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Nel labirinto dei destini, alla ricerca dei pattern universali

Nell'inarrestabile danza dell'umanità, le azioni umane si confondono, si mescolano e si trasformano, plasmate dalle correnti mutevoli della storia, delle relazioni, della società, della tecnologia, dell'età e della cultura. Eppure, dietro questa varietà, si celano pattern intramontabili, schemi che sussistono indipendentemente dalle sfumature del contesto. Sebbene l'essenza umana sia in definitiva imprevedibile nella sua complessità, spesso segue traiettorie prevedibili e comprensibili. Nelle scienze antropologiche, con la parola pattern intendiamo un sistema consolidato di convinzioni, comportamenti e valori comune a tutti i membri di un determinato gruppo.

Ogni individuo, pur percependosi come unico, porta con sé un mosaico di modelli universali che si ripetono, con leggere variazioni, tra coloro che condividono un simile livello evolutivo, di consapevolezza o di prove karmiche. Tutto ciò, tra l'altro, getta nuova luce sulla psicologia predittiva basata su statistiche, su test standardizzati e sui big data, ma su ciò preferisco non dilungarmi in questa occasione.

Quello che intuisco è che noi, prima di reincarnarci, cioè prima di discendere nuovamente in questo teatrino virtuale costruito appositamente per metterci alla prova, abbiamo un'idea abbastanza chiara del da farsi e di quali esperienze abbiamo bisogno di fare, per motivi che possono riguardare la nostra evoluzione o la risoluzione di problemi, cioè di nodi karmici, condivisi con altre anime. Potremmo anche aver preso accordi prima di rientrare nella sofferenza del mondo materiale. E' una sfida ragguardevole, poiché, per crescere attraverso le prove karmiche, dobbiamo dimenticare la natura illusoria di questo mondo e perdere la memoria delle nostre scelte e delle loro conseguenze, affinché l'esperienza sia autentica. Dobbiamo anche dimenticare che in questa realtà illusoria, transitoria, trasognata e per certi versi allucinata, le nostre intenzioni e le nostre scelte sono costantemente sotto osservazione, come animali in un laboratorio, e che per tutto c'è una conseguenza.

Solo immersi nell'illusione della nostra esperienza terrena, privi del ricordo della nostra vera natura e delle nostre intenzioni preesistenti, possiamo affrontare le prove con coraggio e autenticità. Solo così, ad esempio, un ricco può comprendere veramente la vita di un povero, diventando realmente povero e dimenticando la sua ricchezza. Similmente, ciò vale per tutti noi quando ci reincarniamo.

Tantissime anime hanno problemi evolutivi simili e step simili da superare. Anche se non ce ne accorgiamo, siamo in tantissimi a fare esperienze che, seppur ciascuna diversa dall'altra, hanno un pattern comune.

Le persone con simili livelli di evoluzione si attraggono reciprocamente, come magneti che si allineano. Allo stesso modo, siamo attratti da coloro che sono necessari e complementari per le nostre prove, come vittime e carnefici in un intricato gioco dell'esistenza. E mentre affrontiamo il labirinto della vita, reincontriamo coloro con cui abbiamo fatto accordi prima di reincarnarci, o con cui abbiamo lasciato questioni in sospeso in altre esperienze terrene o di altri mondi.

Tutto l'universo segue dei modelli ben precisi, dei pattern di base sempre uguali. Da come sono disposti i pianeti e le stelle in cielo, a come sono disposti i nostri oggetti quotidiani e i personaggi nelle opere d'arte, i modelli sono sempre gli stessi. Il microcosmo e il macrocosmo sono costruiti con gli stessi mattoncini, con gli stessi pattern. E così vale anche per i nostri pensieri, le nostre parole e i nostri comportamenti, anche se difficilmente ce ne accorgiamo. Piuttosto, intuiamo correttamente ciò che nessuno ci ha detto o che intenzionalmente ci è taciuto quando, a livello inconscio, riconosciamo un modello.

Anche quando ci sentiamo soli o realmente siamo da soli, tanti altri stanno facendo un'esperienza sovrapponibile alla nostra per scopo evolutivo e per modalità.

Al termine di questo travagliato e a volte disperato viaggio terreno, giungerà il momento di ricordare la nostra vera natura, di riflettere sulle sfide superate e sui nodi ancora da sciogliere. Prepareremo il terreno per le nostre nuove avventure, concordando o scegliendo il nostro prossimo passo, a seconda del livello di consapevolezza raggiunto e anche di com'è andata o come sta andando a coloro con cui abbiamo prove in comune o legami profondi. Oppure, se siamo rimasti confusi, se ancora non abbiamo capito chi siamo, se ci siamo persi o se la nostra consapevolezza scarseggia, ci faremo imporre da qualcun altro il nostro prossimo passo... esattamente come avviene sulla Terra a chi si lascia manovrare da altri.

Infine, arriverà il momento di comprendere che tanto questo mondo quanto l'altro non sono più reali della magia di un prestigiatore, nessuno dei due è meno vacuo dell'altro. Come una goccia si fonde nell'oceano per ritornare ad essere parte di un'unica immensità, così noi cesseremo di essere noi stessi per fonderci di nuovo nell'unico tutto esistente.

(4 maggio 2024)

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