Non importa fare tutto nella vita, ma mettere i semi giusti
Non insultare, non maltrattare
coltiva la rinuncia
nel rispetto della disciplina
frugale nel mangiare e pago
della dimora che hai
dònati all'intento consapevole:
questo è l'insegnamento del Buddha.
(tratto dal Dhammapada)
Non insultare, non maltrattare
Questo verso invita a evitare comportamenti dannosi verso gli altri, sia verbalmente che fisicamente. Insultare e maltrattare causano sofferenza sia a chi li riceve che a chi li perpetra, perché generano negatività e conflitti.
coltiva la rinuncia
Qui si parla di coltivare il distacco dai desideri, dalle avversioni e dagli attaccamenti materiali. La rinuncia è vista come un mezzo per raggiungere una mente più serena e libera dalle passioni che causano sofferenza.
nel rispetto della disciplina
La disciplina si riferisce alla pratica delle regole etiche e morali insegnate dal Buddha. Rispettare la disciplina aiuta a mantenere una vita virtuosa e a evitare azioni che potrebbero causare sofferenza.
frugale nel mangiare e pago della dimora che hai
Essere frugali nel mangiare significa moderarsi e non indulgere nei piaceri del cibo, mangiando solo quanto necessario per mantenersi in salute. Essere soddisfatti della propria dimora indica l'importanza di apprezzare ciò che si ha senza desiderare costantemente di più.
dònati all'intento consapevole
Questo verso incoraggia la pratica della consapevolezza e della presenza mentale. Essere consapevoli di ogni azione, parola e pensiero aiuta a vivere in modo più intenzionale e a evitare comportamenti impulsivi che possono portare alla sofferenza.
questo è l'insegnamento del Buddha
Infine, il verso afferma che questi principi costituiscono l'essenza dell'insegnamento del Buddha. Seguendo questi precetti, si può vivere una vita più pacifica e raggiungere una maggiore comprensione e saggezza.
In sintesi, questi versi del Dhammapada riassumono alcuni dei principi fondamentali dell'insegnamento buddhista: evitare di fare del male, praticare la rinuncia e la moderazione, rispettare la disciplina morale, essere consapevoli e vivere con gratitudine e apprezzamento per ciò che si ha.
Ajahn Chah (monaco buddista thailandese, 1918-1992), scrisse in Al di là:
La moralità è il padre e la madre del Dhamma. All’inizio dobbiamo avere moralità. Moralità è pace. Questo significa che non si commettono cattive azioni con il corpo o con la parola. Quando non facciamo cose sbagliate, non ci agitiamo; quando non ci agitiamo la pace e il raccoglimento sorgono nella mente. Per questo diciamo che moralità, concentrazione e saggezza sono il Sentiero verso l’Illuminazione percorso da tutti gli Esseri Nobili. Sono tutte quante una sola cosa. Moralità è concentrazione, concentrazione è moralità. Concentrazione è saggezza, saggezza è concentrazione. È come un mango. Quando è un fiore, lo chiamiamo fiore. Quando diventa un frutto, lo chiamiamo mango. Quando matura, lo chiamiamo mango maturo. Il tutto è un mango, però cambia continuamente. Il grande mango cresce dal mango piccolo, il piccolo mango diventa un grande mango. Li potete considerare frutti differenti oppure uno solo. Moralità, concentrazione e saggezza sono in relazione in questo modo. Alla fine tutto è un sentiero che conduce all’Illuminazione.
Link al testo completo di Al di là.
(28 giugno 2024)
La legge eterna in risposta alle guerre
Qualcuno si ricorda ancora del referendum contro l'invio di armi in Ucraina?
E' passato più di un anno. L'esito ha dimostrato, e continua a dimostrare, che la via delle iniziative politiche non porta a nulla se prima non avviene una profonda e intima trasformazione.
Se c'è guerra, fermiamoci.
Se c'è rabbia, fermiamoci.
La felicità non viene dal vincere le guerre, ma dal seguire la virtù.
Dentro di me sono confluiti vari insegnamenti. Alla fine, questo, tratto dal Dhammapada, li riassume tutti:
L’odio non può sconfiggere l’odio,
solo esser pronti all’amore lo può.
Questa è la legge eterna.
(24 giugno 2024)
Dhammapada ➙ Audiolibro
A corredo del testo completo del Dhammapada, riporto anche:
Le traduzioni usate nel testo che ho riportato nel blog e nell'audiolibro sono diverse, ma sostanzialmente uguali nel significato. L'audiolibro fa riferimento alla traduzione riportata qui.
Voce di Valeria Boria (fonte)
INDICE
00:00 I Yamaka-Vagga - I Versi gemelli
04:09 II Appamada-Vagga - La Consapevolezza
06:47 III Citta-Vagga - La Mente
09:01 IV Puppha-Vagga - I Fiori
11:59 V Bala-Vagga - Lo Stolto
15:21 VI Pandita-Vagga - Il Saggio
17:59 VII Arahanta-Vagga - Gli Arhat
20:01 VIII Sahassa-Vagga - Le Migliaia
22:17 IX Papa-Vagga - Il Peccato
24:45 X Danda-Vagga - Il Castigo
27:58 XI Jara-Vagga - La Vecchiaia
30:07 XII Atta-Vagga - Te Stesso
32:14 XII Loka-Vagga – Il Mondo
34:31 XIV Buddha-Vagga - Il Risvegliato
37:56 XV Sukha-Vagga - La Gioia
40:18 XVI Piya-Vagga - Il Piacere
42:27 XVII Kodha-Vagga - L’Ira
44:51 XVIII Mala-Vagga - L’Impurità
48:36 XIX Dhammattha-Vagga - L'Uomo Giusto
51:30 XX Magga-Vagga - La Via
55:05 XXI Pakinnaka-Vagga - Versi Vari
58:22 XXII Niraya-Vagga - La Caduta
1:01:11 XXIII Naga-Vagga - L’Elefante
1:04:15 XXIV Tanha-Vagga - La Bramosia
1:10:14 XXV Bhikkhu-Vagga - Il Bhikkhu
1:14:39 XXVI Brahmana-Vagga - Il Brahmana
(23 giugno 2024)
Prima del disastro nucleare
possa Egli illuminare le nostre menti.
Possa la luce divina del Supremo illuminare il nostro intelletto,
per condurci lungo un percorso di rettitudine.
Meditiamo sulla gloria di questo Essere che ha prodotto questo universo,
possa Egli illuminare le nostre menti.
O Madre Divina, il nostro cuore è coperto di tenebre,
Ti preghiamo: allontana da noi questa oscurità ed accendi la Luce dentro di noi.