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Il centro del mondo?

Dopo l'ultimo articolo "La verità rende schiavi?", vorrei esplicitare i miei dubbi su quale sia il centro del mondo. Da sempre, in tutti i planisferi che ho visto, l'Europa è al centro e in alto, con l'Italia in una posizione fondamentale. Al tempo della scuola, feci notare ai miei insegnanti che questa rappresentazione mi sembri, allora come oggi, abbastanza forzata e non necessaria.

Ad esempio, se fossi nato nella Corea del Nord, non sarebbe questa il centro del mondo? Vediamo come potrebbe apparirmi:

Corea del Nord, mappa alternativa

Tale visione sarebbe tanto corretta quanto quella convenzionale usata nelle scuole italiane, è solo cambiato il punto di osservazione.

Anche limitandoci alla sola Europa, potremmo scegliere di posizionare le nazioni sulla mappa in modo inconsueto, ma altrettanto valido:

Mappa alternativa dell'Europa

Prima di proseguire oltre, vorrei solo aggiungere una piccola nota politica. In questa cartina con la Sicilia in alto, la Russia è correttamente inclusa tra i paesi europei, perché in effetti lo è. Il fatto che il mainstream stia trattando la Russia come se fosse un paese esterno dall'Europa geografica e politica è una falsità finalizzata alla propaganda di guerra. Volendo essere ancora più precisi, il continente geografico di cui facciamo parte si chiama Eurasia, come qui evidenziato nel mappamondo:

Eurasia

Il confine convenzionale negli Urali tra Europa e Asia è solo una costruzione politica fittizia. Non esiste infatti una separazione fisica chiara che possa giustificare la divisione di un'unica massa continentale, l'Eurasia, in due continenti distinti. I monti Urali non sono una barriera naturale significativa, sono montagne relativamente basse e non creano una divisione culturale o ecologica netta. Ma anche accettando tale confine, la Russia fa comunque parte dell'Europa.

Tornando alla nostra ricerca del centro del mondo, qualcuno potrebbe obiettare che invertire il Sud con il Nord, come nella precedente cartina dell'Europa, non terrebbe conto che l'ordinamento convenzionale dei punti cardinali è stato favorito dall'uso generalizzato della bussola magnetica e dal bisogno di avere una convenzione uguale per tutti. La mia risposta è che queste sono argomentazioni molto deboli. In realtà nessun popolo vorrebbe posizionare se stesso ai "confini" del mondo, mettendo al centro altri.

L'alto e il basso, la sinistra e la destra possono essere non soltanto invertiti, ma anche completamente sovvertiti, come in questa proiezione bidimensionale del globo inventata da Buckminster Fuller nel 1946:

Proiezione di Fuller, nota anche come Planisfero Dymaxion

A proposito del centro del mondo, qualcuno ha osservato con attenzione il logo delle Nazioni Unite? Suggerisco di notare come appaiono Stati Uniti e Russia:

Logo delle Nazioni Unite

La nostra percezione geografica è fortemente falsata dalla rappresentazione dei planisferi comunemente utilizzati nelle scuole, che spesso mostrano il mondo in una proiezione di Mercatore. In questa rappresentazione, gli Stati Uniti si trovano a sinistra e la Russia a destra, creando l'impressione che questi due paesi siano molto distanti tra loro. Tuttavia, questa percezione è ingannevole a causa della distorsione delle distanze che caratterizza questo tipo di proiezione cartografica.

In realtà, come è evidente dal logo dell'ONU, gli Stati Uniti e la Russia sono molto più vicini di quanto la maggior parte delle persone immagini, in pratica "si toccano". La distanza minima tra Russia e Stati Uniti è di soli 3,7 chilometri, e si trova nello Stretto di Bering (che è di 82km), tra l'isola Piccola Diomede (che appartiene agli Stati Uniti) e l'isola Grande Diomede (che appartiene alla Russia). Durante l'inverno, lo stretto può congelare parzialmente, rendendo teoricamente possibile camminare da un continente all'altro. Quest'altra cartina dovrebbe rendere molto più evidente la vicinanza geografica tra le due superpotenze:

Stretto di Bering

Questo stretto legame geografico tra i due paesi sottolinea come le distanze percepite siano spesso influenzate più dalla rappresentazione cartografica politicamente finalizzata che dalla realtà geografica.

Tra l'altro, mentre Piccola Diomede segue il fuso orario dell'Alaska (UTC-9 o UTC-8 a seconda dell'ora legale), Grande Diomede segue il fuso orario della Russia (UTC+12). Di conseguenza, si crea una differenza di circa 21 ore tra le due isole. Ciò evidenzia come pure i fusi orari, al pari delle carte geografiche, siano una convenzione artificiale stabilita per facilitare un certo tipo di ordine globale. Lo ripeto: circa 4km di distanza e 21 ore di differenza. Del resto, non è stata un'idea colonialista ed eurocentrica aver scelto il meridiano di Greenwich come riferimento per tutto il mondo nel'ottobre 1884 alla Conferenza internazionale dei meridiani? Dal punto di vista di molte nazioni non europee, questa scelta può essere vista come un'imposizione dei valori e delle pratiche europee sul resto del mondo. In questo senso, il sistema dei fusi orari, centrato su Greenwich, riflette non solo una convenienza scientifica e logistica, ma anche l'influenza delle dinamiche di potere globali di quel tempo. Fra l'altro, fu in quella conferenza che l'inizio di ogni giorno fu fissato alla mezzanotte: anche questa è una convenzione opinabile.

Per concludere questa riflessione sul centro del mondo, che i meridiani, le carte geografiche e la storia hanno finora collocato nell'Europa e più nello specifico nella Gran Bretagna, come del resto è evidente dal fatto che l'inglese è l'unica lingua considerata e imposta come internazionale, vorrei portare l'attenzione su come America Latina, Australia e Africa possano improvvisamente sembrare le zone del mondo più importanti. Basterebbe infatti "correggere" il planisfero per accordarlo al fine politico desiderato:

Planisfero alternativo (rovesciato)

Proviamo a cercare l'Italia... c'è, ma non è così centrale come ci insegnano a scuola... anzi, le stesse terre emerse non sono più così centrali. Una tale rappresentazione difficilmente piacerà, però è realistica: la superficie terrestre è composta da circa il 29% di terre emerse e il 71% di oceani, anche se generalmente tutte le altre cartine fanno il possibile per non renderlo troppo evidente.

(14 agosto 2024)

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