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NSA contro gli estremisti di Linux

AVVERTENZA: se leggi LINUXJOURNAL, o cerchi informazioni sulla PRIVACY, o se LEGGI IL BLOG DI FRANCESCO GALGANI, sei un "estremista" da sorvegliare e sarai sorvegliato. Non è una minaccia, è una informazione certa...

«Solo se non saremo implacabilmente seguiti dalla registrazione di ogni traccia che lasciamo, la costruzione dell'identità di ciascuno potrà essere libera, e potrà nascere la libertà di donne e uomini»
Stefano Rodotà

«Chi non prova a impegnarsi seriamente per un mondo migliore, mettendo in pratica ciò che crede giusto, non è un cittadino, è un suddito... e i sudditi rinunciano volentieri ai propri diritti e alle proprie libertà»
Francesco Galgani

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NSA contro gli estremisti di Linux

L'idea di base è semplice e agghiacciante: se t'interessa la privacy è perché hai qualcosa di illecito da nascondere (?!!). Ed ecco perché la NSA mette sotto controllo tutti quelli che tengono a un semplice diritto, e ancora di più coloro che hanno le abilità tecniche per farlo rispettare. Per la Electronic Frontier Foundation la risposta è semplice: la privacy è un diritto fondamentale, non un ragionevole sospetto.

Quanto segue è tratto da: http://www.zeusnews.it/n.php?c=21435 (4 luglio 2014)
Per ulteriori informazioni: LinuxJournal, Punto Informaticotomshw.it e alte fonti indicate nell'articolo
Si veda anche: "Rifugiati dentro TOR? E' possibile sfuggire allo spionaggio globale?"

Come finire nel mirino dell'NSA senza passare dal Via

Promemoria per tutti quelli che dicono che lo scandalo della sorveglianza da parte dei servizi di sicurezza statunitensi non li riguarda, perché tanto non fanno nulla che possa interessare i sorveglianti governativi: basta visitare il sito LinuxJournal.com per finire nella grande rete a strascico delle intercettazioni NSA, perché LinuxJournal.com è considerato dall'NSA come un "forum di estremisti". Non ridete.

Sembra una notizia degna dei siti sparabufale satiriche come The Onion, ma la fonte è delle più serie: il servizio pubblico radiotelevisivo tedesco ARD, insieme con noti ricercatori di sicurezza.

I dettagli sono in questo articolo in inglese e qui in tedesco.

Secondo il programma Panorama di ARD, è stato trafugato e reso pubblico del codice sorgente appartenente al sistema XKeyscore dell'NSA. Questo è uno spezzone che sembra puntare a uno specifico articolo di LinuxJournal dedicato al sistema operativo TAILS:

// START_DEFINITION
/*These variables define terms and websites relating to the TAILs (The Amnesic Incognito Live System) software program, a comsec mechanism advocated by extremists on extremist forums. */
$TAILS_terms=word('tails' or 'Amnesiac Incognito Live System') and word('linux' or ' USB ' or ' CD ' or 'secure desktop' or ' IRC ' or 'truecrypt' or ' tor '); $TAILS_websites=('tails.boum.org/') or ('linuxjournal.com/content/linux*');
// END_DEFINITION

Finisce schedato anche chi cerca informazioni su Tor, il sistema che consente di anonimizzare la propria navigazione, o altri software e siti per la gestione della privacy o per la crittografia (HotSpotShield, FreeNet, Centurian, FreeProxies.org, MegaProxy, privacy.li, MixMinion).

Per chi usa Tor la cosa è particolarmente ironica, considerato che Tor è stato sviluppato in parte dal governo statunitense proprio per aiutare i dissidenti democratici nei paesi totalitari.

Un altro aspetto interessante di questa nuova rivelazione sulla sorveglianza globale via Internet è che la fonte in questo caso non è Edward Snowden. Ci sarebbe, insomma, qualche altro addetto ai lavori che ha deciso che così non si può andare avanti e che la sorveglianza è diventata delirio di potere.

Fonti aggiuntive: Ars Technica, Schneier.com.

Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.


AGGIORNAMENTO - Datagate, spioni a strascico e doppiogiochisti (9 luglio 2014)
Fonte: Punto Informatico, licenza Creative Commons

Le rivelazioni di giornata descrivono un'operazione di spionaggio ben poco discreta e focalizzata, mentre in Germania le autorità arrestano spie colte a fare il doppio gioco per il vil denaro

Roma - Dopo la messa all'indice dei pericolosi estremisti che si interessano di Linux e di altre tecnologie "proibite", le nuove rivelazioni sullo scandalo del Datagate evidenziano il fatto che in realtà, lo spionaggio globale della NSA è tutto fuorché concentrato su pochi obiettivi ben definiti.

Il dato, emerso dai documenti forniti da Edward Snowden al Washington Post, sembra contraddire in maniera palese quanto affermato ufficialmente dall'intelligence sull'impossibilità, per Snowden, di accedere a documenti e dati riguardanti i cittadini americani messi sotto controllo dalla dragnet della NSA.

In un vasto archivio temporaneo di conversazioni catturate dagli spioni a stelle e strisce, dicono i nuovi file, 9 account su 10 corrispondono a persone (americane e non solo) estranee ai soggetti nei confronti dei quali l'intelligence aveva interesse ad agire. Si parla in particolare di 65mila identità statunitensi "mascherate" e non identificabili, più circa 900 indirizzi email leggibili in chiaro e appartenenti sempre a netizen americani; a peggiorare ulteriormente il leak ci pensa poi la natura delle informazioni carpite, costituite da conversazioni private su rapporti extra-coniugali, immagini di natura sessuale, problemi mentali, conversazioni politiche o religiose e chi più ne ha più metta.

A onor del vero le comunicazioni intercettate dalla NSA avrebbero portato all'arresto degli attentatori Muhammad Tahir Shahza (Pakistan 2011) e Umar Patek (Bali 2002), sostiene il Washington Post, anche se per arrestare due sospetti l'intelligence statunitense ha dovuto intercettare fotografie di donne vestite di sola biancheria intima catturate da una fotocamera.

Il lavoro sporco dell'intelligence porta naturalmente alla comparsa di soggetti interessati a fare il doppio gioco per proprio tornaconto personale, e uno di questi doppiogiochisti è stato ora individuato in Germania dall'agenzia BND: l'ignoto agente era alle dipendenze delle autorità tedesche ma si era offerto di vendere informazioni su una indagine parlamentare in merito al Datagate - e alle intercettazioni illegali della NSA a danno della Germania e della Cancelliera Angela Merkel - per 34.100 dollari.

Alfonso Maruccia

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