Facebook: scandalo elezioni americane spiegato bene e uno sguardo d'insieme

Prima di entrare nel tema dello scandalo delle elezioni americane del 2016, in cui Facebook è stato usato per far vincere Donald Trump, vorrei iniziare con una poesia ispiratami da questa vicenda, il cui significato, tutt'altro che scontato, sarà più chiaro nel proseguo di questo articolo.

Da Facebook a Sheepbook

Nell'intelligente tirannia
travestita da democrazia,

Facebook comanda
e il popolo ubbidisce,
fiero e contento
di chi lo tradisce:

come le pecore
seguono il pastore,

come i fidi compagni
seguono il padrone,

ignari del suo inganno,
del suo vero intento,
che dopo tante coccole
porta dritto al macello.

(Francesco Galgani, 21 marzo 2018, www.galgani.it)

Lo scandalo di Facebook, relativo alle elezioni americane del 2016, è solo la punta dell'iceberg di un insieme di problematiche sociali relative ai social network e, più in generale, a tutte le comunicazioni umane che sono mediate dalla tecnologia. Limitarsi a guardare questo scandalo, senza inserirlo nel contesto più ampio di ciò che è Facebook, significa avere una visione molto limitata e distorta delle cose, che è lo stesso tipo di visione ipocrita favorita dai mass media. Vale inoltre la pena di sottolineare che Facebook non è e non è mai stato uno strumento di democrazia, ma casomai è uno strumento di controllo e di manipolazione delle masse, oltreché di sgretolamento del pensiero riflessivo che ci rende umani. Ci toglie inoltre quel sano nutrimento affettivo di cui abbiamo bisogno per vivere. Su questo ho già scritto molto, chi lo desidera può trovare molti approfondimenti nel mio blog, anche argomentati con riferimenti scientifici, in particolare nelle mie tesi di laurea ("Solitudine e Contesti Virtuali" e "L'era della persuasione tecnologica") e nell'ebook che ho scritto insieme al mio amico Giulio Ripa ("L'era della simulazione ovvero l'oscuro desiderio di essere sempre connessi").

Noi siamo continuamente maltrattati. Questo scandalo è venuto fuori soltanto perché ci sono interessi politici di parte, mentre di tutto il resto, a cominciare dai gravi danni relazionali e psicologici che la tecnologia, social e smartphone in primis, sta facendo ai più giovani, non gliene frega niente a nessuno.

Ci sarebbe anche un discorso più ampio da fare relativo alle dipendenze: tutti sanno che il fumo è mortale, eppure ci sono persone che continuano a fumare (o cercano altri mezzi per perpetuare la loro dipendenza). Lo stesso discorso vale per Facebook e per gli smartphone, che sono progettati fin nei più minimi dettagli per creare dipendenza.

Addirittura ci sono coloro che scrivono in Facebook perché si sentono liberi, ma è la stessa libertà che hanno le pecore e gli altri animali di allevamento quando si fidano del loro allevatore, delle sue coccole, ignorando che quell'allevatore in realtà è un assassino travestito da benefattore (in quanto dà loro cibo, riparo e affetto) perché porterà tutti loro al macello. In questo esempio, l'allevatore e il carnefice sono sia Facebook sia tutti coloro che ne fanno uso per manipolare la vita altrui. Sono molto preoccupato di ciò che sta accadendo e della società che stiamo costruendo.

Tutto il problema potrebbe anche essere ridotto in questi termini: da una parte c'è chi ha bisogno di dati per esercitare potere, dall'altra c'è chi fornisce gratuitamente questi dati su se stesso, ovvero lavora gratuitamente per fornirli, senza nemmeno rendersi conto che sta lavorando per qualcun altro. Chi usa Facebook, infatti, sta lavorando gratuitamente per il portafoglio di Zuckerberg e di tutti i suoi azionisti, e di tutti coloro che direttamente o indirettamente lo finanziano e che ne traggono profitto. Chi usa Facebook sta lavorando gratuitamente per farsi controllare.

Comunque, per chi desidera approfondire seriamente lo scandalo di Facebook relativo alle elezioni americane del 2016, riporto l'articolo seguente che è molto dettagliato nello spiegare che cosa è successo e fino a che punto è già arrivata la capacità di controllo della vita di ogni utente di Facebook (nell'articolo si parla di una conoscenza dei singoli utenti di Facebook maggiore di quella che di loro hanno i genitori o il partner):

Fonte: https://www.ilpost.it/2018/03/19/facebook-cambridge-analytica

Il caso Cambridge Analytica, spiegato bene
Perché Facebook è di nuovo oggetto di accuse e critiche su come gestisce i nostri dati, e cosa c'entrano Donald Trump e la Russia
di Emanuele Menietti

Conosciamoci - Intervista all'Unione Satanisti Italiani (USI)

Conosciamoci - Un incontro interreligioso

Intervista del blogger Francesco Galgani a Jennifer Crepuscolo, fondatrice dell'Unione Satanisti Italiani

Le interviste sono pubblicate con una licenza Creative Commons BY-NC-SA, in modo da favorirne e autorizzarne la riproduzione e diffusione tramite qualunque mezzo, purché nel rispetto di quanto specificato nella licenza stessa e con l'indicazione che la pagina principale del progetto è:
https://www.informatica-libera.net/conosciamoci-un-incontro-interreligioso


D1: Per prima cosa, ringrazio Lei e l'Unione Satanisti Italiani per aver aderito al progetto “Conosciamoci – Un incontro interreligioso”.
Il progetto, che vuole concretizzarsi nella pubblicazione di una serie di interviste che offrano un assaggio del variegato panorama religioso italiano, è mosso dal rispetto per il percorso di vita di ogni persona e per le sue scelte religiose. Lo slogan “Non esiste il nemico, esiste solo il frutto dell'orgoglio e dell'ignoranza”, che etichetta il senso di questa iniziativa, esprime quel desiderio di pace che motiva questo tentativo ambizioso.
Per cominciare, può illustrarci con parole semplici, comprensibili anche a chi ha una cultura, una formazione o un percorso di vita lontani dalla vostra religione, che cos'è l'Unione Satanisti Italiani?

Schiavismo del terzo millennio

Schiavismo del terzo millennio

Falsi per contratto,
snaturati per lavorare,

schiavi senza volto
fustigati per appagare

le voglie dei clienti
pure loro ubbidienti

a un dio senza amore,
senza umana dignità,
né un barlume interiore.

(Francesco Galgani, 21 marzo 2018, www.galgani.it)

«[...] E sono note le regole di disciplina interna: i commessi non possono mai dire no a un cliente, quando arriva in negozio un nuovo dipendente gli altri lo accolgono con gioiosi canti e balli, e alla fine di ogni giornata i lavoratori migliori vengono premiati con un caloroso applauso. Oppure pensiamo a chi lavora in un fast food. Nel corso dell’ultimo Superbowl uno spot ha mostrato una nuova campagna di McDonald’s: Pay with lovin’. Alcuni clienti estratti a sorte ottengono la possibilità di «pagare con amore», anziché con i soldi. A comunicarglielo sono gli stessi cassieri, che a loro volta devono abbracciare i clienti, dargli il cinque, ballare con loro, cantare una canzoncina, tutto all’insegna dello slogan Give lovin’, get lovin’. Dai amore, ricevi amore. Per una paga oraria di 8,25 dollari.

McDonald’s era stata preceduta da Pret a Manger, catena diffusa soprattutto nel Regno Unito. Nel 2013 era stato pubblicato (e poi rimosso dal sito) un documento interno con l’elenco dei diciassette Pret Behaviours, i comportamenti che avrebbero dovuto tenere tutti i dipendenti: «non essere mai di cattivo umore», non avere «idee troppo complicate», non far pensare che «si è lì solo per i soldi», «creare un senso di divertimento», essere «genuinamente amichevole»; il perfetto lavoratore Pret «non molla mai», «è di spirito», «si tira fuori dai problemi e aiuta gli altri». Iscriversi a un sindacato per esempio era preso come un segno di infelicità, non apprezzato dalla direzione e dai colleghi e avrebbe potuto portare al licenziamento (era il caso di un lavoratore di origini ceche raccontato due anni fa dalla «London Review of Books»). [...]»

tratto da: http://lettura.corriere.it/debates/cosi-ti-emoziono-le-email-di-lavoro/

L'antidoto

L'antidoto

Parole senza lume
d'una mente annebbiata,

dei suoi stessi sogni
da paure trafugata,

incapace di gioire
di gioie lodevoli,

incapace d'apprezzare
sforzi meritevoli.

Possedere non è Amare,
è solo avvelenare

d'un veleno amaro
un frutto prezioso e raro.

Gratitudine e fiducia
sono il vero antidoto

affinché ogni dipendenza
divenga d'Amor appartenenza.

Quando l'Anima è pronta
a cambiar direzione,
la vita già lo è,
e saggia sarà l'azione.

Grazie

(Francesco Galgani, 21 marzo 2018, www.galgani.it)

In questa poesia tento di esprimere il passaggio interiore da una "incapacità appresa di amare" ad uno stato di amore, passaggio radicale e rivoluzionario che provoca grandi effetti sia interiori sia esteriori.

Gli esseri umani sono dotati di una naturale capacità di amare, così come sono dotati di una naturale capacità di muoversi, camminare, vedere, ascoltare, parlare. Ogni capacità ha però bisogno di essere esercitata. Ha bisogno del contesto adatto, ove siano disponibili esempi e modelli da imitare.
Tutti i problemi umani sono varianti di un unico tema: l’incapacità appresa di amare.

Paradossalmente, più cerchiamo di renderci degni d’amore, più creiamo le circostanze per allontanare l’amore dalla nostra vita.
La via è la meta. La via che porta all’amore è la pratica dell’amore stesso. Amore senza presupposti, senza condizioni da soddisfare.

Nella nostra cultura siamo abituati a pensare che per essere felici ci debba essere qualche motivo, delle determinate condizioni altrimenti è la normalità essere un po’ tristi: in realtà, quando siamo in contatto con le qualità dell'Essere (amore, benevolenza, gratitudine, compassione, sentirci parte di un tutto, ecc.), la felicità è la naturale conseguenza del fatto di essere vivi.

Siamo abituati a porre condizioni all'amore, ma questo è un modo di pensare e di relazionarci che ci rende incapaci di amare. In realtà, abbiamo un diritto intrinseco ad essere amati.

Quando un bisogno fondamentale (come quello di amore incondizionato) non viene soddisfatto (incontra un ostacolo) non è che si estingue, ma si perverte (cioè cambia direzione) e si trasforma nel proliferare dei desideri.

Chi pratica gli inquinanti della mente non ama, né sé né gli altri. Praticando danze distruttive, tutti ne pagano il prezzo. Nuovi semi di infelicità vengono sparsi nel mondo.

Amare è favorire la propria e l’altrui crescita spirituale.

Per approfondimenti: Incapacità d’amare, di Mauro Scardovelli
http://www.mauroscardovelli.com/PNL/Consapevolezza_di_se/Amare_(incapacita_di).html

Francesco Galgani,
21 marzo 2018

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