Principio di igiene mentale (trasposizione del rasoio di Occam)
In linea di massima, una soluzione di un problema è semplice se rientra in ciò che, con un certo stato di consapevolezza, capiamo e riteniamo di poter realizzare, non-semplice in tutti gli altri casi. In questo senso, la semplicità o non-semplicità non sono strettamente legate a quanto tempo e impegno possa richiedere una soluzione, bensì a quanta comprensione ne abbiamo.
Con questa premessa semantica, dato un problema, se vogliamo salvaguardare la nostra salute mentale, fisica e relazionale:
- Se c'è una soluzione semplice tra quelle che riteniamo possibili, allora realizziamola.
- Se ci sono soltanto soluzioni non-semplici, allora occupiamoci di altro per permettere al nostro stato di consapevolezza di cambiare (al momento opportuno guarderemo il problema da un'altra prospettiva).
- Se non vediamo soluzioni, allora: o non esiste il problema o c'è qualcosa di importante che (ancora?) non abbiamo capito, in entrambi i casi è meglio se pensiamo ad altro.
Francesco Galgani,
3 aprile 2021
Genesi e risoluzione dei problemi di vita (messaggio di Pasqua)
I problemi non sono dove sono, ma sono dove noi decidiamo di metterli, più o meno consapevolmente o inconsapevolmente. Dove c’è il male c’è anche un po’ di bene, e dove c’è il bene c’è anche un po’ di male, quindi… perché ci dovremmo preoccupare?
Buona Pasqua 2021,
Francesco Galgani
Regalo (poesia)
Regalo
Influssi benefici,
protettivi,
oltre il tempo e lo spazio,
ti invio ogni giorno,
così d’alleviar sofferenze
e imbellire la vita,
anche se non mi faccio vedere,
anche se non te n’accorgi.
(Francesco Galgani, 2 aprile 2021, www.galgani.it)
Il massimo della stupidità è usare solo la razionalità?
La più pericolosa e distruttiva forma di ottusità, che può arrecare ingenti danni e atroci sofferenze al singolo e alla società, è l’uso esclusivo della razionalità. Tale patologica condizione della mente, che di fatto consiste in uno scollegamento tra cuore e intelletto (che sono i due occhi dell’anima), in molti contesti è innalzata a virtù, a dimostrazione che le genti spesso sono attratte più dalla stupidità che dall’intelligenza. Questo dramma di uso esclusivo di un pensiero calcolante, separativo e logico-matematico è proprio di una parte degli esseri umani e di tutte le forme di “intelligenza artificiale”. Il fatto che una macchina non viva, non cosciente e senza anima possa essere definita “intelligente” non esprime una reale caratteristica della macchina, piuttosto dice qualcosa su chi entusiasticamente la definisce tale.
Francesco Galgani,
2 aprile 2021
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