Campo di concentramento
Tacere,
sapere di non sapere,
mentre la fine
comincio a vedere.
Silenzio,
senza lamento,
mentre sta per compiersi
il grande fallimento.
Millenni di storia
come polvere al vento,
dalla pioggia di morte
mi riparo a stento.
Violenza su violenza,
incapaci d’amare,
senza un governo
che ci sappia orientare.
I superstiti sapranno
quanto buio è l’umano,
vorrei che un cenno di luce
non fosse troppo lontano.
(Francesco Galgani, 23 novembre 2019, www.galgani.it)