Sette anni dopo: come ha fatto un'epidemia locale a trasformarsi in un'emergenza globale di salute pubblica?

Gli errori non servono a definirci, ma a guidarci… ma perseverare nello stesso errore significa volere il proprio male. Negli ultimi anni, è stato più volte ripetuto lo stesso copione: epidemie non curate, virus relativamente innocui e facilmente curabili trasformati in emergenze, vaccini per tutti.

Qualcuno ricorda il mio articolo “Ebola: perché preferisco non vaccinarmi, con un personale vaffanculo all'industria delle epidemie”? Lo scrissi nel 2014. I parallelismi con il coronavirus covid-19 sono molto forti.

E’ facile parlare con il senno di poi, ma sarebbe bene parlare anche con il senno di prima, confrontando le previsioni con i fatti. Non solo stiamo denunciando da più di un anno (*) che l’epidemia attuale è stata pianificata a tavolino e che tutte le scelte fatte sono state fortemente lesive per la salute pubblica (mascherine, distanziamento sociale, lockdown, tamponi, chiusura delle attività, vaccini, ecc.), ma ci sono anche precise querele depositate in varie procure italiane. Il pdf integrale della denuncia si trova nell’articolo “Negligenza voluta, epidemia dolosa, strage di stato, azione terroristica dello stato italiano contro i cittadini? Una denuncia in procura” (in fondo alla pagina), con un elenco degli argomenti trattati.

Abbiamo anche denunciato con un anno d’anticipo che i vaccini avrebbero solo procurato danni (per non dire strage) e così è stato, tanto più che difficilmente un vaccino per un virus molto mutevole potrebbe risultare efficace: in questo momento, dove ci sono state le maggiori campagne vaccinali, sono aumentati i morti e i cosiddetti contagi (termine improprio e del tutto fuori luogo per indicare i tamponi positivi, in quanto l’asintomatico positivo non è né contagioso, né malato). Solo in Italia, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (maggio 2020 vs maggio 2021), i contagi sono triplicati in percentuale (cioè a seguito dell’inizio della campagna vaccinale, come riportato in questo video). In Israele e in India, da dopo che è iniziata la campagna vaccinale, sono decisamente aumentati i morti (ne avevo parlato in "Vaccinazioni e morti: un grafico dell’India, con amore" per quanto riguarda l'India, mentre, per quanto riguarda Israele, rimando al rapporto di Civilian Probe sull’impatto catastrofico che il vaccino Pfizer ha avuto sulla nazione, presentato al Procuratore Generale e al Ministro della Salute). In Inghilterra la situazione è così grave, secondo le autorità, che stanno valutando se rimanere in lockdown (fonte). In questo momento, in Cile (dove a giugno la stagione è fredda), le terapie intensive sono strapiene e gli ospedali al collasso, eppure la campagna vaccinale è molto avanti (fonte). Tutto previsto e prevedibile, ad esempio ad aprile 2020, cioè con un anno di anticipo, scrissi l’articolo “Vaccino covid-19 = Possibile strage? Raccolta di informazioni verificabili”. Sul discorso dei vaccini c’è ben di peggio (probabili danni genetici trasmessi alle prossime generazioni - fonte con corposa bibliografia -, per lo meno per coloro che, in età fertile, non saranno resi sterili dai vaccini, visto che il vaccino per il covid-19 è mutogeno e può causare sterilità, come accuratamente documentato in questa corposa relazione), ma non mi dilungo oltre. E’ già tutto scritto e denunciato da più parti.

A ciò va aggiunto il reato di omissione di soccorso. Le cure per il covid esistono e sono efficaci, ma invece di usarle sono state proibite e la gente è stata, pertanto, intenzionalmente fatta morire (fatta eccezione per quei medici che se ne sono fregati dei protocolli e hanno osato sfidare le indicazioni del ministero della salute, riuscendo così a salvare tante vite). E’ un piano criminoso molto serio, è stato fatto tutto il possibile per rendere drammatico un virus facilmente curabile. Per una panoramica sulle cure esistenti, rimando al video: “Documentario "Covid: le cure proibite" (di Massimo Mazzucco), un dovere civico guardarlo”.

Consiglio anche il video “Sul diritto di vaccinarsi, di non vaccinarsi e di critica ragionata all’inutilità e dannosità dei vaccini (per il covid e non solo)”.

Per chi vuole ulteriormente approfondire, rimando all’articolo che scrissi nel 2017: “Vaccini: informazioni pro-scienza, pro-buon senso e pro-salute pubblica”.

Di altro materiale ce n’è abbastanza, basta frugare nel mio blog con il tasto “Cerca”, usando parole chiave come: vaccino, vaccini, vaccinato, vaccinata, vaccinati, vaccinazione, vaccinazioni, epidemia, pandemia, covid, covid-19, coronavirus, distanziamento, mascherina, mascherine, tampone, tamponi, guanti, ecc. Chi cerca trova, suggerisco per ogni ricerca di inserire una sola parola.

Continuiamo a perseverare nell’errore o decidiamo di farla finita di farci prendere in giro? Il vento sta cambiando?

Dopo le critiche, alcuni suggerimenti finali, estremamente sintetici.

- Spero che ciascuno abbia un medico di fiducia a cui far riferimento.

- Il compito di ogni persona, possibilmente con la guida di un abile medico, è quello di proteggere la propria vita, focalizzando l’attenzione soprattutto sulla prevenzione, che comunque richiede impegno, studio, dedizione, costi.

- Uno stile meccanicistico del tipo: “Ho un problema, allora vado dal medico e mi faccio dare qualche pasticca per risolverlo”, significa non aver capito nulla in tema di salute. Il crescente ricorso ai farmaci e ai vaccini è esso stesso causa di malattie, anche gravi.

- La salute inizia con un’alimentazione frugale tendenzialmente o esclusivamente a base vegetale, con sufficiente distanziamento temporale tra un pasto e l’altro (non bisogna mangiare prima di aver digerito il pasto precedente) e, possibilmente, con periodi di digiuno o quantomeno di disintossicazione. Ciò vale anche il covid-19, al riguardo posso segnalare l’articolo “Dieta e coronavirus: i cibi vegetali sono protettivi contro i sintomi più gravi del COVID-19”.

- Gran parte dei problemi psico-fisici e relazionali derivano dall'incapacità appresa di amare e di pensare. Suggerisco, a tal riguardo, una lettura dell'articolo "Pensieri autolesionisti, alcol, droga, fumo, cibo, altre dipendenze: 10 suggerimenti utili per (non?) suicidarsi in modo efficace", che è un piccolo viaggio in alcuni aspetti critici e dolorosi della nostra società, che possono essere la causa di tante nostre sofferenze. Per trovare soluzioni ai nostri problemi a volte ci manca proprio una visione di larghe vedute, che colga il contesto in cui siamo inseriti.

- La salute include tutti gli aspetti relazionali della vita, le emozioni e i sentimenti: non solo alimentazione, ma anche famiglia e conviventi, scuola e lavoro, amicizie, sport, hobby, relazioni sentimentali e sessualità, interessi, rapporto con la natura, spiritualità, ecc. Un problema da una parte si riflette su tutto il resto, un blocco da una parte causa guai che possono arrivare anche molto lontano. La vita, cioè noi stessi, è un equilibrio delicato e precario, in cui bisogna tener conto di tutto.

- Una seria politica di salute pubblica deve necessariamente mettere in discussione l’intero sistema economico, che, nelle sue fondamenta neoliberiste, è nemico della vita. L'attuale politica dei ricatti ("ti tolgo tutte le libertà e te ne restituisco alcune solo se ti vaccini") è destinata al completo fallimento, oltre a provocare tanti drammi. L'Italia sta continuando a smantellare scuola e ospedali, che vanno al collasso tutti gli anni nei mesi invernali (fonti giornalistiche in questo video), anche quando non c'era alcuna epidemia dichiarata, eppure le spese militari crescono sempre (25 miliardi di euro nel 2021, ovvero in media 68,5 milioni di euro al giorno, fonte).

(14 giugno 2021)

(*) Uso il plurale per indicare che le mie denunce, sebbene le abbia scritte da solo, sono all’interno di un percorso di consapevolezza su cui in tanti ci siamo incamminati. I pensieri, in questo senso, non sono mai individuali.

Proteggersi dalle follie della società contemporanea

Nulla è a caso. Il fatto che la nostra società sia costruita in un certo modo, e che la maggior parte delle persone abbia per lo più certi comportamenti, corrisponde a un preciso progetto di vita eterodiretto, cioè risultante dal completo o quasi completo soggiacere agli stimoli e ai condizionamenti imposti soprattutto dai mezzi di comunicazione di massa. Anzi, più che di un progetto di vita, mi parrebbe più appropriato parlare di un progetto di distruzione della vita. Questa è la via più comoda, cioè adeguarsi alla maggioranza e ubbidire al potere. Da questo punto di vista, non soltanto la democrazia è completamente delegittimata in partenza, ma il primo dovere di ogni cittadino è soltanto quello di ubbidire alle leggi, al potere costituito, alle consuetudini: l’opinione personale rispetto al potere diventa priva di significato, depotenziata e persino additata come arrogante, in quanto sono soltanto gli “esperti” cooptati dal potere nel diritto di decidere tutto per tutti. In questa visione distopica e tremendamente attuale, con situazioni, sviluppi, assetti politico-sociali e tecnologici altamente negativi perché contrari alla vita, l’opposizione non soltanto è fortemente punita, ma trattata come una follia da ospedalizzare, o equiparata ad un misantropico disadattamento da curare con la peggiore delle pedagogie.

L’alternativa è quella di non conformarsi, costruendo un proprio progetto di vita che nasca da una visione diversa da quella dominante. Cambiando i presupposti, cambia tutto il resto. Il primo dovere del cittadino diventa quello di costruirsi una propria etica e di studiare, studiare e ancora studiare per non farsi prendere in giro dalle malate follie di chi è al potere e dall’informazione per lo più menzognera a reti unificate. In questa visione, molte cose sono capovolte rispetto al sentire comune. Al centro non c’è più il rispetto delle leggi, ma il rispetto della vita.

La posizione di chi non si conforma è molto difficile, perché è come quella di un funambolo che, senza protezioni, cammina su una fune tesa sopra una fossa piena di coccodrilli affamati. Come proteggersi, quindi?

Sarebbe bello se ci fosse una risposta. Purtroppo in una società che incoraggia e premia lo spegnimento del cuore e dell’intelletto, ovvero l’incapacità appresa di amare e di pensare, in un contesto che normalizza il patologico e medicalizza il fisiologico, è molto facile rischiare la lapidazione se invece teniamo vivi e nutriamo continuamente sentimenti e pensieri orientati alla protezione e all’amore per la vita.

Forse, nel nostro esercitarci da funamboli, la cosa migliore che possiamo fare è prestare attenzione alla nostra asta che fa da bilanciere: questa asta è il simbolo delle nostre emozioni prevalenti e della qualità prevalente delle nostre relazioni. L’asta ci aiuta a mantenere l’equilibrio se le emozioni e le relazioni sono di buona qualità, qualità che fa da cartina di tornasole sulla bontà del nostro progetto di vita e sulle nostre pratiche alimentari, spirituali, sportive, sociali, familiari, lavorative, ecc.

Follia (pittura, Francesco Galgani, 13 giugno 2021)

(13 giugno 2021)

Dieta e coronavirus: i cibi vegetali sono protettivi contro i sintomi più gravi del COVID-19

Link al PDF dell'articolo scientifico completo (del 3 maggio 2021, pubblicato su BMJ), qui preso in esame: "Plant-based diets, pescatarian diets and COVID-19 severity: a population-based case–control study in six countries" (Diete a base vegetale, diete pescatariane e gravità COVID-19: uno studio caso-controllo basato sulla popolazione in sei paesi).

In sintesi, secondo l'articolo:

In 2884 operatori sanitari di prima linea provenienti da sei paesi (Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti), gli individui che hanno riferito di seguire diete a base vegetale e diete non completamente vegetali che erano più ricche di verdure, legumi e noci, e meno ricche di pollame e carni rosse e lavorate, avevano rispettivamente il 73% e il 59% di probabilità in meno di ammalarsi di COVID-19 in maniera da moderata a grave.

Le diete a base vegetale e le diete pescatariane sono modelli alimentari sani (secondo gli autori della ricerca), che possono essere considerati per la protezione contro le complicazioni gravi da COVID-19.

Rispetto ai partecipanti che hanno riferito di seguire “diete a base vegetale”, quelli che hanno riferito di seguire “diete a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto proteico” avevano maggiori probabilità di ammalarsi di COVID-19 in maniera da moderata a grave.

Non aggiungo ulteriori commenti, se non quello che scoprire un legame tra alimentazione (e digiuno, qui non citato) e salute è come scoprire l’esistenza dell’acqua calda. Meglio tardi che mai. Il discorso si potrebbe molto allargare, ma stavolta mi fermo qui, è già significativo che qualcuno cominci a porsi il problema.

(11 giugno 2021)

Sul diritto di vaccinarsi, di non vaccinarsi e di critica ragionata all’inutilità e dannosità dei vaccini (per il covid e non solo)

Diritto di denunciare le ingiustizie e le falsità, diritto di non conformarsi al pensiero dominante, dovere di non farsi prendere in giro.

In questo video, Massimo Mazzucco risponde all'esternazione che i "vaccinati proteggono i non vaccinati", argomentando sul perché ciò non è vero.

Il video si intitola "Beppe Severgnini, quanta pazienza con gli ignoranti..."

DOWNLOAD MP4

Pages

Subscribe to Informatica Libera - Francesco Galgani's Blog RSS