È il tempo di pensare se hai tempo!!! (di Alessandro Pacenti)

Rapporto con il tempoBreve storia ma significativa per capire il pessimo rapporto che abbiamo con il "tempo". 

Vado dal primo benzinaio per gonfiare una ruota della bicicletta e chiedo se è possibile farlo. 

La risposta è: «Sì, ma adesso non ho tempo, passi più tardi».

Al che mi giro in cerca di un ipotetica persona in fin di vita, che il benzinaio doveva massaggiare fino al momento dell'arrivo dei soccorsi.

Beh, non c'era nessun bisognoso nei paraggi.

Pensavo agli 11 secondi di orologio, i quali un essere umano non è più capace né di dare né di gestire, perché lo percepisce come tempo perso.

Quindi mi è venuto da pensare al disagio che spesso sentiamo quando paghiamo un professionista per un lavoro e ci sentiamo e ci fa sentire come se gli stessimo rubando del tempo prezioso, mentre in realtà abbiamo pagato per il suo tempo.

Quindi, figuriamoci 5 secondi in modalità del tutto gratuita.

Tutto ciò è strano, in una società dove l'aiuto della tecnologia dovrebbe aumentare il tempo.

Quindi senza scomodare i grandi tomi della filosofia passata e neppure i poket book new age di autoaiuto, credo basterebbe pensare a:

Che rapporto abbiamo con il tempo?

Cosa significa spendere bene il nostro tempo?

Infine, cosa è il tempo?

Mettere il cambio in folle, spegnere il motore, e cercare di capire perché ci sentiamo "schiavi del tempo" sarebbe una piccola grande soluzione.

(Alessandro Pacenti)

Il 5G è agente cancerogeno? Molto probabilmente sì

Articolo tratto da: http://www.libreidee.org/2018/10/tumori-le-citta-usa-contro-il-wireless-5g-in-arrivo-in-italia/

Tumori: le città Usa contro il wireless 5G, in arrivo in Italia

America dei controsensi: dal 1° ottobre il sistema 5G è regolarmente in funzione a Houston, Indianapolis, Los Angeles e Sacramento, ma c’è pure chi s’è sfilato e ha detto “no”. Se a Doylestown (Pennsylvania) da più d’un anno i funzionari rimbalzano tra le aule dei tribunali statali e federali per opporsi alla massiccia invasione di mini-antenne di quinta generazione, dopo le città di San Anselmo e Ross, anche il Comune di Mill Valley (sempre in California) ha deciso di fermare il 5G: «Troppo inquinamento elettromagnetico, esiste un fondato pericolo per la salute pubblica». Ricevute le protesta dei cittadini, scrive “Terra Nuova”, i municipi hanno infatti bloccato l’installazione del wireless del 5G per salvaguardare «la salute e la sicurezza della comunità». Lo stesso è accaduto a Palm Beach, in Florida, perché – sostengono i maligni – vi risiede nientemeno che il presidente Donald Trump, che pare non gradisca vivere in un groviglio di radiofrequenze. «Fatto sta che, numeri alla mano, solo in fase sperimentale oltre l’Atlantico sono già quattro le città che faranno (volentieri) a meno dei 20 Gigabit al secondo in download». Come ricorda anche l’Agcom, aderire al 5G significa garantire infrastrutture in grado di sostenere fino un milione di dispositivi connessi contemporaneamente per chilometro quadrato.

Tradotto: irradiazioni di microonde millimetriche ovunque, non più solo dalle stazioni radio sui tetti dei palazzi (in Italia già 60.000) ma anche dai vecchi pali della luce «riconvertiti in ubiquitari Wi-Fi, uno ogni poche decine di metri, ovunque». Enel X, aggiunge “Terra Nuova”, ne ha annunciati poco meno di 2 milioni, distribuiti nei su 3.300 Comuni italiani. Con quali effetti per la salute? «Le prime evidenze che stanno venendo fuori dalla sperimentazione del 5G sono abbastanza preoccupanti», sostiene Agostino Di Ciaula, presidente di Isde-Italia (Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica, che ha già chiesto al governo Conte – inutilmente – una moratoria, per il nostro paese». Secondo Di Ciaula, «sono state segnalate alterazione dell’espressione genica, effetti sulla cute, effetti sulla proliferazione cellulare, sulla sintesi di proteine, sui processi infiammatori». Dati di fatto «ormai consolidati», secondo Di Ciaula: «Le onde elettromagnetiche ad alta frequenza causano effetti biologici soprattutto in termini di plesso ossidativo, che è alla base di numerose patologie croniche e dello stesso cancro». L’esposizione a onde come quelle fel 5G può danneggiare l’estensione del genoma e causare rischi in termini di fertilità, oltre che conseguenze neurologiche.

«Ci sono numerosissime evidenze che documentano danni nello sviluppo, comportamentali, persino danni metabolici», aggiunge Di Ciaula. Sull’ipotesi di revisione da parte dell’Oms sulla “cancerogenesi da elettrosmog”, lo stesso Isde puntualizza: «Il cancro è una evenienza che sembra molto probabile, ma è soltanto la vetta dell’iceberg». Secondo “Terra Nuova”, sono troppe le cose non dette, in materia: «Tra l’imbarazzante silenzio di amministratori locali, istituzioni regionali, politica e governo nazionale – non a caso anche mainstream e stampa faticano a informare l’opinione pubblica sullo scontro (titanico) in atto tra i massimi organismi di controllo sanitari del mondo – l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dovrà esprimersi sulla richiesta di revisione nella classificazione della radiofrequenze tra gli agenti cancerogeni». Secondo il newsmagazine ecologista, sarà un “terremoto” per il business 5G se la connessione elettrosmog-salute passerà dall’attuale livello (Classe 2B) alla Classe 2A o addirittura alla Classe 1, venendo cioè elevata da “possibile” a “probabile”, se non addirittura “certo” agente cancerogeno.

La partita, aggiunge “Terra Nuova”, s’è riaperta proprio in questi giorni, con i risultati degli studi americani del National Toxicology Program e dell’Istituto Ramazzini di Bologna, bollati però come «non convincenti» dalla Commissione Internazionale per la Tutela dalle Radiazioni non Ionizzanti (Icnirp), che li ha definiti «studi che non forniscono un corpus di prove coerenti, attendibili e generalizzabili che possano essere utilizzate come base per la revisione delle attuali linee guida sull’esposizione umana». Sono davvero necessarie ulteriori ricerche? Non s’è fatta attendere la risposta degli scienziati chiamati in causa, «spartiacque in un’invisibile lotta tra negazionisti e precauzionisti che già in passato s’è macchiata di anomalie, scandali e conflitti d’interesse». Un’ombra che, secondo “Terra Nuova”, ancora oggi grava sulla tesi di quanti – anche davanti l’evidenza negli aggiornamenti e del numero degli “elettrosensibili” in crescita – si ostinano a considerare solo gli effetti termici (escludendo danni biologici da elettrosmog).

«I nostri studi sono stati ben eseguiti e senza pregiudizi sui risultati», assicura Fiorella Belpoggi, direttrice della ricerca condotta per il Ramazzini: si tratta dell’indagine attualmente più importante al mondo, non finanziata dalle lobby del wireless né da privati, ma da enti pubblici. Dieci lunghi anni di studi e test, condotti su cavie “uomo-equivalenti”, che hanno permesso di riscontrare «gravi tumori maligni al cervello», oltre che l’insorgenza di infarti cardiaci. Ora, certo, la sanità pubblica dovrà valutare lo studio e trarne le conclusioni: il ruolo degli scienziati “finisce” nel momento in cui alle autorità si forniscono i dati accertati, che in questo caso rivelano la presenza di un rischio concreto e allarmante. «La sottostima delle prove dei biotest sui cancerogeni e i ritardi nella regolamentazione – osserva la dottoressa Belpoggi – hanno già dimostrato molte volte di avere gravi conseguenze, come nel caso dell’amianto, del fumo e del cloruro di vinile». La posizione ultra-prudente dell’Icnirp? Per Fiorella Belpoggi si commenta da sé, visto che sottovaluta gli evidentissimi rischi per la salute dei cittadini.

Gohonzon - Atteggiamento interiore nel recitare Daimoku (guida di Daisaku Ikeda)

«Guarda il Gohonzon, fonditi con Lui senza cercare nulla. I pensieri fluiscono ma tu non li cerchi, rimani un osservatore imparziale, non fare valutazioni, limitati a fissare il Gohonzon e seguita a recitare. Più lo fisserai raccolto, più riuscirai a fonderti con esso, più ti avvicinerai alla buddità. Ma cosa si guadagna a diventare un Budda? Niente! Al contrario si perdono molte cose: l'arroganza, l'ambizione, l'odio, la violenza, la possessività; ognuno dei dieci mondi si illumina e stupidità, avidità e collera svaniscono e rimane ciò che c'era da sempre: la Buddità!»

(Daisaku Ikeda, frase tratta da un segnalibro distribuito ad un corso nazionale organizzato dalla Soka Gakkai)

Citazione più completa in inglese, trovata cercando in Rete:

Gohonzon - Alcuni poteri del Daimoku (Nam-myoho-renge-kyo)

Vedi anche: "Gohonzon. Fiducia. Nam-myoho-renge-kyo"

Alcuni poteri del Daimoku (recitazione di Nam-myoho-renge-kyo):

  • Benefici visibili e invisibili, non prevedibili e oltre ogni immaginazione.
  • Accumulare buona fortuna sia per noi sia per coloro con cui condividiamo una profonda relazione.
  • Sviluppare le stesse virtù del Budda.
  • Sviluppare saggezza, coraggio e compassione.
  • Sviluppare una condizione interiore tale da comprendere, accogliere e interiorizzare le parole del maestro originale e del maestro attuale.
  • Sviluppare pensieri, parole e comportamenti non-violenti, ovvero nei quali non c’è più il giudizio.
  • Unire le persone.
  • Unirsi con se stessi.
  • Accoglienza dell’altro, senza etichette né diagnosi (le etichette e le diagnosi derivano dalla nostra natura oscurata che ci separa dagli altri).
  • Curare le malattie spirituali che derivano da oscurità e ignoranza (con tutto ciò che ne consegue).
  • Trasformazione della vita: tutto viene indirizzato in direzione positiva.
  • Coltivare la speranza e la fiducia nella vita (fidarsi e affidarsi al Gohonzon).
  • Fiducia nella vita = Fiducia in noi stessi = Fiducia negli altri = Non c’è più alcun bisogno di esercitare potere o di cercare di controllare cose o le persone.
  • Il cambiamento positivo di pensieri, parole e comportamenti diviene spontaneo.
  • Accoglienza serena dei dolori inevitabili e affievolimento o scomparsa dei dolori evitabili.
  • Nessuna paura di morire (paura socialmente accettabile), nessuna paura di vivere (paura più concreta ma meno socialmente accettata), nessuna paura di non riuscire (paura socialmente accettabile), nessuna paura di riuscire (paura più concreta ma meno socialmente accettata), ma solo gioia di vivere.
  • Accrescimento della forza interiore e della voglia e della gioia di affrontare le situazioni.
  • Cambia la visione delle cose: gli ostacoli diventano opportunità di miglioramento.
  • Il sentimento principale che nasce spontaneo in una miriade di situazioni diverse: tanta gratitudine e amore.
  • La lamentela sparisce.

“Il mio maestro Toda un giorno disse: «Dobbiamo attaccare le sofferenze con il Daimoku, utilizzandolo come un "fuoco d'artiglieria convergente", e annientarle. Recitare con la massima serietà e tenacia per risolvere una situazione può apparire il metodo meno veloce, mentre è invece la migliore e più sicura "scorciatoia" per la sua risoluzione».” (Daisaku Ikeda, NR 480, gennaio 2012, editoriale).

(I punti sopra elencati sono riflessioni di Francesco Galgani, maggio 2018, pdf per la stampa)

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