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Pillole di discipline psicosociali - Dalla separazione all’unità

Vorrei cominciare questa breve riflessione con due frasi tratte da alcuni insegnamenti buddisti a me cari:

«Per adesso resta calmo e guarda cosa accade. E non andare in giro a lamentarti con altri di quanto ti sia difficile vivere in questo mondo. Un simile comportamento è del tutto sconveniente per un uomo saggio.» (tratto da “I tre tipi di tesori”, lettera di Nichiren Daishonin del 1277)

«La sfortuna viene dalla bocca e ci rovina, la fortuna viene dal cuore e ci fa onore» (tratto da “Gosho di Capodanno”, lettera di Nichiren Daishonin, anno non noto)

Già queste due frasi sono sufficienti, provo solo ad aggiungere una piccola considerazione riferita alla situazione attuale di noi italiani, che nell’ultimo anno, come popolazione, siamo riusciti a fare più di quattromila manifestazioni di protesta, anche con il nobile intento di attuare una “disubbidienza costituzionale”. Eppure siamo divisi? Anche le nostre famiglie sono spaccate?

Ogni evento della vita può e dovrebbe essere letto in maniera positiva. Se l’attuale disavventura può darci una lezione, forse è proprio quella di andare verso l’unità. Al di là delle separazioni ideologiche, è fondamentale plasmare la propria indole e comportamento.

Proviamo a parlare di meno, ad ascoltare, a non tentare di imporre una idea (anche perché sarebbe controproducente), a scoprire una “fiduciosa attesa” nell’apertura del cuore e dell’intelletto nostra e altrui, nell’accoglienza, nella pazienza.

Ragionare in “giusto e sbagliato” è una trappola, è la base di tutte le guerre e il rafforzamento proprio di ciò che si desidera combattere. E’ il contrario dell’unità, dell’amore, del rispetto, della conoscenza.

(9 agosto 2021)

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