La tradizione confuciana stabilisce una serie di principi fondamentali per il buon governo. Questi principi sono stati elaborati nel contesto della Cina antica:
1. Ren (Benevolenza o Umanità)
Ren è il principio centrale della filosofia confuciana e rappresenta l'ideale di umanità e benevolenza. Confucio insegnava che il Ren si manifestava attraverso il rispetto, la compassione e la gentilezza verso gli altri. Un governante dotato di Ren deve trattare il popolo con empatia, riconoscendo i bisogni e sofferenze delle persone comuni, e agendo sempre per il loro benessere. Questo principio suggerisce che il potere deve essere esercitato con amore e cura per creare una società armoniosa.
Un leader che pratica Ren ispira fiducia e lealtà tra il popolo. La benevolenza crea un ambiente in cui le persone si sentono sicure e rispettate, promuovendo così la stabilità e la coesione sociale. Confucio credeva che il Ren dovesse essere alla base di ogni azione governativa, poiché solo attraverso l'amore e la compassione un governante può guadagnarsi il rispetto e la devozione dei suoi sudditi, garantendo un governo duraturo e giusto.
2. Li (Riti o Protocolli)
Li rappresenta l'importanza dei riti, delle tradizioni e delle norme sociali. Confucio riteneva che il rispetto per i riti fosse essenziale per mantenere l'ordine e la stabilità sociale. I riti non solo regolano le interazioni tra gli individui, ma rafforzano anche la struttura sociale, stabilendo ruoli e aspettative chiare. Un governante che rispetta i Li dimostra rispetto per la cultura e le tradizioni del suo popolo, consolidando così la sua autorità morale.
Il rispetto per i Li contribuisce a creare un senso di continuità e identità collettiva. In una società dove i riti sono rispettati, c'è una maggiore coesione e armonia, poiché le persone condividono valori e pratiche comuni. Questo principio suggerisce che il governo deve promuovere e preservare le tradizioni culturali per mantenere l'unità e la stabilità, dimostrando al contempo rispetto per il passato e impegno per il futuro.
3. Yi (Giustizia o Rettitudine)
Yi, che significa giustizia o rettitudine, è un altro principio cardine del pensiero confuciano. Confucio sosteneva che un buon governante dovesse agire sempre con rettitudine, prendendo decisioni basate su ciò che è moralmente giusto piuttosto che su interessi personali o vantaggi politici. Questo principio richiede che il governante abbia una forte bussola morale e sia impegnato nella ricerca della verità e dell'equità.
Agire con Yi significa anche opporsi alla corruzione e all'ingiustizia. Un governante giusto deve essere disposto a punire i malfattori e a premiare i meritevoli, mantenendo così un equilibrio nella società. La giustizia promuove la fiducia tra i cittadini e il governo, poiché le persone sanno che le loro preoccupazioni e i loro diritti saranno rispettati e protetti. Questo principio è fondamentale per mantenere l'ordine sociale e la pace, assicurando che tutti siano trattati equamente sotto la legge.
4. Zhi (Saggezza o Conoscenza)
Zhi rappresenta la saggezza e la conoscenza, qualità essenziali per un buon governante. Confucio credeva che solo attraverso la conoscenza e la comprensione un leader potesse prendere decisioni informate e ponderate. La saggezza implica non solo l'acquisizione di informazioni, ma anche la capacità di applicarle in modo giudizioso e morale. Un governante saggio è in grado di anticipare le conseguenze delle sue azioni e di guidare il suo popolo verso il benessere.
La saggezza richiede anche apertura mentale e volontà di apprendere continuamente. Un leader deve essere disposto a ricevere consigli e critiche, a riflettere sulle proprie decisioni e a correggere eventuali errori. Questo atteggiamento promuove un governo basato sulla ragione e sull'equità, piuttosto che sull'arbitrio e sull'ignoranza. La saggezza è quindi cruciale per il buon governo, poiché permette di affrontare le sfide con discernimento e competenza.
5. Xin (Fedeltà o Sincerità)
Xin, che significa fedeltà o sincerità, è fondamentale per stabilire la fiducia tra il governante e il popolo. Confucio insegnava che un leader deve essere onesto e mantenere le sue promesse, poiché la fiducia è la base di qualsiasi relazione solida. Un governante sincero agisce con integrità, evitando l'inganno e la manipolazione. La sincerità crea un clima di trasparenza e affidabilità, essenziale per un governo efficace.
La fedeltà implica anche lealtà verso i principi morali e verso il popolo. Un governante fedele non deve mai tradire la fiducia dei suoi sudditi, ma lavorare incessantemente per il loro bene. La sincerità e la fedeltà rafforzano il legame tra il governo e i cittadini, promuovendo un senso di comunità e cooperazione. In un governo dove prevale la sincerità, il popolo è più incline a sostenere e rispettare le autorità, sapendo che le loro intenzioni sono genuine e orientate al bene comune.
6. Xiao (Pietà Filiale)
Xiao, o pietà filiale, sottolinea l'importanza del rispetto per i genitori e gli antenati, che si estende anche alle autorità e agli anziani. Confucio riteneva che il rispetto per la famiglia fosse il fondamento di una società armoniosa. La pietà filiale implica onorare e prendersi cura dei propri genitori, mostrando gratitudine e obbedienza. Questo rispetto per la famiglia si riflette nel rispetto per i governanti, creando un parallelo tra l'ordine familiare e l'ordine sociale.
La pietà filiale promuove la lealtà e il senso del dovere, valori essenziali per una società stabile. Un governante che pratica Xiao dimostra rispetto per le tradizioni e gli anziani, guadagnandosi così la lealtà e il rispetto del popolo. Questo principio suggerisce che il buon governo inizia dalla famiglia e si estende alla società, promuovendo un comportamento etico e rispettoso a tutti i livelli. Xiao contribuisce quindi a creare un ambiente di fiducia e cooperazione, essenziale per un buon governo.
7. De (Virtù o Morale)
De rappresenta la virtù personale e la moralità del governante. Confucio credeva che la virtù fosse fondamentale per ispirare e guidare il popolo. Un leader virtuoso agisce come un modello di comportamento etico, promuovendo la giustizia e l'armonia attraverso il suo esempio. La virtù è vista come la base del potere legittimo: un governante deve guadagnarsi il rispetto e la lealtà del popolo attraverso le sue azioni morali.
Un governante virtuoso è capace di influenzare positivamente il comportamento dei suoi sudditi. Quando il leader agisce con integrità e compassione, il popolo è incoraggiato a seguire il suo esempio, creando una società più giusta e armoniosa. La virtù personale del governante è quindi essenziale per il buon governo, poiché promuove un ambiente di fiducia e rispetto reciproco. Confucio sosteneva che la virtù dovesse essere coltivata attraverso la riflessione e l'educazione, rendendola un elemento centrale del buon governo.
8. Zhengming (Rettificazione dei Nomi)
Zhengming, o la rettificazione dei nomi, è il principio secondo cui ogni individuo deve comportarsi in accordo con il proprio ruolo e titolo. Confucio sosteneva che l'ordine sociale dipendesse dal fatto che tutti svolgessero correttamente i propri compiti e rispettassero le proprie responsabilità. Un re deve comportarsi come un re, un suddito come un suddito, e così via. Questo principio sottolinea l'importanza di adempiere ai propri doveri e di mantenere la coerenza tra parola e azione.
La rettificazione dei nomi promuove la chiarezza e la stabilità sociale. Quando i ruoli e le responsabilità sono chiaramente definiti e rispettati, c'è meno spazio per l'ambiguità e il disordine. Zhengming richiede che i governanti e i cittadini rispettino le loro posizioni e agiscano con integrità, assicurando che la società funzioni in modo armonioso e giusto. Questo principio è essenziale per mantenere la coerenza e la legittimità all'interno del governo, creando un sistema dove l'autorità è esercitata in modo appropriato e responsabile.
Confucio credeva fermamente che un governo retto e morale fosse fondamentale per il benessere della società. La sua visione di buon governo si basa su un'etica personale e sociale che incoraggia i governanti a essere modelli di virtù per il popolo. Attraverso l'adozione di questi principi, i governanti possono creare una società giusta, stabile e armoniosa, dove il rispetto, la giustizia e la saggezza prevalgono.
Ad ogni modo, è evidente che una società così non è mai esistita e che la corruzione morale è insita in ogni livello delle società passate e presenti. Le nostre società si reggono su una legge spietata, inventata da uomini senza morale, senza cuore, senza anima. Anzi, sempre più spesso la legge è sostituita dal libero arbitrio di chi può permettersi di imporre la propria volontà.
I nostri "sovrani", cioè i gruppi di comando basati sulla finanza, sulle armi, sui colossi farmaceutici, sulle Big Tech e su altre organizzazioni criminali che detengono potere basato sulla forza del denaro, fanno ciò che vogliono con l'uso della violenza, legalizzata o non che sia. Nessun popolo è mai stato governato e moralmente guidato dalla virtù dei sovrani. Le democrazie si basano sulla corruzione, sui ricatti incrociati, sull'inganno e sulla perdizione.
Però tutto è impermanente, tutto è destinato a cambiare, il che ci dà la possibilità di cambiare direzione.
(22 luglio 2024)