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Poesia

Ultima luce

Ultima luce

La mia luce si sta spegnendo,
è tempo di salutare,
l’ultimo viaggio mi lascia
poco tempo per ringraziare...

per ogni gesto d’Amore,
per ogni lacrima sincera,
per ogni gioia bambina
fiorita di vita vera.

Ma qui non finirà,
ancora ci rivedremo
nella prima stella della sera
che protegge il mondo intero.

Piango di commozione
ché troppo son belli
questi nostri figli amati,
che di magia son creati!

Vi Amo!
Grazie!

(Francesco Galgani, 14 settembre 2019, www.galgani.it)

Amo l’Italia

Amo l’Italia

Amo la mia terra,
amo la sua gente,
ringrazio i fratelli,
e le nostre sorelle,

accolgo chi viene,
saluto chi va,
sorrido gioioso
perché siamo qua!

Amo il divino
d’ogni vivente,
ringrazio ognuno
d’esser presente

nella buona patria
che ci vuol solidali,
gentili e sinceri,
nel cuor leali.

Abbiamo un’Anima,
è la Costituzione,
unica salvezza
da ogni aberrazione.

Grazie!

(Francesco Galgani, 27 agosto 2019, www.galgani.it)

Governo caduto

Governo caduto

Governo caduto,
governo mai esistito,
sempre barcollante,
dai potenti deriso.

Una croce alle urne
sul miglior pagliaccio
da insultare e schernire
se bene sa pensare,

o su un pio mostro
da applaudire e baciare
se il peggior male
è pronto a operare.

Votate gente,
votate!!!

Povera Italia...

Misera,
calpestata,
disprezzata,
morta.

(Francesco Galgani, 10 agosto 2019, www.galgani.it)

Dio virtuale, deficienza reale

Dio virtuale, deficienza reale

Ai tempi dell'etica,
esisteva il pensiero,

gli eroi come Stallman
dicevano il vero,

ma oggi non vogliamo
più stare nell'umano,

preferiamo affidarci
a un falso sovraumano:

ne lodiamo i calcoli
senz'Anima né un Sé,

accettandone i risultati,
ignari del perché.

Intelligenza artificiale
per togliere occupazione,

gettando le famiglie
in una cupa disperazione,

accusandoti peraltro
della tua condizione,

come se la miseria
fosse scelta con cognizione...

Intelligenza artificiale
per giudicare le persone,

distinguendo buoni e rei
con algoritmi di perversione...

Intelligenza artificiale
al posto dell'Amore,

consolando solitudini
senza il minimo calore:

il suo vero nome
è «desolazione»...

È aridità dell'Essere,
aridità d'affetto,

del Cuor restringimento,
offesa dell'intelletto,

è dignità perduta,
umanità ormai svenduta,

è rifiuto della Vita,
è libertà deceduta.

In omaggio al nuovo Dio,
al sovrano artificiale,

che per ogni creatura
sarà un dramma esistenziale,

abbattiamo alberi (*)
per la demenza del 5G,

vogliamo il virtuale,
la nostra morte è proprio lì.

Amen.

(Francesco Galgani, 19 luglio 2019, www.galgani.it)

(*) https://www.informatica-libera.net/video/strageAlberi5G.mp4

Inganno universale

Inganno universale

Nessuna verità,
nessuna certezza,
solo dubbi...

Separazione,
ovunque.

Distruzione,
dentro.

Così ci morde e confonde
questo tempo malevolo,
protettore del falso,
ripudio del vero.

E’ ovunque:

i forti fa deboli
e i buoni punisce,
nella triste guerra
che il cuor ferisce.

Ma io non mi perdo...

Perché nel tempo mortale
dell’inganno universale,
ho la guida,
autentica e essenziale,

che tutti protegge
con la forza guarente
dell’Ultima Lotta
ch’è Amor vivente!

Grazie a chi vuol capire,
grazie a chi si vuol unire.

(Francesco Galgani, 14 luglio 2019, www.galgani.it)

Insieme adesso

Giudicar la differenza
è non saper Amare,
come insegna la scuola
e ogni telegiornale.

Deridere il diverso
è bestemmia alla vita,
è negar possibilità,
penosamente sfuggita,

di ripulire il Cuore
dalle tristi passioni,
per gioire insieme
di nuove occasioni

nel crear qualcosa
che ancora non sappiamo,
scoprendo cose nuove
che neppure sogniamo!

Ma altro è il sentire
in cui è facile cadere,
coi signori della guerra
ovunque al potere:

divisi ci vogliono,
nell’Ego arroccati,
riverenti Narciso,
e come lui annegati...

Di schiavi e padroni
questa è l’economia,
che funziona ancor meglio
nella falsa ipocrisia

che preferisce l’austerità
a un po’ di solidarietà,
cantando menzogne
che distruggon la società.

Nell’abisso dei desideri
cade il nuovo liberista,
“mors tua vita mea”,
complotta il nazionalista:

questo germe infettivo
sempre respiriamo,
è la pandemia
di questo mondo insano,

creato sul racconto,
falso ma creduto,
che sommando gli egoismi
il benessere è benvenuto.

No Fratello,
non mi faccio ingannare,
tu hai più valore
di tutto ‘sto ciarpame!

Uomini illuminati,
che la deriva han capito,
scrissero il Testo
a cui il mio Cuor s’è unito:

mamma Costituzione,
nostra guida e alleata,
sei sacra in ogni parola
così come sei nata.

Fratello mio,
sommiamo i talenti,
così che diversità
siano arricchenti:

insieme possiam crescere,
sviluppandoci umanamente,
forti di coraggio,
felici pienamente.

Grazie!

(Francesco Galgani, 28 febbraio 2019)

Natale terremotato

Italia serva,
codarda,
incapace di promesse,
apolide di natura,

il 2,04,
marcio di paura,
di ricatti,
di violenza,

ficcatelo in culo,
non hai fede,
né coraggio,
non ti puoi salvare.

Sempre commissariata,
forte con i deboli,
debole con i forti,
muori della tua ignavia.

Ovunque presepi,
per il lieto evento
d'un Natale terremotato,
assai neoliberista,

dove solidarietà
fugge all'orizzonte,
come un sole che si spegne
nel buio dell'umanità.

Bambinello che stai per nascere,
ancora sarai rinchiodato,
sulla croce dell'indifferenza,
come tutti noi...

solo i canti d'Amore
che odo lontani,
carezza dolce e sperata,
mi ricordano chi sei,

chi siamo noi,
la divinità che è in noi,
sovente offesa,
ma ancora pronta a cantare,

per le orecchie
di chi vuole ascoltare,
aprendo il Cuore
a un Natale solidale.

Non uccidere,
dice il bambinello,
vivi e AIUTA a vivere,
dicono bue e asinello.

Un piatto e un dolce vegan,
senza indugi nell'avidità,
sobrietà e non-violenza
nel cuore e nella volontà.

Fratello lontano,
in terra straniera,
luce di guarigione,
di vittoria e successo,

è il nostro Natale,
è il dono
del nostro lottare.

Grazie!

(Francesco Galgani, 24 dicembre 2018)

Novità sulle poesie pubblicate su www.galgani.it

Avviso i miei lettori che le mie poesie pubblicate su www.galgani.it non saranno più mostrate in ordine alfabetico, ma in ordine inversamente cronologico, a partire dalla più recedente, in modo da agevolare chi vuol leggere le nuove poesie che via via pubblico.

Quando attingiamo alla sorgente più autentica del nostro essere, quando entriamo in contatto con quella natura poetica che in ogni verso esprime qualche cosa di sé, ogni istante diventa un'opportunità per cantare alla vita la nostra presenza :-)

Francesco Galgani,
20 novembre 2017

Bimbe e bimbi farfalla

Bimbe e bimbi farfalla

Non il dolore,
non le ingiustizie,
non la fragilità
d'un vivere passeggero,

non i pianti
né l'ineluttabile sorte
ti hanno sminuito,
un dono autentico sei,

d'una vita misteriosa,
che anche oggi riverisco,
e lodo,
e Amo,

perché l'unica malattia
è non riuscire ad Amare
quel che Vita ci sa dare.

(Francesco Galgani, 3 settembre 2017)

Nota: i bambini farfalla sono detti così perché hanno la pelle fragile e vulnerabile come le ali di una farfalla, che al minimo contatto provoca dolori e bolle. Per maggiori informazioni:
http://www.debra.it/

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