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Dieta Pro Ana: ragazza che cerchi la perfezione, qui c'è una poesia per te

Non so come sei giunta in questa pagina. Nel mondo parallelo, e spesso sommerso, della Rete, fatto di tanti luoghi di incontro tra sconosciute, di scambio di fotografie, di incoraggiamenti reciproci, di successi condivisi, di test di ingresso per gruppi pro-ana, c'è di tutto... tutto, forse, tranne quella carezza d'Amore e di Accettazione che stai cercando.

Ti senti forte e ben motivata, convinta e mai arresa, e così? Oppure ti senti continuamente giudicata, e i tuoi pensieri ruotano attorno a cibo, bilancia e specchio? Faresti di tutto per la tua scelta di vita "pro ana"? Ognuna (e ognuno) di noi è sicuramente capace di mettersi un'armatura caratteriale per difendersi dal dolore, per non sentirlo... alla ricerca d'una perfezione che dia sicurezza, nel caos esistenziale e nella sofferenza.

Ma le bugie non servono. In giro c'è tanta sofferenza, spesso nascosta, ma c'è, fatta non solo di un disperato bisogno di dimagrire ad ogni costo, anche mettendo a rischio la salute, le relazioni, la stessa possibilità di vivere, ma anche di altro, come infilarsi le dita in bocca in ginocchio davanti al water, il sentirsi tremendamente in colpa, l'autopunizione... e non ultima, l'idea di morire. Alcune di noi hanno uno schifo profondo di se stesse: fanno di tutto per non dirlo, ma è così (questo non vale solo per le femmine, ma anche per i maschi, quando dico "noi" includo tutte e tutti). Non è sofferenza, questa? Sotto sotto, non c'è un senso di inferiorità?

E la felicità, dov'è?   

Ti regalo una poesia, sotto la quale troverai un messaggio per te:

Orrore di me stessa

Evito lo specchio,
troppe ansie mi divorano,
lo schifo è parecchio,
brutture m'addolorano...

Non vado mai bene,
ma so cosa fare:
dimagrir mi conviene,
e così il digiunare!

Più bella mi vedranno,
forse, 
prima o poi,
m'ameranno!

Se il Cielo lo volesse
saremmo tutte belle,
se pietà per noi avesse
ci farebbe modelle,

ma sgorbio son venuta,
ed è solo colpa mia,
detenuta m'è l'anima
da questa anomalia

dell'esser troppo brutta,
deforme e con la pancia,
in cuor son distrutta,
cerco sempre la bilancia...

M'additano malata,
prescrivendo il curare,
ma ormai son preparata,
non mi faccio più ingannare:

ho già perso 30 chili,
son fiera e soddisfatta,
sono sforzi incredibili,
ma alla fine ce l'ho fatta!!! :)

Sempre al corpo penso,
io lo cambierò,
ancor non è troppo
dimagrir che avrò...

ma chi troppo pensa
non può esser felice,
la pena è immensa,
e adesso maledice

questa intera società
così tanto ingrata,
priva di pietà,
dai bei corpi stregata!

Nel caos dell'esistenza
una certezza ho trovato:
del cibo l'astinenza
sempre m'ha aiutato!

I larghi vestiti
sanno ben celare
i difetti infiniti
che non voglio rivelare...

nelle pudiche docce
ho un costume da indossare,
provo a toccar poco
dove più fa vergognare...

Femminil nudità
troppo cruda è per me,
anche in intimità
proprio non mi confà:

di più lui vorrebbe,
ma bimba ancor mi sento,
per evitar l'abbandono
taccio e l'accontento... :(

Se ci fosse un Amore,
un Amore forte e puro,
che arrivasse al Cuore
in modo vero e sicuro,

senza inganni né apparenze,
senza farsi sprezzevole,
non dovrei più fuggire
da questo tempo sgradevole.

Aiuto!

(Francesco Galgani, 25 settembre 2016, pubblicata su galgani.it)

Tante farfalle stupende non riescono a vedersi con gli occhi dell'Amore: i centimetri o i chilogrammi non misurano la tua bellezza, perché l'essenziale è invisibile agli occhi, puoi vederlo soltanto con il Cuore. Non conta ciò che vediamo, ma quali occhiali indossiamo.
Se ti riconosci anche solo un poco in questa poesia, hai tutto il mio rispetto: anch'io una volta mi guardavo con occhiali non adatti a me, erano occhiali ingiusti e deformanti, che mi hanno ingannato e disprezzato.
I cosiddetti "disturbi del comportamento alimentare" (DCA) non sono soltanto una prigione per chi li vive, ma anche uno specchio della nostra società che, nel complesso, è molto disturbata e molto malata, troppo attenta al vano, troppo distante dall'Amore e dal Rispetto per la Vita.

Dicono che il "pro ana" non sia una dieta, ma uno stile di vita: ma di quale vita stiamo parlando? Finora non ho usato parole "scomode" e per certi versi rifiutate come anoressia, bulimia, cutting (il tagliarsi), amenorrea (assenza di mestruazioni), alimentazione incontrollata, obesità, suicidio, e altro, ma se queste parole esistono è perché indicano qualcosa che realmente esiste, anche se vorremmo che non esistesse, o perlomeno che non creasse tutta questa devastante sofferenza. Ognuna (e ognuno) è "ok" così com'è, come Natura ci ha voluti... e allora, perché tutto questo martirio?  

Fai attenzione, tutto questo l'ho scritto con il Cuore in mano.

Grazie.

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