La vita è una commedia scritta da un sadico, che gli uomini, tra l'altro, recitano molto male!
In questo manicomio a cielo aperto,
siamo attori ignari di noi stessi,
inconsapevoli del nostro recitare.
Nei rari casi d'un incontro fortunato
tra follie belle e compatibili,
ci doniamo un rapporto di follia
e diciamo: "Questo è Amore!"
(Francesco Galgani, 13 luglio 2016)
https://www.galgani.it/poesie/index.php/poesie/596
Che cos'è l'Amore, quello con la "A" maiuscola, sentimento tanto nobile, ma sovente inquinato, nelle comuni esperienze quotidiane, da moti interiori che sono tutt'altro che amorevoli?
Domanda difficile. Tiziano Terzani, in un documentario a lui dedicato, disse: «L'amore è una forma di schiavitù stupenda... è come un elefante che si lega ad un palo con un filo di seta. Questo è il legame: un filo di seta... lo si può rompere in ogni momento... ma proprio quel filo ti tiene legato...». Parole belle, e poetiche... ma cosa può rompere questo filo? In un mondo che corre di fretta, senza mai fermarsi a riflettere, in una società liquida che non riesce a prendere forma e in cui i legami si disgregano con grande facilità, osservo che cosa non è amore: non è uno scambio utilitaristico, con un calcolo del tipo "do a te tanto quanto tu dai a me", non è una ricerca di conferme e di sicurezze, non è un aggrapparsi né servirsi dell'altro, e, soprattutto, non è stupidità, sebbene, come disse il Merovingio nel film Matrix Revolutions: «È sorprendente quanto il modello comportamentale dell'amore sia simile a quello della demenza».
In effetti, ripensando a tante cose e guardandomi intorno, mi rendo conto che non avevo idea fino a che punto l'essere umano potesse dar sfogo alla propria stupidità quando cerca compagnia intima o, peggio, quando si innamora: gli esempi, in tal senso, fanno parte della quotidianità, per chi riesce a vederli. Il richiamo della sessualità, in particolare, è un attrattore micidiale, capace di elicitare pensieri e comportamenti assai bizzarri, nel migliore dei casi fantasiosi, ma solitamente controproducenti, anche nelle persone apparentemente più assennate. Queste stesse persone, probabilmente, se potessero rivedere se stesse con il distacco di un estraneo e a distanza di tempo, aborrirebbero il loro agire.
Gli animali si accoppiano e fanno di tutto, anche a costo della vita, per conquistare il territorio e il partner, ovviamente con differenze da specie a specie, ma mentre l'animale selvaggio non può far altro che soggiacere a questi istinti primordiali, necessari al perpetuarsi della vita, l'animale umano può addomesticare se stesso, con consapevolezza dei propri istinti e dei loro perché, affrancandosi così da un agire predeterminato. Questa si chiama libertà, ed è la libertà vera, più importante della libertà politica o di ogni altro tipo di libertà, perché è la condizione minima necessaria per trasformare le sofferenze in occasioni di crescita.
L'amore non è un sentimento sbagliato, anzi, però può condurre su strade infernali di sofferenza incessante. Solo chi ha imparato ad amarsi e a rispettarsi, solo chi sa stare bene con sé, sentendosi già pienamente dotato, dentro di sé, di tutto l'amore che gli occorre, può regalare un vero amore, non contaminato dai veleni della rabbia e del disprezzo, del senso di ingiustizia e di abbandono, della paura della solitudine e del senso di inadeguatezza, di un attaccamento fatto di pretese e di mancanza di rispetto per sé o per gli altri. Chi invece brancola nella solitudine interiore, con un senso di vuoto che cerca di colmare con un amore esterno, probabilmente s'arrischierà in relazioni non sane, forse masochistiche; parimenti per chi usa l'amore come mezzo per bisogni specifici.
Fin qui non ho ancora definito che cos'è l'Amore... e, in effetti, non sono capace di farlo. Dopo queste riflessioni, quel che mi sento di aggiungere è che quel filo di seta, di cui ha parlato Tiziano Terzani, ha senso finché è tenuto con saggezza.
Francesco Galgani,
11 aprile 2016