Sviluppare app multipiattaforma - Indice del corso introduttivo
Questo è un corso introduttivo molto discorsivo, per chi parte da zero, con esercizi finali, principalmente focalizzato su Codename One.
E' un corso in divenire, nel quale raccolgo articoli scritti in momenti diversi. Probabilmente pubblicherò altri articoli.
Presentazione di questo corso (pubblicata sul blog di Codename One):
"Preliminary course for mobile cross-platform development with Java and Codename One"
Presentazione dell'autore:
"Le mie attività di sviluppatore e di didattica del software".
Modulo Introduttivo
- Codename One: eccellente per sviluppo mobile multi-piattaforma (Android, iPhone, Web-App, ecc.)
- Sviluppare app multipiattaforma - Un’introduzione
- Sviluppare app mutipiattaforma - Le basi: l’algoritmo e il codice (prima parte)
- Sviluppare app mutipiattaforma - Le basi: l’algoritmo e il codice (seconda parte)
- Sviluppare app mutipiattaforma - Le basi: l’algoritmo e il codice (terza parte)
- Gli attrezzi del mestiere, ovvero la (costosa) dotazione software, hardware e cloud
- Documentazione di riferimento di Java: un manuale completo e altre indicazioni
- Documentazione di riferimento di Codename One: tutorials, manuale per gli sviluppatori, Codename One Accademy
- Supporto tecnico per gli sviluppatori che usano Codename One
- Sviluppare app mutipiattaforma - Le basi: l’algoritmo e il codice (quarta parte)
- Ingegneria del Software: gestione della complessità
Approfondimenti
- Components disponibili in Codename One
- Callbacks generici disponibili in Codename One
- È possibile il reverse engineering di un'app fatta con Codename One per risalire al codice sorgente?
Riflessioni varie
Notizie
Sviluppare app multipiattaforma - Le basi: l’algoritmo e il codice (quarta parte)
> INDICE DEL CORSO < Articolo precedente: Sviluppare app multipiattaforma - Le basi: l’algoritmo e il codice (terza parte)
Nel precedente articolo, abbiamo visto quel che occorre, a livello di hardware, software, servizi cloud, manuali, ecc., per iniziare lo sviluppo di app multipiattaforma con Codename One + Java.
Qui do per scontato che tu abbia un'installazione di Netbeans + Oracle Java 8 + Codename One plugin, come da precedenti indicazioni. Riprendo il problema già visto nella seconda parte, quello del calcolo dello spazio percorso da un'automobile, per trasformarlo in un'app molto semplice, per Android e iPhone, qui mostrata nella foto.
Argomenti:
- Idee di base della programmazione ad oggetti e il nostro problema dell'automobile
- Il codice di partenza: la classe principale di qualsiasi applicazione Codename One
- La nostra prima app per Android e iPhone
- Esercizi - Spunti di approfondimento per imparare a usare Codename One
Idee di base della programmazione ad oggetti e il nostro problema dell'automobile
Ci tengo a sottolineare il carattere introduttivo di quanto segue, rimandando alle già citate guide per gli opportuni approfondimenti.
Sviluppare app multipiattaforma - Le basi: l’algoritmo e il codice (terza parte)
> INDICE DEL CORSO < Articolo precedente: Sviluppare app multipiattaforma - Le basi: l’algoritmo e il codice (seconda parte)
Nel precedente articolo, abbiamo visto un po' di codice iniziale, un assaggino di Java. Qui, invece, mi soffermo su ciò che è necessario prima di andare avanti, al fine di evitare smarrimenti o sgradite sorprese strada facendo.
Argomenti:
- Gli attrezzi del mestiere, ovvero la (costosa) dotazione software, hardware e cloud
- Documentazione di riferimento di Java: un manuale completo e altre indicazioni
- Documentazione di riferimento di Codename One: tutorials, manuale per gli sviluppatori, Codename One Accademy
- Supporto tecnico per gli sviluppatori che usano Codename One
Gli attrezzi del mestiere, ovvero la (costosa) dotazione software, hardware e cloud
Per sviluppare app multipiattaforma, un buon ambiente di lavoro potrebbe essere il seguente:
Malattie infettive debellate senza vaccini e malattie create dai vaccini
Malattie infettive (un tempo mortali) debellate senza vaccini, video "COMBATTIAMO LA PAURA - Dario Miedico, a Pensiero Libero - 30/11/2019", fonte:
Riguardo ai dati Istat citati nel video, riporto un grafico con un asse temporale più lungo, che ho preso sul sito ufficiale dell'Istat, intitolato "La mortalità dei bambini ieri e oggi", scritto in collaborazione con l'Unicef (fonte).
A pag. 22, si trova il grafico "Tasso di mortalità sotto i 5 anni in Italia dal 1895 al 2008 - Morbillo", qui riportato con l'aggiunta di una freccia per indicare l'anno in cui è stato reso disponibile il primo vaccino per il morbillo (1963 negli Stati Uniti, in Italia solo successivamente nel 1976, per essere poi raccomandato dal nostro Ministero della Salute nel 1979, quando ormai la malattia - senza vaccino - non era più in problema già da tempo):
Malattie create dai vaccini (a cominciare dalla patologia della scienza, gravemente infettata da falsità, ormai quasi morente), video "La ricerca imbavagliata - Stefano Montanari e Antonietta Gatti", fonte:
Comunque i morti da vaccino ci sono e come se ci sono. La foto qui a destra è stata scattata a Verona (fonte)
Rimando ai miei precedenti articoli:
- Alla ricerca della scienza
- Sapere di non sapere, sapere di mentire: la scienza delle bugie
- Medico radiato?! Secondo 153 medici italiani i bambini non vaccinati sono quelli più sani (lettera aperta al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità)
- Scienza e vaccinazioni: aspetti critici e problemi aperti (PDF di 175 pagine, Paolo Bellavite, Professore Associato di Patologia Generale, Università degli Studi di Verona)
- Analisi del contenuto di vaccini pediatrici (studio Corvelva) e documentario Vaxxed riportato integralmente
- Vaccini: informazioni pro-scienza, pro-buon senso e pro-salute pubblica
- Riconoscimento in sede legale in Italia di autismo causato da un vaccino
- Ancora sulla frode dei vaccini... un servizio di Report
- La dittatura dei vaccini e le false epidemie di meningite e morbillo
- Ebola: perché preferisco non vaccinarmi, con un personale vaffanculo all'industria delle epidemie
- 11 cose che deprimono il Sistema Immunitario (tra cui i vaccini)
Come scrisse Marcello Pamio: «[...] La cecità dell’essere umano e l’incapacità della “scienza” da lui stesso creata ci hanno impedito di osservare la Natura e la sua perfezione. Ed oggi rimaniamo ciechi di fronte ad evidenze impossibili da non vedere. Interveniamo, senza alcun rispetto, attraverso la chimica in un sistema che usa la chimica come secondo messaggero, senza neppure conoscerne meccanismi, funzionamento e regole. E’ lecito, o forse no qualora vi siano dei sintomi, ma in assenza di un problema alcuno, introdurre sostanze chimiche nel corpo è, se non altro, privo di ogni razionalità. [...]»
Francesco Galgani,
13 dicembre 2019