You are here

Semplice dimostrazione che DeepSeek è un clone di ChatGPT?

A gennaio 2025, DeepSeek, una startup cinese specializzata in intelligenza artificiale, è stata al centro di una controversia internazionale. OpenAI e Microsoft hanno avviato indagini per verificare se DeepSeek abbia utilizzato in modo improprio i dati di ChatGPT attraverso l'API di OpenAI, violando i termini di servizio. Si sospetta che DeepSeek abbia impiegato una tecnica chiamata "distillazione", con la quale un modello più piccolo apprende da uno più grande già addestrato. Sebbene DeepSeek affermi di aver utilizzato modelli open-source di Meta e Alibaba, non ha fornito dettagli completi sui dati di addestramento impiegati.

A suo tempo, non ho scritto nulla in questo blog, perché ho trovato questa discussione alquanto sterile. OpenAI ha copiato "il mondo intero" senza riconoscere nulla a nessuno, non ha reso pubblici i dati di addestramento, ha violato impunemente qualsiasi legge sul copyright e sulla privacy, e per di più richiede abbonamenti che vanno da 25 euro mensili per un uso comunque molto limitato, fino a circa 250 euro mensili per un uso completo.

Se DeepSeek ha fatto una memorabile e sonora pernacchia a OpenAI, così come Totò la fece a un tenente tedesco nel film "I due marescialli", ben venga!

Comunque, DeepSeek ha copiato o no ChatGPT? Direi proprio di sì... guardate qui, è uno screenshot fatto con il mio computer. La risposta alla mia domanda tradisce la reale provenienza di DeepSeek, che afferma di essere un prodotto di OpenAI:

DeekSeek OpenAI

(18 aprile 2025)

Classificazione: