Libertà di dissentire?
Mentre la raccolta firme in Italia per indire due referendum contro la guerra e uno a protezione della sanità pubblica è sostanzialmente fallita, salvo improbabili sorprese degli ultimi giorni, mi sto ancora ponendo domande sull’area del dissenso.
Il problema, forse, è all’origine del concetto stesso di libertà di pensiero e di espressione: dissentire è un diritto? Oppure quando ci troviamo dentro un gruppo, per scelta, per costrizione o per destino, l’unico pensiero ammesso è quello che si conforma a tale gruppo?
Il disegno qui riportato risale a marzo 2013 ed è di Masha Moskaleva, bambina russa di 12 anni. E’ un disegno che ha scatenato sia un bel putiferio nella sua vita, sia una grande strumentalizzazione in rete e nella stampa filo-occidentale. La conseguenza di tale libera espressione di pensiero è stata l’arresto del padre e la consegna della bambina ad un orfanotrofio. Io non sto minimamente sostenendo le idee di Masha, di cui però apprezzo il cuore compassionevole e anche la grande ingenuità. La situazione reale della guerra, e delle sue cause, è molto più complessa di come da lei disegnata, ma non è questo il punto.
Quello che mi interessa notare è che lei sta esprimendo un’opinione minoritaria all’interno del sistema russo, facendo parte di una certa “area del dissenso” contro l’operazione militare speciale, e per questo sia lei che il padre sono stati pesantemente puniti.
Anche in Italia bambini e genitori che fanno parte di un’altra area del dissenso, e nello specifico di quella contro l’obbligo vaccinale, sono stati pesantemente puniti, anche in questo caso con l’allontanamento dei bambini dalla famiglia, con ricatti, violenze, esclusione sociale, scolastica e lavorativa.
Sembra che le aree del dissenso siano sempre mal tollerate dal sistema. Ma anche il dissenso dentro l’area del dissenso è poco tollerato.
Tra l’altro, l’area del dissenso italiana, che è fortemente critica verso il sistema NATO, spesso cerca di esprimere amicizia verso la Russia piuttosto che ostilità, per cui non sottolinea troppo le vicende come quella di Masha Moskaleva, altrimenti la divisione in buoni e cattivi non funziona più. Ciò non toglie che la NATO stia causando un’infinità di sofferenze evitabili.
(8 luglio 2023)
Ognuno di noi si sceglie il medico che gli dica quel che vuole sentirsi dire
Ognuno vede quel che “vuole” vedere e sente quel che “vuole” sentire, a prescindere dall’eventuale connessione con la realtà, ammesso che questa esista in senso oggettivo. Anzi, ormai sappiamo bene che non esiste. Al massimo, più che di realtà, potremmo parlare di un insieme di probabilità e di possibilità contrapposte, di cui ognuno di noi sceglie quel che vuole creandosi la propria realtà.
Quando parlo di scelta o di volontà, in questo caso, mi riferisco a qualcosa di sovente lontano dalla propria consapevolezza.
Per queste ragioni, quando riusciamo ad avere un vero dialogo con una persona, di solito questa è abbastanza simile a noi, almeno a livello di consapevolezza e di analisi di realtà, o, se lo si preferisce, di confusione mentale. Da un certo punto di vista, disordine e ordine mentale sono la stessa cosa.
A dimostrazione di tutto ciò, ognuno di noi si sceglie il medico che gli dica quel che vuole sentirsi dire. E infatti i modelli di medicina più deresponsabilizzanti sono quelli più ricercati e giustificati in mille modi (e più remunerativi per chi produce veleni). Indubbiamente il comfort, cioè il rimanere dove si è senza progredire, piace.
Ne segue che quando incontriamo l’altro stiamo incontrando una parte di noi stessi. Viceversa, il proprio sé è anche parte del sé altrui.
Insomma, siamo tutti sulla stessa barca, anzi, siamo la stessa barca.
(3 luglio 2023)
Ciascuno di noi è un bene necessario, indispensabile
Ciascuno di noi è un bene necessario, indispensabile per il proseguimento della vita. Nel senso che adesso la vita sta proseguendo per il tramite di noi e, nella sua tanto grandiosa quanto celata progettualità, noi facciamo parte dei suoi piani.
Nulla è per caso. La vita non è nata per prove ed errori, né con una lenta gradualità basata su tentativi approssimativi senza una logica, ma già formata nella pienezza della sua misteriosa complessità. Già Darwin scrisse: «Supporre che l’occhio, con tutti i suoi inimitabili meccanismi […], si possa essere formato per mezzo della selezione naturale, sembra, lo confesso liberamente, assurdo al massimo grado». E io aggiungo che tutta la sua teoria basata sull’evoluzione tramite selezione naturale, ovvero sulla competizione, cioè guerra, del più aggressivo e violento sul più tranquillo e pacifico, è assurda al massimo grado, visto che storicamente è servita più come base ideologica per il colonialismo, per il nazismo e per il modello imperante neoliberista, più che come spiegazione scientifica. Un’evoluzione c’è stata, ma non partendo da zero, non senza intelligenza, non senza gusto estetico, e non senza salti che poco hanno a che fare con l’adattamento all’ambiente.
Ogni specie vivente è interconnessa e indispensabile a tutte le altre, stesso discorso per ciascuno di noi. Se la natura ha creato gli esseri umani, unica specie vivente a non avere un habitat né difese corporee di base, allora vuol dire che ne ha bisogno e che non può esserci vita su questo pianeta senza di noi, potenzialmente predisposti per poter vivere ovunque. Parimenti, se un cataclisma spazzasse via noi, la specie con maggiori possibilità di adattamento di tutto il pianeta, ciò significherebbe che ogni angolo della Terra sarebbe diventato inabitabile non soltanto per noi, ma anche per gli altri viventi.
Dobbiamo smetterla di pensare e di dire che l’essere umano è un cancro per il pianeta o che ciascuno di noi è utile ma non indispensabile. Questa è una ideologia antiumana funzionale soltanto ai nemici dell’umanità. Noi siamo un bene e una benedizione necessaria per questo pianeta e per l’intero universo, sia come specie, sia come singole persone.
Quanto al contributo negativo dell’essere umano nell’equilibrio dell’ecosistema e nella salubrità dell’ambiente, fino alle conseguenze estreme di aver prodotto armi che con un solo colpo potrebbero distruggere intere nazioni, questa è una diretta conseguenza di avere un sistema valoriale e sociale fondato soltanto sui soldi. Se c’è una malattia vera da combattere non è l’esistenza dell’essere umano o dei suoi legittimi bisogni, ma il continuo propagandare che ciò che produce soldi è morale e giusto e ciò che non li produce no. E’ questa la grande menzogna e la causa di tutti i mali.
L’amore è la massima forma di intelligenza e la base per il proseguimento della vita.
(24 giugno 2023)
I BLOCCATI DI FB
Bloccateci coglioni,
servi di servi oscuri
che vivono in prigioni
con luci artificiali
e con le grate d'oro.
Toglieteci la voce,
bloccateci i pensieri
voi resterete servi
di contrabbandieri
con gerle e con piccozze
su luridi sentieri
dove v'è il sol che inonda solo uomini veri
che pur se rinchiusi
nei vostri cimiteri
come farfalle volano
in cieli tersi e chiari
dove i giusti volteggiano
e non saran mai schiavi.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 24.6.2023 - 13:37)