Mentre il mondo si sta preparando ad una grande devastazione senza precedenti, che probabilmente demolirà le fondamenta del vivere così come l'abbiamo conosciuto finora, noi possiamo indirizzare la nostra preghiera, le nostre intenzioni e il nostro agire per essere un “flusso di pace”.
“Ci saranno enormi sofferenze”: questa è la tacita promessa di tutti gli attori coinvolti nel grande conflitto. Secondo me, quello che noi possiamo fare è esserne consapevoli e non aggiungere sofferenze non necessarie a quelle che già ci sono.
Quali sono le sofferenze non necessarie? Sono tutte quelle che non rientrano in quelle di base strettamente necessarie (nascita, invecchiamento, malattia, morte), e che piuttosto derivano dalle nostre nevrosi. In questo caso, per nevrosi intendo tutto ciò che blocca il fluire della vita, tra cui i tanti possibili tipi di egoismi, di avidità, di narcisismo e di depressione, giusto per fare alcuni esempi. In generale, mi riferisco a tutto ciò che crea separazione e distruzione motivate non da necessità o da saggezza, ma soltanto da emozioni tristi e da oppressione dell’umano sull’umano.
Ecco, mentre il mondo per anni, anzi decenni, si è preparato all’ultima guerra, che ha per davvero tratti apocalittici, noi, con serietà e consapevolezza, prepariamoci alla pace.
(31 marzo 2023)