Nel Tempio della Vita i maestri dell’umanità erano riuniti: c’erano tutti, uomini e donne di grande levatura spirituale e in diretto contatto con la Saggezza Universale, i quali nei millenni hanno profuso preziosi e sacri insegnamenti agli esseri più bisognosi di aiuto. Da tutti gli altri esseri celesti sono conosciuti come gli “amici degli esseri umani”. Alcuni di loro sono molto noti e hanno lasciato un grande seguito, di altri si sa poco, di altri ancora è stata persa la memoria, eppure tutti quanti, nella grande Assemblea indetta con una certa urgenza, si conoscono tra di loro e hanno lasciato una profonda e indelebile traccia nella storia dell’umanità. Alcuni sono stati profeti, altri fondatori di religioni, altri filosofi, altri scienziati, altri ancora persone comuni, anche di umile condizione, ma con un immenso Amore. Nella grande Assemblea, ciascuno parlava la sua lingua e indossava gli abiti del suo tempo, eppure tra di loro si capivano.
La grande Assemblea era stata convocata per discutere il da farsi. Nel Tempio della Vita, angeli e demoni, ciascuno per la propria funzione e conoscenza, riferivano di continuo ciò che riguardava gli esseri più smarriti dell’universo, cioè gli umani. Gli Ascoltatori delle Preghiere, esseri di profondo Amore che ascoltano proprio tutti, credenti e non credenti, persone di fede e persone atee, stolti e saggi, fanatici ed equilibrati, riferivano le principali preoccupazioni e necessità degli esseri umani e non umani che abitano sulla Terra: la loro saggezza è così profonda che, di fronte all’Assemblea, furono capaci di riconoscere la medesima essenza in tutte le preghiere.
C’era un clima misto di tensione, rabbia, preoccupazione, delusione, compassione. I maestri dell’umanità, amici degli esseri umani, erano ben a conoscenza che i loro insegnamenti erano stati stravolti e rimodellati da una lunga e peccaminosa tradizione, ma mai avrebbero immaginato una situazione così devastante e drammatica. L’ultimo secolo pareva l’inizio dell’Apocalisse individuale e collettiva degli esseri umani, a causa della loro mente inquinata e del loro cuore avvelenato. Era necessario un forte e severo chiarimento rivolto a tutte le persone di ogni cultura e luogo della Terra, questa volta con una voce unica. Ben conoscevano l’andamento dei tempi e quel germe infettivo che stava dilagando.
Una voce chiese cosa prevedessero. Si guardarono tra di loro, poi la preoccupazione comune fu espressa in versi:
Senz’aria non può respirare,
senza Internet non può
neanche più pensare.
Tutto connesso a tutto,
in una grande intelligenza artificiale,
capace d’ogni cosa,
fuorché dell’essenziale.
E’ una grande macchinazione infernale.
La tecnologia è il suo credo e il suo affidamento,
frutto amaro d’una scienza senza orientamento,
che dell’etica ha perso discernimento,
triste schiava d’un neoliberismo fonte di pervertimento:
senza limiti la sua delusione,
quando accadrà
il grande fallimento.
Quel giorno s’accorgerà d’aver perso tutto,
dignità e libertà saranno parole senza senso,
i fallaci algoritmi non saranno più d’aiuto,
ma solo d’ostacolo al suo sostentamento.
Nutrito d’irrealtà incapace d’affetto,
non saprà più ciò che è vivo,
né ciò che è illusione
dell’ingannevole intelletto.
Poi un flusso basaltico,
per ripartire da capo.
Tutti si zittirono. Il flusso basaltico evocava l’Apocalisse individuale e collettiva.
Le innumerevoli sofferenze degli esseri umani e non umani della Terra erano tutte nei loro cuori. Ciascuno, a modo suo, si era espresso nel modo più appropriato al suo tempo e al suo luogo, per la pace e la sicurezza di tutti gli esseri viventi. Eppure non erano stati capiti, alla loro bocca erano state attribuite parole mai pronunciate, alle loro mani gesti mai compiuti. Stavano vedendo gli esseri della Terra annegare in un mare di sofferenze, senza che gli umani riuscissero a distinguere cosa fosse più urgente per il loro bene e cosa procrastinabile, cosa fosse necessario e cosa superfluo, cosa vero e cosa falso.
Più passava il tempo, più il caos sulla Terra regnava sovrano. Il Re Demone, il grande ingannatore e ladro di vita, aveva preso possesso degli uomini e delle donne più influenti del pianeta, compresi capi religiosi e leader politici, oltre a inviare il suo esercito a occupare i mass media, la scuola, l’università e una parte dei luoghi di scienza. Era riuscito a penetrare profondamente nell’inconscio individuale e collettivo, riuscendo a far credere come vera la grande menzogna che la somma degli egoismi possa portare alla felicità, o persino a indottrinare la grande bugia che Madre Natura si basi sulla competizione (cioè sulla guerra) piuttosto che sulla collaborazione (cioè sull’inter-essere, sull’inter-dipendenza, sulla co-evoluzione).
La Saggezza Universale, che già aveva ascoltato gli angeli, i demoni e gli Ascoltatori delle Preghiere, chiese ai maestri presenti nell’Assemblea, che erano espressione e volontà della medesima Saggezza che a loro si rivolgeva, cosa gli esseri umani ritenessero più importante per se stessi, cosa le persone più smarrite ritenessero basilare per il loro vivere.
A turno cominciarono a rispondere, ma a volte le parole si facevano concitate e i discorsi si accavallavano. Le risposte cominciarono a farsi lunghe e articolate, finché qualcuno osò pronunciare la Grande Bestemmia: a quel punto un grande fulmine di rabbia e indignazione spaventò tutti, il cielo da luminoso si fece nero, e poi rimase solo il silenzio. La Grande Bestemmia fu la frase “mors tua vita mea”, fondamento del neo-liberismo su cui gran parte delle persone della Terra basano il loro vivere.
Pian piano cominciò a tornare la luce. L’Assemblea dei presenti, rimasta zittita, aveva capito che, tra tutti i problemi dei loro amici umani, avevano menzionato il peggiore.
Poi la Saggezza Universale disse: «Sono troppe le sofferenze non necessarie, e troppa la stupidità che le genera. Quando voi avete avuto l’opportunità di esprimervi in mezzo alle altre persone, lo avete fatto riportando ciò che vi ho suggerito. Più di una volta ho fatto rivelazioni tramite i miei inviati, ma poche persone oggi sono pronte a capire, perché troppa è la confusione, troppa la distrazione, troppo forte la morsa delle necessità imposte dal Re Demone, troppo poco l’Amore per la Vita, troppo forte lo smarrimento e il non senso dell’esistenza.
Le persone di oggi vivono nell’incapacità “appresa” di Amare, appresa dai loro falsi maestri, dai loro falsi genitori, dai falsi amici e dai loro falsi leader. Gli esseri umani sono completi, perfetti e divini, ma si sentono incompleti, sbagliati e sovente riescono a trasformare in un inferno ciò che di più bello e meraviglioso hanno. I più folli, perversi e gravemente malati inneggiano al trans-umanesimo o al post-umanesimo: costoro sono i più incapaci di Amare e di gioire della Vita. Hanno infiniti doni, eppure sovente sono ingrati e bestemmiano.
Le religioni di oggi stanno fallendo nel loro obiettivo principale, scambiando oro con sassi, il necessario con il superfluo, e spendendo fiumi di parole sulle quisquilie e neanche una parola sull’unica nobile urgente verità e necessità. Adesso vorrei che faceste una dichiarazione unanime, perché le religioni e le filosofie di oggi sono al servizio dei peggiori demoni quando si discostano dal loro obiettivo principale e dal loro unico vero insegnamento, che è: “Uccidi la voglia di uccidere, non creare sofferenza non necessaria, sentiti parte della Grande Vita che tutto unisce e gioiscine, con gratitudine e rispetto”. Qualunque religione o filosofia che manchi di dire questo e che non lo metta al primo posto è una grave offesa e bestemmia. Parimenti, qualunque religione o filosofia che educhi l’essere umano a uccidere la voglia di uccidere, a non creare sofferenza non necessaria e a sentirsi parte della Grande Vita che tutto unisce, gioiendone con gratitudine e rispetto, è una vera religione e filosofia. Questa è l’ultima possibilità, l’ultima lotta, prima che tutto venga distrutto.
Adesso esprimetevi, poi l’Ascoltatore dell’Assemblea che sta vedendo e sentendo tutto questo, partecipando all’Assemblea come in un vivido sogno che sonno non è, lo trascriverà e lo riferirà ad altri. Ciò che direte sarà il fondamento di una nuova religione che le riunirà tutte indirizzandole all’essenziale, e che, al contempo, sarà una religione che rispetterà profondamente e accetterà come veritiera ogni altra religione esistente che sia in accordo con ciò che direte».
La Saggezza Universale, che nei vari tempi e luoghi conosciuti dagli esseri umani assumeva nomi diversi e forme diverse, si era espressa. L’ordine era chiaro.
Gli amici degli esseri umani, maestri dell’umanità, discussero tra di loro e si trovarono velocemente d’accordo sull’essenziale. Ciascuno di loro sapeva distinguere con esattezza ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è urgente da ciò che non lo è. Ciascuno continuava a parlare nella sua lingua e a esprimersi secondo le simbologie della sua cultura, eppure tra di loro si capivano perché il Cuore che li animava era lo stesso. Questa fu la risposta:
«Il fondamento della “Religione dell’Ultima Lotta”, mirata alla salvezza non solo degli esseri umani, ma di tutto il Pianeta Terra e in accordo con Madre Natura, è quanto segue. Molti già abbracciano questo credo e lo vivono. Le parole seguenti sono quelle che ogni essere umano sano di mente e di cuore, o che aspira a guarire per tornare sano, dovrà incidere nella propria vita.
Fondamento della Religione dell'Ultima Lotta
Siamo in un periodo terminale, apocalittico, perché la violenza e l'ottusità degli esseri umani è diventata insostenibile per tutte le specie viventi del pianeta. Affrontiamolo serenamente, facendo la nostra parte in una direzione che vada verso la salvezza del pianeta, tutt'uno vivente di cui facciamo parte. Per tale ragione, noi scegliamo come massima priorità di essere vegani e di non esercitare potere sulle altre persone.
Il cibo è sacro perché sacra è la vita, ma un cibo prodotto con violenza, disprezzo della vita e massacri è per noi veleno. Un cibo prodotto uccidendo ogni tre giorni lo stesso numero di animali terrestri quante persone furono uccise da tutte le criminali guerre della storia dell’umanità (619 milioni), dopo indicibili torture e manipolazioni genetiche, è un veleno così potente che alla fine ci condannerà al non aver più nulla da mangiare. Anche i mari e gli oceani soffrono come malati terminali e, nel loro silenzio, reclamano il nostro aiuto, perché con l’attuale andamento delle attività di pesca entro il 2050 non avranno più vita da ospitare.
Rinneghiamo il diritto, il potere, l’autorità e il dominio di cui l’ego umano si è sovente arrogato sui più deboli, considerati inferiori al solo fine di avallare i propri perversi scopi, giustificando ogni devastazione ambientale e ogni massacro dei suoi simili, ovvero giustificando la propria autodistruzione.
Rifiutiamo come aberrante il consumo di animali e derivati, perché oltre ad essere contrario alla nostra salute, già compromessa dalle attività umane che hanno reso invivibile gran parte del pianeta, significa complicità verso la nostra stessa estinzione. Percepiamo come aberrante anche la continua disinformazione tesa a distrarci il più possibile dall’urgente necessità di cambiamenti interiori, familiari, sociali, politici ed economici che mirino al rispetto della vita e alla salvezza dell’umanità. Parimenti ci rifiutiamo di identificarci in ogni forma di spiritualità, filosofia e religione che, pur predicando il bene, non inviti caldamente alla sobrietà dei consumi, al veganesimo, al non renderci complici dei continui brutali massacri.
Il nostro mondo, in mano alle psicopatiche multinazionali a cui interessa solo il profitto, è diventato un impero di sofferenza. Come un faro che ci indichi la strada da percorrere nella notte burrascosa e devastante dell’umanità, consideriamo la non-violenza, una corretta informazione e il non sentirci superiori a nessuno come l’unica direzione da intraprendere. Consapevoli dei nostri limiti e delle nostre ombre, ci impegniamo in tal senso. Consapevoli dell’impari lotta contro un modo di pensare e di agire radicato in tutti i livelli della società e persino nel nostro inconscio individuale e collettivo, ci impegniamo a mantener saldo il nostro Amore per la vita e ad agire di conseguenza. Riteniamo che il progresso morale di un popolo vada di pari passo non solo con il modo con cui le persone si relazionano tra di loro, ma anche con il modo in cui animali e territorio vengono trattati e protetti.
Il coraggio e le doti intellettive e morali ci saranno di sostegno, la forza della parola che libera dalla tristezza e dai pesi quotidiani il nostro stile di vita, l’Amore la nostra fede.
Grazie.»
Così si è espressa l'Assemblea che ha istituito la Religione dell’Ultima Lotta seguendo l'invito della Saggezza Universale. Questa Religione non ha capi, non ha gerarchie, non ha insegnamenti ulteriori oltre a questo. Ogni approfondimento futuro sarà tale solo se in accordo con il fondamento.
Il luogo di culto è qualunque luogo della Terra. La preghiera, atea o religiosa, è a scelta del praticante e nei modi che lui o lei preferisce, purché in accordo con il fondamento della Religione dell’Ultima Lotta.
Il materiale testuale o multimediale da studiare, a libera scelta del praticante, è preferibilmente quello che può migliorare la propria comprensione di sé, della Vita e di Madre Natura.
Sono fedeli praticanti di questa Religione tutti coloro che si riconoscono nel suo fondamento e che sinceramente lo reputano come prioritario. I praticanti sono caldamente invitati a non giudicare male i non praticanti, i detrattori o coloro che offenderanno, disprezzeranno o derideranno la Religione dell’Ultima Lotta: la sincera e costante applicazione quotidiana nelle azioni e nel modo di vivere della Religione dell’Ultima Lotta varrà più di qualsiasi discorso e sarà l’unico modo per spazzare via i demoni malvagi che l’attaccheranno. I demoni di oggi sono molto abili nella parlantina, abili nel far credere vere le menzogne e hanno alleati ovunque, quindi stiamo attenti.
Tutti noi praticanti siamo invitati a mantenere sempre attivo uno spirito di ricerca che spazzi via tutte le bugie a cui siamo stati indottrinati dal Re Demone, spirito di ricerca che è l’unico antidoto sia per la non-conoscenza, sia per ogni fanatismo. Per ogni dubbio dottrinale o filosofico, ciascuno di noi è invitato a rivolgersi direttamente alla Saggezza Universale senza intermediazioni, perché ciascuno di noi ne è parte e a lui o a lei si manifesterà nella forma più adatta. Per ogni dubbio scientifico e teorico, ciascuno di noi può costantemente accrescere la propria consapevolezza di questa sacra pratica di vita attraverso un serio studio autonomo, guidato da spirito di ricerca, compassione, gratitudine, disponibilità a scoprire cose nuove, coraggio di mettere da parte idee vecchie, e dialogo con persone da cui possiamo imparare. Per ogni dubbio metodologico e per altre difficoltà, ciascuno di noi può rivolgersi a un abile medico che condivida la medesima fede espressa dalla Religione dell'Ultima Lotta e che sia seriamente formato e consapevole.
Il simbolo che rappresenta la Religione dell’Ultima Lotta si chiama “Pucio”, può assumere molte forme artistiche a scelta dei praticanti e vuol dire “Amore e Cura della Vita”. Un esempio di Pucio è la “Mano che Ama” del quadretto seguente:
L’Ascoltatore dell’Assemblea,
28 marzo 2019