TTS gratuito (Text-to-Speech) basato su Web Speech API

Translate this articleSpeak this article

Vedi anche: Nuove funzionalità di traduzione e sintesi vocale nel blog

Inserisci un testo nell'input sottostante e premi "Play" per ascoltarlo. Scegli la lingua e la voce usando il menù a tendina.

La qualità della voce può cambiare a seconda del browser e del sistema operativo che stai utilizzando.

1
1

Informativa sulla privacy

Il servizio TTS presente in questa pagina non comporta alcuno scambio di dati con il mio server: la conversione del testo in audio avviene interamente sul dispositivo dell’utente, sfruttando le funzionalità offerte dal browser utilizzato.

Tuttavia, alcuni browser – come Google Chrome e Microsoft Edge su sistemi Linux – effettuano la sintesi vocale inviando il testo ai rispettivi server (Google e Microsoft). In questi casi, eventuali implicazioni relative alla privacy dipendono esclusivamente dal comportamento del browser e dai fornitori dei relativi servizi, e non da questa pagina web. È bene sottolineare che altri browser, o gli stessi browser su sistemi operativi diversi, possono invece eseguire la sintesi vocale in modo completamente offline.

Non raccolgo né elaboro alcun dato relativo agli utenti o all’utilizzo del servizio TTS offerto su questo blog.

 

Nuove funzionalità di traduzione e sintesi vocale nel blog

Translate this articleSpeak this article

Cara lettrice, caro lettore,

ho recentemente aggiunto due nuovi pulsanti per migliorare l'esperienza di lettura nel blog. Sotto il titolo di ogni articolo, troverai un tasto per tradurre automaticamente il contenuto e uno per ascoltarlo tramite sintesi vocale.

Tuttavia, è importante che tu sappia che il supporto alla lettura automatica può variare a seconda del browser e del dispositivo che stai utilizzando. Su alcuni browser, specialmente su piattaforme desktop, l'ascolto funziona senza problemi e in modo immediato. Tuttavia, su altri browser, specialmente su dispositivi mobili, l’esperienza di ascolto potrebbe essere meno stabile, potrebbe non attivarsi o funzionare in modo intermittente.

Ho temporaneamente disabilitato il supporto alla lettura su Firefox per Linux e su Firefox per macOS (ma non su Windows, dove funziona bene) e su Safari su macOS (che dà problemi anche con la traduzione). Il motivo è che in questi casi specifici la lettura è robotica e disturbante. In tutti gli altri casi la qualità della voce è invece accettabile.

Il motivo di queste differenze nel supporto alla lettura è che sfrutto direttamente la capacità dei browser moderni di leggere il testo, senza fare affidamento su (costose) piattaforme esterne. Per questo il risultato dipende dal supporto dei singoli browser e dispositivi.

(17 giugno 2025)

[E-book] Fantasmi, Sirene e Intelligenza Artificiale

Translate this articleSpeak this article

Fantasmi, Sirene e Intelligenza Artificiale (Francesco Galgani, Giulio Ripa, giugno 2025)

L’IA non si crea da sola. I ricchi più ricchi del mondo, che attualmente costituiscono la plutocrazia statunitense in cui l'interesse particolare di alcuni prevale su ogni esigenza collettiva, vogliono che noi la utilizziamo il più possibile. Costoro, però, non sono nostri amici, il loro ego è troppo inebriato dal potere per considerare il mondo dal punto di vista dei più poveri, degli ultimi, dei bisognosi. Ciò nonostante, la voce del popolo è uguale alla voce della plutocrazia, sposandone le stesse scelte tecnologiche fino al punto di difenderle, di reclamarle, di pretenderle. 

L’aspetto prometeico, ovvero l'uso della tecnologia per superare i propri limiti naturali, prevale spesso su quello spirituale e relazionale. Raramente, però, gli eventi appaiono subito chiaramente per quello che sono, e questo vale ancora di più per la violenta introduzione dell’IA in ogni dove, presentata come un gentile aiuto o, peggio, come un’ineluttabile necessità. L’IA non è e non sarà mai nostra amica.

Dove stiamo andando? Giulio Ripa e Francesco Galgani, da lunga data coautori di saggi e riflessioni sulla seduzione e persuasione della tecnologia su noi persone comuni, rifiutano l’illusione che un qualsiasi mezzo tecnologico possa essere neutrale. Ne evidenziano invece l’influenza sulla psiche, sui comportamenti, sulla società e, in definitiva, su ciò che noi siamo e sulla loro obbligatorietà. Ripa e Galgani fanno una scelta radicale: non chiedono aiuto a mamma-IA per pensare e per scrivere in loro vece, preferendo rimanere umani.

Questo e-book gratuito è un viaggio per non diventare folli ascoltando il canto melodioso e sensuale delle Sirene dell’IA, ben più mostruose e terribili di quelle affrontate da Ulisse. In quest’epoca di caos, guerre e devastazione personale e sociale, il mondo crede che l’IA sia il nuovo Dio. Ma noi possiamo scegliere di credere nella nostra Coscienza, piuttosto che scemare a fantasmi senza senso in un mondo dove l’umano non è più umano e dove la creatività divina è sostituita da un algoritmo.

Questo e-book segue l’intervista “Un'alternativa all'IA (che non è nostra amica), con Francesco Galgani”, pubblicato sul canale Youtube di “Spunti di Riflessione”. Maggiori informazioni su Galgani e su Ripa si trovano nelle note finale dell’e-book.

Per garantire un'esperienza di lettura accessibile e inclusiva, l'e-book è disponibile nei seguenti formati:

1. PDF navigabile: Perfetto per la lettura su computer e tablet, include collegamenti interni e risorse esterne per approfondire i temi trattati. E’ stampabile in formato A4.

2. EPUB: Ideale per dispositivi mobili e lettori di e-book recenti, compatibili con lo standard EPUB 3.2. E' un formato flessibile che si adatta alle esigenze del lettore, consentendo di regolare dimensione del testo, della finestra e stile di lettura.

Disponibile anche su Google Books, Google Play e Archive.org.

(12 giugno 2025)

Libertà è partecipazione

Translate this articleSpeak this article

Cari lettori, quanto segue è tratto da un'email improvvisata - che condivido pienamente - ricevuta stamani 9 giugno 2025 dal caro amico Giulio Ripa, con in calce un mio commento. 

[...]

Lo strumento del referendum è una forma di democrazia diretta cioè, i cittadini possono decidere loro sull'abrogazione delle leggi. Ma senza la partecipazione la democrazia è un guscio vuoto, l'alternativa è la dittatura dove comanda una sola persona.

Il mancato raggiungimento del quorum, che anche in questo caso non sarà raggiunto, dimostra che la forma democratica  del nostro paese non funziona più ed i partiti tutti ne approfittano per fare i porci comodi loro, con quei pochi voti che riescono ad avere.

Il collasso economico è dietro l'angolo. Anche la guerra è vicina. Ma come possiamo trovare una soluzione a tutto questo, se i cittadini preferiscono di non votare distruggendo quel poco di democrazia che abbiamo (ancora per poco). Anche se si astiene il 70% degli aventi diritto al voto, questi non hanno nessun diritto di rappresentanza.

L'anarchia è la forma più elevata di partecipazione ma è anche la meno raggiungibile. Si può girare la frittata più volte ma come si può organizzare la massa degli astenuti se ognuno di loro (me compreso) non riesce a relazionarsi con tutto il resto?

Io ho la vaga sensazione che in Italia molti aspettano il Duce, dove delegare i problemi, senza avere più responsabilità politica.

Negli USA da decenni il 70%  dei cittadini non vanno più a votare.

Siamo tutti desiderosi di avere in casa nostra una coppia tipo Trump-Musk che continuano a litigare fra loro con l'unico risultato di innescare una guerra civile negli USA? L'uomo politico più potente del mondo e l'uomo più ricco del mondo sono incompatibili fra loro, hanno interessi diversi. E' facile criticare, è difficile risolvere i problemi.

[...]

Suggerisco di rileggere almeno due volte quello che ha scritto Giulio, è sintetico ma al contempo preciso nell'indicare i problemi.

Adesso un paio di miei commenti.

Il primo è che dubito che la maggioranza del popolo abbia la chiara consapevolezza che: «Il collasso economico è dietro l'angolo. Anche la guerra è vicina». Se non abbiamo capito questo, non stiamo capendo nulla di quello che succede nel mondo. Suggerisco ai lettori interessati un approfondimento su questo tema: "Michele Putrino: cosa ci porta alla terza guerra mondiale?" (7 giugno 2025, Casa del Sole TV)

Il mio secondo commento riguarda la frase: «Ma senza la partecipazione la democrazia è un guscio vuoto, l'alternativa è la dittatura dove comanda una sola persona». Temo che l'alternativa sia pure peggiore, nel senso che il problema non è solo chi comanda, ma anche e soprattutto con quali mezzi. Facciamo un esempio: Benjamin Netanyahu sta comandando (con l'aiuto dell'Italia) con le peggiori violenze e barbarie in stile nazista se non peggio, ammesso che un peggio possa esistere, eppure formalmente si trova a capo di una repubblica parlamentare. Quello che intendo sottolineare è che se non c'è partecipazione democratica, allora l'alternativa è la violenza, e di violenze anti-democratiche e anti-umane in Italia ne abbiamo già avute fin troppe, anche di recenti e recentissime.

Detto questo, stamani i canali di informazione alternativa a me più cari stavano gioendo del "successo dell'astensionismo" al referendum, mentre altri, più furbi, hanno comunque lasciato intendere che fosse meglio non andare a votare, sebbene non si siano espressi così direttamente. Questo dimostra che la loro funzione, più che essere quella di accrescere la consapevolezza e la responsabilità del cittadini, si limita a proporre una "chiave di lettura della realtà" con i buoni e i cattivi invertiti rispetto al main stream. Ma a cosa serve?

Qualunque interpretazione della realtà che si concretizzi nel "non partecipare" all'unico strumento di "democrazia diretta" che abbiamo, e che in quanto tale vale assai di più delle elezioni politiche ("democrazia rappresentativa" vs "democrazia diretta"), è funzionale solo al mantenimento dello status quo, ovvero all'immobilismo del non cambiare nulla affinché le cose peggiorino sempre più per tutti. Sul web anche l'astensionismo alle elezioni politiche è spesso elogiato come una virtù. 

Le democrazie più "mature" (?) sono quelle dove la gente vota di meno. Detto diversamente, c'è una disillusione totale rispetto alla possibilità di influire positivamente sulla sorte personale e collettiva con mezzi legali e partecipativi. Ma senza mezzi legali e partecipativi, quel che rimane sono soltanto la violenza e la guerra.

Morte della democrazia (Francesco Galgani's art, 9 giugno 2025)
(vai alla mia galleria)

Pages

Subscribe to Informatica Libera - Francesco Galgani's Blog RSS