SITO PRINCIPALE DELLA CAMPAGNA STOP TTIP: http://stop-ttip-italia.net/
STOP-TTIP: Una poesia-denuncia da diffondere:
https://www.informatica-libera.net/stop-ttip-poesia-denuncia
Il premio Nobel per l'economia (2001) Joseph Stiglitz, ospite del Parlamento italiano il 24 settembre 2014, parla del TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership).
Si veda anche:
- Dopo il TTIP? Un’Europa che cambierà faccia per sempre
- Vietato andare in bagno: operai come bestie nelle fabbriche lager - Il pollo al cloro a basso costo, che con il TTIP arriverà nelle tavole degli italiani dagli USA, è prodotto da operai che per massimizzare il profitto sono costretti a lavorare con il pannolino e a fare i loro bisogni letteralmente sul posto di lavoro per non perdere tempo
- TTIP, dittatura economica made in USA - L'obiettivo degli Stati Uniti è quello di rimuovere tutte le barriere al commercio e azzerare i dazi di ingresso. In Italia e in tutti i paesi europei entrerebbero, così, alimenti e prodotti altamente nocivi o le cui conseguenze sulla salute delle persone sono oggi sconosciute. Negli Stati Uniti vengono considerate barriere i regolamenti europei che vietano l'uso di sostanze potenzialmente nocive nell'agricoltura e nell'allevamento, come per esempio certi di pesticidi o gli OGM. E infatti i prodotti americani che più beneficerebbero del TTIP, secondo lo studio del Dipartimento dell'agricoltura americana, sono la carne (+965%), il latte in polvere (+900%), il formaggio (+987%), ma soprattutto il pollo (+33.500%) e il maiale (+4.000%).
L'UE si appresta a firmare due accordi commerciali di vasta portata: una con Canada (accordo CETA = globale economico e commerciale) e uno con gli Stati Uniti (TTIP = Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti). La linea ufficiale è che questo creerà posti di lavoro e aumenterà la crescita economica. Tuttavia, i beneficiari di questi accordi saranno le grandi aziende, non i cittadini:
Il regolamento che disciplina i rapporti tra stato e investitori (ISDS) delle aziende canadesi e statunitensi darebbe loro il diritto di citare in giudizio le aziende europee per danni, se ritengono di avere perdite subite a causa di decisioni governative (ad esempio, nuove leggi per la tutela dell'ambiente o dei diritti dei consumatori).
Migliorare o anche mantenere i nostri standard per i prodotti alimentari, i diritti dei lavoratori, la tutela dell'ambiente e dei diritti dei consumatori diventerà molto più difficile.
La liberalizzazione e la privatizzazione diventerebbero di fatto irreversibili.
L'UE ei suoi Stati membri subirebbero pressioni per consentire tecnologie a rischio, come l’uso della fratturazione idraulica per le attività estrattive nel sottosuolo o l’uso degli organismi geneticamente modificati.
Il CETA e il TTIP aumenterebbero il potere delle multinazionali a scapito della democrazia e di tutte le persone. Non dobbiamo permettere che questo accada! Sottoscrivi la nostra “Iniziativa dei Cittadini Europei”! In basso, in questa pagina, trovi il box per firmare, oppure recati su https://stop-ttip.org/firma/
Ma cosa c’è veramente in ballo? Cosa si rischia in concreto? Parecchio, anzi tutto.
Sicurezza alimentare. Negli USA il commercio degli organismi geneticamente modificati è una pratica diffusa, così come l'utilizzo di ormoni e promotori della crescita bovina considerati cancerogeni. Se l'accordo fosse approvato il mercato europeo rischierebbe di aprirsi anche a questi prodotti.
Beni comuni e servizi pubblici. Dall'acqua all'energia, dai trasporti alla sanità, tutti i beni comuni e i servizi si trasformerebbero da diritti per tutti a business delle grandi imprese, con una forte spinta verso la privatizzazione e un accesso condizionato dalla disponibilità economica dell'utente.
Made in Italy. L'obbligo di indicazione dell'origine geografica di un prodotto potrebbe essere minacciato dall'interesse economico delle grandi imprese americane che punterebbero ad immettere nel mercato europeo prodotti fasulli ma dai nomi volutamente evocativi, come il noto Parmesan, non realizzati in Italia o con materie prime non italiane.
Tutela dell'ambiente e della salute. L'import-export di gas di scisto estratto attraverso il fracking, cioè la fratturazione idraulica delle rocce del sottosuolo, potrebbe diventare una pratica diffusa anche in Europa con seri rischi di inquinamento delle falde acquifere, cedimenti del sottosuolo, esplosioni e terremoti. È inoltre prevista l’omogeneizzazione nella concessione delle licenze di estrazione, i paesi contraenti saranno obbligati a rimuovere ogni ostacolo che inibisca la libera circolazione dei combustibili fossili (ogni comunità che reagisce alla costruzione di oleodotti o a nuovi pozzi è avvertita!), divieto assoluto di “domestic content” nelle energie alternative, quindi addio ad ogni connessione tra sviluppo locale e Green economy.
Privacy. Per proteggere la proprietà intellettuale potrebbero verificarsi violazioni della privacy degli utenti attraverso accessi privilegiati ai dati personali.
Diritti dei lavoratori. Gli Stati della UE, tra cui l'Italia, si sono dotati di leggi avanzate nel settore della promozione e della tutela dei diritti dei lavoratori. Gli USA si sono invece limitati a ratificare solo il 10% delle convenzioni dell'Organizzazione Mondiale del Lavoro (ILO). Si tenderà ad uniformarsi al livello più basso.
Sovranità nazionale. Il TTIP intende istituire un meccanismo di arbitrato internazionale, denominato Investor State Dispute Settlement (ISDS), che permetterebbe ad un'impresa di citare in giudizio uno Stato e chiedergli un lauto risarcimento per aver compromesso o minacciato gli investimenti e gli interessi commerciali dell’impresa.