Durante la guerra di Corea, Toda, pensando alle sofferenze di quel popolo, scrisse:
«Soffro per i tanti che in questa guerra avranno perso il marito o la moglie e che andranno inutilmente in cerca dei loro cari. Ci sarà chi, perduti i propri averi e ridotto in miseria, in poco tempo morirà di stenti. Ci saranno giovani morti senza sapere perché e vecchie uccise mentre gridavano “Non ho fatto niente di male”. Ci saranno tanti bambini ignari di cosa significhi avere genitori e fratelli e chissà quante madri di famiglia penseranno che sia normale vivere con il solo vestito che hanno addosso. Quanti anziani si sorprenderanno a sognare il riso che una volta mangiavano? C’è forse chi, alla domanda “Da che parte stai?” non risponda subito con stupore “Dalla parte del cibo e di un tetto”?»
(tratto da: “I capitoli Hoben e Juryo”, Daisaku Ikeda, ISBN 8886031904, pag. 88, Esperia editore, 2013)