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Salute e Alimentazione

Scienza e vaccinazioni: aspetti critici e problemi aperti

I vaccini sono sicurissimi e necessari: ecco la bugia che viene ripetuta fino alla nausea. Ne ho già parlato abbondantemente in questo blog, citando innanzitutto la lettera aperta al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità inviata da 153 medici italiani (secondo cui i bambini non vaccinati sono quelli più sani).

La scienza vive e prospera nel confronto aperto e libero, nel dibattito sano privo di preconcetti e strumentalizzazioni (economiche e politiche). Dal confronto libero la scienza esce vittoriosa.  Perché allora questo non avviene anche per i vaccini?!

Vorrei segnalare ai miei lettori un documento aggiornato al 15/5/2017, molto critico sulle vaccinazioni e supportato da studi scientifici, di Paolo Bellavite, Professore Associato di Patologia Generale (Università degli Studi di Verona).

Scienza e vaccinazioni: aspetti critici e problemi aperti [PDF] (fonte)

Presentazione (tratta dal PDF sopra linkato)

«Questo lavoro tratta di alcuni temi della discussione apertasi tra medici e nella società sulle vaccinazioni. Esso è concepito come uno strumento di documentazione e di riflessione per gli Ordini Provinciali dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri e per i Responsabili della Sanità pubblica Inoltre, un’analisi critica dei problemi aperti può servire a inquadrare nel modo più corretto le politiche vaccinali correnti e, si spera, evitare forzature, obblighi e sanzioni che a giudizio di chi scrive sarebbero non solo ingiuste ma anche inutili o persino controproducenti.

Questa non va considerata una rassegna completa sulle vaccinazioni, ma un lavoro finalizzato a illustrare quanto sia complesso il problema e pertanto come siano plausibili alcune preoccupazioni da parte dei medici. Pur non essendo un lavoro completo, chi scrive si è deciso a renderlo pubblico dopo la radiazione di un medico dall’Ordine dei Medici Ch. O. di Treviso. Tale radiazione, le cui motivazioni al momento non sono note, è stata messa in relazione al fatto che il medico avrebbe espresso delle valutazioni critiche sulle vaccinazioni di massa indiscriminate, proponendo la personalizzazione della scelta vaccinale. Se così fosse, la memoria che qui si presenta offrirebbe una serie di solidi argomenti di natura tecnico-scientifica contro tale decisione dell’Ordine (senza entrare nelle questioni giuridiche che pure hanno una loro forza). Per le stesse ragioni, il lavoro potrebbe essere utile, assieme ad altri, per le valutazioni in eventuali futuri casi in discussione presso altri Ordini provinciali.

Poiché oggi in Italia si sta discutendo della possibilità di introdurre nuovi obblighi vaccinali, questo lavoro potrebbe contribuire ad una maggiore riflessione tecnica su un tema che è solo apparentemente semplice ma nasconde potenziali pericoli per la salute individuale e pubblica. Si sente dire continuamente “i vaccini sono utili e necessari”, affermazione condivisibile ovviamente in senso generale, ma che dovrebbe essere accompagnata da maggiori approfondimenti. Infatti TUTTI i farmaci sono “utili e necessari”, ma non sempre e non a tutti fanno bene, non tutti si giovano delle stesse dosi. Un atteggiamento di maggiore prudenza con analisi tecnica dei vari problemi posti dai diversi vaccini, al posto di quella che appare come una “fretta” di decretare o legiferare pur in assenza di alcun pericolo o emergenza, sarebbe oltremodo auspicabile.

Questo lavoro è “work in progress” ed è suscettibile di correzioni e miglioramenti. Eventuali osservazioni anche critiche, di natura esclusivamente tecnica, possibilmente brevi e corredate di bibliografia, vanno inviate per posta elettronica all’autore, il quale ringrazia anticipatamente e si riserva di tenerne conto in successive edizioni.

A scanso di equivoci, va ribadito che questo testo non può essere utilizzato per consigli sulle scelte vaccinali, che restano di competenza del cittadino e del suo medico di fiducia.»

Vaccini: informazioni pro-scienza, pro-buon senso e pro-salute pubblica

Aggiornamento 2 maggio 2017 - Vaccini o tavole della legge? - L'articolo riporta il "decalogo sui vaccini" edito dalla SIMG, Società italiana di Medicina Generale, commentato dal professor Paolo Bellavite, ematologo e professore di Patologia generale. Può essere un interessante approfondimento e integrazione rispetto a quanto ho già riportato nel mio blog a proposito di vaccini.


L'industria dei vaccini ha assoluta immunità legale. In altre parole, spingono e scaricano tutti i rischi dei loro interventi tossici sugli individui, le famiglie, le mamme. Possono mettere quel che vogliono nei vaccini anche il Cesio-137 e causarti il cancro senza avere alcuna conseguenza. Possono mettere qualunque cosa e in certa misura lo fanno, mettono note neurotossine nei vaccini, è criminale ciò che fanno agli altri esseri umani
(Mike Adams)

La citazione sopra riportata, estratta dall'articolo "La verità sui vaccini" riportato in calce (si tratta della trascrizione e traduzione di tre documentari sui vaccini trasmessi negli Stati Uniti), trova conferma nelle numerose informazioni sui vaccini già riportate in questo blog.

Faccio un breve riepilogo (non esaustivo) di quanto ho pubblicato...

Medico radiato?! Secondo 153 medici italiani i bambini non vaccinati sono quelli più sani (lettera aperta al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità)

Aggiornamento 7 giugno 2017: Vaccino e grave patologia: riconosciuto nesso e indennizzo - Una recentissima sentenza della Corte d’Appello di Milano conferma in via definitiva il nesso di causalità tra vaccini e una grave patologia di una neonata

Aggiornamento 9 giugno 2017: Vaccini, 130 famiglie altoatesine chiedono 'asilo' in Austria. - "Non avveleneremo i nostri bambini. Asilo non lo chiede solo chi scappa da una guerra, ma anche chi si vede privato dei diritti umani"

Si veda anche: "Medico radiato?! Comunicato stampa della difesa"


Oggi (22 aprile 2017) sta circolando la notizia che un medico è stato radiato per la sua posizione anti-vaccini. Questo è falso, assolutamente falso, perché tale medico (il dott. Roberto Gava) non è "contro i vaccini" ed è stato radiato esclusivamente per le sue manifestazioni lecite di pensiero e di scienza. Il fatto in sé è gravissimo e al di fuori del Diritto, ma la cosa più vergognosa è la pletora di sottomessi (giornalisti, presunti esperti, politici, ecc.) che per quattro denari si rendono complici di un sistema asservito alle multinazionali farmaceutiche.
In questa pagina troverete l'informazione che non sta passando dai mass-media, e in particolare una lettera educata e sensata, firmata da 153 medici e indirizzata al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, di cui il primo firmatario è proprio il medico che è stato radiato.

Vorrei prima iniziare con un breve riepilogo della situazione...

  1. Non bastava inventare malattie: «Disease mongering: inventare malattie per vendere medicine». Le case farmaceutiche oggi promuovono non solo i propri farmaci, ma anche i disturbi necessari a creare il mercato per i propri prodotti.
     
  2. Non sono bastati gli allarmanti commenti di alcuni esponenti di spicco della scienza medica sull’inaffidabilità e pericolosità di molti farmaci in circolazione: «La grande industria farmaceutica sta uccidendo decine di migliaia di persone nel mondo. La parola di alcuni importanti medici». Purtroppo la grande industria farmaceutica, ovviamente guidata dal profitto e non dal bene pubblico, riesce a comprarsi la complicità dei media, delle autorità pubbliche e talvolta della stessa scienza medica, per commercializzare farmaci e procedure che portano essenzialmente danno ai pazienti. Il risultato sono decine o centinaia di migliaia, se non perfino milioni, di morti, sofferenze e casi di invalidità in tutto il mondo.
     
  3. Non sono state sufficienti le denunce, ovviamente ben documentate e motivate, del documentario Vaxxed (censurato in Italia, ma trovabile in Rete) a proposito dei danni neurologici gravi prodotti da un vaccino usato in tutto il mondo e a proposito della frode scientifica commessa al riguardo. Ne parlo in: «La dittatura dei vaccini e le false epidemie di meningite e morbillo». Tale documentario non è contro i vaccini, ma contro un sistema criminale che lucra sui vaccini a danno dei bambini, oscurando le prove dei danni arrecati e lasciando le famiglie abbandonate a se stesse. Il documentario (qui una recensione) indaga il legame tra il vaccino trivalente MMR e l'autismo.
     
  4. Non è bastato nemmeno un servizio di Report di pochi giorni fa, che ha messo in luce gravi lacune nel considerare gli effetti avversi prodotti dai vaccini: «Ancora sulla frode dei vaccini... un servizio di Report». Il servizio, a cui è seguito un putiferio mediatico, politico, sociale e sanitario, non ha avuto intento antivaccinale, ma ha puntato il dito sul funzionamento della farmaco-vigilanza nel nostro paese nell’ambito del vaccino anti-HPV. Per legge entro 36 ore da un qualsiasi eventuale reazione avversa il medico è tenuto a segnalare agli organi competenti il caso. Questo in Italia non succede perché moltissimi medici - nonostante il Giuramento di Ippocrate - si rifiutano di segnalare per vari motivi (ignoranza, paura, ecc.).

No, infatti, tutto questo non poteva bastare. Ecco cosa c'è scritto in questo momento (22 aprile 2017, ore 10) su Televideo Rai:

«Radiato dall'Ordine di Treviso un medico conosciuto per le sue posizioni contro i vaccini. E' la prima volta che accade.
Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Ricciardi, su Twitter, esprime soddisfazione: "Grazie per aver radiato il primo medico per il suo comportamento non etico e antiscientifico". Duro il commento dei legali del medico: "Come Galileo è stato condannato per le sue idee". Il presidente dell'Ordine, Guarini: "Ha violato il codice deontologico". Il medico, 59 anni, è un cardiologo, specializzato in farmacologia e tossicologia, studioso della medicina non convenzionale.»

E ancora:
«Il Consiglio di Stato ritiene legittimo l'obbligo di vaccinazione introdotto dal Comune di Trieste per l'accesso agli asilo nido e alla scuola materna.
E' stata infatti respinta la richiesta di sospensiva avanzata da alcuni genitori contro la sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia, che aveva confermato la validità della delibera del Comune. Rigettata la domanda cautelare dei ricorrenti evidenziando come l'obbligo di vaccinazione non si ponga in conflitto con i principi di precauzione e proporzionalità.»

Ed è qui che le case farmaceutiche volevano arrivare: piegare tutti alla loro volontà. Comunque, come al solito, l'informazione che passa è spesso disinformazione, e quando si prova a fare un minimo di informazione, si viene tacciati di fare disinformazione. Quando si fa un ragionamento basato sull'evidenza e sui dati si viene accusati di atteggiamento non etico e antiscientifico, quando ci si prostra al potere economico e politico si viene lodati per la scientificità. Il medico in questione si chiama Roberto Gava e non è contro i vaccini. Il dottor Gava "è stato condannato soltanto per le sue idee, idee ben fondate sull'esigenza di personalizzazione di ogni vaccinazione per prevenire i gravi pericoli e i vari danni da vaccino ai singoli pazienti, contro la vaccinazione indiscriminata di massa" (fonte Huffington Post)

I vaccini possono provocare gravi danni e, come è scritto nella lettera sotto riportata, firmata da 153 medici, «dopo un'osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani».

La lettera è qui di seguito riportata, risale al 2015 (fonte) e riporta come primo firmatario proprio il dott. Roberto Gava, che dopo poco più di un anno da tale lettera è stato radiato per le idee espresse. E' evidente che la risposta del Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità non è stata quella di entrare nel merito del dibattito, ma di radiare...

 

Vaccinazioni Pediatriche: Lettera aperta al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità

Ancora sulla frode dei vaccini... un servizio di Report

Quanto sto per scrivere non sostituisce l'opinione del proprio medico curante né è un'indicazione sull'opportunità o meno di vaccinare se stessi o i propri figli.

Torno a parlare dei vaccini, a cui avevo già dedicato l'articolo: «La dittatura dei vaccini e le false epidemie di meningite e morbillo», nel quale faccio riferimento al documentario Vaxxed, censurato in Italia. Indubbiamente i vaccini, a livello di grandi numeri, sono serviti per ridurre moltissimo o far sparire malattie gravi, dall'altra però, dal punto di vista degli individui e delle famiglie, possono essere molto pericolosi. In particolare, l'industria farmaceutica, che ha a cuore il profitto economico, vorrebbe vaccinare tutti contro tutto... manca un equilibrio, soprattutto sembra mancare la libertà di poter dire di "no", di poter contestare "la dittatura dei vaccini", dicendo in maniera chiara che i vaccini sono farmaci e che, in quanto tali, non sono sicuri, ma possono provocare reazioni avverse anche molto gravi. Sembra mancare la libertà di parola anche quando questa è basata su ricerche accurate, oppure quando l'intento è proprio quello di denunciare la mancanza di adeguate ricerche scientifiche indipendenti (come nel caso dei vaccini, che tra l'altro non sono sottoposti alle stesse regole degli altri farmaci). A tal proposito, rimando al mio precedente articolo per approfondimenti.

Due giorni fa, Report (Rai 3) ha trasmesso un servizio intitolato "Reazioni avverse", dedicato ai vaccini per il papilloma virus (HPV), nel quale documenta che ricercatori indipendenti danesi della rete “Cochrane Collaboration” hanno presentato un reclamo ufficiale a Strasburgo. L’accusa è contro l’Agenzia Europea del Farmaco: avrebbe sottovalutato le reazioni avverse e ci sarebbero anche dei conflitti d’interesse che non sono stati dichiarati.

A proposito della libertà di parola e di diffondere informazioni (tra l'altro verificabili), ecco ieri cosa è comparso in un articolo su Repubblica: «Proteste dopo la puntata di ieri sera su Rai3, dedicata al vaccino contro il Papilloma virus. Il ministro della Salute: "Grave atto di disinformazione". Burioni: "Atto grave e intollerabile". Il conduttore Ranucci: "Mai messa in dubbio utilità". La Rai: "Azienda da sempre a supporto delle campagne vaccinali". Grillo: attacco alla libera informazione».

Poiché i miei lettori sono persone intelligenti e capaci di farsi opinioni proprie, propongo qui di seguito il servizio di Report in questione.

DOWNLOAD MP4

Francesco Galgani,
19 aprile 2017

La dittatura dei vaccini e le false epidemie di meningite e morbillo

Quanto sto per scrivere non sostituisce l'opinione del proprio medico curante né è un'indicazione sull'opportunità o meno di vaccinare se stessi o i propri figli. Per chi vuole approfondire, provvedo a corredare il testo di molti link.

Documentario Vaxxed censuratoAggiornamento 19 aprile 2017: sullo stesso argomento, segnalo "Ancora sulla frode dei vaccini... un servizio di Report".

Vorrei invitare i miei lettori a guardarsi il documentario (censurato in Italia) "Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe", a guardarselo bene e a farsi un'opinione propria dopo averlo visto. Anche se non è in vendita in Italia, e anche se la sua proiezione è stata censurata in più occasioni, comunque in Rete si riesce a trovarlo (ad es., in forma integrale in calce a questa pagina). Non è un documentario contro i vaccini, è piuttosto un documentario-denuncia contro una frode scientifica criminale che ha rovinato, e continua a rovinare, tantissime famiglie.

La scienza non è elargitrice di verità, ma soltanto di ipotesi da verificare ed eventualmente confutare... ma quando lo spirito scientifico è contaminato da interessi economici di una o più corporation (multinazionali), possono accadere cose mostruose. Alcuni scienziati, o presunti tali, possono persino trovarsi nella condizione di "lottare" contro i dati che essi stessi scoprono pur di difendere gli interessi di qualcuno a danno della collettività (chi vedrà con cura il documentario, capirà a cosa mi riferisco).

Perché il film Vaxxed è così importante e assolutamente da vedere? Una risposta si trova nell'articolo "VAXXED: ecco perché è stato censurato il film che terrorizza Big Pharma".

Vaccinazioni obbligatorieMolti parlano senza essere informati, compresi coloro che hanno censurato Vaxxed (hanno dichiarato essi stessi di non averlo visto). Altri sono bene informati, ma nel loro parlare celano interessi professionali e soprattutto economici nel convincere a vaccinare milioni di persone. I mass media fanno la loro parte nel diffondere una visione distorta della realtà, comprese false epidemie programmate di morbillo, di meningite o altro, i medici vengono posti sotto ricatto dalla minaccia di radiazione se sconsigliano di abusare dei vaccini (e in alcuni casi, come in Toscana, ricevono premi economici in base a quanti vaccini riescono a somministrare), i genitori vengono obbligati a somministrare vaccini pericolosi e non testati scientificamente (altrimenti non possono nemmeno mandare i figli alla scuola materna)... e nel frattempo l'autismo conseguente al vaccino trivalente MMR è diventato un'epidemia, con una curva di crescita esponenziale, e le famiglie vengono lasciate da sole, abbandonate a se stesse (per tutti i dettagli statistici sul nesso causa-effetto tra vaccino trivalente e autismo, sui dati analizzati e sulla mancanza di un testing scientifico dei vaccini, rimando al documentario).

Qui sotto riporto l'audio di un'intervista alla pediatra Patrizia Franco dell'ASL di Roma, che parla della "dittatura dei vaccini" e del fatto che "chi sostiene che i vaccini sono sicuri dichiara il falso", chiarendo l'importanza di salvaguardare la libertà di cura e la libertà di espressione che sono alla base di qualsiasi discussione su problemi sanitari. (fonte).

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Francesco Galgani,
15 aprile 2017

Mangiare di meno, con sobrietà, fa bene (ma a certe condizioni) - Studio scientifico

Restrizione calorica - Mangiar poco - Mangiar di menoCosa significa "mangiare di meno"?
"Mangiare di meno" non vuol dire né digiunare né mangiare così poco da mettere a rischio la propria salute o da non avere più energia per le proprie attività. In questo articolo "mangiar di meno" o "mangiar poco" fa riferimento ad una "restrizione calorica senza malnutrizione". Più precisamente, la rivista scientifica Cell ha pubblicato a marzo 2015 un approfondimento su questo tema (Promoting Health and Longevity through Diet: From Model Organisms to Humans), con indicazioni chiare: quando si parla di restrizione calorica si intende la riduzione delle proteine, la progressiva sostituzione delle proteine di origine animale con quelle di origine vegetale e l’assunzione di cibo soprattutto nelle prime ore della giornata riducendone progressivamente le quantità andando verso sera.

Mangiar di meno migliora l'umore, la qualità della vita, del sonno e della sessualità (in adulti sani non obesi)

La fonte dello studio scientifico che qui di seguito sarà preso in esame è: Effect of Calorie Restriction on Mood, Quality of Life, Sleep, and Sexual Function in Healthy Nonobese Adults (pubblicato nel giugno 2016 sulla rivista scientifica Jama Internal Medicine)

Come è stato condotto lo studio
Un gruppo di ricercatori statunitensi ha arruolato in tre centri universitari (Durham, Boston e Saint Louis) 220 uomini e donne con indice di massa corporea compreso tra 22 e 28: dunque alcuni normopeso e altri sovrappeso. Età media: 38 anni. Gli studiosi hanno suddiviso le persone in due gruppi: uno che per due anni ha seguito una dieta con un taglio delle calorie pari al 25 per cento, l’altro che non ha mutato di una virgola la sua dieta (gruppo di controllo). Le risposte a tre questionari - all’inizio dello studio, dopo uno e due anni – hanno svelato in prima battuta un drastico calo dei chili in eccesso nel primo gruppo: 16,7 chili (in media), rispetto al chilo perso in meno di due anni dai soggetti inseriti nel gruppo di controllo. Ma, ed è qui la novità per le persone normopeso, chi era sottoposto a una dieta «ristretta» ha segnalato un generale miglioramento dell’umore e una riduzione dei livelli di stress. A ciò occorre aggiungere una vita di relazione e sessuale più soddisfacente, un miglioramento della qualità e della durata del sonno. Nei due anni dell'esperimento, non sono stati riscontrati effetti negativi della restrizione calorica.

Per approfondimenti: http://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/la-restrizione-calorica-fa-bene-anche-chi-e-normopeso

Mangiar di meno allunga la vita (astenendosi dal cibo per 14-16 ore al giorno)

«Non basta contare solo le calorie. Cosa si mangia è ovviamente importante. Ma a giocare un ruolo fondamentale è anche quando si mangia. Una delle differenze fra i due studi era proprio questa. Le scimmie della Madison University mangiavano una volta al giorno, con un frutto la sera. Quelle del National Institute on Aging due volte. I nostri studi sui topolini confermano che limitare il numero di pasti ha un effetto enorme sul metabolismo. Nell'uomo, l'ideale sarebbe ridurre a 8-10 ore nell'arco della giornata l'intervallo di tempo in cui si assume cibo. E restare a digiuno per le restanti 14-16 ore».

Fonte: Luigi Fontana: "Mangiare in 8 -10 ore, poi si resti a digiuno" (Repubblica, gennaio 2017)

Queste sono le parole di Luigi Fontana, professore all'università di Brescia e all'università di Washington a St. Louis, specialista in biologia dell'invecchiamento e nutrizione. L'assunzione di cibo prevalentemente nelle prime ore della giornata, con solo verdura alla sera, è descritta anche nell'articolo: "Ecco la nuova dieta che allunga la vita: cinque giorni in libertà e due di semi-digiuno" (Repubblica, marzo 2015).

Luigi Fontana, Nutrizione, salute e longevità: le basi scientifiche - Conferenza integrale, tenutasi alla Scuola Normale Superiore di Pisa del 21 dicembre 2015

Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=jLZ-obUVOWU

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Presentazione del libro "La grande via" di Franco Berrino e Luigi Fontana (di cui consiglio la lettura)

Le cause della maggior parte delle malattie croniche si nascondono nella nostra vita quotidiana. In tutto il mondo le istituzioni scientifiche e sanitarie sono purtroppo chiamate a rispondere a leggi di mercato che hanno interesse a mantenerci in vita ma non in salute: non possiamo, per ora, contare su di loro per ridurre il rischio di ammalarci.

Ci sono d’altra parte sempre più prove scientifiche che indicano come opportune scelte nutrizionali e di esercizio fisico, associate a tecniche di training cognitivo, di respirazione e di meditazione, siano essenziali per rallentare i processi d’invecchiamento, favorire una longevità in salute, prevenire le malattie croniche tipiche della nostra era o facilitarne la guarigione.

Traendo spunto dal Codice europeo contro il cancro e da recenti studi sperimentali, in questo libro illustreremo come alcune conoscenze empiriche di molte tradizioni culturali e le attuali conoscenze scientifiche stanno convergendo nel dimostrare che la chiave per mantenere e riacquistare la salute è la combinazione di pratiche per nutrire il corpo con la giusta quantità di cibo sano, mantenerlo in forma con un esercizio fisico regolare e adottare tecniche per coltivare la mente, lo spirito e la felicità interiore. Abbiamo scritto in base alla nostra esperienza scientifica e clinica, con gratitudine e rispetto per le migliaia di persone che hanno partecipato ai nostri studi scientifici e per i pazienti che ci hanno affidato la loro speranza di guarigione.

Ci auguriamo che il nostro libro contribuisca a proteggere i lettori da informazioni distorte e interessate e dai venditori di magici piani nutrizionali o integratori miracolosi. Il nostro metodo è semplicemente di proporre quello che l’antica saggezza dei popoli ha tramandato e che la ricerca scientifica ha confermato.

Franco Berrino e Luigi Fontana

Francesco Galgani,
15 aprile 2017

Siamo tutti drogati e nessuno lo dice (di Marcello Pamio)

Siamo tutti drogati e nessuno lo dice

di Marcello Pamio - 2 agosto 2010
fonte: http://www.disinformazione.it/siamo_drogati.htm

E’ risaputo che le droghe pervadono tutta la nostra società e il loro abuso è dilagante.
Le autorità dovrebbero vigilare sulla salute pubblica e invece non solo si girano dall’altra parte incuranti del problema, ma ci speculano sopra guadagnando cifre da capogiro.
Ma di cosa stiamo parlando?
Questo non è il classico articolo sulle droghe tradizionali: cocaina, eroina, hashish, marijuana, ecc., ma sulle droghe che inconsapevolmente assumiamo ogni giorno, tutti quanti, che ci piaccia o non ci piaccia!
Se pensate che il fenomeno non vi tocchi, leggete con molta attenzione!

Le droghe affascinano perché alterano la nostra percezione, la capacità di vedere e sperimentare il mondo. Vi sono vari modi per ottenere più o meno lo stesso effetto: cantare, ballare, digiunare, ridere, meditare, leggere, fantasticare, ecc.
Ma la droga è certamente molto più rapida, veloce e…proibita.

  • Dall’alba dei tempi l’uomo cerca e sperimenta sostanze psicotrope con le motivazioni più variegate, eccone qualcuna:
    Espandere la propria coscienza per vedere il mondo con occhi diversi;
    Pratiche di tipo religioso: la marijuana e molte piante allucinogene vengono usate in India e da altre popolazioni indigene;
    Per curare malattie: oppio, cocaina, morfina marijuana e alcol sono stati i pilastri della medicina ottocentesca e venivano usati per qualunque cosa, dai dolori mestruali all’epilessia. Alla fine dell’Ottocento la cocaina veniva pubblicizzata come medicina miracolosa mentre il vino alla coca fu il farmaco più prescritto in assoluto;
    Stimolare la creatività: Charles Baudelaire usava hashish e oppio, il collega Alexandre Dumas si univa a lui negli esperimenti con l’hashish. Lo scrittore americano Edgar Allan Poe faceva uso di oppiacei e parte della sua bizzarria descrittiva, derivava proprio da esperienze con la droga. I primi scritti di Sigmund Freud furono ispirati dalla cocaina, e lui stesso ne incoraggiò il consumo;
    Fuggire dalla noia, disperazione e migliorare l’interazione sociale;
    Fuggire dal mondo e dai problemi quotidiani, isolandosi artificialmente.
    - ...

Glutine: evidenze scientifiche del perché sia meglio ridurlo

Avvertenza - Quanto scritto in questa pagina non costituisce in alcun caso un'indicazione terapeutica. La lettura delle seguenti informazioni non può sostituire un processo di diagnosi e di valutazione accurata dello stato di salute da parte di uno o più medici di base o medici specialisti.

In sintesi, la tesi che emerge da quanto qui riportato è che la precoce sospensione del consumo di glutine previene la progressione cronica di malattie autoimmuni e altri danni (tra cui disturbi dell'umore e ansia), anche in persone a cui non è stata diagnosticata la celiachia. In natura, il glutine si trova esclusivamente nei seguenti cereali: Frumento (grano), Orzo, Segale, Farro, Kamut, Spelta, Triticale, Avena. Tutti gli altri alimenti non contengono glutine, a meno di contaminazioni industriali (di solito indicate tra gli ingredienti). L’unico grano che in natura non contiene glutine è il “grano saraceno”. Consiglio una lettura della breve storia della celiachia qui riportata.

Riporto di seguito l'articolo "Tiroide? Patologie autoimmuni? Abbasso il glutine!" e l'ebook "Mal di glutine", scritti da Lorenzo Acerra.
Fonti: http://www.disinformazione.it/glutine.htm e http://www.vegetariani-roma.it/veganismo-2/glutine/535-il-mal-di-glutine.html

Sport: prevenzione e cura di tante malattie (tumori compresi)

Vedi anche: i 12 COMANDAMENTI CONTRO IL CANCRO, passaparola del Dott. Franco Berrino, epidemiologo presso l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano

Ad avere un effetto preventivo sulla prevenzione del cancro sono soprattutto le attività aerobiche, perché aumentano la frequenza cardiaca. Via libera dunque a passeggiate, escursioni in montagna, percorsi in bicicletta, nuoto e corsi in palestra. Quante volte esercitarsi? L'Oms raccomanda 30-60 minuti di attività moderata-intensa almeno 5 volte alla settimana. Anche se molto, naturalmente, dipende dal livello di forma fisica e di allenamento individuale.

Vi propongo un breve video, poi alcuni dati:

DOWNLOAD MP4

Passiamo ai dati. Il 20% dei tumori è causato dalla sedentarietà. I benefici dell’attività fisica sono evidenti e diversi studi hanno dimostrato la sua influenza su alcune delle neoplasie più frequenti, sia a livello preventivo, sia a livello curativo: l’attività fisica è sempre consigliata, infatti, anche quando la malattia si è già manifestata. In presenza di una massa tumorale alcune cellule del sistema immunitario, le Natural Killer (NK), si spostano dal circolo sanguigno e migrano verso il tumore con l’obiettivo di attaccarlo. Negli studi animali, l'attività fisica ha portato ha una riduzione del 50% delle masse tumorali iniziali.

Per quanto riguarda la prevenzione, chi ha l'abitudine di fare sport ha una minor incidenza di adenocarcinoma dell'esofago (-42%), di tumore del fegato (-27%), del polmone (-26%), del rene (-23%), dello stomaco a livello del cardias (-22%), dell'endometrio (-21%), della leucemia mieloide (-20%), di mieloma (-17%), di tumore del colon (-16%), di tumori della testa collo (-15%), di tumore del retto (-13%), della vescica (-13%) e della mammella (-10%). L'effetto protettivo dell'attività sportiva contro il tumore rimane evidente anche dopo aver considerato la dieta e l'eventuale status di fumatore. Addirittura, nel caso dei tumori di polmone ed endometrio, l'attività fisica è risultata ancor più protettiva nei soggetti in sovrappeso e obesi. Complessivamente, chi fa sport ha il 7% di rischio in meno di ammalarsi di tumore, ma in un quarto dei tumori considerati la riduzione del rischio supera il 20%.

Solo per due neoplasie l'attività fisica ha dimostrato di avere un effetto 'negativo', quello della prostata (+5%) e soprattutto nel melanoma maligno (+27%). Almeno in quest'ultimo caso però la colpa è facilmente attribuibile non all'attività sportiva, ma ai raggi del sole visto che il dato è riferibile solo agli stati statunitensi più soleggiati, quelli cioè con i più elevati livelli di radiazione ultravioletta. In questo caso il consiglio è quello di ricordare sempre di proteggersi con adeguati filtri solari durante le attività sportive all'aria aperta.

Va sottolineato che diminuire del 20% l'incidenza dei tumori equivale all'effetto terapeutico di molte terapie oncologiche usate in senso preventivo o come terapia adiuvante. In altre parole, lo stile di vita, in termini di riduzione del rischio di tumore, può avere lo stesso impatto delle terapie oggi disponibili.

Fonti:

Francesco Galgani,
19 marzo 2017

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