L'ultima religione

Siamo nel tempo dell'Ultima Religione, di fronte a cui le grandi religioni storiche hanno ceduto o stanno mostrando forti segnali di cedimento e che, ideologicamente, è l'esatto opposto della Religione dell'Ultima Lotta, la cui profezia e i cui severi ammonimenti, oltre ad essere passati inascoltati, sempre di più sono manifesti nella realtà quotidiana e globale (a proposito, suggerisco di confrontare la profezia con questo video intitolato "Credito Sociale: il prossimo incubo in arrivo dalla Cina?", tratto da Speakers' Corner, fonte).

Il 2020 è stato l'anno del dio Covid, cioè l'inizio dell'era delle pandemie infinite, ideologicamente funzionali alla disgregazione dell'essere umano e in particolare della sua Anima. Nel grande teatrino dell'esistenza, ognuno fa la sua parte: un virus non ha, né può avere, tutto il potere che gli è stato conferito dalla nostra volontà interna (di cui quella esterna fa da specchio). Stesso discorso per i vari dittatorelli al potere nelle varie parti del mondo (Italia compresa), le cui menti sembrano "addotte" da una volontà unica disumana (nel senso di attivamente "contraria a" e "distruttiva di" tutte le fondamenta del buon vivere sociale) o, nel senso più letterale di "adduzione" (che significa "interferenza aliena"), semplicemente non umana (e quindi assoggettata a interessi diversi da quelli del bene comune della collettività umana): anche in questo caso, la realtà esterna (il potere dispotico e distruttivo) fa da specchio alla nostra realtà interna. I demoni esterni traggono potere dai nostri demoni interni. A tal riguardo, potrebbe essere interessante questa lettura: Dante ed i demoni: l'energia che si nutre di energia. «Dante mostra a tutti noi le conseguenze – non solo spirituali, ma anche fisiche – delle emozioni negative, parlando di corpi squartati, malati, mutilati. In questo disastro sono sempre presenti, a vario titolo e con diversa funzione, i demoni, che spingono l’uomo alla depravazione, alla rovina e fanno di tutto per mantenerlo in quello stato solo per assicurarsi una quasi inesauribile riserva di cibo. Il Poeta non dice il perché i demoni facciano questo, ma è chiarissimo nel dipingere una situazione in cui gli esseri inorganici, se non dominati, provocano la rovina dell’umanità».

Il video seguente (fonte) è così presentato:

La Fratellanza globale, il Buonismo globale, la dea Salute, l’ecologismo radicale, il sogno di un mondo trans-umano e, in definitiva, anti-umano.

Una religione che si impone oggi ma che viene da lontano.
Un processo – iniziato molto tempo fa – che giunge a compimento anche a causa della pandemia, agli investimenti di imprenditori a livello globale, alla resa della Chiesa.

Questo libro descrive in maniera chiara, approfondita e documentata la storia di questa evoluzione – da Malthus a Singer, da Casaleggio all’OMS, e illustra gli scenari della rivoluzione del 2020 che si prefigge di realizzare un distopico mondo nuovo.

Gianluca Marletta – Paolo Gulisano
L’ULTIMA RELIGIONE.
DALL’EUGENETICA ALLA PANDEMIA: L’ALBA DI UNA NUOVA ERA?
Ed. Historica

"Per capire – o anche solo per cercare di intuire – cosa sta succedendo e cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro, è forse necessario tornare indietro nel tempo ben prima degli ultimi mesi: tornare alle “fucine” di quel pensiero dominante che oggi imperversa nel mondo."

Buon visione, buon ascolto e soprattutto buone riflessioni. E' questo il mondo che vogliamo contribuire a realizzare?

Francesco Galgani,
20 gennaio 2020

DOWNLOAD MP4

Sulla libertà terapeutica... e di visione della vita

La realtà “esterna” (o meglio, percepita come tale) estroietta i nostri problemi interni, quindi quando le cose “esterne” non ci piacciono potremmo cominciare a chiederci cosa la nostra coscienza sta tentando di mostrarci. Ad es., tutto il teatrino di quest’ultima annata attorno al covid potrebbe diventare un maestro di vita, nel senso che ciascuno di noi può chiedersi cosa può imparare. Lo stesso discorso, ovviamente, vale per ogni altro evento della vita, ma essendo questo “collettivo”, anzi, mondiale, ci sta mostrando qualcosa che non va dentro di noi a livello globale. Trattandosi di una malattia del respiro, ed essendo il respiro l’emblema dell’anima, potrei ipotizzare che le nostre anime individualiste, neoliberiste, competitive (cioè in perenne guerra), e menefreghiste nei confronti della natura e del prossimo, siano gravemente malate. Il valore simbolico della malattia può essere quindi un invito della coscienza collettiva a vivere in maniera più armoniosa, empatica, rispettosa, amorevole, aggraziata, con un senso di unità…

… ma tutto ciò non è accaduto, anzi, siamo più frammentati e separati di prima. Infatti, giusto per conferma, il “distanziamento sociale” (termine orrendo e contronatura), è uno dei nuovi dogmi.

Faccio una previsione, o meglio profezia (a seconda del valore che i miei lettori vorranno dare alle mie parole): finché continueremo sull’attuale strada impietosa, tutti belli distanziati e mascherati nel corpo e nell’anima, l’epidemia sarà infinita. Oggi si chiama covid, domani forse si chiamerà in un altro modo, ma se non andremo al nocciolo del problema, cioè a ripulire le nostre anime, sarà sempre peggio.

Qualcuno potrebbe obiettare che quando affermo è più vicino al pensiero magico che a quello medico. Sì, per certi versi è così, se ammettiamo che l’unica forma di medicina è quella allopatica delle industrie farmaceutiche, il cui scopo principale è fabbricare malattie per venderci i loro rimedi velenosi (a cominciare dai vaccini). Ma altri tipi di tradizioni mediche più antiche e più sagge, che sanno vedere anche quello che gli occhi obnubilati dei contemporanei non vedono, almeno in parte potrebbero ritenere sensato il mio tentativo di cogliere segni nelle cose che accadono.

Detto ciò, mi piacerebbe cogliere l’occasione per fare un discorso sulla libertà terapeutica.

Libertà significa “assunzione di responsabilità”. Io voglio essere responsabile delle scelte che riguardano il mio corpo, la mia anima, il mio spirito e la mia mente: è difficile dire quali siano i confini di tale libertà, cioè responsabilità, ma di certo ogni obbligo che la mia anima non approva è soggettivamente un sopruso.

Se la libertà terapeutica esistesse, allora nessuna scelta sulla salute personale e altrui dovrebbe essere obbligatoria, comprese mascherine, obbligo di restare in casa, vaccini, ecc., tutto dovrebbe essere facoltativo. Questa asserzione non è accettata da chi ritiene che certe scelte personali possano essere lesive per la salute altrui. Più nello specifico, nel caso della mascherina, del distanziamento, dei vari lockdown e dei vaccini, voglio però far notare che il nesso causale tra comportamenti ed effetti non è per niente chiaro, anzi, si entra nel regno dell'indimostrabile, delle credenze, oserei dire delle superstizioni, in quanto nessuno ha mai dimostrato (né può dimostrare) un nesso diretto di causa ed effetto tra certe scelte e certe conseguenze. Nel caso dei vari lockdown, ad es., non vale il paragone con la Svezia, con la Svizzera o con qualsiasi altro paese che non ha applicato il lockdown o che lo abbia fatto in maniera blanda, né con la Cina che lo applicato in modo più stringente, in quanto prima di tutto andrebbe dimostrato che il virus è esattamente lo stesso (invece sappiamo che muta velocemente) e che tutte le possibili variabili in gioco nel determinare le malattie siano le stesse (il che è impossibile, perché nessuno sa quali siano esattamente queste variabili, che dipendono anche dal tipo di visione che si ha dell’essere umano e del suo rapporto con l’ambiente); andrebbe inoltre dimostrato che il modo di diagnosticare e conteggiare i contagi è lo stesso (e non lo è). Non è neanche dimostrato con sicurezza che l'asintomatico trasmetta o non trasmetta la malattia, né che un vaccinato trasmetta o non trasmetta la malattia, a parte varie ricerche e approcci medici che si contraddicono. E' tutto fumoso, nel regno dell'incerto e dei forse. Aggiungiamo a questo minestrone che noi non siamo automi che, dato un input, producono un output: tra le cause di salute e di malattia ci sono anche le credenze, le emozioni, i sentimenti, le relazioni interpersonali, lo stile alimentare, la qualità dell’aria, i campi elettromagnetici, ecc.

Meglio, allora, che ognuno si prenda la libertà di aver cura della propria salute come meglio ritiene, senza però che qualcuno si permetta di accusare qualcun altro dandogli dell’untore o dell’irresponsabile. Il messaggio che spesso passa è che chi porta con sé un virus allora è responsabile della malattia altrui: anche questo non è dimostrabile e, soprattutto, da un certo punto di vista, non corrisponde a quello che una parte della scienza medica afferma. A proposito, per chi ancora non l’avesse capito, non esiste “la scienza”, ma esistono “molte scienze”, e nessuna di esse porta con sé delle verità (altrimenti sarebbero religioni, anziché scienze).

Cos'è la salute? Cos'è la malattia? Perché ci ammaliamo? Anzi, perché nasciamo e poi moriamo? E se provassimo a rispondere a queste domande?

E soprattutto, cosa è importante e cosa è superfluo?

Gandhi disse: «Prova a richiamare alla mente il volto dell’uomo più povero e debole che tu abbia mai visto e chiediti se ciò che stai per fare potrebbe giovargli in alcun modo».

Direi che tutto questo caos sul coronavirus e sui vaccini non è di alcun giovamento all'uomo più povero e debole che io abbia mai visto. Sarebbe molto più utile per lui, e per tutti, costruire una società con cuori ripuliti da tutta la spazzatura che ci buttiamo dentro, a cominciare dalla paura di morire (che è la stessa cosa della paura di vivere).

Francesco Galgani,
18 gennaio 2021

Efficacia dei vaccini attuali e storia dei vaccini: cosa c'è da imparare?

L'efficacia degli attuali vaccini Pfizer e Moderna per il covid-19 è tra il 19% e il 29%, secondo i calcoli riportati in un articolo pubblicato nel blog del British Medical Journal (BMJ).
L'articolo è questo: Peter Doshi: Pfizer and Moderna’s “95% effective” vaccines—we need more details and the raw data
L'autore Peter Doshi è associato presso l’Università of Maryland e si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici.

In realtà, leggendo con attenzione, l'articolo nel suo complesso mette in serissima discussione tutto il percorso seguito per arrivare all'autorizzazione di questi vaccini. Non essendoci trasparenza sui dati (il che è chiaramente denunciato nell'articolo), non c'è neanche alcuna certezza sul fatto che questi vaccini servano realmente per lo scopo dichiarato.

La notizia è stata ripresa anche dalla stampa italiana, ad es.: «"L'efficacia tra il 19% e il 29%". Ecco lo studio che rivede i vaccini» e «Vaccino Covid, dubbi sull’efficacia: è solo del 29% secondo il British Medical Journal».

Potrei aggiungere commenti, ma non voglio farlo. Chiedo soltanto a ciascuno dei miei lettori cosa possiamo imparare da questa notizia.

Grazie,
Francesco Galgani,
15 gennaio 2021

Post scriptum del 17 gennaio 2021:

A seguito della diffusione di questa notizia nel TG di Byoblu24 del 14 gennaio 2021, Byoblu rischia l'oscuramento di tutti i suoi video su Youtube (cioè la chiusura del canale). Maggiori informazioni qui: «Youtube verso la chiusura di Byoblu. È questo il mondo che volete?». A dimostrazione del mio personale sostegno a tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutati a diventare cittadini più consapevoli e informati, ho aggiunto nell'intestazione del mio blog un piccolo banner che rimanda a DavveroTV, ovvero al grande progetto che riunisce in sé vari canali di informazione alternativa (Byoblu, La Casa del Sole, ControTV, ecc.).

Il fatto che una notizia così importante, peraltro proveniente da una fonte autorevole, sia motivo di ritorsione contro chi la diffonde, dovrebbe in effetti farci riflettere se è questo il mondo che vogliamo, visto che siamo noi i creatori dell'universo. Il potere dispotico va avanti da millenni a forza di ricatti, soprusi e vessazioni, vogliamo continuare così? Youtube, Facebook, Twitter, Whatsapp e altri social sono diventati aguzzini contro la libertà di manifestazione del pensiero "non allineato" al pensiero unico, ovvero alle bugie di stato. L'alternativa non è solo quella di cercare altri social, come molti propongono, ma anche quella di rifiutare in blocco un sistema sociale con relazioni umane necessariamente intermediate dalla tecnologia, ovvero in cui tutte le relazioni sono sotto la supervisione di chi possiede la tecnologia.

Tornando al discorso dei vaccini, alla notizia in questione che ha scatenato la reazione distruttiva e liberticida di Youtube, si potrebbero aggiungere un paio di informazioni, giusto per completare il quadro. La prima notizia è che, secondo i CDC di Atlanta, cioè i Centri di controllo delle malattie infettive statunitensi, in soli cinque giorni, dal 14 dicembre 2020 al 18 dicembre 2020, ben 3.150 persone sono diventate disabili non più capaci di lavorare a seguito del vaccino anti-Covid (fonte ufficiale governativa, slides, pag. 6 di 8 - copia del pdf); non ho notizie più aggiornate, a parte le varie persone rese cieche, paralizzate o morte a seguito del vaccino in questione, di cui di tanto in tanto parlano i tg che non appartengono al mainstream. Anche in questo caso si tratta di una notizia recuperata da una fonte autorevole, ma taciuta. Cosa dobbiamo imparare?

La seconda informazione non è esattamente una notizia, ma un excursus storico sui vaccini. E' vero o non vero che i vaccini sono serviti storicamente per debellare malattie importanti? E' vero o non è vero che l'obbligo vaccinale ha influito positivamente sulla salute pubblica? A parte il fatto che, secondo una lettera aperta firmata da 153 medici e indirizzata al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, «dopo un'osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani» (fonte, con lettera completa), una prospettiva storica sui vaccini e sulla loro reale, presunta o falsa utilità è mostrata in questo video di mercoledì 18 dicembre 2020 pubblicato su ControTV, a partire da 8min e 40sec. Il video è molto chiaro e mostra grafici, quindi, a ognuno le sue considerazioni e riflessioni.

Storia dei vaccini, all'interno della puntata di ControTV del 18 dicembre 2020

DOWNLOAD MP4

 

Noi creatori dell’universo

E’ tipico dell’essere umano “confondere” la realtà con i propri desideri, paure, sentimenti e credenze? “Confondiamo” la realtà oppure “costruiamo” la realtà?

Desideri, paure, sentimenti e credenze derivano dalla propria consapevolezza di sé, che è personale, e quindi non contestabile, ma al contempo fortemente condizionata da tutte le relazioni (con le persone, gli animali, le piante, l’ambiente) e dalle necessità e caratteristiche corporee.
La vita è relazione, le relazioni dirigono i desideri, le paure, i sentimenti e le credenze, quindi la vita dà precise indicazioni su cos’è la realtà.

Non c’è altra realtà, però, oltre a quella creata dalle proprie credenze e dal proprio stato vitale, in quanto al cambiare di credenze e stato vitale (che potremmo immaginare come un continuum da quello più egoico, sofferente e separativo a quello più animico, gioioso e tendente all’unione), corrisponde sempre un cambiamento della realtà, che pertanto è personale, non contestabile e non oggettivabile. Da questo punto di vista, l’unica vera scienza, intesa come ricerca della realtà, è quella che si basa sul “dubbio”, in quanto una realtà non oggettivabile non può dare certezze. Paradossalmente, la realtà esperita è basata su credenze che, in quanto tali, non ammettono dubbi: per tale ragione, i “bias di conferma” sono la normale modalità umana di costruzione della realtà.

Quando tante realtà personali hanno elementi importanti in comune, che portano al perseguimento di interessi comuni, allora può nascere una realtà più grande, sovrapersonale e comunitaria, che a sua volta plasmerà il più possibile e dirigerà le realtà personali per renderle conformi al vivere sociale e compatibili con esso.
Come non è contestabile la realtà personale (in quanto esternalizzazione della propria consapevolezza di sé), non lo è neanche quella comunitaria, negli infiniti modi in cui essa può esprimersi.
Questa accettazione delle consapevolezze altrui così come sono è la base della “comunicazione non violenta” e dell’“essere pace”.

Ognuno persegue interessi in funzione della propria consapevolezza di sé, e quindi della propria realtà: da questo punto di vista, quando singole persone o gruppi hanno interessi affini o almeno compatibili con i nostri, potremmo etichettarli come “buoni” o “giusti”, quando hanno interessi che ostacolano o confliggono con i nostri potremmo definirli “cattivi” o “sbagliati”, ma... a ben vedere, non ci sono né il buono né il cattivo, né il giusto né lo sbagliato, né il bene né il male. Siamo immersi in una realtà duale in cui tutti gli opposti coesistono e sono l’uno funzionale (e quindi necessario) all’altro. Il male non può essere “male” se il bene ha bisogno di esso per esistere… e viceversa.

Più che preoccuparci della nostra o altrui posizione in una realtà duale, che altro non è che un sogno dentro un sogno, all’interno di un ologramma che noi chiamiamo “realtà”, ovvero all’interno di un “universo” non più grande di un chicco di riso e non più duraturo di una frazione di secondo, ma che alla nostra ingannevole e trasognata percezione appare infinito ed eterno, ci conviene ascoltare questo saggio ammonimento: «Affrettatevi a cambiare i princìpi su cui si basa il vostro cuore!». Il tacito presupposto è che raccogliamo ciò che seminiamo, ovvero la nostra realtà sarà in funzione dei sentimenti con cui la costruiamo: la pace semina pace, la violenza semina violenza, l’amore semina amore, la rabbia semina rabbia, e così via. Per fare qualche esempio, ne segue che all’avidità umana la vita risponderà con altrettanta avidità, offrendo come ricompensa miseria e disperazione; di contro, alla gratitudine, lode e compassionevole rispetto per la vita, essa ci risponderà con altrettanta gratitudine e compassione.

La realtà esterna estroietta quella interna, quindi «la fragranza interna otterrà protezione esterna».
Dovremmo pertanto essere molto cauti, quando la realtà esterna non ci piace, a cercare salvatori o colpevoli. Ancora più cauti dovremmo essere nei confronti dei nostri pensieri. Ogni volta che in cuor nostro c’è qualcosa del tipo “non ho scelta...”, “questa è l’unica scelta...”, “non vedo vie d’uscita”, e simili, stiamo negando di disporre di libero arbitrio, ovvero di poter creare la realtà che più desideriamo, ovvero di essere noi stessi la scintilla divina creatrice della nostra vita. Tale negazione è un inganno, non funzionale al nostro interesse e con lo scopo principale di bloccare il nostro processo di acquisizione di consapevolezza. Molte forze agiscono per indurre in noi questo stato vitale deprimente, ovvero per ingannarci e rubarci la vita (ovvero la nostra Anima). Ma a ben vedere, però, tali forze ingannatrici non possono nulla contro di noi e contro la nostra Anima, che è fuori dal tempo e più potente di qualsiasi altra forza esistente… a meno che non siamo noi, con le nostre paure, a volerlo.

Noi siamo i creatori dell’universo, ciascuno di noi lo è. Cosa vogliamo creare oggi?

(Francesco Galgani, 12 gennaio 2021)

Pages

Subscribe to Informatica Libera - Francesco Galgani's Blog RSS