2019: verso la Consapevolezza
Il 2019 si avvicina... tempo addietro scrissi una pagina con alcune mie riflessioni, una poesia e alcuni addestramenti alla Consapevolezza, stilati dal monaco buddista zen Thich Nhat Hanh. La segnalo di nuovo ai miei cari lettori, come invito a costruire insieme un 2019 davvero rinnovato, si intitola: "In occasione del prossimo attentato terroristico".
Per questo 2019, ciò che ritengo più urgente per il destino collettivo e individuale l'ho riassunto nel mio "Manifesto dell'ultima lotta", a cui auguro diffusione grazie al vostro contributo: la patria delle mie idee è dove regna la compassione, espressione del vero Amore che permette e sostiene la vita di ognuno di noi e di ogni essere vivente.
Faccio i miei migliori auguri alla libera e gratuita Università Aleph di Mauro Scardovelli, che credo abbia eccellenti premesse per contribuire al miglioramento individuale e collettivo.
Infine, vorrei concludere questo messaggio per il nuovo anno con le parole di un grande uomo e caro amico:
«Io sogno un mondo dove non esiste né l'oppresso né l'oppressore, dove ognuno è di aiuto alla società in base alle sue potenzialità.
Quindi le diversità diventano punti di forza, dove ognuno è libero di coltivare le sue passioni grazie alle quali vive e fa vivere gli altri.
Perché se ognuno fa ciò che ama con amore e non per soldi, tutti diveniamo dei puzzle che si compensano a vicenda, non esiste la moneta, ma il libero scambio di virtù».
(Alessandro Pacenti, 14 dicembre 2018)
Grazie a tutti,
buon 2019,
Francesco Galgani
Segnalazioni di contro-informazione
A volte sento il dovere morale di usare il mio blog per scrivere articoli di vera informazione, che vadano a scavare in tutto ciò che il mainstream cerca in tutti i modi di occultare o di pervertire, propinando il falso come fosse la più santa delle verità. Ma non ce la faccio, non mi posso occupare di tutto. Ho già scritto molti articoli-denuncia e inni al cambiamento. Stavolta mi limito soltanto a segnalare alcune questioni già accuratamente approfondite da altri, i miei lettori più curiosi potranno approfondire:
- Come le idee di Charles Darwin siano state usate a giustificazione e fondamento ideologico dell'attuale neoliberismo criminale, giustificando anche le forme di nazismo tedesco (quello conosciuto) e britannico/americano (meno noto). Nel video viene spiegato perché il darwinismo prima, e il neo-darwinismo poi, non sia in realtà così scientifico e "certo" come ci è stato insegnato, anzi. Link al video: "Cose che non vi raccontano di Charles Darwin". A proposito del concetto di scientificità, ricordo ancora una volta il mio articolo: "Alla ricerca della scienza...".
- L'attuale governo, che si propugna come tanto rivoluzionario e dalla parte dei cittadini, ha già stipulato e sta continuando a stipulare accordi commerciali assai lesivi dei nostri interessi comuni... o almeno così penso, ovviamente posso sbagliarmi, è sempre meglio avere il beneficio del dubbio. Mi riferisco ad accordi commerciali in stile TTIP per i quali tanti cittadini europei (tra cui io) a suo tempo sono scesi in piazza a protestare, affrontando anche lunghi viaggi (ricordo, quando eravamo a Roma, persone provenienti da tutta Italia). Il nocciolo della questione è che questi accordi di "liberalizzazione" servono a "liberare" le multinazionali dai vincoli del diritto vigente negli stati (a cominciare dal diritto alla salute e alla tutela dei lavoratori), allo scopo di invadere i mercati di prodotti a basso costo (tali da distruggere ulteriormente le economie locali già devastate) e senza controlli. Con questi accordi i governi (che stanno dimostrando di essere tanto neo-liberisti quanto gli altri) possono anche essere chiamati in causa delle multinazionali nel caso in cui emanino qualsiasi legge o provvedimento contro i loro porci interessi. In pratica questi accordi autorizzano e legalizzano una rapina a mano armata dei nostri diritti alla vita. Questo è ciò che ho capito io, ovviamente posso sbagliarmi. Per chi vuole approfondire, segnalo: "I (brutti) fratelli del CETA: conoscerli per evitarli", oltre a una lunga e dettagliata relazione su queste questioni: "Dalle dichiarazioni ai fatti: perché dobbiamo fermare il CETA e tutti i suoi (brutti) fratelli". Onestamente mi sembra che siamo a livello non sono di tradimento della patria in senso generico, ma anche di tradimento effettivo di ciascuno di noi: questo è il neo-liberismo, che dove vige fa solo danni, spesso irreversibili.
A proposito di tradimenti, cerchiamo di non tradire noi stessi, anche se ci trovassimo nella situazione più disperata: collaborare è meglio che rinunciare. Ciascuno di noi può dare il suo contributo per un mondo migliore, per la pace, per vivere bene. Anche una persona povera e affamata può farlo. Abbiamo grandi urgenze da affrontare insieme. Per chi ancora non l'ha letto, segnalo il mio "Manifesto dell'ultima lotta".
Francesco Galgani,
29 novembre 2018
Non è un problema né di scienza né di tecnologia, ma di cuore
Qualcuno prima di me aveva già detto che «Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario» (Pier Paolo Pasolini) e «Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alle persone ciò che non vogliono sentire» (George Orwell).
Veramente viviamo nella mistificazione universale... e anche solo avere il coraggio di provare a cercare di avere un senso di realtà, inteso come porsi domande del tipo "Come stiamo vivendo?", "Cosa stiamo facendo?", "Dove stiamo andando?", è un atto rivoluzionario, soprattutto se a questo poi segue un cambiamento interiore, che significa non sentirci più "necessitati" a fare ciò che fa la maggioranza delle persone, o semplicemente a fare ciò che abbiamo fatto fino a ieri.
L'applicazione tecnologica della scienza sta da sempre accompagnando la storia dell'umanità, e le nostre vite. Nel mio blog, nelle mie tesi di laurea ("Solitudine e Contesti Virtuali" e "L'era della persuasione tecnologica") e anche nell'e-book "L'oscuro desiderio di essere sempre connessi", fatto insieme al mio amico Giulio Ripa, ho da sempre messo a nudo gli intrinseci malefici dei social e degli smartphone, mostrando come la loro progettazione e applicazione sia sovente tesa più a rinforzare le debolezze umane che le virtù, oltre a renderci schiavi e sempre più lontani da ciò di cui realmente avremmo bisogno: contatto fisico, amore, solidarietà, collaborazione, affetti, calore umano, protezione della comunità, salute, lavoro, ozio creativo in compagnia, senso di unità, non-violenza, rispetto, lealtà, onestà, gioia, impegno condiviso nel proteggere tutto ciò che di prezioso la vita ci ha donato, ecc... I social e gli smartphone ci danno queste cose? E l'imminente 5G? Ma ce ne rendiamo conto che se ogni movimento rivoluzionario "deve" avere una pagina Facebook, altrimenti è come se i suoi aderenti si sentissero inesistenti, allora abbiamo veramente toccato il massimo del non-senso?
Ma è davvero un problema di scienza e di tecnologia, o è altrove il problema?
Qual è stata la peggiore invenzione fatta dall'umanità? Probabilmente la "ruota"... perché abbiamo inventato la "ruota" senza prima inventare il modo di stare tutti insieme in armonia, ovvero nell'"amore"... senza il quale tutto il resto può rivelarsi assai controproducente... come in effetti è, visto che stiamo distruggendo il pianeta, oltre a noi stessi.
Ogni novità tecnologica finisce persino nei telegiornali, come se fosse il metro di giudizio della nostra "evoluzione", che vedo meglio descritta da un'altra parola: "etica".
Prima di parlare di IMMIGRAZIONE, ascoltiamo cosa stiamo facendo all'Africa
Nel video seguente (tratto da ByoBlu, licenza Creative Commons) parla Mohamed Konarè, leader del movimento panafricanista.
Ascoltiamolo.
Prima di parlare di immigrazione, di politiche migratorie, di razzismo, di lavoro, o di una qualsiasi questione legata all'immigrazione, per favore ascoltiamolo.
Grazie.