Vedi anche: "Gohonzon. Fiducia. Nam-myoho-renge-kyo"
Alcuni poteri del Daimoku (recitazione di Nam-myoho-renge-kyo):
- Benefici visibili e invisibili, non prevedibili e oltre ogni immaginazione.
- Accumulare buona fortuna sia per noi sia per coloro con cui condividiamo una profonda relazione.
- Sviluppare le stesse virtù del Budda.
- Sviluppare saggezza, coraggio e compassione.
- Sviluppare una condizione interiore tale da comprendere, accogliere e interiorizzare le parole del maestro originale e del maestro attuale.
- Sviluppare pensieri, parole e comportamenti non-violenti, ovvero nei quali non c’è più il giudizio.
- Unire le persone.
- Unirsi con se stessi.
- Accoglienza dell’altro, senza etichette né diagnosi (le etichette e le diagnosi derivano dalla nostra natura oscurata che ci separa dagli altri).
- Curare le malattie spirituali che derivano da oscurità e ignoranza (con tutto ciò che ne consegue).
- Trasformazione della vita: tutto viene indirizzato in direzione positiva.
- Coltivare la speranza e la fiducia nella vita (fidarsi e affidarsi al Gohonzon).
- Fiducia nella vita = Fiducia in noi stessi = Fiducia negli altri = Non c’è più alcun bisogno di esercitare potere o di cercare di controllare cose o le persone.
- Il cambiamento positivo di pensieri, parole e comportamenti diviene spontaneo.
- Accoglienza serena dei dolori inevitabili e affievolimento o scomparsa dei dolori evitabili.
- Nessuna paura di morire (paura socialmente accettabile), nessuna paura di vivere (paura più concreta ma meno socialmente accettata), nessuna paura di non riuscire (paura socialmente accettabile), nessuna paura di riuscire (paura più concreta ma meno socialmente accettata), ma solo gioia di vivere.
- Accrescimento della forza interiore e della voglia e della gioia di affrontare le situazioni.
- Cambia la visione delle cose: gli ostacoli diventano opportunità di miglioramento.
- Il sentimento principale che nasce spontaneo in una miriade di situazioni diverse: tanta gratitudine e amore.
- La lamentela sparisce.
“Il mio maestro Toda un giorno disse: «Dobbiamo attaccare le sofferenze con il Daimoku, utilizzandolo come un "fuoco d'artiglieria convergente", e annientarle. Recitare con la massima serietà e tenacia per risolvere una situazione può apparire il metodo meno veloce, mentre è invece la migliore e più sicura "scorciatoia" per la sua risoluzione».” (Daisaku Ikeda, NR 480, gennaio 2012, editoriale).
(I punti sopra elencati sono riflessioni di Francesco Galgani, maggio 2018, pdf per la stampa)