Verità e politica, cos'altro sono, se non l'ingenua infantile fantasia del volare degli elefanti o del nuotare senz'acqua?
La campagna elettorale è ridotta ad un obbrobrioso festival delle bugie per spartire le scranne, è un'offesa alla pubblica decenza, roba che un tempo avrebbe fatto intervenire la squadra del buon costume.
La blasfemia è ormai il più riverente saluto alla Costituzione, drogata e brutalmente violentata per costringerla a perversi godimenti.
E l'urna, un tempo forse emblema di democrazia, oggi è ormai un buco senza significato. È un cesso sporco e puzzolente in cui vomitare le proprie mancanze di responsabilità, per coloro che ancora credono che firmare una delega in bianco sia un diritto e persino un dovere.
Italia, non donna di province, ma infame e perfido bordello!
Bandiera dell'Italia
(7 agosto 2022, vai alla galleria)