Julian Assange assolto, ma ancora in prigione in condizioni disumane
Stanotte, in un giusto entusiasmo per l'assoluzione di Julian Assange, che ho appreso dal breve video sotto riportato (e che trova riscontro in questo articolo), ho creduto che il nostro eroe e vero amico fosse libero. Ma il sogno di ciò che è giusto e di come il mondo dovrebbe essere ha lasciato presto il posto alla cruda realtà: Julian Assange è attualmente in prigione a Londra in condizioni disumane, come documenta l'articolo "Breaking The Media Blackout on the Imprisonment of Julian Assange", pubblicato il 26 agosto 2019, con licenza Creative Commons che ne autorizza la ripubblicazione.
Rompere il silenzio (blackout) dei media sull'imprigionamento di Julian Assange
Gli stessi media che hanno passato anni trascinando il nome di Assange nel fango si stanno ora impegnando in un blackout sul suo trattamento. Se stai aspettando che gli esperti dei media aziendali difendano la libertà di stampa, rimarrai deluso.
articolo originale di Mnar Muhawesh, 26 agosto 2019, traduzione parziale
Il ruolo del giornalismo in una democrazia è la pubblicazione di informazioni rilevanti per l'interesse comune - il tipo di informazioni che consente alle persone di diventare cittadini più coinvolti nelle loro comunità in modo che ciascuno di noi possa votare rappresentanti che lavorano nell'interesse di "noi popolo".
Forse non esiste un esempio migliore di giornalismo costituito da "cani da guardia", che spiegano ed espongono la corruzione dei potenti, come del caso di Wikileaks, che ha esposto prove a livello mondiale dei crimini di guerra compiuti dai militari statunitensi in Iraq, tra cui l'uccisione di due giornalisti di Reuters; ha mostrato che il governo degli Stati Uniti e le grandi corporazioni hanno usato agenzie di intelligence private per spiare attivisti e manifestanti; ha rivelato come i militari hanno nascosto agli ispettori della Croce Rossa le torture sui prigionieri nella baia di Guantanamo. [n.d.t.: per approfondimenti, rimando a "Assange. I dieci dossier di Wikileaks che hanno fatto imbestialire Pentagono, Cia e Casa Bianca"].
È questo tipo di giornalismo "reale" che il nostro primo emendamento era destinato a proteggere, ma impegnarsi in esso ha invece reso l'editore di WikiLeaks Julian Assange l'obiettivo di una massiccia campagna diffamatoria negli ultimi anni, tra cui false affermazioni secondo cui Assange stia lavorando con Vladimir Putin, i russi e gli hacker [...].
Le accuse secondo cui Assange ha cospirato con Putin per minare le elezioni del 2016 e la democrazia americana nel suo complesso sono completamente svanite all'inizio di questo mese quando un tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York ha archiviato questo caso come "di fatto non plausibile", con il giudice che ha notato che in nessun caso l'accusa ha dimostrato fatti concreti, concludendo che l'idea che Assange abbia cospirato con la Russia contro il Partito Democratico o l'America è "completamente separato dai fatti".
[...]
Oggi Assange siede dietro le sbarre in una prigione di Londra in condizioni scioccanti che nemmeno un assassino si aspetterebbe. Il famoso regista e giornalista John Pilger lo ha visitato lì e teme per la vita di Assange, notando che è tenuto in isolamento, pesantemente medicato e gli vengono negati gli strumenti di base necessari per combattere la sua accusa di estradizione negli Stati Uniti. [n.d.t.: suggerisco una lettura di "'Lento e crudele assassinio': la madre di Assange accusa gli Stati Uniti e Regno Unito per il trattamento riservato a suo figlio"].
[...]
«[Assange è stato] deliberatamente esposto, per un periodo di diversi anni, a forme [più] progressivamente gravi di trattamento o punizione crudeli, disumani o degradanti, i cui effetti cumulativi possono essere descritti solo come tortura psicologica... La persecuzione collettiva di Julian Assange deve finire qui e ora! » John Pilger
[...]
Termino qui questa traduzione parziale dell'articolo, credo che sia sufficiente. Comunque Assange non è l'unico a passarsela male per aver difeso la libertà di informare. E' notizia di questi giorni che Amnesty International è intervenuta a favore del programmatore svedese Ola Bini, attivista per i diritti umani. Amico di Julian Assange, è perseguitato dalla giustizia ecuadoriana ma senza prove. Rimando all'articolo: "I cinque mesi da incubo dell'hacker che difende i diritti umani".
Buoni approfondimenti,
Francesco Galgani,
30 agosto 2019
Assange assolto
Grazie Fratello,
grazie per quel che sei,
grazie per la tua lotta,
grazie per la vittoria
contro i mostri
del nostro tempo.
Grazie!
(Francesco Galgani, 30 agosto 2019)
fonte del video: https://www.pandoratv.it/riflette-re-che-fare-assange-assolto/
Rifugiati in Italia e nel mondo, statistiche per numero di abitanti
Lo scopo di questo articolo è quello di dare un'informazione statistica riguardo al fatto che non è vero che tutti i disperati di questo mondo, quando abbandonano le loro terre per cercare vita e protezione altrove, finiscono in Italia, come invece qualcuno pensa... anzi.
Le informazioni seguenti sono estratte dal pdf "UNHCR Statistical Yearbook 2016", da pag. 6 a pag. 9, nella colonna relativa ai rifugiati, pubblicato dall'Alto Commissario delle Nazioni Uniti per i Rifugiati. all'indirizzo:
https://www.unhcr.org/5a8ee0387.pdf
Prima di proseguire, però, è importante chiarirsi nei termini, capire il significato delle parole. Non ho usato il termine "immigrato" perché troppo generico. Nel caso specifico dei dati che seguono, per rifugiato si intende una persona che è scappata dal proprio paese per cercare protezione in un altro. L’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), che ha pubblicato i dati nel pdf sopra linkato, riconosce come rifugiati coloro che rientrano nei criteri stabiliti dal suo statuto. Questi rifugiati sono dunque titolari della protezione che l’agenzia ONU può offrirgli.
Per un approfondimento sulla differenza tra migrante irregolare, richiedente asilo, profugo, ecc., rimando a questa pagina: https://www.openpolis.it/parole/che-cosa-sintende-per-migranti-irregolari-richiedenti-asilo-o-rifugiati/
In sintesi, la tabella seguente (disponibile anche come immagine) ordina i paesi in base alla percentuale di rifugiati rispetto alla popolazione complessiva nel 2016 (disponibile su Wikipedia).
Numero rifugiati | Ogni 1000 abitanti | |
---|---|---|
Svezia | 230.164 | 23,4 |
Malta | 7.948 | 18,3 |
Norvegia | 59.522 | 11,4 |
Austria | 93.250 | 10,7 |
Cipro | 8.484 | 10,0 |
Svizzera | 82.681 | 9,9 |
Germania | 669.482 | 8,1 |
Olanda | 101.744 | 6,0 |
Danimarca | 33.507 | 5,9 |
Francia | 304.546 | 4,6 |
Serbia | 29.522 | 4,2 |
Belgio | 42.168 | 3,7 |
Lussemburgo | 2.046 | 3,6 |
Finlandia | 18.401 | 3,4 |
Bulgaria | 17.814 | 2,5 |
Italia | 147.370 | 2,4 |
Grecia | 21.484 | 2,0 |
Regno Unito | 118.995 | 1,8 |
Buon riflessioni e approfondimenti, possibilmente non solo con la testa, ma anche con il cuore,
Francesco Galgani,
28 agosto 2019
Amo l’Italia
Amo l’Italia
Amo la mia terra,
amo la sua gente,
ringrazio i fratelli,
e le nostre sorelle,
accolgo chi viene,
saluto chi va,
sorrido gioioso
perché siamo qua!
Amo il divino
d’ogni vivente,
ringrazio ognuno
d’esser presente
nella buona patria
che ci vuol solidali,
gentili e sinceri,
nel cuor leali.
Abbiamo un’Anima,
è la Costituzione,
unica salvezza
da ogni aberrazione.
Grazie!
(Francesco Galgani, 27 agosto 2019, www.galgani.it)
Questa economia uccide (papa Francesco) - Testi e video di approfondimento
«Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della inequità”. Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è esclusione. Non si può più tollerare il fatto che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame. Questo è inequità. Oggi tutto entra nel gioco della competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossa. Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione, ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella periferia, o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono “sfruttati” ma rifiuti, “avanzi”.»
Questo l'ha scritto papa Francesco, il testo completo da cui ho tratto questa citazione si trova nel capitolo secondo di "Evangelii Gaudium":
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20131124_evangelii-gaudium.html#No_a_un%E2%80%99economia_dell%E2%80%99esclusione
Un'attenta e profonda analisi del sistema economico-finanziario-politico assassinante (e al contempo suicidario) in cui siamo inseriti, si trova inoltre nella lettera enciclica "Laudato Si'" di papa Francesco sulla cura della casa comune:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html
Su questo stesso tema, consiglio la visione di un paio di video: si tratta di un commento di Mauro Scardovelli a un vigoroso intervento del missionario comboniano padre Alex Zanotelli, che dà una dettagliata panoramica sui temi del sistema economico e finanziario globale.
Prima parte: https://www.youtube.com/watch?v=nemOckUviSU
Seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=6elhiKtvF9k
Buoni approfondimenti,
Francesco Galgani,
21 agosto 2019