Tutto ciò che percepiamo come realtà, compresi gli oggetti fisici, i pensieri, le emozioni e persino il nostro senso di sé, non è altro che un sogno, un'allucinazione, una bolla, una goccia di rugiada o un lampo di luce.
Qual è quindi la natura delle nostre gioie e sofferenze?
Vorrei raccontarti una storia...
C'era una volta un re chiamato Vayuna, noto per la sua saggezza e giustizia. Un giorno, mentre si trovava nel suo palazzo, ricevette la visita di un misterioso asceta con poteri magici. Costui, desideroso di dimostrare la natura illusoria della realtà, chiese al re di guardarlo negli occhi. Il re accettò, e cadde in una trance profonda.
Vayuna si ritrovò in una nuova realtà, completamente immemore del suo passato di re. Era diventato un mendicante, che vagava per i villaggi in cerca di cibo, affrontando privazioni e difficoltà d'ogni genere. Si innamorò di una donna povera, la sposò e con lei visse grandi difficoltà e tanta miseria. Ebbero dei figli, la cui vita fu segnata da tragedie, carestie, malattie e morte di alcuni di loro in giovane età. Vayuna soffrì immensamente, ma continuò a lottare per la sopravvivenza della sua famiglia.
Dopo anni di questa tragica esistenza, Vayuna, ormai segnato dal tempo e dalle difficoltà, si addormentò un giorno sotto un albero. Quando si svegliò, si ritrovò improvvisamente nel suo palazzo, nel corpo di un re. Era circondato dai suoi cortigiani e servitori, che lo guardavano con preoccupazione.
Si rese conto che tutto ciò che aveva vissuto come mendicante era stato un sogno, eppure l'esperienza gli sembrava incredibilmente reale. La sofferenza, l'amore, le difficoltà... tutto gli appariva vivido e significativo, come se l'avesse vissuto veramente.
Dopo essersi ripreso, il re Vayuna rimase perplesso e chiese ai saggi di corte:
"Qual è la vera realtà? Sono il re Vayuna che ha sognato di essere un mendicante, o sono un mendicante che sta sognando di essere un re? Qual è la differenza tra il sogno e ciò che ora chiamo realtà?"
Questa domanda lo tormentò a lungo, lasciandolo immerso in un dubbio profondo. La vividezza del sogno e la concretezza della sua vita reale sembravano fondersi, facendogli percepire entrambe come illusioni effimere. Vayuna rimase a riflettere, consapevole che forse ciò che chiamiamo realtà non è altro che un'illusione transitoria, come un sogno che svanisce al risveglio.
Gli stati di veglia e di sogno sono come onde di un oceano misterioso, o come pagine di un libro inafferrabile. Hanno la stessa natura e, in ogni caso, sfuggono alla nostra comprensione.
(10 gennaio 2025)