Il Public Health England, cioè l'agenzia governativa del Ministero della Salute della Gran Bretagna, ha pubblicato il 20 agosto 2021 questo rapporto tecnico con i dati aggiornati al 15 agosto 2021: Technical_Briefing_2021-08-20.pdf (fonte).
Analizzando la tabella 5 a pag. 23, nell'ultima riga, notiamo che i decessi totali (attribuiti alla variante Delta) dal 1 febbraio 2021 al 15 agosto 2021, per le persone che hanno avuto un tampone positivo entro 28 giorni dalla morte, sono 1189, di cui 390 non vaccinati e 783 vaccinati (679+90+14).
Interessante... ma qual è il significato profondo di questi dati, al di là delle possibili strumentalizzazioni o chiavi di lettura?
Probabilmente nessuno. C'è infatti una piccola nota, a pag. 24, secondo cui si tratta del totale dei decessi in qualsiasi circostanza (indipendentemente dallo stato di ricovero) entro 28 giorni dalla data del campione positivo. Quindi, se stiamo parlando delle morti per qualsiasi causa, aggiungendo a ciò il fatto che il tampone, da solo, non è uno strumento diagnostico e non lo è mai stato, di cosa stiamo parlando?
La tabella è ampia, ho dedicato un po' di tempo per tentare di capirci qualcosa: mi sono già immaginato varie possibili strumentalizzazioni sia a favore di un'ulteriore estensione della campagna di vaccinazione (soprattutto tra i giovani), sia a favore del voler dimostrare che i vaccini fanno solo male (a chi li riceve, non a chi ci specula sopra).
Mi immagino già i titoli dei giornali.
Ma il punto è che questi dati non dimostrano proprio un bel nulla, né in un senso né nell'altro. Non dimostrano neanche che esista, allo stato attuale, quell'epidemia mortale di Covid di cui tanti parlano.
Ecco, questa è la non-scienza dei numeri.
(24 agosto 2021)