggerisco di rileggere almeno due volte quello che ha scritto Giulio, è sintetico ma al contempo preciso nell'indicare i problemi.
Adesso un paio di miei commenti.
Il primo è che dubito che la maggioranza del popolo abbia la chiara consapevolezza che: «Il collasso economico è dietro l'angolo. Anche la guerra è vicina». Se non abbiamo capito questo, non stiamo capendo nulla di quello che succede nel mondo. Suggerisco ai lettori interessati un approfondimento su questo tema: "Michele Putrino: cosa ci porta alla terza guerra mondiale?" (7 giugno 2025, Casa del Sole TV)
Il mio secondo commento riguarda la frase: «Ma senza la partecipazione la democrazia è un guscio vuoto, l'alternativa è la dittatura dove comanda una sola persona». Temo che l'alternativa sia pure peggiore, nel senso che il problema non è solo chi comanda, ma anche e soprattutto con quali mezzi. Facciamo un esempio: Benjamin Netanyahu sta comandando (con l'aiuto dell'Italia) con le peggiori violenze e barbarie in stile nazista se non peggio, ammesso che un peggio possa esistere, eppure formalmente si trova a capo di una repubblica parlamentare. Quello che intendo sottolineare è che se non c'è partecipazione democratica, allora l'alternativa è la violenza, e di violenze anti-democratiche e anti-umane in Italia ne abbiamo già avute fin troppe, anche di recenti e recentissime.
Detto questo, stamani i canali di informazione alternativa a me più cari stavano gioendo del "successo dell'astensionismo" al referendum, mentre altri, più furbi, hanno comunque lasciato intendere che fosse meglio non andare a votare, sebbene non si siano espressi così direttamente. Questo dimostra che la loro funzione, più che essere quella di accrescere la consapevolezza e la responsabilità del cittadini, si limita a proporre una "chiave di lettura della realtà" con i buoni e i cattivi invertiti rispetto al main stream. Ma a cosa serve?
Qualunque interpretazione della realtà che si concretizzi nel "non partecipare" all'unico strumento di "democrazia diretta" che abbiamo, e che in quanto tale vale assai di più delle elezioni politiche ("democrazia rappresentativa" vs "democrazia diretta"), è funzionale solo al mantenimento dello status quo, ovvero all'immobilismo del non cambiare nulla affinché le cose peggiorino sempre più per tutti. Sul web anche l'astensionismo alle elezioni politiche è spesso elogiato come una virtù.
Le democrazie più "mature" (?) sono quelle dove la gente vota di meno. Detto diversamente, c'è una disillusione totale rispetto alla possibilità di influire positivamente sulla sorte personale e collettiva con mezzi legali e partecipativi. Ma senza mezzi legali e partecipativi, quel che rimane sono soltanto la violenza e la guerra.
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